FORUM: Uscire dall'omosessualità
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Commenti da 1601 a 1800
- Filippo ha detto...
- Eh mi immaginavo che i prezzi fossero quelli.. Dovrò valutare bene cosa fare, perchè economicamente è un bello sforzo, considerando che dovrei anche spostarmi (la sede più vicina è a Milano e io sono emiliano). Però credo di aver bisogno di una persona che capisca le mie dinamiche e sappia guidarmi perchè diventino più chiare anche a me; anche se so che il grande lavoro devo farlo io. Riguardo ai libri, io ho letto quello che ho trovato su internet e su questo blog (e non è poco); voi quale libro mi consigliereste tra i vari sull'argomento? Comunque qualcosa forse l'ho capito: praticamente tutto quello che dovrebbe essere "maschile" dentro di me è costruito e non mi appartiene, viene dall'esterno; sapete bene quanta insicurezza nasce da questa condizione. perciò ultimamente pensavo che in effetti sarei stato molto più a mio agio nella società all'interno di un ruolo femminile, almeno non avrei dovuto continuare a fingere di avere delle qualità che non mi appartenevano (ma che forse nessuno può avere). Però forse mi sbagliavo a pensare che essere maschio voglia dire essere sempre sicuro, a proprio agio e spavaldo (però era questo quello che mi sembrava mi fosse richiesto). Adesso voglio provare a ripartire da zero, con molta calma e tranquillità, senza lasciarmi dire dal mondo esterno cosa devo o non devo essere. Voglio provare a dire agli altri quello che penso di essere io. Questo almeno è quello che vorrei riuscire a fare. Comunque grazie, mi ha fatto bene scrivere queste cose, mi sono chiarito un po' le idee da solo.
- 28 dicembre, 2010
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- Anonim o 27 marzo "pensavo che in effetti sarei stato molto più a mio agio nella società all'interno di un ruolo femminile" Oltre alla famiglia che è l'orgine della persona, anch'io mi sono accorto che la società conta moltissimo... un ragazzino già sensibile per non aver avuto il modello maschile si trova in una società fortemente ignorante che crede ancora nell'innatismo dell'omosessualità: si sente inadeguato, sente che è sua la colpa per essere "sbagliato" come gli sguardi degli altri (gli stessi che dicono che gay si nasce) fanno chiaramente e crudelmente capire! oppure c'è chi ti dice "che carino che sei, cucciolo, bellino", ma in realtà ti considera meno del suo cane da passeggio e il suo sorriso nasce dalla commiserazione e per il suo sentirsi superiore. Invece di aiutare bambini e ragazzini che iniziano a soffrire di omosessualità o transessualità rintracciando le SEMPRE PRESENTI cause familiari, gli si dice che si nasce così e nello stesso tempo li si BUTTA in una società che non capendoli, li calpesta! Con la crisi della famiglia i problemi d'identità di genere ed orientamento sessuale sono sempre più numerosi: bambini senza padre e con una madre sempre al lavoro vengono sballottati alla nonna già anziana... si spera possano trovare qualche adulto disposto a donargli attenzioni perchè se no sappiamo bene a cosa si va incontro! La mia disforia di genere come già detto più volte era collegata alla chiara relazione materna dalla quale non avevo ancora distinto l'identità (praticamente non ero un essere individuale essendo ogni mia caratteristica coincidente con quella di mia madre, che consideravo unico modello e amore della mia vita) oltre a presenze maschili negative (padre assente e maestro violento). Ma più in superficie era collegata alla volontà di agire nel mondo e come potevo relazionarmi con esso avendo un corpo maschile ed un unico modello (positivo) femminile? per fare capire alle persone cosa si prova potrei dire che ci si sente continuamente a disagio con tutto e tutti, poi ti senti classificare come timido, ansioso e anche li ti viene detto che sei nato così! se all'asilo mi sentivo abbandonato in un deserto con la scuola diventa un inferno perchè ci si sente diversi dagli altri bambini, ci si isola, ma il vero dramma in cui si tocca proprio il fondo è quando inevitabilmente si arriva a capire che la propria vita è inutile e si fa la scelta che poi diventerà il proprio inno: essere "se stessi"! dove per se stessi si intende un essere che possa in qualche modo agire all'interno dello scatolone chiamato società, insomma che possa permetterti di trovare un tuo posto, che a sua volta ti permetta di sentirti vivo... una scelta frutto di molte ferite una sopra l'altra, che porta ad una vita piena di un qualcosa di vuoto, ma che almeno dà l'illusione di poter essere in un futuro felici. Inutile dire che da una società come quella attuale non si può pretendere uno sforzo per la comprensione di una tematica che riguarda sempre più persone e si continuerà a dare in pasto bambini bisognosi di comprensione a personale formato per essere specchio della stessa società materialista con una scuola che diventa sempre più una vuotaggine formalistica ed allontana dalla vera natura, la vera gioia, la vera ragione della persona! Scusate questo groviglio di pensieri, ma è uscito da solo...
- 28 dicembre, 2010
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- Scusate se utilizzo questo blog per scrivere due righe. Solitamente scrivo ad un caro amico fin troppo disponibile ad ascoltarmi, ma questa volta devo lasciarlo in pace, per lo meno sotto queste feste... E’ da un po’ che vi seguo, magari saltuariamente, ma leggo comunque tutti i vostri post. Questa sera sono davvero più triste del solito… saranno queste feste o forse sarà la fine dell’ anno che si avvicina e che mi fa tirare le somme della mia vita. Ma ho bisogno di sfogarmi e di dirvi con tutto il cuore di non mollare se ognuno di voi sente la minima voglia di cambiare o di provarci, perché da tutti i racconti che ho letto, qualcuno ce l’ha fatta o è nel cammino per farcela. Io sono una ragazza eterosessuale. Mi sono innamorata di un ragazzo omosessuale. Non abitiamo neppure vicini, ma dai suoi atteggiamenti sono certa che qualche interesse da parte sua c’era. Non ho più 20 anni e qualcosa senza presunzione lo capisco, prima di dare sentenze azzardate. Ora, da 1 mese non lo capisco più… Diciamo che adesso sto per cedere io. Vorrei interrompere i rapporti di amicizia che ho con lui, perché questa situazione mi fa tremendamente male, senza contare che lui ha una relazione… Non mi fa male l’idea di essermi innamorata di un omosessuale, no. Certo, nella mia vita non avevo mai pensato mi sarebbe capitato, ma quando è successo, la sua dolcezza e i suoi modi hanno prevalso su tutto il resto. Stento a ricordare di aver conosciuto in passato un amico etero, così dolce e particolare come lo è lui. Alcuni etero non sanno comportarsi così neppure in un corteggiamento… A volte mi sembra un angelo caduto sulla terra. Forse queste cose dovrei dirle a lui, e già qualche volta l’ho fatto, ma arrivo fino ad un certo punto, perché oltre mi sembra di diventare invadente… Se poi come in quest’ ultimo periodo, lui sembra incomprensibile, fatto di alti e bassi, beh mi prende lo sconforto più totale... Ho voluto scrivere queste righe per dirvi che non esistono solo le persone stupide le quali deridono l’omosessualità senza MAI aver cercato di capire perché, come, da cosa possa derivare. Esiste anche chi apprezza la persona per il valore caratteriale e umano che ha nel suo cuore... Ora vi lascio, perché mentre ho scritto ho inondato la tastiera di lacrime a pensare quanto mi sono innamorata di lui… Un abbraccio a tutti dvaleri
- 29 dicembre, 2010
- Uno come voi ha detto...
- Ciao Nikola, ciao Filippo e ciao a tutti. Per la terapia riparativa di cui ti stai informando, Filippo, anch'io nel 2007 avevo contattato via email direttamente la NARTH chiedendo qualcuno in Italia che mi potesse seguire. Mi hanno consigliato Roberto Marchesini (Ho ritrovato l'email: roberto.marchesini@alice.it). Può provare chi è nelle vicinanze ed è interessato. ...Se non l'ha cambiata. Lui infatti sta a Milano e l'avevo contattato via email. Gli avevo chiesto se mi poteva consigliare qualche suo collega a Torino, dove sto io, ma non c'era disponibilità. Così ho dovuto lasciare perdere. Mi sono affidato in seguito a un'altra professionista vicino a dove sto io. Tuttavia, per quanto bravi e sempre pronti ad ascoltarti, gli altri psicanalisti mirano a farti accettare così come sei. Per loro l'omosessualità è come avere gli occhi azzurri piuttosto che verdi... Rischi di spendere soldi inutilmente solo per spiegare e insegnare loro le teorie della terapia riparativa. Possono cmq essere utili perché ti portano ad un'analisi interna approfondita. Questo non lo nego... però bisogna vedere se te lo puoi permettere economicamente. I costi variano dai 30 ai 100 euro all'ora. Secondo me, però, la media è sui 40-50 all'ora. Se dovessi consigliarti, proverei a guadare i siti indicati su questo blog. Quelli nella colonna a margine. Per esempio mi convince molto - ma non l'ho provato - il Consultorio Delta, (consultorio di terapia sociale cristiana). Per i libri, io ho letto solo quelli di Nicolosi. Li ho trovati eccezionali e geniali, molto rivelatori. Però leggevo il commento sopra di Nikola che ha nominato anche Medinger, Dallas, Moberly. Un ultimo consiglio, per tutti :-) ... e qui corro il rischio di apparire un bacchettone senza speranza... ma pazienza... Piano piano, giorno per giorno, leggete i messaggi di Medjugorje pubblicati sul sito http://medjugorje.altervista.org/index.php?s=mess&tipo=s Partite dal primo e andate avanti. Se Dio vuole, vi aiuta lui aprendovi cuore e mente. Eh..., lo so..., fa un po' strano nel 2011 sentire parlare di Dio e religione come soluzione dei problemi. Però, per me, la scienza non è stata sufficiente. Come ho sentito dire al cantante Morgan in un'intervista, "Capire non è guarire". Purtroppo sono d'accordo. Certe cose sono radicate davvero troppo a fondo. Ah, per Nikola, benvenuto! Abbiamo praticamente la stessa età (io ne ho 31). Sono di Torino, quindi lontano. Comunque magari, uno di questi giorni, ti scrivo. E già che ci siamo, se c'è qualcun altro di Torino, ecco la mia email: unocomevoi@gmail.com. Secondo me, dovremmo cercare di raggrupparci tra di noi per costruire amicizie. Perché tra di noi riusciamo ad essere un po' più liberi e sereni, senza segreti. Uno come voi :-)
- 29 dicembre, 2010
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- Anonimo 27 marzo dvalaeri bellissima la tua storia, ma di persone profonde come te c'è ne sono pochissime, di solito le ragazze sono ben disposte verso i gay per portarseli a fare shopping, in discoteca dove sbandierare la loro "apertura mentale" o comunque amicizie non funzionali. Io ho avuto solo un amicizia sincera, ma perchè dall'altra parte c'era una ragazza che aveva gli stessi problemi col padre e siamo arrivati insieme a dedurre che questa assenza si ripercuoteva su di noi, è stato bellissimo crescere insieme ed ora i rapporti con i nostri padri sono molto migliorati.
- 29 dicembre, 2010
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- Anonimo 27 marzo X "Uno come voi" ho letto molti messaggi di medjugorje, ma sinceramente non ho capito quasi niente, è un continuo simbolismo che non rieco a comprendere, poi non capisco nemmeno quel: "i segreti sono segreti e non si possono dire", come possono le persone crescere? Ci sono molti percorsi di crescita personale che divulgano gli stessi principi d'amore e pace, ma dando i mezzi necessari alle persone per comprendersi ed amare. Poi ben venga che qualcuno trovi sostegno nei veggenti di medjugorje, ma io per quanto volessi capire ho solo trovato informazioni confuse, di difficile comprensione e personalmente non credo Dio sia così! Come insegnano i grandi saggi Dio è già dentro di noi, siamo una parte del Tutto ed un giorno quando saremo evoluti e pieni d'amore puro potremo riunirci a questo Tutto e vivere nella Luce.
- 29 dicembre, 2010
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- Ciao dvaleri, credo che come me, molti qui non resisteranno a non risponderti. E come si fa a resistere a una ragazza in lacrime? Poi io adesso ho tempo perché sono in vacanza... Ehe,... solo che io, fra tutti, sono il meno indicato per dare consigli sull'amore. :-) La mia è una malattia che ha colpito lo spirito e il cuore. Si è poi espressa in una sessualità disordinata... nell'omosessualità, nel fetisismo. E quindi non mi sono mai potuto innamorare... è la mia croce. Però, senti, non so cosa ne pensano gli altri, ma secondo me, se il ragazzo di cui ti sei innamorata ha tutte le intenzioni di vivere appieno la sua omosessualità, ahimè, non c'è nulla che tu possa fare. Non puoi andare da lui e dirgli che deve farsi aiutare per cambiare, così un giorno potrà mettersi insieme a te. Questo probabilmente potrebbe solo funzionare con chiunque altro di noi, qualcuno che ha deciso di percorrere una strada diversa! :-) Comunque tu hai la fortuna di avere una sessualità sana. E da quel che posso intuire, sei anche abbastanza giovane. Io penso che questa tua sofferenza un giorno passerà e potrai dedicarti ad una relazione piena e soddisfacente. Magari poi sceglierai di sposarti e di avere dei bimbi. Te lo auguro davvero! Ora asciuga le lacrime.
- 29 dicembre, 2010
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- Grazie per le informazioni. Comunque volevo dire a "uno come voi" che quando ho chiesto al Narth Italia, loro mi avevano detto che avevano dei referenti a Milano, Verona e anche a Torino. Prova a sentire di nuovo, magari adesso c'è qualcuno anche lì nella tua città. Ciao!
- 29 dicembre, 2010
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- Ciao a tutti i ragazzi nuovi del blog!!!!! Ragazza dolcissima saluto anche te, consiglio di restare solo amica del tuo amore omosessuale, le persone se vogliono cambiano da sole dipende dai loro percorsi di vita!!!!!!A voi ragazzi del blog datevi da fare a frequentare amicizie sane, non vi escludete dal sociale,altrimenti si ritocca la solitudine e con essa le maniacalità ossessive. Riappropriarsi di se stessi significa conoscersi e la conoscenza di sè cì obbliga a frequentare uomini in sane amicizie per capire cosa è l essere maschio. Non ricadere sulla solitudine è importantissimo!!!!! BUONA VITA A TUTTI E AUGURI!!! AMIAMOCI.
- 29 dicembre, 2010
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- Caro Anonimo 27 Marzo, mi dispiace che tu non ti ci sia trovato con i messaggi di Medjugorje. Ma come hai fatto? :-) Sono scritti con un linguaggio semplice, per tutti. Io quel "continuo simbolismo", davvero, non l'ho mica trovato... Piuttosto direi che ci sono messaggi più concreti e altri più astratti. Questo, sì. Infatti, secondo me, bisognerebbe leggerli tutti per non perdere i più interessanti, soprattutto quelli dei primi anni. Tanto sono corti e si leggono in fretta... La frase che hai segnalato "I segreti sono segreti e non si possono dire" francamente non la ricordavo nemmeno. Però cos'è che non ti è chiaro? Si sa che ci sono 10 segreti che sono stati rivelati ai veggenti ma che verranno svelati al mondo solo una settimana prima che si avverino. Tutto qua... Ma poi scusa, chi sono i grandi saggi di cui parli? Dio sarà anche dentro di noi, come dici tu, però se non lo ascolti e fai tutto l'opposto di quel che vuole (ma non mi riferisco a te, eh!), voglio vedere come ti unisci a Lui per vivere nella luce. Eh! :-) Comunque non voglio convincere tutto il blog a leggere per forza i messaggi di Medjugorje. Io l'avevo fatto un po' per caso e un po' per pura curiosità e poi è finito che mi ha aiutato. Quando c'è qualcosa che sembra dare buoni risultati, non posso fare a meno di consigliarla anche agli altri. Perché... chissà che non funzioni anche per loro! Se poi non produce alcun beneficio, come per Anonimo 27 marzo, allora "no-panic", in effetti ci sono altre 1000 strade.
- 29 dicembre, 2010
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- PER DVALERI CIAO CARISSIMA VORREI DIRTI CHE ANCHE IO HO PIANTO NEL LEGGERE LA TUA STORIA; SPERO SEMPRE CHE ACCADA ANCHE A MIO FIGLIO CHE UNA RAGAZZA DI INNAMORI DI LUI E CHE LUI FINALEMENTE PROVI L'AMORE DI UNA DONNA; PREGO TUTTI I GIORNI PERCHE' QUESTO ACCADA. TI AMMIRO PER LE PAROLE CHE DICI SAI TANTE PERSONE POSSONO SBAGLIARE NELLA VITA ED E' BELLO SAPERE CHE CI SONO RAGAZZE COME TE CHE NONOSTANTE TUTTO RIESCONO AD AMARE UN RAGAZZO CHE HA AVUTO CERTE ESPERIENZE. CHE DIO TI DIA UN FELICE 2001 E CHE PADRE PIO TI ILLUMINI IL CUORE DI TANTO AMORE.
- 31 dicembre, 2010
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- BUON ANNO A TUTTI DA CHI VI CUOLE BENE E VI AUGURA UN FELICE E SERENO 2011
- 31 dicembre, 2010
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- Buon Anno a tutti :-D Vi voglio bene!
- 31 dicembre, 2010
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- Ciao ragazzi, vi auguro un 2011 pienissimissssimo di luce. Con affetto
- 31 dicembre, 2010
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- Ringrazio tutti, Anonimo 27 marzo, Uno come voi, Carlo, e anche Mamma Maria. E tutti coloro che avranno letto il mio sfogo. Mi avete fatto commuovere… Grazie per le vostre righe; dentro di voi c’è una grande sensibilità che si avverte subito. Non so se sarò capace di troncare definitivamente l’amicizia con il mio amico… Gli voglio un gran bene e mi sembra di aver incontrato un angelo, dal cuore bellissimo. Auguro a tutti un buon 2011 e che possiate riuscire in ciò che volete, un passo alla volta, ma di arrivare dove desiderate. E anche a te Mamma Maria, grazie ! Anche tu hai fatto piangere me, sai. Che tuo figlio possa presto incontrare una ragazza che gli tenda la mano e che si possano innamorare a vicenda. Voglio pensare che a questo mondo ci siano ancora persone intelligenti e soprattutto sensibili, che sanno riconoscere nel prossimo i valori più importanti... Non sentitevi mai inferiori, perché non avete neppure idea come in alcuni maschi eterosessuali a volte affiori solo la prepotenza, la maleducazione, la poca sensibilità, l’ arroganza, la spavalderia e la volgarità ! Ecco, per alcuni etero sono questi i mezzi per sentirsi uomini “veri”… E piuttosto che accompagnarmi con uno così, rimango sola… Mando ancora a tutti un abbraccio, e un Buon 2011 Con affetto :) dvaleri
- 01 gennaio, 2011
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- Un augurio di un felice 2011 a tutti!!!
- 01 gennaio, 2011
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- Divaleri resta ancora più amica del tuo angelo!!!! Lui ha bisogno della tua amicizia e tu della sua, arricchitevi a vicenda!!!!! UN 2011 che possa esprimere tutta la nostra saggia personalità!!!!! AUGURI
- 01 gennaio, 2011
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- Dio ha disegni veramente misteriosi a volte... Purtroppo, la condizione che mi accomuna a voi in me si è combinata con una particolare sensibilità ed è uno struggimento continuo che lentamente mi sta consumando. Tuttavia, Dio solo sa quanto vorrei essere d'aiuto a tutti voi, pur nella mia estrema fragilità e impotenza. Grazie per le commoventi testimonianze e un buon anno a tutti.
- 02 gennaio, 2011
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- PER FRA MAX:caro fra max, ti scrivo perchè ho bisogno di un consiglio. In questi ultimi mesi della mia vita ho dovuto affrontare il mondo del lavoro e, contemporaneamente, sono andato in crisi. Ho fatto diversi colloqui e all'idea di lavorare in ambienti di soli maschi, sentirmi "minacciato" (nella mia testa) dalla loro presenza, mi ha fatto piombare in un mare di paura. Ora dovrei cominciare un nuovo lavoro che, probabilmente, mi porterà a viaggiare parecchio in macchina da nord a sud in italia... nonostante il lavoro mi piaccia questo aspetto del lavoro mi suscita ancora paura..non so bene spiegarmi perchè ma l'idea di dover affrontare rischi e sfide mi terrorizza. Non so perchè ma mi sono ritrovato tra le mani tutte queste paure, queste ferite che sono praticamente esplose dentro di me. Come devo comportarmi?come posso affrontarle senza perdere il sonno?non lo so, ècome se mi sentissi minacciato...
- 03 gennaio, 2011
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- Ad "Anonimo" che chiedeva a Fra Max. Scusa a te e scusa a Fra Max se mi intrometto. :-) È che anche a me è capitato di essere travolto dalle paure di cui parli e volevo dirti la mia. Purtroppo so bene che si tratta di grandi scocciature che compromettono la nostra vita a tutti i livelli, di lavoro e di amicizie. Io le ho rintracciate nell'incapacità dei miei genitori di darmi le naturali sicurezze e rassicurazioni psicologiche di cui tutti i bambini hanno bisogno. Magari ti ci ritrovi anche tu... Nel mio caso mio padre è sempre stato abbastanza assente, e quando c'era mi sembrava goffo e impacciato, non certo un modello da seguire. È finito che mi sono immedesimato in mia madre, una donna che però mi terrorizzava perché veniva da una mentalità in cui i bambini dovevano sempre rigare dritti, essere mortificati e sottomessi. Paradossalmente mi sono immedesimato nella figura femminile perché era quella che minacciava maggiormente il mio essere maschile. E comunque so che questo è comune a tanti omosessuali... è proprio da manuale. :-) FINE 1 PARTE
- 04 gennaio, 2011
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- 2 PARTE ... Aggiungiamoci pure anche i miei disturbi dell'apprendimento che mi hanno fatto sempre sentire stupido in confronto agli altri per tutta la mia fanciullezza... e il cocktail dell'infelicità è servito. È ovvio che, insieme all'omosessualità, sono giunte tutte quelle insicurezze nei confronti della vita e quei sensi di inadeguatezza nei confronti degli altri "maschi" che si esprimono nelle paure di cui parlavi anche tu. Come l'ho risolto? Uhm, io non l'ho risolto completamente ma ci si può lavorare. Una volta che ho capito l'origine di tutto, ho tentato di ricostruire il rapporto con mio padre, cercando i motivi per cui non mi ero immedesimato in lui da piccolo e cercando ragioni per farlo adesso. Non è facile e non è sufficiente (anche perché adesso mio padre è anzianotto)… però fa ed è molto utile. La sensazione è che il nostro male si è originato all'interno della nostra famiglia per dinamiche nocive ed errate. Per combattere il male bisogna tornare in famiglia e correggere il nostro rapporto all'interno di essa. Altra cosa: come ormai sanno tutti quelli che frequentano questo blog, io mi sono affidato completamente a Dio. L'ho fatto anche per questa cosa. Nel Vangelo c'è proprio scritto:"Chiedi e ti sarà dato". Perché non approfittarne?! Io, ogni volta che al lavoro mi trovo ad affrontare situazioni di "paure" ingiustificate, mi rivolgo a Dio e dico nella mente "Signore, stammi vicino". Finora è andato tutto bene. :-) Se decidi di farlo anche tu, sappi solo questo: Dio ti ascolta sempre ma, a parte all'inizio, interviene massicciamente se sei in "grazia". Questo significa che: - devi pregare ogni giorno - devi andare a messa la domenica - confessarti circa una volta al mese - fare la Comunione. Lo so, la lista è lunga e anche impegnativa, ma se riesci a mantenere costanza, pazienza e un atteggiamento di umiltà (quest'ultimo per quelli come noi è la parte più facile), allora vedrai i risultati. In bocca al lupo!
- 04 gennaio, 2011
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- Libri interessanti: Where were you when I needed you Dad? Dottoressa Jane Myeres Drew. 50 esercizi per facilitare il processo di guarigione utili per sanare anche altri rapporti come per esempio quello con la madre, il fratello, il padrastro ecc.. Libri utili per curare la memoria: The broken image. Leanne Payne. Healing of memories e Healing for damaged emotions. David Seamands. The gift of inner healing. Ruth Carter Staplenton. Making peace with your inner child. Rita Bennet.
- 04 gennaio, 2011
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- Anonimo 27 marzo "Nel mio caso mio padre è sempre stato abbastanza assente e quando c'era mi sembrava goffo e impacciato, non certo un modello da seguire." Sembra la perfetta descrizione del mio! Un sentirsi in difficoltà all'interno della famiglia e anche dell'intero paese (mio padre una volta sposato si è trasferito perdendo poco alla volta tutti i contatti e amici d'infanzia), risultato: depressione cronica. Se col 1° figlio tutto era bello col passare degli anni mio padre era sempre più debole tanto che si ammalò gravemente e per anni fece avanti e indietro dagli ospedali! Poi le cose si aggravarono con la separazione dei miei genitori ed io divenni il confidente di mia madre, per me grande amica e modello direttamente proporzionale all'odio ingiustificato verso mio padre! Risultato: disforia di genere.
- 04 gennaio, 2011
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- Esistono gruppi di psicologi cattilici che possono essere di molto aiuto. Provate ad informarvi. Salutoni
- 04 gennaio, 2011
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- Ciao ragazzi. Una domanda: entrando nella home page di questo blog, avete visto la video testimonianza di Paul, l'artista inglese che è uscito dall'omosessualità (più estrema, direi!) e che poi si è sposato? Io l'ho trovata molto figa (be', magari diciamo "incoraggiante"). Voi cosa ne pensate?
- 05 gennaio, 2011
- fr max ha detto...
- per l'aninimo del 3 gennaio. Ciao carissimo e Pace a te. Grazie per avermi consegnato le tue paure e i tuoi timori che ti invito a guardare sempre più nitidamente. La paura come l'ansia creano forti blocchi, oltre ad immobilizzare la persona nelle scelte da fare. Capisco che avendo una relazione difficile con la figura maschile, ogni volta che vi entri in relazione possano insorgere questi blocchi. Quello che in queste situazioni può essere beneficante è un cammino sempre più profondo nella tua storia personale, sviscerando le relazioni con le figure significative della tua vita, acompagnate dalla condivisione dei relativi sentimenti ed emozioni che l'hanno accompagnate e che, quando si sono verificate, saranno state represse o mascherate, come meccanismo difensivo. In questo modo riusciresti a guardare meglio la fonte della tensione e da dove scaturisce, sgonfiando anche la paura della situazione corrente che vivi, quasi sempre cassa di risonanza di ferite passate. Poi altro passo importante e CONDIVIDERE tutto questo con qualcuno; trovare cioè una persona con cui poterti aprire liberamente e non sentirti più da solo. C'è poi la dimensione pratica del lavoro che svolgi e che ti richiede un urgenza pratica di gestire l'ansia e la paura e su questo può esserti d'aito la preghiera (se sei credente) e il CHIAMARE PER NOME LE COSE( es quando compare l'ansia incontrando un ragazzo chiederti perchè sto così? Cosa mi blocca?...ANDARE OLTRE. A piccoli passi, ce la farai. Conta sul mio aiuto se hai bisogno. Scrivimi se hai bisogno (byronmp@libero.it)e nei tuoi viaggi da un capo all'altro dell'Italia, se vuoi, fai una sosta ad Assisi e passa a salutarmi. Ti benedico. Fr MAx
- 05 gennaio, 2011
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- Anonimo 27 marzo Ormai ho sviscerato tutto di me così come di mio papà e mia mamma... sono entrato nell'essenza dei miei e dei loro comportamenti e stati d'animo, ho scritto talmente tanti messaggi che potrei farne un libro, eppure ogni giorno si riaffaccia in me un ricordo che chiede di essere compreso ed amato! Oggi è stato il turno del rapporto che avevo con l'ultimo "amante". In lui cercavo protezione e nello stesso tempo desiderio che un uomo mi riconoscesse come bello, bravo, insomma amabile. Ho vissuto le già poche parole di mio padre come fredde e false, eppure solo ora so che mio padre m'ha amato al massimo che poteva, un massimo che corrisponde "quasi" al nulla...
- 05 gennaio, 2011
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- Per anonimo 03 gennaio, le tue difficoltà e problemi sembrano lo specchio di quelli con i quali ho avuto a che fare io finora. Se da un lato mi viene da dirti di non mollare e di cercare per quanto tu possa di superare le tue parole. Dall'altro capisco bene come una situazione come quella che stai vivendo possa essere difficoltosa ed i problemi che vi si incontrano possano apparire insormontabili. Quindi ti invito a valutare con attenzione cosa sia più importante per il tuo bene e per te come persona: dici che il lavoro ti piace molto quindi già questo è indicativo e ti può servire come base di partenza....tutto il resto se Dio vuole verrà da sè. Auguri di un 2011 sereno e felice a te ed a tutti gli utenti del sito!! :-)
- 05 gennaio, 2011
- fr max ha detto...
- Per anonimo 27 marzo. E ora....fratello carissimo di lasciarsi amare ......e.....PERDONARE! Ti benedico con affetto Fr MAx
- 06 gennaio, 2011
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- Un caro saluto a tutti. Io sono nuovo, ho scritto per la prima volta il 2 gennaio. Volevo dire che leggere tante testimonianze di profondità interiore e di fede vera tra tanta confusione e superficialità è veramente confortante, aiuta a sentirsi meno soli. Su questo blog si trova anche tanto materiale affidabile per far chiarezza sul problema dell'omosessualità. La mia situazione riconosco essere un poco singolare e forse difficile da comprendere ed anche da spiegare. Fin da ragazzino ho avvertito un particolare interesse per il mio stesso sesso, ma mai andato oltre a sentimenti di profonda tenerezza e forte desiderio di essere considerato, compreso... soprattutto riguardo ragazzi sensibili, gentili, dall'animo nobile. Per questo, non ho mai dato particolare peso al problema, anche se un misterioso disagio, una sensazione di vuoto, una tristezza latente hanno sempre accompagnato la mia vita. Con il tempo però(ora ho 34 anni), mi è parso di capire che tutto questo mondo interiore, conosciuto soltanto da me, avesse trovato nella mia natura, tanto incline al sentimentale e al romantico, un terreno ideale per scendere sempre più in profondità. Ora da una parte provo sofferenza per il disagio che anche voi conoscente, in me soprattutto per un bisogno profondo di affetto da parte di soggetti maschili, senza componenti sessuali, dall'altra, è come se tale sofferenza esercitasse un fascino irresistibile sulla mia natura con il conseguente compiacimento. So che è paradossale, eppure tale situazione sembra aver sopraffatto lentamente ogni mia capacità di resistenza, di presa di distanze. In certi momenti vengo preso dalla paura di essere incappato in un circolo vizioso senza che me ne accorgessi. Pur trattandosi di una forma, a me sembra, esclusivamente platonica, non so se tutto ciò sia positivo. Vivere quasi perennemente spaventati e tristi limita molto. Scusate la mia complicazione, ma sapeste l'accanimento, a volte quasi maniacale, per fare chiarezza in me. Chissà se troverò un'anima buona ed estremamente paziente che possa anche solo dirmi una parola di incoraggiamento, sennò pazienza, almeno ho potuto rivolgermi a persone concrete e non soltanto alle pagine e pagine del mio diario... Cetre testimonianza mi hanno commosso come quella di "uno come voi" che ha dato quei saggi consigli anche sulla preghiera e la partecipazione ai Sacramenti. Anch'io prego per voi, sono vicino a ciascuno di voi, pregate anche per me? Grazie di tutto.
- 06 gennaio, 2011
- Relativista ha detto...
- Non capisco perchè bisogna pagare per ripararsi. I transessuali che cambiano sesso hanno l'assistenza gratuita. I malati di cancro hanno le operazioni gratuite. I malati di AIDS hanno assistenza grautita (ed è inutile visto che morirano comunque). Per chè i gay devono pagare per convertirsi all'eterosessualità???
- 07 gennaio, 2011
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- Caro relativista, noi siamo stati omosessuali egodistonici, non accettavamo la nostra sessualità da sempre, cì siamo nascosti in un falso essere gay come chi porta una maschera, non avevamo il coraggio di essere quello che avevavamo voluto da sempre, in quanto mai nessuno cì ha spiegato cosa significasse essere maschi,per questo caro relativista ti dico che non abbiamo bisogno di nessuna assistenza, solo del coraggio che giorno dopo giorno aumenta di essere noi stessi!!!!! siamo stati insicuri mai dei malati' forse troppo sensibili!!!! buon anno!!!!!!!!!!!!!!
- 07 gennaio, 2011
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- Ma, aspetta, Carlo... quello che Relativista dice non è sbagliato. ... Se non ho capito male io... In effetti c'è assistenza per tutto e per tutti, però, se una persona sente profondamente che la propria omosessualità è in contrasto con la propria natura intima, deve pagare fior di quattrini di tasca propria per farsi seguire da un "Terapista Riparativo". Diciamoci la verità: la nostra volontà di cambiare viene un po' vista come un capriccio, come un'incapacità di accettarci, come il segno di un'immaturità personale. Sono d'accordo con Relativista. Il motivo però è che siamo anche un po' timidi e non abbiamo nessuna voglia di esporci per chiedere riconoscimenti...
- 07 gennaio, 2011
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- UNo come voi!!!! ma di quale riconoscimento stai parlando????? la gente a una simile richiesta di assistenza per un percorso lungo di vera accettazione del Se si farebbe una risata, non è una passeggiata è la vera conoscenza e accettazione di noi!!!! Io ho soffocato me stesso per oltre 30 anni, solo dopo vari mettermi alla prova per superare le mie paure e darmi da fare a comportarmi da uomo oltre vari anni in analisi quasi terminata comincio ad uscire con donne come uomo, e a vedere il mio passato come persona piena di conflitti, la fiducia in se stessi è lunga da recuperare, in passato come un drogato mi anestetizzavo con masturbazioni e sesso squallido, solo capendo lo squallore del passato e riaquistano se stessi si raggiunge un vero Io, ma purtroppo la società penso non possa pagarti anni di analisi e aiutarti a rialzarti quando stai per ricadere, l unico aiuto sei tu e il grande Dio se cì credi!!!!! IO la penso così
- 07 gennaio, 2011
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- Ah, ragazzi, volevo spendere qualche parola per quello che ha scritto Anonimo il 06 gennaio 2011, anche perché ha apprezzato un mio intervento e io ne sono rimasto lusingato. :-) Caro Anonimo, leggendo la tua testimonianza, direi che la tua situazione non è poi così grave come può sembrare... almeno in confronto alle situazioni di molti di noi. Mi pare di capire che la tua attrazione per gli uomini è solo emotiva ed affettiva, e che però non hai sviluppato alcuna attrazione fisica sessuale. Joseph Nicolosi nei suoi libri, direbbe che tu non hai "sessualizzato" la tua carenza di affetto paterno. Cosa che invece noialtri, dopo la fase infantile, abbiamo fatto. Mi verrebbe da dire che se tu riuscissi a capire quello che non ha funzionato nel rapporto con tuo padre e a risolverlo, potresti completare il tuo corretto sviluppo psico-sessuale e vivere pienamente la vita. Magari ce la puoi fare. Il guaio grosso è invece quando ormai sei schiavo di impulsi sessuali difficili da controllare, disordinati e decisamente "malati" (ovviamente parlo per me solo). Io adesso ho deciso di mantenermi casto perché quello stato d'essere non mi piaceva più,.. ma a volte è una tale fatica! Forza e coraggio! Ti sentirai incompleto e infelice,... ma tu, almeno, hai ancora la testa pulita. Ciao.
- 07 gennaio, 2011
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- ... e adesso devo rispondere a Carlo... Caro Carlo, sono contento per te, che dopo anni di analisi ed un duro lavoro personale ed eroico su te stesso, tu stia ormai uscendo dall'omosessualità. Ma è proprio questo il punto: per il tuo cambiamento ti sei dovuto pagare anni di analisi. Molti che hanno il tuo stesso problema e che magari sono così giovani da non riuscire a coprire che appena qualche spesa personale, pur con tutta la buona volontà, non possono permettersi un investimento così importante. Ora, nessuno dice che lo Stato debba accollarsi tutte le spese della Terapia Riparativa, però potrebbe dare qualche contributo, visto che già li prevede per tutto il resto (compresi gli interventi di plastica facciale, il rifacimento del seno o la liposuzione). Io, adesso, non so come si comporti l'Assistenza Sanitaria nei confronti della Terapia Riparativa, ma credo che semplicemente la disconosca. Questo perché riconoscere la sua pratica urterebbe dolorosamente le sensibilità di tutte le comunità gay. Dopotutto, il suo riconoscimento, ammetterebbe che nell'omosessualità, in fondo in fondo, ci sarebbe poi qualcosa da curare. E non è concepibile. Questo si diceva. Comunque, buon per te e continua così.
- 07 gennaio, 2011
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- Carissimo "uno come voi", sono l'anonimo del 6 gennaio. Ti ringrazio di cuore per esserti rivolto a me. Sono io onorato per la tua gentilezza e disponibilità. Anche tu sei nuovo; ho letto tutti i tuoi commenti e se non sbaglio, sei intervenuto per la prima volta su questo blog proprio nel giorno di Natale. Sai, anch'io quando incontro un ragazzo di bell'aspetto ne sono certo attratto, ma diciamo che non sento il bisogno di avere dei particolari rapporti di tipo sessuale. Tu dici che la mia situazione non è poi così grave, lo spero, ma tutti questi sentimenti, affetti, struggimenti, suggestioni che sembrano innocui hanno maggiore possibilità di passare inosservati e forse di legare ancora più tenacemente... A volte mi sento proprio in completa loro balia ed io... volentieri mi lascio trasportare, cullare da essi; è un logorio continuo che nello stesso tempo esercita un influsso irresistibile sulla mia natura. Credo che il problema derivi proprio da una difesa nei confronti della sofferenza subita da parte di mio padre che quando ero piccolo e molto sensibile spesso litigava violentemente con mia madre rendendo in clima familiare molto, molto teso per me. Ultimamente però mio padre è cambiato diventando più paziente e anche sensibile e questo sicuramente tramite un percorso di fede, di preghiera. Essa può veramente trasformare... "Nulla è impossibile a Dio". Nonostante tutto, i miei hanno sempre dimostrato una grande capacità di perdonarsi a vicenda e dimenticare. Anch'io credo di aver perdonato mio padre, ed ora gli sono riconoscente per la sua stima nei miei confronti. Comunque, hai scritto delle cose bellissime, ti ringrazio. Continua ad affidarti a Gesù, alla Mamma del cielo e ai Sacramenti della Chiesa; sei sicuramente sulla via giusta, non ti scoraggiare! Anche per me la castità non è sempre facile, ma tu hai fatto un progresso straordinario, non c'è dubbio che dandogli spazio l'Amore di Dio stia agendo potentemente in te e come hai scritto tu stesso ci si può liberare da tanta sporcizia. Grazie ancora per la tua disponibilità. Ti stimo molto, sei nella mia preghiera e spero a presto. Ciao.
- 07 gennaio, 2011
- Relativista ha detto...
- l'orientamento sessuale egodistonico può essere curato da qualunque psicologo, non occorre andare in cerca di sedicenti riparatori. Lo sapevate che uno dei tre padri delle terapie riparative ha un figlio gay ma non vuole ripararlo per paura di rovinarlo?? come si fa a darsi in mano a queste persone ipocrite che hanno inventato un sistema per far soldi a spese di povera gente? se l'unanimità degli psicologi (e tra loro c'è chi cura l'omosessualità egodistonica basta farsi un giro tra i siti degli psicologi italiani) è contraria alle terapie riparative perchè provocano danni psicologici c'è un motivo. Questa storia di terapia riparativa sa molto di truffa, ecco il succo del mio discorso.
- 08 gennaio, 2011
- fr max ha detto...
- Per Anonimo del 6 gennaio. Carissimo PAce a te. Ringrazio Dio che il tuo dolore e i tuoi bisogni siano riusciti ad uscire dalle pagine del tuo diario per trovare nuovi porti dove approdare e speriamo, trovare ristoro, confort, consolazione..... Sì, perchè è questo quello di cui spesso si ha bisogno! Non sono tanto le risposte nè le soluzioni pronto uso quello che fa camminare e andare avanti, quanto il sentirsi a proprio agio con i propri pari, con chi ti vive accanto, con chi giorno per giorno divide gioie e dolori con te. Allora non posso che invitarti a scrivere il tuo diario ad alta voce, a condividere quello che forse non hai mai avuto il coraggio di dire ai tuoi pari o chi per loro e che è impresso su quelle pagine bianche. Da paerte mia ti assicuro la mia vicinanza nella preghiera, il mio affetto fraterno e la mia disponibilità ( byronmp@libero.it). Non chiudere il diario per riporlo nel cassetto: sono (siamo) qui! FR MAX Per Uno come voi. Ciao carissimo. Condivido con Carlo il fatto che un cammino di maturazione affettiva richieda tempi diversi e abbastanza lunghi, che cambiano da persona a persona. Tuttavia non credo che la risposta sia solo trovare un terapeuta valido. Anche una persona serena, matura e adulta nella fede può essere un valido supporto a quelllo che è un cammino.... che devi far tu. Chi ti accompagna deve solo avere la funzione di far luce sulla tua vita e non di darti le direzioni e le indicazioni da seguire. Quello che è fondamentale è trovare una persona con cui lasciarsi andare e sperimentare un collegamento affettivo che lo aiuti a ricongiungersi con ciò da cui si è distaccato. Ti benedico carissimo Forza. Fr MAx
- 08 gennaio, 2011
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- Caro Anonimo del 6 gennaio, sì, in effetti io sono nuovissimo su questo blog. L'ho cercato e scoperto durante queste vacanze natalizie. Tra l'altro, avviso già, che da lunedì ricomincerò a lavorare e che quindi non riuscirò più ad essere così assiduo nel rispondere come adesso. Parteciperò molto meno ma vi seguirò sempre. :-) Io ho letto solo 3 libri di Joseph Nicolosi; ed è su questi che ho studiato me stesso. Quello che ho imparato è che l'omosessualità maschile può avere innumerevoli cause, ma in generale nasce dal fatto che il bambino non riesce ad identificarsi nel proprio padre. Nel mio caso, da piccolo, io ho avuto dei veri e propri disturbi dell'apprendimento che mi facevano sentire stupido e incapace rispetto agli altri; non all'altezza delle situazioni e non adatto alla vita. Ho capito, poi dopo, che per questo motivo ho sempre provato una forte vergogna nei confronti di mio padre tanto da non osare ricercare i suoi abbracci e i suoi baci. Sentivo di dovermi nascondere piuttosto. ...parlo di un padre che, comunque, come ho già scritto, era un tipo decisamente impacciato e distaccato, incapace di venirmi incontro e rassicurarmi. Anonimo del 6 gennaio, nel tuo caso la tua mancata identificazione con tuo padre, da come spieghi tu, sembra che sia dovuta proprio al distacco che hai posto in conseguenza alle tensioni che lui creava in famiglia. È un po' come quei casi, di cui tutti abbiamo letto o sentito, in cui il bambino diventa omosessuale perché il padre è sempre ubriaco, violento, aggressivo, ecc., cioè un modello da non seguire. Poiché il blog mi consente l'anonimato,... :-) ... ti confesserò ciò che mi sono sempre tenuto nascosto dentro e che mi sono sempre vergognato di raccontare. (In realtà l'ho rivelato solo ad un paio di ragazzi in questi giorni che mi hanno scritto all'email personale "unocomevoi". E infatti ormai lo racconto con molta più facilità e disinvoltura...).
- 08 gennaio, 2011
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- 2 PARTE In pratica la condizione di vergogna e distacco dalla figura paterna di cui ti parlavo sopra (e la figura materna autoritaria non aiutava), mi ha portato a sviluppare una perversione per il feticismo del piede. Ma non era semplice feticismo: sentivo proprio il bisogno perverso e sessuale di essere messo sotto i piedi di altri ragazzi, aggressivi e prepotenti, per essere mortificato e sottomesso. Insomma, uno squallore pazzesco... E ovviamente questa è una cosa che fuori da questo blog non ammetterò mai! :-) Comunque, leggendo in particolare "Omosessualità: una guida per i genitori" di Nicolosi, in cui viene spiegato ai genitori come comportarsi con i figli che, ancora piccoli, danno segni di esplicite tendenze omosessuali, ho capito che se volevo curare la mia patologia formatasi in famiglia, dovevo risolverla con la famiglia. In particolare dovevo tornare da mio padre e correggere il mio rapporto con lui. Be', quello che segue l'avevo già accennato precedentemente sul blog, ma mi ripeto: mi sono organizzato con lui per fare cose che interessassero a entrambi, andare in giro, visitare qualche mostra, ecc. Sono tornato ad abbracciarlo e a baciarlo quando ci si incontrava e ci si lasciava. ...sono tornato a guardarlo negli occhi... per anni credo di non averlo più fatto. Insomma, tirando le somme, dopo alcuni mesi così, ho beneficiato di un enorme cambiamento. Senza che lui sapesse niente (perché certo non gli ho raccontato nel dettaglio della mia perversione!), mi sono accorto di essere salito di qualche gradino verso la normalità. Il mio bisogno sadomasochista di essere sottomesso e mortificato è scomparso, lasciando invece un bisogno più normale e sano di essere abbracciato e coccolato, anche se pur sempre da una figura maschile. Credo che in quella nuova condizione mi sarei anche potuto innamorare... prima, no.
- 08 gennaio, 2011
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- 3 PARTE Comunque lì ho avuto la certezza assoluta che nessuno di noi nasce con una sessualità predefinita. Io che ho vissuto un cambiamento così profondo ne sono la prova. Diciamo, più in generale, che se un bambino viene rispettato e guidato correttamente durante la crescita, da grande si ritroverà anche una sessualità sana e matura. Tornando a te, Anonimo del 6 gennaio, visto che mi dici che tuo padre è cambiato, diventando più paziente e sensibile, e visto che sembra che tu abbia solo bisogno di qualche buona dose di abbracci e carezze maschili, prova a ricercarli da lui. Temo che sia inutile che tu ti affidi ad una persona omosessuale perché rischierebbe di trascinarti verso i suoi di bisogni. Credo che tuo padre, anche se ormai è più anziano, sia l'unico che possa donarti la mascolinità, ...proprio con baci e abbracci. Può essere un po' imbarazzante a quest'età ma... vedi se riesci. Per quanto mi riguarda, giusto per concludere la mia storia, nonostante i buoni risultati io ho poi un po' interrotto la mia terapia "casareccia" con mio padre, anche perché sennò mia madre rimaneva troppo sola e isolata. E mi dispiaceva. Però, come sapete, nel frattempo ho affidato la mia vita nelle mani di Dio e anche così ne ho beneficiato enormemente. Ho scritto un macello... Prima di lunedì vorrei ancora pubblicare un intervento lungo sulla mia esperienza per la conquista della castità. :-) Non interessa a tutti - lo so - però la dedico ai preti (che la Madonna chiama "i figli prediletti") e che però, magari, sono schiavi del sesso come lo ero io; e ai pedofili, i quali devono assolutamente riuscire a contenersi perché sennò danneggiano per sempre e gravemente la vita di poveri bambini innocenti. Poi non credo che scriverò mai più così tanto. Hasta la vista! Uno come voi.
- 08 gennaio, 2011
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- Anonimo 27 marzo Vorrei ricordare che la terapia riparativa ha permesso di capire il significato dell'omosessualità, mentre se fosse per la psicologia "ufficiale" saremmo ancora fermi all'autoaccettazione, ma come si può convivere con un rifiuto paterno, un soffocamento materno, uno stupro nell'infaniza o un senso d'inferiorità dato dalla vita stessa? Grazie a Dio che c'è la terapia riparativa che dà luce ad un mondo di ignoranza! Si studia per 20 anni la psiche umana per poi non sapere niente: l'istruzione come "vuotaggine formalistica" (S. Agostino).
- 08 gennaio, 2011
- fr max ha detto...
- Per uno come voi Ciao carissimo. Grazie per i tuoi interventi. Continua così e apriti sempre più. Una cosa quando scrivi: Comunque lì ho avuto la certezza assoluta che nessuno di noi nasce con una sessualità predefinita Direi che questa affermazione è rischisa e non scentifica che di avvicina alle posizioni dell'ideologia del Gender. L'essere umano, uomo e donna, ha un identità sessuata. Il sesso genetico è determinato al momento del concepimento per un complesso processo biologico che non sto a spiegarti ma che puoi trovare in vari testi. Ci sono poi tutta una serie di fattori che vanno considerati ma se ritieni opportuno approfondirli , fallo. Non è questa la sede. Ti benedico. Fr MAx
- 08 gennaio, 2011
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- Per fr. Max. Sono anonimo 6 gennaio. Anch'io ringrazio Dio per aver trovato questo mezzo con persone così disponibili e pazienti. Ti ringrazio di cuore per il tuo prezioso tempo che hai dedicato anche a me. Ti confesso che quel diario, o meglio quei diari, perchè vi scrivo da quando avevo all'incirca 15 anni, sono stati per me un'esigenza irrinunciabile per dare sfogo a tutto un mondo interiore problematico e per far chiarezza in me. Prima, quasi quotidianamente vi annotavo i miei pensieri, le mie esperienze, ultimamente anche più volte al giorno, tanto ne è il bisogno... altrimenti a chi riferirmi se non certo a Gesù nella preghiera? Tu mi dici che rivolgendomi a voi mi può essere d'aiuto, penso anche per non cadere troppo vittima della solitudine. In realtà, ho un amico che ha il mio stesso problema, ma che mi vuole molto bene, mi ha sempre rispettato e mi telefona o mi manda degli sms ogni giorno per sapere come sto. Egli però non sa di me (anche se penso l'abbia intuito, come altri)e poi è distante da me e ci vediamo soltanto di tanto in tanto. Io non mi sono mai aperto del tutto con lui per solita mia timidezza, scrupolosità, per non essere di peso e poi per timore che ciò potesse in realtà farmi del male. Però sento il desiderio di farlo, anche perchè senza questo aspetto capisco che sia difficile capire il perchè di tante mie paure, tristezze che frequentemente emergono. Tu (voi) cosa mi consigliate di fare? Soltanto il mio confessore e altri due sacerdoti sanno di questo mio problema, ma non posso certo tampinarli troppo. Scusa allora se tampino te... Grazie di tutto, a presto.
- 09 gennaio, 2011
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- ciao a tutti utenti di questo blog...mi sto rivolgendo a voi perché sto tanto tanto tanto tanto tanto MALE!!!!! innanzitutto mi presento, sono un ragazzo di 15 anni che prova ogni giorno dei sentimenti omosessuali e pulsioni incontrollabili. penso che queste pulsioni siano cominciate quando avevo 6-7 anni. so che questa frase appena detta può sembrare sconcertante ma dopo che un mio compagno di elementari mi ha toccato sia davanti che dietro ho cominciato a pensare a tante tante fantasie che nel tempo sono progredite facendomi fantasticare anche su altre persone all'infuori di lui. è la prima volta che confesso la mia omosessualità a delle persone come voi e lo sto facendo perché ho la testa che mi sta per scoppiare non ce la faccio + ad andare avanti così perché non posso parlarne con nessuno. Avevo pensato ad uno psicologo ma con quelli non riesco a trovar un dialogo, la mia famiglia è sempre stata contrari agli omosessuali quindi non oso neanche fare il cosiddetto coming-out. sono davvero disperato e avrei bisogno di parlare con qualcuno anche solo per e-mail. sto molto molto malee non so davvero a chi rivolgermi. scusatemi molto del disturbo al vostro forum arrivederci.
- 09 gennaio, 2011
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- Vi chiedo, per cortesia, di personalizzare i commenti con un nickname. Procedete nel modo seguente: Cliccate su "commenti" - si aprirà una schermata. Scrivete il vostro commento nel riquadro bianco dove c'é scritto "Lascia il tuo commento". Dopo aver scritto il commento mettete un segno di spunta su nome/URL (e non su anonimo): si apriranno due nuove caselle. A questo punto digitate nella casella contrassegnata da "Nome" il vostro nickname (ad esempio "Anonimo 27 marzo", "Andrea", ecc.), lasciando vuota quella contrassegnata da "URL". In questo modo il vostro messaggio inizierà ad esempio con la frase "Andrea ha detto..." (e non con "Anonimo ha detto...") e sarete immediatamente riconoscibili. Infine cliccate su "pubblica commento". Grazie a tutti per la partecipazione
- 09 gennaio, 2011
- fr max ha detto...
- Per l'Anonimo 15 enne. Ciao Carissimo. Pace a te. GRazie per aver avuto il coraggio di aprire il tuo cuore. Alla tua età poi non è così semplice, visto le miriadi di paure e angosce che l'accomnonimo 15 enne. di solito l'accompagnano. Se può esserti utile, vorei rassicurarti. Alla tua età innanzitutto è possibile che si vivano anche delle attrazioni omosessuali. Questo è legato alla fase di transizione e di passaggio che è appunto l'adolescenza in cui capire chi sei ....è un vero dramma! Quando poi ti ritrovoi da solo a vivere tutto questo è ancora più complicato. Con questo non voglio dire che è normale provare certe pulsioni, ma vorrei invitarti a stare un po' più tranquillo. Il confronto con gli altri maschi alla tua età diventa talvolta vitale al punto di vedere e cdercare nell'altro quello che devi essere tu. Per questo col tempo , acquisendo una maggiore conoscenza di te vedrai che le cose prenderanno un altra piega. In più c'è da dire che probabilmente la tua storia avrà contribuito ad amplificare l'insicurezza di cui parlavamo. Capisco che il linguaggio più forte alla tua età è il sentire, però se riuscissi ad appoggiarti a qualcuno e a parlare di quello che vivi, potrebbe esserti di aiuto. Io ci sono (byronmp@libero.it). Ti benedico e buon cammino. fr Max Per l'anonimo del 6 gennaio. Ciao carissimo. Grazie. Se riuscirai a trovare un cuore col quale aprirti fino in fondo, troverai un grande beneficio. Le RELAZIONI MASCHILI sono fondamentali per una persona che vive pulsioni omosessuali, pertanto occorre investirci il più possibile. L'amico di cui parli, se legato a te da una profonda amicizia gratuita e disinteressata potrebbe essere un ottimo strumento dove appoggiarti e con cui guardarti; se riesci continua anche con lui. Aspetto tue notizie. Ti benedico. Fr MAx
- 09 gennaio, 2011
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- All'anonimo di 15 anni. Ciao, benvenuto! Sono convinto che in questo blog troverai qualcuno con cui scriverti via email e che ti potrà consigliare bene. Io ho 31 anni e, come ho già accennato nel mio ultimo intervento, da domani avrò poco tempo da dedicare al blog perché torno ai miei ritmi lavorativi intensi. Quindi, anche volendo, non riuscirei a sostenerti e consigliarti in questo tuo momento difficile. Ma spero davvero che qualcuno lo faccia. :-) Tuttavia desideravo tentare di illustrarti brevemente la situazione dal mio punto di vista perché ti facessi un'idea: - qui troverai essenzialmente persone omosessuali convinte del fatto che non si nasca omosessuali ma ci si diventi; - per questo motivo siamo persone che in qualche modo hanno tentato o tentano di cambiare il proprio orientamento sessuale tramite la terapia, oppure affidandosi a Dio e alla preghiera, oppure entrambe le opzioni (come ho fatto io); - sappi che se anche tu, come molti di noi, percepisci la tua omosessualità come qualcosa di estraneo a te, tanto da volere ricercare uno psicologo che ti possa guidare verso un cambiamento, devi cercarne uno che conosca la Terapia Riparativa. Chiunque altro, probabilmente, opererebbe cercando di portarti verso un'accettazione della tua omosessualità, e magari non è quello di cui hai bisogno tu; - in pratica la Terapia Riparativa parte dal presupposto che, per vari motivi, un bambino non si è identificato con il proprio padre; - tu sei molto giovane e dovrai fare i conti con i tuoi ormoni impazziti... eh, ci siamo passati tutti! ...non me la sento nemmeno di proporti una strada di castità a quest'età... non resisteresti un minuto. Comunque, qualunque strada sceglierai, sappi che non sarà facile. - Anche se tu dovessi poi decidere di vivere pienamente la tua omosessualità, io ti consiglierei di non abbandonare Dio e magari di affidarti a qualche bravo sacerdote che ti faccia da guida spirituale. Non saprei cos'altro dirti se non "in bocca al lupo". Ciao.
- 09 gennaio, 2011
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- Rispondo a te caro relativista, i psicoanalisti non riparano chi non vuole essere riparato, il buon analista ascolta ed ha rispetto nel dolore del suo paziente. Le persone che vivono bene la loro omosessualità non vanno in analisi o, se ci vanno e per avere coraggio a farsi riconoscersi dalla società per quello che sentono di essere. Io ero egodistonico e, in quanto tale andavo con uomini ignoranti e a volte anche violenti solo per la voglia inconscia di voler essere punito, colpa della mia bassa autostima e considerazione, in quanto mai nessuno mi aveva introiettato la fiducia e tanto affetto ( madre iperprotettiva e fragile, Papà quasi assente), la volta che decisi di andare in analisi ricordo i primi mesi non parlavo mai di me, dovevo prendere fiducia nel mio analista!!!! poi un giorno ed era già trascorso un lungo anno di analisi presi coraggio a parlare di me, questo fu l evento stupendo, uscii dallo studio volando che bella sensazione, sempre in quello stesso giorno era gennaio ma era una sera che sembrava primavera, passai per la chiesa del GESù nuovo e volli confessarmi, era la prima volta che parlai delle mie verità ad un prete persona speciale!!!! Penso è importante parlare di se, altrimenti continua una vita nevrotica ( piena di solitudine ). Anonimo del 9 gennaio sei un giovanissimo,prova a parlarne con uno dei tuoi genitori di quello che senti, se non ti identifichi come gay ti auguro di alimentarti di tanta fiducia, in adolescenza è importante, e di frequentare sane amicizie con ragazzi della tua età, essere maschietti l ho scoperto da un po è una bella cosa, e alla tua età hai il tempo di riprendere le redini!!!!! Uno come voi sfoggia il meglio di te!!!!! baci
- 09 gennaio, 2011
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- Per fr. Max. Ti ringrazio di cuore, fr. Max, per la tempestiva risposta. Ammiro la tua generosità. Allora farò come tu mi hai consigliato confidando che mi sarà d'aiuto. Spero di non bloccarmi come mi capita spesso. Cercherò l'occasione opportuna, ma già gli avevo annunciato che avevo una cosa importante da riferirgli. Speriamo. Ti farò sapere. Grazie ancora. A presto. Per "uno come voi" Mi spiace che non potrai più intervenire con frequenza... Ti sono riconoscente per i consigli che mi hai dato e anche per le tue confidenze... Coraggio! Ti sono vicino. Hai proprio centrato... in questo periodo è molto vivo in me il bisogno di un affetto maschile... Con mio papà, anche se non vivo più con lui e ci vediamo di tanto in tanto, va molto meglio: é lui stesso che mi telefona spesso per sapere come sto e io cerco di corrispondere alle sue attenzioni, anche se forse con troppa sobrietà dovuta più però a timidezza ed educazione ricevuta. Comunque percepisco il suo affetto e quasi un'attenzione nel volere forse riparare a degli sbagli fatti. Speriamo. Grazie di tutto e buona ripresa del tuo lavoro.
- 09 gennaio, 2011
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- Anonimo 27 marzo "uscii dallo studio volando che bella sensazione, sempre in quello stesso giorno era gennaio ma era una sera che sembrava primavera" che bello, m'hai trasmesso un'emozione stupenda :-)
- 09 gennaio, 2011
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- Caro 27/3 sono contento della serenità che ti ho trasmesso!!!!!! La cosa che volevo spiegare, è che dalla mia esperienza analitica, l analista migliore è quello che si sintonozza empaticamente alla sofferenza del suo paziente, quindi, si potrebbe dire che in analisi è possibile riparare qualsiasi comportamento non voluto, non solo l omosessualità egodistonica ( quella che non si accetta, che non vuoi, che ti sdoppia come persona) .Il paziente in analisi porta un sintomo, il mio malessere era quello di volere essere amico di ragazzi e non amante, di volere una ragazza e non una amica, l analista mi ha sempre ascoltato e ha sempre carezzato le mie sofferenze anzi, angosce, mi ha aiutato a riempire gli abbissi della mia infanzia, con calma sto amando sempre di più il mio essere uomo, e sessualmente sono sempre più interessato alle donne che per noi uomini sono e saranno sempre il nostro nutrimento, come una mamma buona che allatta il suo bambino. Concludo volendo dire che non penso esistano analisti che facciano lavaggi del cervello ai pazienti, questi se ci sono si saranno laureati nell isola che non esiste. Baciiiiiii
- 10 gennaio, 2011
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- Ragazzi, avete letto l'intervento di Janelle Hallman che è stato pubblicato oggi sul blog? È meraviglioso! Tutte parole d'amore... sagge e straordinarie...
- 10 gennaio, 2011
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- CIAO RAGAZZI VI DICO SOLO: FORZA FORZA E FORZA, SO CHE NON E' FACILE MA PREGO PER VOI E VI ASSICURO CHE FARCELA E' UN DONO DI DIO CHE VI VUOLE BENE. LO DIRO' SEMPRE CHE CHE DIO HA CREATO L'UOMO E LA DONNA PER STARE UNITI E VI AUGURO DI TROVARE UNA RAGAZZA CHE VI DIA TANTO TANTO AMORE DI CUI AVETE BISOGNO UN FORTISSIMO ABBRACCIO DA MAMMA MARIA
- 11 gennaio, 2011
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- Anonimo 27 marzo Sono veramente stufo! Come molti sanno mi sono iscritto a psicologia con la speranza di formarmi sulla psiche dell'uomo, i suoi bisogni, la sua essenza, QUELLO CHE AMO STUDIARE... e mi ritrovo a leggermi decine di libri di STUPIDATE, un vuoto che mi deprime, tutta la storia possibile immaginabile senza un minimo di passione! Insegnanti che leggono slides inutili, studenti che hanno iniziato col mio stesso entusiasmo probabilmente per le più svariate ragioni di vita spegnersi sempre più ed adattarsi ad un ambiente che di psicologico non ha nulla. La mia angoscia nasce dal non trovare un luogo in cui poter usare la mia creatività, che mi dia volontà, motivazione, non un agglomerato di nozioni inutili! Vorrei essere parte attiva della mia formazione, fare ricerche, presentare lavori, non essere un contenitore dove più cose ci stanno meglio è... Scusate lo sfogo!
- 12 gennaio, 2011
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- Ragazzi anchio mi trovo nella stessa vostra situazione. Ho 28 anni e soffro come un cane perchè la mia vita non è stata bella e generosa con me. Cominciamo con il dire che ho avuto sempre un padre assente, sia un pò per il suo lavoro che per il suo modo di fare: era un mammone e quando dopo giorni di assenza tornava a casa, si riceva da sua madre, abbandonando moglie e figli. Per di più aggiungiamo un atteggiamento ostile da parte sua nei miei confronti: mi sminuiva per ogni cosa che facevo da bambino e mi piacchiava fortemente per ogni errore. Trattava mia madre e mia sorella in modo male e quando io subivo le molestie verbali, non solo sue, ma anche da parte di suo fratello (fratello di mio padre), si schierava sempre a difesa sua e non mia. Ho dovuto fare da badante e da difensore a mia madre contro mio padre. Mia madre tipa fragile che mi assillava sempre di non essere come mio padre. Con gli amici un disastro, perchè essendo un tipo studioso e perfettino, avevano sempre da ridire.Non ne ho. Sono andato da poco da uno psicoterapeuta e la terapia mi pare non funzionale o almemo solo in parte. Io parlo parlo parlo ma lo psicoterapeuta non mi dice nulla. Mi dice solo che io sono un bambino che vuole l affetto di mio padre. Questo è vero. Il problema è che io ad oggi piango per strada quando vedo una famiglia felice e quando vedo che i genitori coccolano i propri bambini, soprattuto con il rapporto padre-figlio. Ad oggi faccio fantisie su uomini alti e palestrati che vorrei io dominare e dall altro mi confronto in chat con superdotati perchè ho invidia del loro pene enorme. Ho fatto anche sesso orale con dei ragazzi, l ho preso in bocca, ma è stato bruttissimo. esperienza da evitare e non ripetere. Però ad oggi mi ritengo mancante come uomo.Se dovessi dire sono un uomo non lo sono, se dovessi dire sei un gay, nemmeno. e'solo che da ragazzo di 28 anni, rimpiango tutte le mancate esperienze che i miei coetanei maschi hanno fatto sempre perchè dovevo fare il guardiano di casa. Sono stato di questa situazione però non so come uscire. ps: da bambino, quando hai 8 anni e non capisci nulla mi eccitavo guardano donne e masturbadomi di nascosto. ora anche dalle continui rifiuti avuti da ragazze, non nutro interesse verso loro. Che fare? Consigliatemi
- 12 gennaio, 2011
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- Anonimo 27 marzo X anonimo Hai la stessa identica situazione familiare dell'80% degli omosessuali maschi. Io ti posso solo consigliare di aprirti il più possibile, leggere, diventa psicologo di te stesso!, osservati, capisci i collegamenti con l'infanzia, PERDONA (per quanto ora ti possa sembrare assurdo tuo padre ha fatto al suo meglio, il 100% di quello che poteva, quello che a lui è stato dato). Diamo quello che abbiamo ricevuto; sono poche le persone che riescono a riempirsi il bicchiere da sole, ma tu potresti diventarlo! Sembra un controsenso, ma l'omosessualità o transessualità possono rivelarsi il più bel dono, la più bella sfida per la crescita della propria anima, molti del forum capiscono cosa intendo. Inutile nascondere che è un percorso lungo, difficile, con ricadute, ma stupendo! Vedo molti miei coetanei che si lasciano vivere, hanno amici, ragazze, ma non hanno loro stessi. Credono in un mondo fatto di cattivi e buoni, credono nell'innatismo e chi arriva da questo modo di credenze difficilmente potrà capire che è l'Amore che regge il mondo, che siamo una parte del Tutto, che siamo tutti fratelli, anime in evoluzione. Nessuno è migliore di altri, ognuno ha le sue sfide da affrontare per crescere! Il 1° passo: aprirti a persone con la tua stessa problematica l'hai già fatto, ora devi solo continuare a camminare... se puoi leggi i libri che indagano le vere ferite di chi prova attrazione per lo stesso sesso. Sei già in cammino, ciao :-)
- 12 gennaio, 2011
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- 27 Marzo non ti scoraggiare l università purtroppo da poco di praticità, intanto cerca di fare più esami possibili e fregatene dei voti, datti presto gli esami più da stress come psicologia generale, psicometria, analisi dei dati, fondamenti, psicologia clinica,amici miei di liceo adesso sono psicologi e tutti dicono che le ossa le fai quando hai smesso l università!!!!! con le scuole di specializzazione e cominciando il tuo percorso di analisi!!!!! che bella facoltà!!!!! continua e non scoraggiarti, ricorda che all università anche un 18 è un trenta!!!!! In bocca al lupo!!!!!Ti consiglierei una formazione di tipo nicolonisiano in america!!!!!! Forza e prova almeno due esami a sessione!!!!!
- 12 gennaio, 2011
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- Per anonimo!!!! ciao, oltre alle giuste sapienze dette dal nostro neo-psicologo Prof. 27 marzo, volevo incoraggiarti a cominciare ad amarti di più e meglio, recupera la tua vita!!!!!!! Per me è stato importantissimo l avvicinamento a Dio, cominciare a leggere la Bibbia, parlare di ciò che ti fà stare male ad un prete (Padre Spirituale, tentazioni cerca di stopparle con le preghiere, masurbati sempre meno, se hai pensieri compulsivi e nevrotici ( come fantasie omosessuali fortissime ) cerca di non essere da solo, fai sport, recupera il tuo fisico maschile!!!!! e poi tanta volontà e tante preghiere!!!! noi siamo un blog di amici-fratelli che si aiutano nella crescita!!!! se vuoi ben arrivato a casa!!!!
- 12 gennaio, 2011
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- Anonimo 27 marzo Grazie Carlo degli ottimi consigli! "formazione nicolosiana" ahahah, ho letto un articolo proprio di Nicolosi che parlava di giovani che, dopo aver superato le ferite d'infanzia, avevano come sogno di diventare terapeuti riparativi. Nicolosi diceva che è un duro lavoro per le critiche esterne, ma che dà molta soddisfazione ricevere una cartolina da un padre a cui era stato "prescritto" di lasciare la sua famiglia perchè omosessuale e che ora grazie alla comprensione di sè ha ritrovato l'amore per la moglie e i figli. Ancora sono al I esame per cui non so quante cose cambieranno nella mia vita e nel mondo, ma l'idea di lavorare nel campo da cui è partita la mia comprensione e rinascita, bè sarebbe fantastico! Il mio "problema" è che vorrei studiare solo ciò che m'interessa o comunque fare un percorso di studio personale, non centinaia di libri a vanvera su tutto lo scibile umano. Cmq oggi ho già ritrovato la volontà :-D
- 12 gennaio, 2011
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- Continua così, caro 27 marzo e non demordere!!!! ogni analista di quale orientamento esso sia potrebbe consigliare di cominciare una vita lontano dalla famiglia di origine!!!! per quanto riguarda l università io ho fatto filosofia e i prof erano solo vecchi topi di biblioteca, della vita non ne sapevano niente, ancor peggio penso per chi insegna a psicologia loro hanno deciso di vivere solo una vita di studio, e di non diventare psicoanalisti per non toccare il loro dolore, questo lo capirai più avanti quando comincerai la scuola di specializzazione ma non in Italia dove le scuole vogliono solo fior di quattrini!!!!!! lo capirai con i tirocini pratici e con il tuo analista, la psicoanalisi didattica che penso per la tua futura professione sia una cosa saggia o consigliata!!!! Lacan disse che il miglior analista è solo chi è riuscito ad ascoltare e a risolvere il suo tormento!!!!! Fai esperienza del tuo nuovo essere ed esami a go go!!!!!! Baci
- 13 gennaio, 2011
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- Anonimo 27 marzo In effetti i prof di filosofia sono ancora "peggio", ho avuto modo di vederne qualcuno sia alle superiori che all'università ed ho notato che spesso sono staccati dalla vita, ne parlano con una freddezza disarmante. L'ideale sarebbe imparare sul campo, i docenti di psicologia che non praticano non riescono a trasmettere l'utilità futura delle loro nozioni. Per farci appassionare sarebbe l'ideale parlare il più possibile della vita reale, poi lo studio uno se lo può fare da solo. Però bisogna pure accontentarsi e per ora mi accontento della saliva dei cani di Pavlov e dei topi di Skinner xd
- 13 gennaio, 2011
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- CARI RAGAZZI NON RIESCO A CAPIRE, AIUTATEMI A CAPIRE QUALCOSA. MIO FIGLIO SI FA VEDERE UNA VOLTA OGNI DIECI O QUINDICI GIORNI, ORMAI CON IL PADRE NON MI SENTO PIU' ANZI MIO FIGLIO E' RIUSCITO A FARCI LITIGARE E NON PARLIAMO PIU' E QUESTO NON E' BELLO SUO PADRE CREDE AL FIGLIO E BASTA E IL FIGLIO LO USA PER FARE CIO' CHE VUOLE E IO NON POSSO FARCI NULLA CREDETEMI HO FATTO DI TUTTO E MI RIMANE SOLO DIO LA PREGHIERA LE COSE CHE MI AIUTERANNO PERCHE' CREDO CREDO CREDO IN DIO. MIO FIGLIO QUANDO VIENE FA LA VITTIMA POI IN GIRO FA IL GRANDE, FA COESE CHE NON HA MAI FATTO VI GIURO SI E' TRASFORMATO IN UN'ALTRA PERSONA SEMBRA SIA FELICE DI UN MONDO LIBERTINO E SENZA FARE NULLA LUI FA SOLO IL MANTENUTO E BASTA E PENSA CHE LA VITA SIA FATTA SOLO DI USCITE PER DIVERTIRSI E BASTA PERCHE' VI DIRO' CHE UN DISCORSO NON LO SA NEMMENO FARE SEMBRA UN BAMBINO DI 13 ANNI MA CAVOLI QUANDO SECONDO VOI COMINCERA' A CAPIRE QUALCOSA????
- 13 gennaio, 2011
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- Spero tanto che possa presto incontrare quel mio amico con cui confidarmi totalemente perchè non ce la faccio proprio più. Dopo tanti anni, sento fortissimo il bisogno che almeno un amico mi conosca veramente per quel che sono, fino in fondo. Infatti, il disagio che sento in me per il conflitto interiore che vivo è sempre più soffocante. Da una parte c'è la persona che tutti conoscono: gentile, dolce, schiva, a parere di qualcuno addirittura quasi angelica... ma dall'altra(che vergogna, che ipocrisia!), un'interiorità segreta, esasperante ben diversa, caratterizzata da sensazioni, sentimenti problematici, paure, solitudine, delusioni, desolazioni, tristezza... Scusate lo sfogo. Perdono per la mia impertinenza. Un caro saluto a tutti.
- 13 gennaio, 2011
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- Salve a tutti. Vi scrivo perchè sto attraversando un periodo molto difficile. Quasi sette mesi fa ho iniziato con grande entusiasmo il mio cammino per uscire dall'omosessualità: ho partecipato a seminari, sono stato all'interno di gruppi nei quali ho potuto affrontare la questione, ho letto diversi libri (in particolare quelli di Nicolosi che mi sono piaciuti molto), ero ritornato ad una vita di fede con fervore. Ultimamente però mi sento scoraggiato e deluso. Scoraggiato perchè a quasi 7 mesi di distanza dal mio inizio entusiastico mi sento ancora tanto attratto dai ragazzi; ma sono soprattutto deluso perchè in tutti questi mesi ho sempre sperato di riuscire a creare delle sane amicizie maschili intime non erotizzate con uomini eterosessuali. Nicolosi afferma che queste amicizie sono fondamentali nel processo di guarigione, ed anch'io lo credo. Nonostante tutto però, nonostante da mesi abbia abbandonato completamente il mio vecchio stile di vita gay e tutte le mie precedenti "amicizie" gay, nonostante frequenti da settembre un gruppo di preghiera anche con la speranza di riuscire a creare delle sane amicizie maschili, ancora oggi sono profondamente solo. Nono sono riuscito a instaurare nessuna sana amicizia maschile. Per questo sono deluso e per questo sono fortemente tentato di tornare al mio vecchio stile di vita. Non perchè lo consideri buono, ma soltanto perchè almeno prima avevo delle amicizie, seppur superficiali e nell'ambiente gay, con uomini. Adesso invece mi sento e sono completamente solo: la mia speranza viva di riuscire ad avere delle amicizie maschili sane si è a poco a poco spenta. Forse perchè nel mio gruppo di preghiera non ho trovato quell'aiuto di cui ho tanto bisogno ed in cui speravo con tutto il cuore. Speravo con tutto me stesso di riuscire ad avere 2 o 3 amici eterosessuali, ma ad oggi non ho nessuno con cui poter parlare o sentirmi anche solo nei momenti di crisi. Vi prego di darmi qualche consiglio: non voglio tornare allo stile di vita gay. Vi ringrazio.
- 13 gennaio, 2011
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- PER ANONIMO 6 GENNAIO FORZA CERCA DI COMBATTERE QUESTA BESTIA QUANDO TI VENGONO QUESTI PENSIERI PREGA, DI UNA PREGHIERA A GESU' E PENSA CHE LA VITA E' DIVERSA DA QUEL MONDO CHE NON TI DARA' MAI NULLA TI ABBRACCIO FORTISSIMO E SPERO TU POSSA TROVARE AMICI CHE TI AIUTINO
- 14 gennaio, 2011
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- Un caro saluto ad ognuno di voi ragazzi, sono Adeodato, un tempo assiduo frequentatore del blog: terribile teorizzatore e purtroppo poco aperto all'espressione dei propri sentimenti e alla condivisione. Non ho frequentato il blog per molto tempo, non per snobismo ma perché avevo bisogno di silenzio e di non far ruotare tutta la mia vita attorno a questo problema (anche se poi sostanzialmente ha continuato ad essere così). La vita mi ha portato avanti, forse da sola, senza la mia volontà o forse proprio attraverso tutti i miei sforzi, rivelando un cambiamento improvviso, sorprendente e totale. Non parlo, ahimè, di cambiamento sessuale ma di un cambiamento personale, forse profondo e, spero, lontano dall'essere un semplice autoconvicimento. Mi sono ritrovato, dapprima ad abbandonare il vittimismo e l’autocommiserazione, poi l’egocentrismo, infine, sono riuscito timidamente ad aprirmi agli altri e, da qui, a iniziare a comprendere poco a poco proprio quel “paradosso dell’autoaccettazione” che mi porta umilmente a vedermi come sono, ad accettarmi e a volermi migliorare, non in un’ottica di competitività e di supremazia sugli altri, ma in quella della piena voglia di vivere come un uomo in mezzo agli uomini. Niente di definitivo o sicuro, anzi sono più pieno di paure ora soprattutto riguardo a ciò che sarà e, se tutto ciò sia un vero cambiamento o una grandissima auto illusione. Perché vi scrivo? Perché tutto ciò è culminato in un’amicizia maschile, apparsa improvvisamente nella mia vita. Non era stata cercata e pure è nata si è nutrita ed è cresciuta. Niente di sessuale, anzi in tutto questo periodo è scomparso qualsiasi tipo di attrazione o sessualizzazione (e me ne sono estremamente sorpreso). Una bella amicizia in cui finalmente mi sono aperto, mi sono sentito amato per quello che sono e sono riuscito ad amare l’altro per quello che è. Un’amicizia anche con una certa fisicità, chiaramente non sessuale ma affettiva. Piena anche di altri sentimenti contrastanti: confronto con l’altro, una dose di invidia mista a rabbia (o forse GRANDE , dovuta al fatto che in fondo non sono come lui e con lui non condivido l’attrazione per le ragazze). Nonostante ciò ho sempre mantenuto un impegno, una volontà ed una profonda voglia di amare disinteressatamente. In ogni modo, vedo la cosa con estrema purezza ma me ne sento troppo dipendente e noto che inizio a vedere questo rapporto come troppo importante. Mi domando: 1) se anni di solitudine profonda mi abbiamo portato ad idealizzare questo rapporto e a vederlo troppo salvifico e che quindi non si tratti di una amicizia vera. Sarei destinato per sempre a questi tipi di rapporti falsi? E’ un cammino difficile ma con un barlume di speranza, che dovrei fare però? 2) se sto vivendo il dramma di una maturazione, dove tutti questi sentimenti contrastanti, dovuti anche al mio passato e alla mia condizione, dovrebbero portarmi alla realizzazione di una migliore consapevolezza di me e delle relazioni con gli altri uomini. Una Utopia. 3) Se si tratta del primo innamoramento gay della mia vita. Per di più sublimato, anche in base alle mie convinzioni morali e religiose. Sarebbe la cosa più tragica ed è la mia più grande paura. Un saluto a tutti
- 14 gennaio, 2011
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- Ah non vi ho detto la cosa più importante: proprio in questo periodo, ho sentito il desiderio fisico di abbracciare mio padre. L'ho fatto, e, naturalmente sono riuscito a spiegare i miei sentimenti senza recriminazioni e rabbia ma con profonda empatia nei suoi confronti. E' strano ma sento profondamente di non avere più rancori.
- 14 gennaio, 2011
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- Caro anonimo 13 gennaio, volevo incoraggiarti a proseguire il cammino che stai facendo di preghiera e di allontanamento dal mondo che frequentavi precedentemente e verso cui, come tu stesso hai detto, provi disgusto. Sei sulla via giusta, del resto, il coltivare delle amicizie superficiali e connotate come ben sappiamo sarebbe una sicura illusione destinata a presto svanire ed a lasciarti in una situazione di solitudine esistenziale ben più peggiore dell'attuale. Coraggio, non ti stancare di pregare, non sei solo e prima o poi incontrerai degli amici che ti possano veramente voler bene come è successo a me e all'amico Adeodato che ha portato la sua esperienza dopo di te... Non dubitare, continua ad aver fiducia in Dio, nella verità, nel bene, anche quando è faticoso e quando sei particolarmente oppresso, puoi parlarne su questo blog. Non lasciare spegnere la speranza. Un caro saluto
- 14 gennaio, 2011
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- Caro Adeodato, grazie per il tuo racconto che riempie di speranza e credo possa essere d'aiuto a tanti che vivono momenti di sfiducia e forse rassegnazione ormai. Penso che tu debba continuare a sforzarti di amare disinteressatamente e in tutta purezza, proprio come tu scrivi, senza lasciarti eccessivamente impaurire e turbare da tanti pensieri che il nemico spesso suggerisce per confonderci e così allontanarci da ciò che sta nascendo di buono. Ti capisco in questi timori, ma l'albero lo si riconosce dai frutti e se questi sono buoni e il nostro cuore non ci rimprovera nulla, dobbiamo cercare di rimanere sereni. Ti auguro che questa amicizia possa essere motivo di crescita interiore per entrambi. Un caro saluto a te.
- 14 gennaio, 2011
- fr max ha detto...
- Per Adeodsto. Ciao Carissimo. BEn tornato. Il silenzio a volte può fsr bene,perchè aiuta a concentrarsi sulle cose veramente importanti. Sono fiero dei tuoi passaggi e di come li stai gestendo. Quest'amicizia maschile sarà di certo una novità per la tua vita ma non mollare e derca di costruirla fino in fondo, di condividere gioie e dolori che ti affliggono e soprattutto essere paziente. Ci vule tempo e mi ripeto,tanta pazienza e speranza. ricorda sempre che l'altro e' come te , ne meglio, nè peggio. Sii forte! Ti bendico Fr MAx
- 14 gennaio, 2011
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- Caro Anonimo 13 Gennaio, forza, sii forte, stai solo sperimentando uno degli alti e bassi di quelli che sono nella nostra situazione di evoluzione.... Il mio consiglio è quello di non tagliare con il mondo di cui prima facevi parte, perchè se prima eri parte di quel mondo e te ne togli solo razionalmente ma non emotivamente, rischi di farti tanto male... io non dico di continuare ad avere rapporti, sono d'accordo di abbandonare lo stile di vita gay, ma puoi benissimo portare un po'di luce anche laggiù, e crescere con loro, con i tuoi vecchi amici, senza sesso, senza morbosità.... Ci sono alcune cose che puoi fare: continuando a stare nel tuo mondo, (ma restandone fuori), puoi iniziare a vivere altre relazioni positive, per esempio iniziando a partecipare a gruppi sportivi, o culturali, dove conosci pian piano anche altre persone... Vivi quello che sei, non distruggerti, e non negare a chi ti sta attorno di partecipare alla tua crescita... Da te e in te scoprirai l'uomo che vuoi essere.... non distruggere tutto quello che avevi, anche li c'è del buono... Torna dai tuoi vecchi conoscenti, e passa dei BUONI momenti con loro, del tempo positivo... Loro sono sempre persone, in difficoltò, sai quanto bene può fare la tua luce? Ti raccomando solo di non riprendere relazioni compromettenti, ma di amicizia serena ( ora sai distinguerle immagino) ... Forza, non sei solo...
- 14 gennaio, 2011
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- Anonimo 27 marzo Anche a me è successo qualcosa di molto simile ad Adeodato quando ancora non sapevo nulla dell'omosessualità e transessualità, ma mi vivevo nella confusione propria di chi non capisce cosa gli stia succedendo. Avevo appena cambiato scuola e trovai una ragazza molto carina, anche lei appena trasferitasi, con la quale iniziai un rapporto di amicizia molto diverso da quelli che avevo con le altre ragazze. Credo fosse il 1° rapporto vero della mia vita! Decidemmo di metterci vicini di banco e così è iniziato un anno scolastico di felicità come mai mi era successo: bastava uno sguardo per comprendere le emozioni dell'altro. E' stato un periodo stupendo della mia vita, ma presto mi accorsi che per me lei era diventata troppo importante, aveva dato luce alla mia vita ormai disperata. Ad un certo punto sentii la voglia di scherzare anche a livello fisico, avrei voluto abbracciarla. Nel frattempo mi staccai completamente da mia madre: non volevo più le sue attenzioni esagerate di mamma-amica. Oggi ho capito che mi ero innamorato di quella ragazza! E' incredibile come senza un percorso di nessun tipo, avesse stravolto la mia vita e me stesso tanto da cambiare e sanare i rapporti all'interno della mia famiglia: rispettavo in egual misura mio padre e mia madre come semplici figure genitoriali. Ero all'improvviso cresciuto! Lei era fidanzata e il suo ragazzo la veniva a prendere tutti i giorni all'uscita da scuola. A metà anno il prof cambiò i posti e volle stare vicina ad un'altra ragazza perchè credeva mi fossi innamorato di lei e non voleva avere problemi col fidanzato, vedendmi solo come un amico. Al tempo pensai che non avesse capito nulla anche perchè ero convinto di essere gay e che lo sarei stato per tutta la vita. Solo ora mi rendo conto che aveva ragione: mi stavo inconsciamento innamorando! I mesi trascorsi con lei sono stati i più belli della mia vita, anche se era un semplice trovarsi a scuola e parlare del più e del meno. Ne seguì un periodo orribile in cui dovetti cercare di mettere insieme i pezzi di un puzzle che non aveva più senso: lei era diventata la ragione della mia vita! Ero talmente disperato da voler mollare la scuola, ma alla fine riuscii a "sopravvivere" per gli ultimi mesi grazie ad un'altra amicizia con una ragazza con la quale invece tornai ad indossare la maschera dell'omosessualità. A volte la miglior terapia può essere semplicemente l'amore disinteressato di un'altra persona.
- 15 gennaio, 2011
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- Per tutti coloro che credono in Dio: Vi supplico ragazzi: voi che siete riusciti a capire, voi che state superando questo problema, aiutateci, aiutate noi mamme con una preghiera, non chiedo altro, una sola preghiera, per illuminare i nostri figli. Voi siete fortunati, chiedete a Dio di illuminare anche i nostri bambini, i bambini che tanto abbiamo amato... nonostante gli errori. Unite la vostra preghiera a quella di tante mamme. Vi supplico. Grazie
- 15 gennaio, 2011
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- Carissima mamma 30 maggio, tutta la mia vicinanza nella preghiera per tutte le mamme che soffrono indicibilmente per i loro figli. Credo che Gesù nell'orto degli ulivi abbia raccolto tutte le vostre lacrime, nessuna di esse cade inosservata o inutilmente... Coraggio! Dalla luce intramontabile della fede che condividiamo tanta forza, consolazione e tanta speranza. A presto.
- 16 gennaio, 2011
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- Ringrazio di cuore tutti coloro che mi hanno risposto. Nella scoperta della mia fragilità e della mia umanità, mi sento ancora più vicino ad ognuno di voi: non in maniera astratta o moralistica, ma per la prima volta, in maniera sostanziale, nel forum come nel mondo. Ho passato anni a chiedere miracoli a Dio ed Egli mi ha sorpreso del tutto in maniera inaspettata e orginale o almeno così credo. Stavolta voglio fidarmi di Lui. Non so se sia possibile cambiare il proprio orientamento sessuale ma gli ultimi eventi della mia vita mi hanno “violentato” e portato alla piena consapevolezza dei nostri bisogni profondi non soddisfatti, del desiderio di intimità maschile, nonché dal riconoscimento e dall’attenzione da parte di questo mondo da cui ci siamo sentiti e ci sentiamo rifiutati. Per la prima volta mi sento accettato, mi accetto e accetto gli altri, mi sento amato, mi amo e amo gli altri, non vedo più attacchi continui alla mia persona da parte di chiunque, noto il lato positivo delle persone prima di quello negativo, sento la responsabilità e il gusto di esprimere le mie emozioni, provo disgusto per il mio egocentrismo e per la voglia di primeggiare su chicchessia, non provo più vergogna e sento di dover cambiare per migliorare e non perché sono fatto male. Insomma tante emozioni, tanti turbamenti, tante angosce, tante gioie, anche tante illusioni forse, ma, per la prima volta dopo anni di solitudine e rabbia, mi sento vivo. E questo semplicemente per “un altro” che (con i suoi difetti e con i suoi problemi) si è fermato e, guardandomi, mi fa capire che ci sono e che esisto. Prego per ognuno di noi, per fra Max che ci assiste e per le mamme. Anche se non ci conosciamo nemmeno per nome, questa croce ci unisce tutti profondamente. Non sentiamoci mai soli. Un abbraccio Adeodato
- 16 gennaio, 2011
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- Buona domenica a tutti. La settimana scorsa vi avevo accennato al mio desiderio di raccontare sul blog la mia esperienza di fronte all'astinenza dal sesso. Un amico che come noi segue il blog mi aveva scritto all'email personale esprimendo la sua volontà di raggiungere la castità. Io gli avevo risposto raccontandogli come ci ero arrivato io. Quell'amico mi ha dato il permesso di fare "copia e incolla" dell'email (eliminando ovviamente i particolari suoi personali) e di pubblicarla sul blog. Per cui, eccola. So che non interessa a tutti. Tuttavia so anche che molti vorrebbero riuscirci e pensano che sia una missione impossibile. Come vi avevo scritto la volta scorsa, volevo essere di aiuto più che altro per i preti (che hanno fatto voto di castità di fronte a Dio), e per i pedofili (che, a differenza nostra, non possono permettersi di dare libero sfogo ai loro impulsi sessuali perché altrimenti rovinano irreparabilmente la vita di bambini innocenti). Il messaggio è: è durissima all'inizio, poi diventa più facile… ma ci si può riuscire. «… Quando dici che attualmente non ce la faresti a staccarti da tutti i tuoi interessi omofili, credimi, ti capisco benissimo. Come avrai già letto nei miei interventi sul blog (non tanti perché è da poco che frequento), io ero affezionatissimo ai miei hobby sessuali. Perdevo un sacco di tempo girando su tutti i siti che mi interessavano e poi davo inizio allo sfogo sfrenato. E ovviamente mi piaceva un casino... riempivo il cestino di fazzolettini. :-) Ma la mia era proprio una malattia, una patologia!
- 16 gennaio, 2011
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- 2 PARTE Sentivo che quello che facevo era profondamente sbagliato, non tanto da un punto di vista "religioso", che a quel tempo non mi interessava granché, quanto proprio da un punto di vista della mia "dignità umana". Perché, alla fine, mi rendevo conto che mi stavo condannando a una vita di solitudine, di malattia, di sporcizia, di mortificazione. Sì, perché devi anche sapere che nella mia omosessualità c'era anche una componente feticista per il piede. (Come se non bastasse!). E questa componente è cmq legata anche al sadomasochismo... insomma, non mi piaceva per niente. È come se uno scoprisse che prova un immenso piacere a sbattere la testa contro il muro. Da una parte - è vero - gli piace perché gli procura godimento, ma dall'altra si fa del male fisicamente e moralmente. Ti dico come ne sono uscito. Un giorno ho deciso di documentarmi sul fenomeno di Medjugorje. Se c'era un luogo, nel nostro tempo, in cui Dio si manifestava e parlava, io volevo assolutamente sapere che cosa dicesse. Mi sono guardato tutti i video su YouTube che riguardassero Medjugorje, soprattutto quelli con le testimonianze delle veggenti Vicka e Mirjana. Se li cerchi li trovi facilmente; te li consiglio. E poi mi sono letto, piano piano, tutti i messaggi della Madonna. ...E poi è successo che mi è venuta voglia di applicarli questi messaggi... A messa già andavo,... ma non mi confessavo tipo da 15 anni; la sera pregavo male perché mi addormentavo prima di concludere qualunque preghiera. Ovviamente, non potendo, non ricevevo l'Eucaristia, che è proprio Gesù nella sua natura divina che entra dentro di te... La Madonna dice di abbandonarsi completamente a Dio con umiltà, offrendoGli tutte le nostre sofferenze e miserie. PresentandoGli senza paura anche le nostre debolezze, i nostri peccati, i nostri limiti. E così ho fatto.
- 16 gennaio, 2011
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- 3 PARTE Il cambiamento importante c'è stato quando ho voluto seguire il consiglio delle veggenti (ma è una richiesta della Madonna che trovi anche nei messaggi) di fare il digiuno. Lo spiegano bene le veggenti:in pratica si dovrebbe fare il mercoledì e il venerdì. In quei giorni si può mangiare solo pane (però quanto se ne vuole) e si può bere solo acqua. In un messaggio della Madonna, tuttavia, viene detto che chi non può, magari per ragioni di salute, capirà nella preghiera cosa fare in alternativa. Si dà il caso che durante la settimana io pranzassi ogni giorno in mensa con i miei colleghi. Mi risultava difficile staccarmi il mercoledì e il venerdì per andare a mangiare pane e acqua chissà dove, e mi scocciava farmi vedere da loro. Così ho manifestato questo disagio nella preghiera e, incredibile a dirsi, mi è entrata nella mente la richiesta di digiunare dalla masturbazione. Ma, guarda, io sono convinto che quest'idea abbia avuto un che di soprannaturale perché io, di mia spontanea volontà, non l'avrei mai proposta. :-) Davvero! Per me, il solo pensiero di quella rinuncia, era impossibile. Avevo già smesso di andare nei siti pornografici però non avevo mai provato a smettere di masturbarmi. ...La prima volta ho resistito, credo, due settimane. Poi ho ceduto alla tentazione. Ho chiesto scusa e ci ho riprovato e, da allora, non ci sono più cascato.
- 16 gennaio, 2011
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- 4 PARTE Devi riuscirci anche tu. Però te lo dico subito: è difficilissimo! Per come ero io, cioè schiavo degli impulsi sessuali fino alla malattia, all'inizio è un casino pazzesco. Ad un certo punto la sensazione è quella di essere in un deserto da settimane, senza acqua né cibo, e di trovarsi tutt'a un tratto davanti ad un tavolo pieno di cibarie buonissime e caraffe piene di succhi di frutta. È tutto alla tua portata, non costa nulla, basta allungare una mano e servirsi... ma tu sai che devi dire no. Questa è la sensazione! La devi considerare proprio come una lotta contro il demonio in persona... ed è micidiale. Se io non fossi stato convinto che quel digiuno fosse stato richiesto espressamente da Dio, avrei mollato già 1000 volte. È poi soprattutto difficilissimo resistere ai pensieri che ti vengono in mente... una fantasia dopo l'altra, una più sporca ed irresistibile dell'altra... in qualunque momento (soprattutto quando ti trovi nella tua solitudine). ... e poi quando devi prendere sonno... UN CASINO! Io avevo escogitato queste formule che mi aiutavano: quando sopraggiungeva un pensiero sporco o una fantasia, dentro di me ripetevo per 3 volte "RINUNCIO, RINUNCIO, RINUNCIO". Se mi trovavo in giro per strada e i miei occhi cadevano su un bel ragazzo (e spesso non lo puoi evitare perché è pieno di gente), io ripetevo "IGNORO, IGNORO, IGNORO" e mi sforzavo di non guardarlo una seconda volta. Ti avviso: non assecondare le fantasie pensando che tanto ti fermeresti al solo pensiero mentale senza arrivare alla masturbazione. A me ha fregato così la prima volta. Se le assecondi, le fantasie ti trascinano fino in fondo. Come la fantasia comincia a prendere forma nella tua mente, distogli il pensiero. Come ti ho già detto sarà una sofferenza atroce, sarà come allontanare il bicchiere d'acqua fresca dopo giorni e giorni di arsura nel deserto.
- 16 gennaio, 2011
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- 5 PARTE Il tuo corpo si ribellerà e, prima ancora, la tua volontà, che inventerà mille scuse e giustificazioni per cedere. (Cercherai di convincerti che è un'esigenza naturale, come bere e mangiare; che non puoi andare avanti così per tutta la vita; che cedere una volta non fa male a nessuno; ecc., ecc.) Ad un certo punto sarai disperato perché crederai di dover sopportare questa tortura per tutta la vita. In realtà, e questo ti dia speranza, man mano che resisti, i catenacci che prima ti schiacciavano nel fango senza darti scampo si alleggeriranno trasformandosi in catene leggere più facili da resistere. Io, dopo 7 mesi, mi sento ancora legato a queste catene, che a volte tirano ancora. Ma prima, sotto il loro peso, non riuscivo neanche ad alzare la testa dal fango; ora, non solo sono in piedi, ma mi muovo anche in giro. Per me è come se fossi uscito dalla droga, o dall'alcolismo. È stato durissimo e bisogna essere consapevoli anche della propria precarietà e che non bisogna più accettare (rimanendo nella metafora) alcuna dose o bicchiere di vino. A questo punto il mio consiglio per te è quello di percorrere la strada di Medjugorje (= messaggi e video) come ho fatto io per rinforzarti nella fede e nella volontà. E poi abbàndonati anche tu a Dio. […] Solo, non pensare di riuscire a fare tutto quello che ti viene chiesto subito: digiuno, rosario, preghiera, astinenza, ecc. Ognuno ha bisogno del suo tempo. Lascia fare tutto Dio. […] Ma quanto ti ho scritto?! 30 pagine?! Non mollare e stai con Dio. Non saltare la messa la domenica. La Madonna dice che è più importante che assistere alle apparizioni. E chiedi al tuo confessore come comportarti nei confronti dell'Eucaristia. Se puoi farla, falla! Poi fammi sapere. ...»
- 16 gennaio, 2011
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- Bene, bella iniziativa. Io credo in Dio e sono omosessuale. Ma non credo che l'omosessualità sia innaturale nè tantomeno contro Dio. Ma credo anche che se qualcuno vive un disagio è giusto che abbia la possibilità di scegliere perchè ho imparato che in questo mondo non esistono costanti. Ebbene, forse potete rispondermi: Perchè uscire dall'omosessualità? Dio mi ama comunque.
- 16 gennaio, 2011
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- Anonimo 16 gennaio, ciao!!!! Sicuramente Dio ti ama come a tutti i suoi figli, come ama a tutta l umanità!!!!! Io come tutti i ragazzi del blog abbiamo vissuto un passato omosessuale ma vissuto male, io ero diventato un Nevrotico mi punivo andando con ragazzi e persone conosciute così per caso andavo con questi nei posti più squallidi a fargli sesso, solo perchè ero alla ricerca di conoscere cosa era l uomo, mio Padre l ho conosciuto sempre poco era sempre mia madre che mi faceva da padre e il problema è nato proprio da questo!!!! Non ho avuto un padre che durante la fase edipica mi ha separato dal rapporto simbiotico materno, studiandomi ho capito che il problema è stato questo!!!!! ero convinto che anche mia madre avesse un pene in quanto mio padre non mi ha mai fatto capire in quel periodo importante dove gli psicoanalisti ci insegnano si struttura l identità, che mia madre era sua moglie e che io in futuro, avrei avuto una moglie che non sarebbe stata mia madre!!!!!! L IMPORTANZA DEL PADRE é GIGANTESCA!!!!! spero un giorno di essere un buon Padre!!!!! studiati e cerca di capire cosa è meglio per te!!!!! prova a leggere san Gv, 15,5
- 16 gennaio, 2011
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- La dedico a voi Amore Amare, voce del verbo morire, significa decentrarsi. Uscire da sè. Dare senza chiedere. Essere discreti al limite del silenzio. Soffrire per far cadere le squame dell egoismo. Togliersi di mezzo quando si rischia di compromettere la pace in una casa. Desiderare la felicità dell altro. Rispettare il suo destino. E scomparire quando ci si accorge di di turbare la sua missione. Sto scrivendovi nella sera di San Valentino, la festa degli innamorati. Se voi vi innamoraste di Gesù, così come nella vita vi siete innamorati di una creatura, o di una povera idea, il mondo cambierebbe. Non basta amare la gente: verifichiamo sempre le motivazioni che ci spingono a questa donazione, perchè non è raro che si creda di dare e invece si voglia soltanto prendere. Non abbiate paura di chi vi accusa di "orizzontalismo" quando vi interessate un pò troppo delle cose umane. Non abbiate paura perchè anche Gesù, per salvare il mondo, si è steso orizzontale, sulla croce prima di essere innalzato verticale, tra cielo e terra. DON TONINO BELLO
- 16 gennaio, 2011
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- Anonimo 27 marzo X Anonimo Anch'io arrivato ad un certo punto mi sono chiesto: è vero! ora so le cause dell'omosessualità, ma perchè uscirne? il fatto è che non bisogna uscire dall'omosessualità perchè questa è solo il sintomo di un contesto ben più vasto. Si può solo crescere e crescendo scompare, perdonando il proprio padre anche solo a livello psicologico (per l'80% dei casi, nell'altro 20% ci sono altre cause). Chi ha scelto d'indagarsi è perchè ha provato una grande sofferenza e ha dovuto scoprirne i motivi, ripartendo dalla propria infanzia. Personalmente non credo sia d'obbligo, se una persona omosessuale è felice sbaglia a porsi domande solo perchè le sente dagli altri. Credo che ognuno abbia un proprio destino e può essere che la propria omosessualità gli permetta di imparare altre lezioni. Nel mio caso era autodistruttiva: l'odio per mio padre e l'identificazione con mia madre erano così forti che provavo profondo odio perfino per il mio corpo maschile(avevo rifiutato quella fase per cui i bambini capiscono di essere simili al papà), arrivando a volerlo cambiare chirurgicamente. Contestualizzandomi sono riuscito piano piano a riappropriarmi della mia vera identità: oggi i miei panni non li cambierei per niente al mondo, anche quando i vecchi meccanismi psicologici riemergono. Se vuoi una risposta esaustiva leggi i percorsi fatti da molti sul forum, potresti esplorare un mondo fuori e dentro te, dare una risposta alle domande che sicuramente ti sarai fatto anche solo inconsciamente, prima fra tutte: Si nasce gay? non voglio anticiparti niente... Ciao :-)
- 16 gennaio, 2011
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- Credere in Dio significa anche ascoltare ed osservare la sua parola... sei ad un bivio la ed hai la possibilità di fare 2 scelte: la prima è la tua strada, con tutte le tue certezze e le tue paure, quella strada che ti ha portato dove hai sempre voluto e probabilmente anche a questo bivio; la seconda è una strada molto stretta che neanch'io conosco,è la strada di colui che ti dice: io ti amo comunque! Dio ci ama e vuole che conosciamo la sua strada!
- 17 gennaio, 2011
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- Anonimo 27 marzo "Credere in Dio significa anche ascoltare ed osservare la sua parola" Ormai la domanda "credi in Dio?" è paragonabile a "ti piace la marmellata?". La società si è staccata completamente dal piano psicologico, figurati da quello spirituale!
- 18 gennaio, 2011
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- "Come insegnano i grandi saggi Dio è già dentro di noi, siamo una parte del Tutto ed un giorno quando saremo evoluti e pieni d'amore puro potremo riunirci a questo Tutto e vivere nella Luce." Anonimo 27 marzo Caro anonimo 27 Marzo, credimi non voglio giudicarti, sono molto contento che tu stia ricostruendo la tua identità. Riporto pero' questo tuo post, che era riferito ai messaggi di Medjugorie, per sottolineare a tutti che questi pensieri che scrivi, cosi' come le teorie esposte sul tuo sito, fanno parte TOTALMENTE dell' ideologia new-age, pericolosissima per la fede cristiana. Siccome credo che nella battaglia di rinascita ci sia proprio un combattimento anche spirituale da compiere, vorrei semplicemente mettere in guardia i credenti dal non cadere in queste teorie, che certo non vengono dal Cielo. un abbraccio a tutti, in comunione di preghiera. Siete tutti nei miei rosari
- 19 gennaio, 2011
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- Anonimo 27 marzo "fanno parte TOTALMENTE dell' ideologia new-age, pericolosissima per la fede cristiana." Non sono ASSOLUTAMENTE d'accordo! Io leggo di tutto e assimilo quello che sento profondamente mio. Per me vengono eccome dal Cielo (Padre) e anche dalla Terra (Madre). Ed è proprio grazie a queste teorie che tu chiami in modo dispregiativo "new age" che ho scoperto la fede e Gesù, che purtroppo la Chiesa non mi ha saputo trasmettere. Tutte le religioni sono belle e fondate sull'Amore, per cui non vedo perchè mi debba limitare ad una soltanto: io sono cristiano, ma sento l'esigenza di avere elementi anche di altre. Non credo di essere condannabile per questo! Inoltre ciò che scrivo quì e sul mio blog è solo il mio personalissimo punto di vista (certamente frutto di pensiero altrui in evoluzione, ma cosa non lo è nella vita?), creato da studi ed esperienza per cui quel "TOTALMENTE" e "PERICOLOSISSIMA" mi sembrano proprio fuori luogo. Io non sono "CADUTO" in nessuna teoria marziana perchè come in ogni cosa, ho sempre sperimentato su di me e mai accettato passivamente, se fosse così non sarei di certo arrivato a fare introspezione del mio Io e comprendere le ragioni della mia transessualità, ben descritte da quelle che tu chiami "teorie new age".
- 19 gennaio, 2011
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- Tutte le religioni sono belle , fondate sull'"Amore", per cui non vedo perche' mi debba limitare ad una soltanto.. Bè, carissimo, sono scelte tue, che rispetto. Ma a quel punto ti poni automaticamente al di fuori del cattolicesimo. Solo Gesu' è la Via, la Verità e la Vita.Il che non significa certamente che chi non è cattolico non posso salvare la propria anima, perche' Dio E' la Misericordia. Ma non si puo' arrivare a dire che sono tutte buone e tutte uguali, questa e' l' eresia tipica dei nostri giorni. Dio ( Padre), Terra ( Madre).. A me dispiace, ma basta andare su qualsiasi sito new-age ( e spesso purtroppo anche esoterico) per ritrovare queste teorie. E' incontrovertibile. Ti consiglio le letture del professor Mezzetti sull' argomento, il piu' grande, credo, studioso cattolico di questi argomenti. Per non parlare poi delle teorie pseudoscientifiche sull' origine delle malattie etc.. mi permetto di dire che ho orrore di tutto questo e penso che siano pericolosissime per i malati, specie quelli tumorali, che potrebbero pure sposare questi concetti, nella disperazione. Credimi, io rispetto le tue scelte, e benedico il Signore che sta ricostruendo la tua vera identità, quella che lui per te ha pensato. Allo stesso tempo , pero', ritengo che i concetti che esprimi siano pericolosissimi per la fede cristiana, lo ribadisco, e visto che le conseguenze dell' esoterismo e della new-age sono devastanti, mi sono permesso di scrivere il mio messaggio. Non voglio alimentare polemiche, per me finisce davvero qui. Ti auguro davvero tutto il Bene
- 20 gennaio, 2011
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- Anonimo 27 marzo E allora devo ringraziare questi siti new age esoterici perchè è grazie a loro che ho iniziato a capire qualcosa in più su me stesso. Non solo i motivi della mia transessualità/omosessualità, che ha detta degli psicologi è una variabile naturale, ma anche su molti miei disturbi fisici, che a detta dei medici sono puramente genetici, mentre ora so dipendere da specifici eventi esterni. Capisco il tuo punto di vista, ma continuo a credere che le persone siano molto di più che semplici membri della fede cristiana. Comunque il mondo è bello perchè è vario, abbiamo 2 punti di vista diversi :-D
- 20 gennaio, 2011
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- Caro anonimo, chi vive in Dio è nello Spiriro Santo, Dio è nella natura, in tutto il suo creato, Dio è in noi che rispettiamo l umanità che, il nostro Padre celeste ha creato, in 27 marzo non vedo pensieri ne teorie new age che neanche conosco!!!!! vedo solo un ragazzo in crescita e pieno di amore!!!!!!
- 22 gennaio, 2011
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- Caro 27 marzo non sei solo!!!!! adesso hai amici!. UN tempo parlo anche di me eravamo solissimi, i nostri genitori non ci capivano, ma stai sicuro che i miei neanche adesso mi capiscono, forse sono io che capisco loro perchè sono maggiormente in contatto con me stesso, li ho perdonati ma ogni tanto quando ritorno a casa da loro i bisticci ci sono spessissimo, mia madre continua ad essere ansiosissima, mio padre è assente fuma tanto ed è sempre nervoso. Bisticcia con mia madre e gli fa tanti complimenti al contrario, la offende... in quanto mia madre è così anche con lui!!!!! Nelle mie solitudini passate per anestetizzare come fà un tossicodipendente i malumori familiari facevo sesso compulsivo con il primo vero uomo che mi capitava, erano tutte persone che poi mi sfruttavano solamente, ero attratto da uomini che sembravano veramente maschi ciò che mancava in me!! ero attratto da uomini in divisa,da palestrati, tutti questi mi hanno solo fatto sentire una merda come persona, ed io dopo il sesso ero ancora più solo, tornavo a casa e mia madre mi istigava dicendomi: quando ti trovi una ragazza???? tuo cugino è fidanzato ha trovato un buon lavoro, quando ti darai da fare anche tu????? io intanto lavoravo e studiavo per mantenermi all università!!!!! adesso grazie al coraggio di riprendere me stesso è come se per un periodo di vita avevo una voglia matta a sperimentarmi con la mia mascolinità che non avava vissuto alcune tappe, e questo mi faceva e ancora mi fa sentire solo se mi riferisco a miei coetanei che sono sposati e con bambini o che si sono tutti già sperimentati con l adolescenza in storie etrerosessuali e amicizie maschili sane. Cari penso che per noi il tempo perso va recuperato!!!!!! Faccio tanto volontariato con emarginati sociali, che sono persone vere dalle quali si hanno lezioni di vita!!!!! è già da un po che la donna mi piace tanto, ho un amico camionista che ha la mia età conosce il mondo e non conosce chi ero, ma chi ero lo sto dimenticando anche io!!!! si conoscono donne assieme, ho fatto l amore con una donna ed è stato bellissimo è una rinascita!!!!!! ora manca ancora un po di fiducia e non vedo l ora di mettere su famiglia e tanti Carletti!!!!!! le paure adesso si contattano e sono tante, è così 27 marzo, nel periodo di non vita non contattavamo nessun sentimento, neanche la paura, la nostra psiche era nebulosa!!!! Bisogna vivere, e vivere è rispettarsi!!!!!!! Frate Max che ne pensi????????????????
- 23 gennaio, 2011
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- Anonimo 27 marzo Il 25 ho il 1° esame all'università per cui ho studiato molto, ma che ultimamente ho proprio abbandonato. Non so come andrà, purtroppo sono solo e questo è un grande problema per me che ho bisogno sempre di avere dei punti di riferimento, su cui poter contare. Avevo trovato 2 amici, tra l'altro le mie prime amicizie maschili, ma purtroppo uno si è ritirato e con l'altro ho perso i contatti. Ammiro i ragazzi che riescono a raggiungere i propri obiettivi anche senza l'appoggio di genitori o amici, ma per me è molto difficile. Inoltre l'avvicinarsi dell'esame mi ha fatto tornare quel senso di solitudine esistenziale che mi divora piano piano, mi porta ad aver paura a restare solo e farmi dei problemi su tutto, anche e soprattutto dove non ci sono. Ma questa volta non voglio mollare tutto d nuovo!
- 23 gennaio, 2011
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- Salve a tutti, ho 22 anni e vi leggo da più di un anno... finalmente riesco a trovare le forze per scrivere... Sono un ragazzo come tanti di voi , ho un trascorso poco felice, fra cui la separazione dei miei ed un raporto inesistente con mio padre...col tempo credo riuscirò ad aprirmi di più; per ora volevo dirvi che questo blog è diventato uno dei miei punti di forza; Ho problemi con la mia sessualità e questo mi sta condizionando la vita in tutte le sue sfaccettature. ho già fatto un percorso lungo quasi 2 anni; la mia vita è cambiata per molti aspeti , ma sembra che ancora non sia rinato del tutto. c'è qualcuno di voi che è riuscito a quasi del tutto ad avere una buona relazione con una donna? io sto bruciando molte possibilità poichè quello che mi blocca è un fallimento sessuale... ho un gran cofusine in testa! spero di poter essere felice come chiunque altro , un giorno! Saluto tutti :)
- 23 gennaio, 2011
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- Anonimo 23 gennaio l amore con una donna non è sesso è amore!!!!! amare una donna significa donarsi e ricevere il dono del suo amore!!!!! poi il sesso con l altro sesso non è sesso è amore è complementarietà, è un legame profondo che rende due corpi uno soltanto, per me è così e l ho provato da poco!!!!!! non avere ansie amati!!!!! 23 marzo l università è palestra di amicizie!!!! in bocca al lupo per l esame!!!!!
- 23 gennaio, 2011
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- Anonimo 27 marzo Oggi mi sono tornate alla mente non so per quale motivo le immagini del 1° anno alle elementari: mi sono visto al cancello della scuola e ho ricordato che i primi giorni stavo con i maschi, ma poi sentendomi più debole, preferii aspettare l'apertura della scuola da solo o con una bambina. Ho capito che anche se all'epoca non avevo un rapporto con mio padre, l'istinto mi portava a stare con gli altri maschi, a volerli conoscere perchè erano fisicamente come me, ma poi mi sentii in difficoltà perchè capii che la mia mascolinità era ancora da bambino (il mio complesso d'edipo è durato a lungo, poi è dovuto svoltare all'identificazione materna) mentre loro stavano crescendo, diventando autonomi, si stavano costruendo il loro mondo all'esterno della famiglia. E' stato molto importante per me ricordare quel particolare periodo della mia vita perchè è stato il I vero contatto con la società e l'inizio di una serie di difficoltà che ancora oggi non trovano piena soluzione.
- 23 gennaio, 2011
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- X Carlo Quanto dici riassume il grande mistero uomo-donna: la complementarietá, che va molto oltre il sesso, la superficialitá il day to day (perché non conosce tempo ne spazio: Amo il mio uomo da 27 anni e piu passa il tempo e piu diventa parte di me stessa) e che é il grande dono di Dio. Ti auguro con tutto il cuore e chiedo alla Madonna tanti "Carlitos", con il cuore grande come il tuo: Sono sicura che sarai un "Happy Papi! Vedrai nei tuoi bambini l´estensione di te stesso, di quel Carlo meraviglioso e autentico che sei diventato. Prego per questo. Con affetto
- 24 gennaio, 2011
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- Grazie Mamma 30 Maggio, grazie e prego anche per te!!!!! sfido il mondo intero che molte omosessualità sono parte di meccanismi anestetizzanti la fragilità, l insicurezza, la poca fiducia di molti ex o quasi ex maschi timidi e insicuri!!!!!! nel mio percorso mi sono e mi riapproprio sempre di più della mia persona, gli uomini adesso li vedo, ma come miei simili, anche se con qualcuno nasce l idea di quasi trasporto fisico, la riporto subito a un emozione di invidia verso quella persona, e come se inconsciamente pensassi " lui può avere più donne di me", ma so che non è vero comunque ho enorme trasporto fisico ed emotivo per le donne e questo è proprio un miracolo!!!!!! GRAZIE DIO!!!!! penso questo blog è parte del miracolo!!!!!! BACIO
- 24 gennaio, 2011
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- parte 1 Ciao a tutti/e, sono Francesco e ho 29 anni. Ho scoperto questo blog su un sito ove si parla di omosessualità (e in quel sito parlano male di voi perchè tutti affermano che si nasce omosessuali e che bisogna accettarsi così come si è, ecc ecc). Premetto che io sono sempre stato dell'idea che una buona fetta di omosessuali/bisessuali sia affetto da un'"omosessualità psicologica" quindi mi ha subito incuriosito il vostro sito e soprattutto i commenti di questo forum. A dire il vero questi commenti mi hanno fatto capire tante cose e mi hanno fatto riflettere sulla mia condizione di bisessuale (e quindi sul mio lato omosessuale). passiamo al mio caso: come ho detto sono un ragazzo 29enne, in parte credente (credo in Dio ma sono molto scettico sulle istituzioni ecclesiastiche)e non praticante. come la maggior parte di voi sono bisessuale (con una componente omosessuale molto forte) e non accetto questa mia condizione. Pure io ho sempre avuto dei grossi problemi con mio padre (in particolare dall'adolescenza in poi), oltre ad essere totalmente diversi di carattere, con mio padre non c'è mai stato dialogo (a parte qualcosa in più durante l'infanzia). Lui fin dalla mia adolescenza è sempre stato assente e nei pochi momenti in cui era presente non faceva altro che umiliarmi o prendermi in giro (per quello che ero, per quello che non ero, per cosa facevo,ecc) lui è sempre stato un grande egoista ed egocentrico ma anche una persona che ha sempre voluto aver ragione e che non ha mai permesso di instaurare un dialogo (ogni qualvolta avessi delle opionioni diverse dalle sue o mi rideva in faccia oppure si arrabbiava di brutto) mio fratello e mia sorella essendo piu simili a lui sono sempre stati suoi "complici" (ma direi che loro non hanno mai avuto il coraggio di esprimere opinioni diverse dalle sue), spesso lui ha fatto dei favoritismi per loro e addirittura si alleava con loro per umiliarmi e deridermi ( io sono sempre stato visto come la "pecora nera" e il "bastian contrario"). credetemi, questa tortura psicologica è stata devastante per me. mia mamma invece è sempre rimasta fuori da questo discorso. è come se per me fosse un altra famiglia. con lei sono sempre andato d'accordo, sempre molto dialogo e sostegno da parte sua nonché tanta comprensione. con lei si può parlare di tutto, si possono avere idee diverse perché lei non è una che vuole sempre aver ragione come mio padre. C'è da dire però che caratterialmente non è molto forte e non è mai stata iperprotettiva nei miei confronti. All'asilo e alle elementari non avevo impulsi omosessuali, mi ricordo che avevo diverse "fidanzatine" per gioco (mi ricordo che ad alcune scrivevo delle letterine o mandavo dei regalini o semplicemente dei msg con scritto "ti amo"). i primi impulsi omosessuali sorgono a 14 anni, in terza media (e a questa età ho anche iniziato le prime masturbazioni). Ci sarebbero tante cose da dire di questi anni ma bisognerebbe scrivere un poema e quindi ve ne accennerò solo alcune. ....(continua alla parte2)
- 25 gennaio, 2011
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- ....parte2 mi ricordo che ho iniziato ad eccitarmi negli spogliatoi della scuola, alcuni miei compagni avevano l'abitudine di calarsi le mutande e di farselo vedere ( con commenti sulla "lunghezza" ecc). alcuni poi andavano i bagno e si masturbavano assieme. io non lo facevo mai e ogni tanto mi prendevano in giro ( "hai paura di farlo vedere" "si vede che non ce l'hai" "femminuccia" ecc). però quando tornavo a casa mi masturbavo pensando a loro. altra cosa di questi anni che secondo me ha influito sul mio orientamente sessuale è la mancanza assoluta di amici. a parte alle elementari (e nel periodo dopo i 20 anni ma poi ci ritornerò...) ho sofferto terribilmente di solitudine. non avevo nessun amico e non frequentavo nessun gruppo (causa principale la timidezza ma anche il fatto di non aver mai trovato le persone giuste, erano tutti diversi da me. alle superiori poi mi trovavo in una classe di quasi tutte donne in cui noi maschi eravamo in pochi). oltre a soffrire per la mancanza di amici stavo malissimo per il fatto di non aver il migliore amico (mi ricordo che invidiavo tantissimo chi ce l'aveva, compresa mia sorella e mio fratello). questo fatto di non avere amici e un migliore amico è stata un'ossessione per tanti anni. a dire il vero negli ultimi anni delle superiori avevo legato un po' con due compagni e una compagna ma si trattava di "amicizie scolastiche", ci siamo visti molto raramente fuori dalla scuola. finite le superiori ho fatto un anno di università ma anche qui non avevo legato con nessuno. A parte ciò durante gli ultimi anni delle superiori ho conosciuto una ragazza, la mia unica ragazza. con lei sono stato bene, siamo stati insieme per due anni (dai 18 ai 20 anni) dal punto di vista sessuale nessun problema, aveva un'ottima intensa con lei (e in quei anni non avevo impulsi omosessuali, non pensavo ai maschi. c'era lei e basta!) Gli ultimi tempi della nostra relazione (in crisi) ho iniziato ad avvertire nuovamente questi impulsi tanto che una sera sono entrato in una chat gay e per caso ho conosciuto un ragazzo che abitava nella mia zona. lui è stato molto convincente e quindi abbiamo deciso di incontrarci (ero molto curioso di provare l'esperienza omo). fatto sta che ci siamo visti e mi è piaciuto. ....continua alla parte3
- 25 gennaio, 2011
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- ...parte3 dopo un mese mi sono lasciato definitivamente con la mia tipa e da li ho iniziato a frequentare assiduamente questa chat (praticamente vi ero collegato tutte le sere). in quell'anno (dai 20 ai 21anni) ho conosciuto parecchie persone, ho fatto sesso con almeno 15 tipi diversi (premetto che pero con il 90% di loro ho fatto solo sesso orale e con un 10% anche sesso anale da attivo). a 21 anni, verso il mese di marzo, sempre nella stessa chat, conosco una persona "diversa". con lui, al contrario che con tutti gli altri, parliamo di tante cose senza praticamente toccare l'argomento sesso (anche se entrambi c'eravamo detti di essere bisex). Lui abita in un altra regione, non vicinissimo a me. c'è da dire che però con lui inizia una bella amicizia (e come dicevo sopra in quel periodo ero solo e quindi mi sono lasciato coinvolgere totalmente da questa amicizia. praticamente era il mio migliore e unico amico). fatto sta che quell'estate ci incontrammo e andammo in vacanza assieme. facemmo anche sesso ma noi lo vedevamo solo come un gioco, cioè non eravamo come due fidanzati ma ci consideravamo come due amici che si divertivano (in pratica tra di noi non c'è mai stato "amore" ma solo amicizia) con lui ho avuto rapporti sessuali (all'inizio abbastanza frequenti ma poi sempre più radi vista anche la distanza) fino a 26 anni. Dopo tale età la nostra amicizia si è notevolmente affievolita pur sentendoci e vedendoci (molto di rado) ancora adesso (ma da allora non si è piu fatto niente, non si tocca neanche piu l'argomento sesso). voglio precisare che da 21 a 28 anni (cioè la scorsa estate, l'ultima volta che sono "caduto") ho avuto altre esperienze sessuali con persone conosciute in chat anche se non frequenti e in certi periodi ho fatto anche molti mesi (10-12 mesi) senza incontrare nessuno. un fatto positivo è che a 26 anni, quando si è affievolita l'amicizia con lui, ho fatto altri amici (tutti etero e alcuni pure fidanzati con donne, conosciuti grazie a un'attività extra-lavorativa che ho iniziato ad intraprendere). Negli ultimi anni inoltre penso sempre di più al fatto che vorrei una donna accanto a me e farmi una famiglia, spesso ho brutti pensieri su un futuro in solitudine, vuoto e infelice (il solo pensiero mi spaventa a morte!). vorrei che queste pulsazioni omosessuali (ancora presenti anche se molto meno rispetto al passato) mi lasciassero definitivamente. A dire il vero mi spaventa anche il momento in cui dovessi avere nuovamente una relazione con una ragazza dopo tutti questi anni di attività omosessuale(sono 9 anni che non ho la fidanzata, in tutti questi anni non mi sono più messo assieme ad una tipa. per via della mia timidezza ho conosciuto poche ragazze e con queste non è successo niente). Scusate la lunghezza del mio post, aspetto suggerimenti, consigli e opinioni da tutti voi in particolare sulle cause che reputo responsabili della mia omosessualità ( cattivo rapporto con mio padre e mancanza di amici nel periodo adolescenziale).
- 25 gennaio, 2011
- fr max ha detto...
- Per Carlo e Anonimo 27 marzo. Ciao ragazzi scusate l'assenza ma sono stato qualche giorno in famiglia. Oggi ritrovo il blog rimpolpato di commenti e nuovi arrivi...Grazie a Dio. Carlo gioisco dei tuoi passi nella relazione con gli altri ed in particolare con le donne, però vorrei suggeriti di stare attento all'uso della sessualità anche con le donne; non è che facendo sesso con una donna confermerai la tua sessualità matura. Il sesso è una tappa del cammino di una persona che va vissuto in pienezza e con responsabilità, riconoscendo il valore e il posto che in una realzione esso riveste. Per la situazione con i tuoi continua a dare un nome a quello che i loro conflitti possono far emergere in te e coglile sempre come occasioni per andare più a fondo nella tua vita, per scoprirti così più forte e capace di reggere anche i colpi che possono derivarne. Se mi scrivi i privato possiamo parlarne meglio di questa cosa, sempre se vuoi. All'anonimo del 27 marzo vorrei donare la mia vicinanza in questo momento di scoraggiamento nelle relazioni. L'Altro è un mistero grande e le relazioni vere e profonde sono un investimento lungo e a volte complicato. Non scoraggiarti se vedi che alcune non vanno a buon fine....contiunua come il contadino a seminare e a metterti in gioco....questo ti fa' benissimo. Continua a esporti nei rapporti, a osare nel farti avanti, sapendo che l'altro è come te, ne meglio ne peggio di te. Cerca di dare a prescindere dal ritorno che ne può derivare; gratuitamente. Ti abbraccio e ti benedico. Un abbraccio a tutti Fr MAx
- 25 gennaio, 2011
- fr max ha detto...
- PER FRANCESCO Ciao carissimo. Pace a te. Sono un frate francescano è spero che il tuo anticlericalismo o l'allergia alle istituzioni ecclesiastiche, non costituisca un limite al nostro incontrarci. Sono molto felice che tu abbia avuto il coraggio di uscire allo scoperto in questo spazio per aprirti a nuove possibili alternative al tuo cammino. Se le esperienze omosessuali hanno evidenziato, al di la dei piaceri, profondi limiti e turbamenti con tuo essere, sarebbe cosa buona continuare a lavorare in questo ambito. Se invece i motivi di fondo non ti sono chiari, allora continua a vivere le tue esperienze omosessuali. Ti sembrerà strano che un frate ti consiglia questo ma credo che LA MOTIVAZIONE che spinga a un cammino sia fondamentale per il cammino stesso; se non è chiara, non ha senso iniziare alcun cammino. La tua storia presenta tutti i tratti di un tipico cammino di arresto nella crescita piena dell'orientamento sessuale ( che non vuole sminuire il rispetto per l'unicità della storia che ti caratterizza!). Sembrerebbe la relazione col tuo papà e di conseguenza col successivo mondo maschile, un dei fattori che potrebbe aver compromesso o rallentato la formazione chiara del tuo orientamento sessuale. Dunque ti consiglierei di sviscerare bene il rapporto che hai avuto con tuo padre e quello che hai necessariamente dovuto reprimere nel tempo. Un padre assente e squalificante sarà risuonato come un mostro da cui fuggire! La ricerca di un amico del cuore non fa che confermare il bisogno (umano di tutti i ragazzi) di una relazione alla pari con cui condividere e confrontare ciò che si è! Io partirei da te e da un analisi seria del rapporto con le figure dominanti dela tua vita. Se ti va ne possiamo parlare meglio in privato; a te la scelta! (byronmp@libero.it) Ti abbraccio forte Ti benedico e grazie ancora per esserti aperto. Fr MAx
- 25 gennaio, 2011
- fr max ha detto...
- Per l'anonimo di 22 anni. Ciao carissimo. Pace a te. grazie per esser appordato in questo spazio. Ce la fai a raccontarti un po' di più? Ti ascoltiamo. Un abbraccio forte. Forza. Fr MAx
- 25 gennaio, 2011
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- Ciao a tutti, ritorno a scrivere sul blog dopo parecchio tempo. Noto con piacere che sono aumentate le persone che si confidano, che sentono la necessità di mettere nero su bianco le proprie frustrazioni; in un mondo nel quale se non appartieni a certi canoni non vieni nemmeno preso in considerazione, credo che questo spazio sia molto utile. In questo mio ancor breve persorso (poco più di un anno) ho attraversato momenti belli e momenti meno belli. Ho perso spesso la speranza, ho abbandonato la fede, ho avuto dei momenti in cui volevo quasi abbandonare tutto quello avuto da questo percorso di maturazione. Ora però, dopo un pò di fatica, sono arrivato ad un punto in cui sto notando gli effetti positivi di questo cammino: non sono più schiavo degli impulsi sessuali, esco finalmente con degli amici miei coetanei con i quali sono riuscito anche a parlare delle mie paure e mi sto riavvicinando alla fede (non molto al momento, ma sento sempre un suo richiamo dal profondo). Mi sento più calmo, meno piegato sul vittimismo e sulla solitudine, insomma, mi sento finalmente meglio!! Per questo vorrei spronarvi tutti a non mollare, ad andare avanti nonostante le difficoltà, nonostante le possibili ricadute!! P.S.: un saluto particolare a fr MAX!!
- 25 gennaio, 2011
- fr max ha detto...
- Per Marcoitaly Che gioia le tue parole. Mi sento come il Padre del figliol prodigo che da lontano attende il ritorno del figlio. Ti aspetto a braccia aperte come quel giorno. Fr MAx
- 25 gennaio, 2011
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- Anonimo 27 marzo Scrivo perchè se no esplodo... Sto male, dopo tutti questi mesi di serenità gli impegni e l'assenza di punti di riferimento mi stanno uccidendo. E' uno stato d'animo unico, che lascia senza respito e che mi avvolge quando ho davvero raggiunto il fondo: è come se un dolore lancinante mi staccasse dal mondo, mi sento precipitare in un tunnel senza fine. Accade quando non riesco a tenere i miei doveri di studente, vedo solo la società-macchina e non riesco più a sentire emozioni. Mi sento solo, in realtà sono solo perchè mia madre sembra non amarmi più, sembra volermi bene solo quando tutto funziona, i suoi occhi cambiano e forse sto così male perchè è proprio il suo sguardo a creare la mia identità. Mi sono accorto che sta anche tornando quell'odio/importanza per il cibo, che probabilmente rappresenta mia madre e nello stesso tempo la vita e il mondo fisico. Ora che ho scritto tirando fuori tutto, ho pianto e sto meglio. Vi voglio bene ♥
- 26 gennaio, 2011
- fr max ha detto...
- Per anonimo 27 marzo. Carissimo, mi addolora tantissimo sentriti così scoraggiato e amareggiato. Anche quello che stai vivendo può essere un altro inizio per ricominciare, l'importante è capire cosa ti sta accadendo. Riesci a dare un nome a tutto questo? Le tue parole sono abbastanza ermetiche. L'unica cosa che posso cogliere in modo chiaro è il fatto che in questo tempo hai fatto un grosso lavoro d'introspezione dentro di te, però forse non basta. Penso alle Relazioni: quanto hai investito in questo ambito? Quanto ti sei affidato a qualcuno! Sai in questo ambito la condivisione è FONDAMENTALE! Anche la relazione con tua madre; forse in questo tempo stanno emergendo i conflitti più profondi con i quali devi da sempre fare i conti! Anche se fossero tutte supposizioni ti invito a continuare a camminare, senza trarre conclusioni. Sii forte. Se vuoi scrivimi anche sulla mail per parlarne meglio. Ti abbraccio forte e ti benedico. Fr MAx
- 26 gennaio, 2011
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- Anonimo 27 marzo Grazie mille fra Max! Oggi sto molto meglio, è stato solo un attimo di smarrimento. Per fortuna c'è questo forum che mi permette di tirar fuori cose così personali, altrimenti le seppellirei dentro di me lasciandomi divorare dall'interno. Hai ragione sul fatto che non ho investito abbastanza nelle amicizie maschili: mi sembrava di aver fatto un grande passo perchè prima non avrei nemmeno "osato" avvicinarmi a causa delle ferite di rifiuto ricevute da mio padre e successivamente dai coetanei. Ora almeno ho tentato un 1° approccio seppur fallito; ho scelto comunque 2 ragazzi coi quali sentivo di poter condividere qualcosa ed infatti ho constatato avere molti dei miei conflitti. Con loro mi trovavo bene, ero sereno, spontaneo, ma non provavo emozioni, non riuscivo ad instaurare un'empatia forte. Per ora non mi sento di avvicinarmi più al mondo maschile, credo sia ancora troppo presto in quanto è da poco che mi sto sperimentando come maschio nel mondo ed ancora emergono 1000 fragilità. Sono uscito con un'amica che mi ha vissuto nelle varie tappe (dall'outing alla comprensione dei motivi dell'omosessualità) e mi ci sono relazionato spontaneamente in modo diverso, maschile, senza maschere, raccontando anche le mie paure che ora non nascondo più.
- 26 gennaio, 2011
- fr max ha detto...
- Per Anonimo 27 marzo. Carissimo, gioisco che tu stia meglio e che questo spazio possa esserti utile. In merito alle relazioni maschili mi permetto di insistere e di dissentire sul fatto che tu voglia attendere nel giocarti in questo ambito. Anche se le paure e le ansie possono essere tante ...E' FONDAMENTALE sperimetarti con i tuoi pari, per diversi motivi: - perchè scoprirai pian piano che gli altri maschi non sono quei mondi misteriosi, invalicabili e inavvicinabili che credevi. - che non sono così Misteriosi come il guardarli a distanza può far apparire e desiderare. -che in realtà sono persone come te , con fragilità, paure e vulnerabilità. Insomma che gli altri maschi non sono nè migliori nè peggiori di te, ma come te! Non c'è un tempo per iniziare ad investire nelle relazioni maschili, ma fidati...... il tempo è sempre giusto! Inoltre riguardo al tipo di relazione non è detto che tu debba investire sin dall'inizio mettendo sul vassoio la tua vita nella sua totalità: C'E' LA GRADUALITA'. Datti la possibilità di vivere liberamente nuovi rapporti, condividendo interessi e opinioni, cose da fare, hobbies etc., poi la profondità e la consegna di te arriveranno pian piano e non con tutti. Ti benedico e ti abbraccio forte. Fr Max
- 27 gennaio, 2011
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- Grazie Frate Max, 27 Marzo sii forte, cerca di non abbatterti mai. E' inutile piangersi addosso è normale contattare lo sconforto che prima anestetizzavi con pensieri da femminuccia e con masturbazioni che divoravano la nostra vita!!!!!! e a volte cosa ancora peggiore facevamo la parte di prostitute con qualche BASTARDO che non conosceva le nostre sofferenze, si divertiva parlo di me e poi tornava dalla moglie!!!!!! Siamo MASCHI cacciamo la nostra essenza vera essenza MASHILE, usiamo questo tempo come palestra di vita!!!!!! Dai che riusciremo sempre meglio!!!!! e questo grazie a Dio!!!!! se vi va ci scambiamo i numeri di telefono ok??????? cerchiamo di sentirci e ogni tanto vederci!!!!!!! FORZA A TUTTI SIAMO FORTI
- 27 gennaio, 2011
- fr max ha detto...
- Non nascondere il segreto del tuo cuore, amico mio! Dillo a me, solo a me, in confidenza. Tu che sorridi così gentilmente, dimmelo piano, il mio cuore lo ascolterà, non le mie orecchie. La notte è profonda, la casa silenziosa, i nidi degli uccelli tacciono nel sonno. Rivelami tra le lacrime esitanti, tra sorrisi tremanti, tra dolore e dolce vergogna, il segreto del tuo cuore. Tagore A tutti, un abbraccio Fr MAx
- 29 gennaio, 2011
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- Cari tutti, qualche giorno fa mi sono ri-imbattuto in un particolare messaggio di Medjugorje, uno dei primi, uno dei più vecchi. Mi ha fatto fare alcune riflessioni che vorrei condividere con voi. Il messaggio ovviamente è della Madonna, risale al 29 agosto 1981 e dice: "Mi domandate di quella donna che vorrebbe lasciare il marito perché la fa soffrire. Io dico: resti con lui e accetti la sofferenza. Anche Gesù ha sofferto." Probabilmente si trattava di una delle tante donne che vengono maltrattate ogni giorno dal proprio marito e che avrebbe voluto lasciarlo. Magari lui la picchiava, la umiliava… Tutti noi, per una nostra amica, di fronte a un caso del genere, avremmo sicuramente risposto: "Ma ci mancherebbe altro! Chi glielo fa fare! Lo lasci subito e viva una vita serena e tranquilla. Non sarà né la prima donna, né l'ultima che si separa o divorzia dal marito." Eppure la Madonna ci stupisce: invece di adottare un atteggiamento di protezione e tutela per quella sua figlia che è vittima, le dice che deve percorrere la strada della sopportazione, del sacrificio e della sofferenza. - In effetti... sappiamo che, una volta che un uomo e una donna si sono uniti in matrimonio davanti a Dio, è peccato che essi si separino e divorzino. - In effetti… la Madonna, per quanto a noi sembri crudele e irrazionale, esorta la donna a scegliere il sacrificio e l'immolazione a Dio piuttosto che cadere nel peccato. FINE 1 PARTE
- 31 gennaio, 2011
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- Al che mi sono detto… ma se io avessi chiesto alla Madonna: "Cara Madre, io sono omosessuale, certamente non per mia scelta ma a causa di ingiuste circostanze e sofferenze che risalgono alla mia infanzia. Oggi sono solo, scoraggiato, impaurito e preda di irresistibili desideri impuri e disordinati. Quindi Ti domando: posso vivere questa mia natura omosessuale serenamente? Abbandonarmi tra le braccia di un altro uomo, che mi ami e mi faccia sentire bene per il resto della mia vita?" Ebbene, secondo voi, di fronte a questa domanda, non pensate che la Madonna mi avrebbe risposto esattamente come a quell'altra donna? E cioè: "Astieniti dal praticare l'omosessualità e accetta la sofferenza. Anche Gesù ha sofferto". Io penso che avrebbe risposto proprio così. Questo perché, come sappiamo, l'atto omosessuale è considerato un peccato, (così come il divorzio). …D'altronde, senza andare così lontano ma sempre in questo ambito, sappiamo che sono peccati tante altre cose che ormai consideriamo di normale, se non addirittura di sana, routine: è peccato tradire il proprio marito o la propria moglie; è peccato masturbarsi; è peccato compiere atti sessuali prima del matrimonio e fuori da esso; addirittura è già peccato desiderare la donna di qualcun altro… FINE 2 PARTE
- 31 gennaio, 2011
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- E quindi, ripeto, non stupiamoci se, tra tutte queste cose, è considerato peccato anche l'atto omosessuale. Eppure non possiamo fare a meno di chiederci: ma perché è peccato? In fondo non si fa male a nessuno. A noi sembra solamente un bisogno naturale come lo è il bisogno di mangiare e di bere. Perché il godimento della carne fine a se stesso è così sgradito a Dio? Da quel che ho capito io, la risposta è che l'atto sessuale è stato concepito da Dio, nel Suo progetto originale della Creazione, come un dono speciale per l'uomo e per la donna. Un dono di un'enorme valenza spirituale, molto prima che fisica: attraverso di esso, insieme all'uomo e alla donna, Dio dà la vita partecipando con il Suo soffio divino. L'atto sessuale ha proprio una funzione sacra perché, attraverso di esso, Dio interviene direttamente. ...Visto sotto quest'ottica, non è poco. Ora voi obietterete: "Sì, d'accordo, quelli che hai elencato sopra sono tutti peccati. Però: sopportare per una vita intera i maltrattamenti del proprio marito; conservarsi vergine fino al matrimonio (che al giorno d'oggi, se va bene, avviene dopo i trent'anni); astenersi completamente dal sesso se si è omosessuali; non desiderare, neanche nella propria testa e nelle proprie fantasie, un'altra donna che non sia la propria moglie…, ecc. ecc.; questo lo fa chi ambisce alla Santità. Noi uomini comuni ci accontentiamo di vivere una vita normale, in cui cerchiamo di non fare del male a nessuno e, seppure immersi nelle nostre imperfezioni e nei nostri difetti, ambiamo un giorno di poter accedere al Paradiso e di contemplare anche noi il buon Dio." E allora, ok, concediamocelo questo ragionamento. In fondo sappiamo che Dio è infinitamente misericordioso e che certi peccati, davvero, non fanno male a nessuno. Eventualmente c'è il Purgatorio che interviene in nostro soccorso! Ok. FINE 3 PARTE
- 31 gennaio, 2011
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- Tuttavia c'è una cosa su cui non si può transigere, e cioè, mancare di umiltà di fronte a Dio e dare per scontato di meritarci il Paradiso. A chi tra di noi si chiede: "Perché devo rinunciare a praticare l'omosessualità? Tanto Dio mi ama lo stesso.", io risponderei comunque di adoperare un po' di prudenza. E lo stesso direi anche a chi crede di farsi una religione "fai-da-te", per cui estrapola un po' dagli insegnamenti di Gesù (quelli che ovviamente gli fanno più comodo) e poi integra a suo piacimento con idee e teorie provenienti da altri culti, religioni, riti, ideologie, ecc. Dio è, sì, misericordioso e ama tutti i suoi figli. È così misericordioso che, prima, si è fatto uomo e, poi, si è fatto uccidere in croce per poterci salvare. È così misericordioso che, fino all'ultimo, è pronto a perdonare anche il più spietato dei peccatori, ...se si pente. È certamente tutto questo… però poi è anche Giusto! Pretende anche che ci convertiamo, che lo amiamo e che lo glorifichiamo. Ma dire: "Faccio tutto il sesso che voglio tanto Lui mi ama lo stesso", è amare Dio? Dire: "Seguo solo gli insegnamenti di Gesù che mi fanno più comodo, tanto Lui mi ama lo stesso", è amare Dio? FINE 4 PARTE
- 31 gennaio, 2011
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- Ragazzi, dobbiamo fare attenzione! A Dio potrebbe dispiacere, prima ancora che i nostri atti omosessuali, proprio il nostro atteggiamento di presunzione e di superbia. Non cadiamo nell'errore di pretendere il Paradiso a priori perché sentiamo di essere giusti, di avere sofferto tanto e di aspettarci che Lui capisca quanto abbiamo sofferto. La nostra sofferenza non ci garantisce la vita eterna. Questo deve essere chiaro. Un giorno ci troveremo di fronte a Dio. Se inizieremo ad elencare le nostre sventure terrene (nostro padre che non ci ha amati, nostra madre che ci ha assillati troppo, quell'altro che ci ha mortificati...) probabilmente Lui non esiterà a mostrarci la ragazza che in Afganistan ha subito una mutilazione del naso e della bocca per essersi ribellata ai capi talebani; ci mostrerà il bambino di 6 anni in Tailandia che viene abusato dal turista pedofilo, il quale, poiché ha pagato in contanti e sa che nessuno lo perseguirà, non baderà al fatto che è troppo poco delicato e violento, tanto al massimo pagherà un po' di più se fa danni troppo gravi; ci mostrerà la madre, in Africa, tutta pelle e ossa che non ha nemmeno il latte nel seno per sfamare il suo piccolo coperto di mosche. Ragazzi, sia chiaro, non dico queste cose per sminuire le nostre sofferenze, il nostro disagio e le nostre difficoltà. Però, per onestà con noi stessi, dobbiamo cercare di avere una visione più "dall'alto". Di fronte a tutto quanto detto finora, e cioè che siamo nel peccato e che, a parità di croci, le nostre non sono neanche le più grandi e le più pesanti da portare, è essenziale che con Dio adottiamo un atteggiamento di massima umiltà. Cominciamo ad andare a messa ogni domenica, confessiamoci e facciamo la comunione... e, quando preghiamo, cerchiamo di fare un discorso di questo tipo: FINE 5 PARTE
- 31 gennaio, 2011
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- « Signore, abbi pietà di me, sia fatta la Tua volontà prima della mia. Aiutami a portare la mia croce, che so essere piccolissima e leggerissima in confronto a quella di tanti fratelli e tante sorelle nel mondo. Sostienimi e guidami nella strada che conduce a te, perché non mi perda e non cada nel peccato e nella tentazione, ...perché è facilissimo. Signore, perdonami quando faccio qualcosa che ti offende, perdonami perché sono debole e troppe volte mi faccio travolgere e vincere dagli impulsi sessuali impuri e disordinati di cui sono schiavo. Ti offro la mia sofferenza, la mia solitudine, il mio senso di inadeguatezza nei confronti di una vita che dovrei vivere come un tuo dono, ma che troppo spesso non so apprezzare. Voglio veramente raggiungerti in Paradiso e so che per farlo ho bisogno del tuo aiuto. Signore, Ti prego: perdonami per tutto, proteggimi da tutto, amami nonostante tutto, grazie di tutto. Amen. » FINE 6 PARTE
- 31 gennaio, 2011
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- Non bisogna per forza utilizzare questa preghiera con queste parole, però l'atteggiamento da utilizzare, è questo. Chiunque di noi, magari per orgoglio, non fosse in grado di inginocchiarsi davanti a Dio e di fare un discorso del genere, secondo me, è a rischio Salvezza. Riconoscersi peccatori ed essere umili è l' "abc" su come rapportarsi con Dio. Ragazzi, queste cose non ve le dice un prete a cui potreste rispondere "Sì, è facile per te parlare, che non ti trovi nella nostra stessa situazione". Ma sono io! Mi conoscete. Conoscete la mia storia perché l'avete letta su questo blog. Se ci sono arrivato io, potete arrivarci davvero tutti. D'altronde, sono Uno Come Voi. FINE
- 31 gennaio, 2011
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- Carissimo "uno come voi", non trovo le parole per esprimere tutta la mia condivisione circa quanto hai scritto. Sicuramente la Madonna che ti ama tanto ti ha ispirato nello scrivere parole di tanta profonda verità, luce e incoraggiamento. Grazie di cuore.
- 31 gennaio, 2011
- fr max ha detto...
- Per uno come voi. Grazie carissimo per la tua testimonianza di fede. E' molto preziosa e ricca sicuramente di un esperienza che ha toccato il tuo cuore. Prego che il Signore aumenti la tua fede e ti renda coraggioso testimone del suo Amore. Vai avanti conoscendo l'uomo che sei specchiandoti nel volto dell'Uomo per eccellenza: GEsù. Fr MAx
- 31 gennaio, 2011
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- X UNO COME VOI Carissimo, mi sono permessa di tradurre la tua bellissima preghiera per i ragazzi di Courage-Latino.Grazie da parte di tutti loro e da parte mia. Che Dio ti benedica
- 01 febbraio, 2011
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- Ciao Fr. Max, Ti volevo ringraziare per la tua risposta del 25 gennaio. Volevo solo precisare che non sono anticlericale (non mi sono definito tale nel mio messaggio)ma scettico e contrariato verso certe istituzioni ecclesiastiche e verso certi comportamenti della chiesa. Questo sicuramente da parte mia non costituirà un limite nel nostro incontrarci (spero sia così anche da parte sua) volevo anche precisare che i miei valori sono cristiani (e ultimamente li sto riscoprendo maggiormente). Ad esempio per me sarebbe molto importante avere una famiglia, una moglie e dei figli. La vita omosessuale, per quanto riguarda il mio caso, è sempre stata solo uno sfogo sessuale. Per me con le ragazze è sempre stato difficile vista la mia timidezza e le poche occasioni d'incontro (nel messaggio sopra ho evidenziato che negli ultimi 9 anni ho fatto solo rare conoscenze e tutte andate male) e mi sono sempre rivolto verso il mio lato omosessuale per sfogare i miei istinti sessuali anche considerando la maggior facilità di "approccio" con i ragazzi. il sesso lo vedevo anche come un antistress e nei periodi di noia e depressione l'impulso era talmente forte che spesso non resistevo alle tentazioni che diventavano molto forti(leggendo altri commenti ho visto che è una caratteristica anche di altre persone). Quindi in definitiva il fatto di aver sempre avuto dei problemi di approccio con le ragazze ha fatto si che la mia parte omosessuale abbia preso prepotentemente il sopravvento mentre la mia parte eterosessuale si sia come messa da parte e ridimensionata in tutti questi anni (lo so, è un discorso difficile da spiegare) In questi giorni, con calma, provo a scriverle in privato così ne parliamo un po. a presto Francesco
- 03 febbraio, 2011
- fr max ha detto...
- Per Francesco. ciao carissimo, pace a te! anch'io sono apertissimo al confronto e soprattutto alla condivisione con te, per cui ci sono in pieno. Aspetto tue notizie e che tu mi scriva in privato con maggiore precisione i tuoi dubbi e la tua storia. Aspetto tue nuove. Sta sereno e sii forte. Dio ti Benedica. Fr Max
- 04 febbraio, 2011
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- ho recentemente scoperto questo sito e questo blog: vorrei poter partecipare anch'io con la mia esperienza. è da quando sono piccolo che ho attrazioni omosessuali e le ho sempre combattute tranne per un periodo di vera e propria malattia mentale in cui , senza controllo, sono andato in cerca di rapporti (ma non sono andato oltre la masturbazione). da alcuni anni vado da uno psicanalista ma sono spesso demotivato perchè non vedo miglioramenti concreti. la fede è per me l'unico appiglio che purtroppo non posso condividere con i miei amici distanti da essa se non contro. sto scrivendo in un momento di sconforto perchè non so quanto riuscirò a resistere alla tentazione della pornografia come sostituto di rapporti inesistenti. per dei meccanismi profondi della mia anima ogni volta che pecco con atti impuri distruggo un pò di me stesso butandomi addosso la rabbia che non ho mai esternato. soffro molto di solitudine e vorrei tanto conoscere qualcuno con cui parlare di me e del "mio problema" (che come vedo non è solo mio). avfrei una vita intera da raccontare ma non è questo il luogo : se qualcuno vuole rispondermi lo faccia qui sul blog; ne sarei molto felice
- 09 febbraio, 2011
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- sono l'anonimo del 9 febbraio 2011 vorrei sapere se è possibile interagire con gli altri partecipanti al blog (sul sito si parla di facebook ma non so come arrivarci). soffro molto di solitudine ( non lo dico per essere compatito ma solo per uscire dal mio isolamento psichico e confrontarmi con altri che condividono i miei stessi problemi)
- 09 febbraio, 2011
- Mamma 30 maggio ha detto...
- C´era una volta un aquilotto che era appena uscito dal nido pronto per spiccare il primo volo. Fatti due passi incontró un´aquila adulta che lo scrutó attentamente e gli disse: "Ma tu con queste ali cosí corte non potrai mai volare!." Tuttavia l´aquilotto continuó a camminare, ma a pochi passi dalla vetta, dove avrebbe voluto spiccare il suo primo volo, trovó un´altra aquila che gli disse: "Ma sei matto! Non ci pensare nemmeno, con queste ali rachitiche non potrai mai volare, t´ ammazzeresti!" L´aquilotto continuó a camminare, raggiunse la vetta, spiegó le ali e...voló. Volete sapere perché? L´aquilotto era sordo. Morale della favola ? Lo lascio a voi.
- 10 febbraio, 2011
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- Ciao anonimo del 9 febbraio, se ti va di raccontarti un po', ti lascio la mia mail: gio0357@virgilio.it Hai una esperienza molto simile alla mia ed anch'io credo che sia importante poter condividere, proprio perchè tante volte la solitudine è una dei nostri peggiori nemici. Giovanni
- 10 febbraio, 2011
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- Per l'anonimo del 9 febbraio. Cioa carissimo e ben venuto in questo spazio. Son felice che tu abbia avuto la forza di uscire dalla solitudine: da oggi almeno uno in più a condividere e ad ascoltarti c'è: il sottoscritto. Il fatto che tu abbia portato avanti una terapia psicoanalitica può solo giocare a tuo favore e anche se non vedi grandi frutti; questo lavoro ti avrebbe dovuto dotare degli strumenti che ti permettono di conoscere meglio le tue aree più fragili ma anche quelle più forti di te, così da poter focalizzare meglio i problemi. Un consiglio fraterno: nelle pulsioni omosessuali un grosso problema è dato dai circoli viziosi. La pornografia in internet è un circolo molto dannoso nel quale ti invito a EVITARE di entrarci. Sei ancora in tempo, visto che non è ancora forte in te questa pulsione. Il problema più grosso è legato al fatto che quelle immagini ti si inchiodano nella mente e ci vuol molto tempo per scrollarsele di dosso (diventano Zavorre); per non parlare di tutti gLi altri risvolti umani ed etici legati a questa dipendenza, CHE A LUNGO ANDARE ...LOGORANO. Da parte mia sono disposto ad ascoltare la tua storia. Se vuoi puoi scrivermi anche in privato per essere più libero (byronmp@libero.it). Coraggio e non mollare. Un abbraccio. Ti benedico. Fr MAx
- 10 febbraio, 2011
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- Anonimo 27 marzo Bellissima la favola dell'aquilotto. Troppo spesso crediamo ciecamente alle persone più grandi o più potenti e ci lasciamo limitare dalle loro credenze sbagliate, che forse "inconsciamente" servono per mantenere il controllo.
- 10 febbraio, 2011
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- Finalmente sono riuscito ad incontrare quel mio amico di cui avevo parlato. Non è stato per niente facile iniziare, sebbene da settimane avessi continuamente cercato di preparare il discorso. Tuttavia, dopo un po' di esitazione (ero anche ammalato con un po' di febbre), sono riuscito a rompere il silenzio e a confidargli tutto, anche gli aspetti più imbarazzanti, come mie cadute nella masturbazione. Egli è stato ad ascoltarmi con pazienza e comprensione cercando di tranquillizzarmi. Ho avvertito la sua vicinanza e il suo affetto e ciò ha contribuito a sentirmi meno oppresso e solo. Tuttavia, alla sua partenza, come al solito, ho cominciato a sentirne la mancanza... In questi giorni poi ho rivisto un ragazzo il quale sento avere stima per me ed anch'io tantissima per lui. Oltre ad avere un aspetto attraente, è anche dolcissimo, gentile e queste qualità non possono che scuotermi moltissimo, fino a starne male, tanta è la mia impressionabilità. Penso che nonostante la fatica, debba continuare a frequentare anche questo amico. Di una cosa però mi sono reso conto ultimamente che sebbene si cerchi di vivere al meglio questa tendenza, senza cedere a rapporti espliciti, essa, anche senza accorgersene, trova comunque la via per condizionare negativamente con depressioni, fragilità emotive, dipendenze, circoli viziosi. Sembra non esservi via d'uscita: in un modo o nell'altro, tanto o poco, comunque riesce a "fregarti". Per esempio io mi sono accorto che se da una parte soffro per la mia condizione, dall'altra paradossalmente ricerco questa intima sofferenza, ne sono dipendente, forse per fuggire dalla realtà o per un'inconscia autopunizione... La ricerca di chiarezza in me si ferma davanti questa soglia. Ringrazio e saluto tutti di cuore, specialmente fr. Max che spero mi possa aiutare ancora.
- 10 febbraio, 2011
- fr max ha detto...
- Per l'anonimo del 6 gennaio. Carissimo. Pace a te. Sono fiero di te e della tua perseveranza nel tentare di essere fedele alla meta di non chiuderti. E' questo è già un passo. Ti consiglio di continuare sulla strada del CONDIVIDERE con i ragazzi, anche le cose più banali possibili che a te non possono che farti bene, soprattutto cose e attività pratiche. LA nostalgia delle partenze rivela sempre una fatica a staccarsi da atteggiamenti narcisisti in cui vogliamo sempre essere noi il centro intorno a cui deve ruotare tutto. Per questo va affrontata con l'impegno in nuove relazioni e attività, valorizzando soprattutto i passi fatti e sperando nella riuscita di quelli da fare. La gentilezza e i modi delicati di alcuni maschi di cui parli sicuramente rivelano il desiderio di trovare fuori di te qualcosa che è mancato a te: qui sarebbe cosa buona guardarti a analizzare sempre più la tua storia (...è fondamentale!). Le tipologie maschili che affascinano nascondono sempre quello che in realtà desideri in te e non riesci a focalizzare perchè te ne sei distaccato. A questo punto puoi gia sperimentare da solo che queste relazioni di rivelano quanto tu debba camminare lungo una graduale autonomia, rispetto e amore per te stesso. La via d'uscita c'è caro: è imparare a stimare te stesso e a scoprire dentro di te quello che cerchi fuori di te: quando questo non accade l'altro diventa lo specchio di quello che cerchi e non vedi in te. Continua ad investire e a camminare nella stima di te. Se vuoi scrivimi che ne parliamo meglio (byronmp@libero.it) Ti benedico fr MAx
- 11 febbraio, 2011
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- sono l'anonimo del 9 febbraio e ringrazio col cuore fr. max per avermi risposto nel blog . vorrei lasciare un mio indirizzo di posta elettronica per chiunque voglia fare amicizia e condividere le sofferenze comuni a chi si trova su questo sito: mttfr25@gmail.com non ho ancora capito come gestire il contatto facebook senza farlo figurare tra le amicizie per non mettersi allo scoperto
- 13 febbraio, 2011
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- Cari amici, gli ultimi giorni non sono stati semplici, ho avuto tante tentazioni, ho ricontattato il mio modello errato della mia giovinezza, sono stato a contatto con la mia ex maledetta solitudine, forse perchè è per me un periodo di vera rinascita, e nascere di nuovo dopo tanti anni di vita percorsa non è semplice bisogna essere forti!!!! adesso sento di essere una persona vera me ne frego di essere conosciuto per quello che non sono, come facevo un tempo a dare la goduria sessuale a persone sbagliate. Contatto paure che prima anestetizzavo, ho volia di parlare ancora di più di me, mi accorgo di farlo maggiormente, ma è tosta!!!!! il mio padre spirituale oggi mi ha regalato una frase stupenda: IL BENE CHE FAI, FALLO PER DIO!!!!! E IO LO FARò!!!!! amici voglio continuare il mio percorso e non tornare mai più nella irrealtà!!!!! pregate per me ed io per voi!!!!!
- 14 febbraio, 2011
- fr max ha detto...
- Per Carlo!! Forza fratello mio. I pesi e lezavorre del tornare al vomito della vita, spesso diventano sapori prelibati, quando fame, sete e isolamento prendono il sopravvento, facendo perdere di vista la meta. Ma è solo una prova. Guarda sempre i risultati raggiunti (la tua certezza) e la meta che ti attende: la libertà. Ti benedico e prego per te. Fr MAx
- 15 febbraio, 2011
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- Grande Frate Max! colpisci sempre nel segno!!!!!!!!!!!!!!!!! contattare la società da uomo reale è strano, ma ho voglia di essere sempre meglio me stesso, ora assaporo felicità!!!!!!!!!!!!!
- 15 febbraio, 2011
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- Bè io sono un ragazzo di 19 anni, che vuole cambiare, credente, cattolico praticante, mai avuto rapporti omosessuali, ma sempre masturbazione (a volte anche tante volte al giorno), innamorato di un suo compagno di classe che per fortuna ora se n'è andato e quindi ho deciso di cambiare. Ma non ce la faccio a parlarne con nessuno, non lo sa nessuno, e anzi solo ora sto cominciando a vedere tutto ciò come un problema. Bè io vorrei cambiare, mi sto affidando a Dio completamente, ma non posso dirlo a nessuno, davvero non ce la faccio. Secondo voi non ce la farò mai, se non lo dico a nessuno?
- 18 febbraio, 2011
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- Salve a tutti. E' da poco che ho scoperto questo blog. Vorrei chiedervi se qualcuno conosce il prof.Bertorello che esercita tra Firenze e Pisa. Mi piacerebbe sapere se qualcuno di voi o qualche vostra conoscenza si è rivolto a lui e come si è trovato, grazie
- 19 febbraio, 2011
- fr max ha detto...
- Per l'anonimo del 19 febbraio. Ciao carissimo, Pace a te. Una piccola ammonizione . Non credo sia corretto in questo spazio chiedere informazioni sui professionisti facendo il loro nome; questo per evitare spaicevoli inconveninienti di qualunque tipo a loro. Ci sono tanti spazi e modi per comunicare anche in modo più privato e rivevere informazioni. Come viene rispettato il vostro anonimato che poi in forma privata ognuno ha la liberttà di poter rivelare e aprirsi nel rsisetto di una dignitosa prudenza e comprensibile custodia di sè, allora proporrei che questa attenzione venisse rivolta nei confronti di tutti. Questo solamente nel rispetto delle persone e del loro lavoro. Non è assolutamente un rimprovero ma forse un modo più corretto per rispettate e tutelare tutti! Ti benedico Fr MAx
- 19 febbraio, 2011
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- per il ragazzo di 19 anni del 18 febbraio se sei credente e praticante non dovresti avere timore di confidarti con qualcuno (di cui ti fidi) perchè sarebbe come non fidarsi di Dio stesso che ti tende la mano attraverso le persone che ti stanno vicine. comunque per cominciare con gradualità potresti contatttare qualcuno tramite email guardando alcuni indirizzin in giro nel blog. io ti posso dare il mio se vuoi parlare mttfr25@gmail.com
- 19 febbraio, 2011
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- Anonimo 27 marzo Quanto è difficile andare oltre il passato e dipingere il presente? Per qualcuno è la cosa più facile al mondo per me la più difficile. O forse è proprio quel non saper dipingere che mi porta a rivangare ciò che è stato?
- 19 febbraio, 2011
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- Per l'anonimo di 19 anni. Ciao, non ti scoraggiare. Non sei solo e la tua storia è quella di molti di noi. Sei giovane e devi mettere in conto che la croce dell'omosessualità è un peso piuttosto grave da portare. Qui parliamo tutti per esperienza personale. :-) Ma se sei credente e praticante, se impari ad offrire a Dio questa tua sofferenza e a chiederGli aiuto, Lui ti aiuterà. Io ti consiglio (se non l'hai già fatto) di leggerti anche un libro di Joseph Nicolosi, per avere almeno un'idea di cosa ti (ci) è successo a livello psicologico. Se ti dovessi consigliare, ti direi "Omosessualità, una guida per i genitori". Paradossalmente è quello che ho trovato più esaustivo. Ultima cosa: cerca di non rimanere solo. Creati un'email anonima, che possa garantirti sempre l'anonimato, se vuoi. Con Gmail ci metti 2 minuti. Poi pubblicala in uno dei tuoi post qui sul blog precisando di che città sei e che vorresti frequentare amici come te ma nelle tue vicinanze. Può darsi che ti contattino ragazzi esattamente come te con cui incontrarti. Spero circa della tua età... :-) Finalmente potresti avere delle amicizie spontanee e sincere. Non è facile per noi. In bocca al lupo! Ciao. Uno Come Voi
- 19 febbraio, 2011
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- Ciao fr.Max sono l'anonimo del 19 Febbraio. Mi spiace che la mia richiesta riguardo un professionista preciso sia stata accolto in questo modo. Non volevo arrecare danno a nessuno ne volevo mettere in difficoltà nessuno. Nella mia richiesta non c'era nessun tentativo di screditare nessuno ma solo aver consiglio da persone già passate da questo importante lavoro personale. Nonostante ciò, mi scuso. Se il gestore del blog lo ritiene opportuno, può benissimo cancellare il mio post. Grazie
- 20 febbraio, 2011
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- Il percorso è sicuramente difficile ma bisogna mettercela tutta, con tanta tanta tantissima volontà, noi siamo persone, non un niente un oggetto inanimato che deve avere paura a parlare di se,è questo il momento giusto di di parlare sempre più di noi, e dico noi persone che per una vita abbiamo sofferto, perchè non avevamo il coraggio ad essere quello che siamo, la colpa di non mettercela tutta adesso è soltanto la nostra, i nostri genitori hanno fatto del tutto per volerci felici, anche se spesso hanno sbagliato, cerco di mettercela tutta è specialmente nei momenti di stress!!!!! dagli ultimi commenti si evince la paura di parlare!!!!! tutti l abbiamo ma continuiamo un pò alla volta a raccontarci, essere fessi, cioè troppo buoni è questo il nostro problema, bisogna dire ciò che pensiamo al nemico e abbandonare le paranoie del passato!!!!! Lacan dice che la fine dell analisi è passare il rubicone ed essere ciò che vogliamo essere!!!!!!! un abbraccio
- 20 febbraio, 2011
- fr max ha detto...
- Per l'anonimo ddel 19 febbraio. Carissimo, Pace a te. Non intendo dire che arrechi danno a qualcuno ma semplicemete che forse è più prudente per avere delle risposte più precise in merito a certe questioni, usare la forma privata. Basta! Dunque con serenitrà riprendi il tuo cammino e non cessare di raccontarti. Semmai scrivimi in privato che ti chiarisco meglio la cosa. Ti bendico Fr MAx
- 21 febbraio, 2011
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- ciao sono finito qui caso ho 27 anni ed ho capito che dall'omosex si può uscire perchè innanzi tutto è nella stagrande dei casi una condizione mentale per un mancato affeto familiare e tra i pari in gioventu ,poi la cosa sbagliata è pensare che con una denna no ti capiterà mai di andare o almeno l'impossibilità di non farcela ,non è vero se ti funziona con un uomo deve per forza funzionati con la donna è una cosa naturale ,nel mio cammino ha giocato un ruolo fondamentale la fede per giustificare un progetto divino su di me (gesù disse al cieco,sei cosi perche in te si compia il progetto di dio),stare lontano dalla pornografia e adoperarsi nella castita ,in modo da accentuare ed accrescere la virilità ,insomma a me ha funzionato adesso mi trovo nel mezzo mi serve solo l' ultimo slancio per avere una vita normale
- 21 febbraio, 2011
- fr max ha detto...
- Per l'anonimo del 21 febbraio. Pace a te carissimo. Grazie, Grazie Grazie.... per questa piccola ma intensa testimonianza di luce che hai portato.. Ti prego calorosamente se riesci, raccontaci un po' i tuoi passaggi e come li hai vissuti. Saranno una manna per tanti. Se poi ti va anche di scrivermi in privato, sarò ben lieto di parlare con te (byronmp@libero.it). Ti benedico e grazie ancora. Fr MAx
- 21 febbraio, 2011
- Mamma 30 maggio ha detto...
- Libro IL RITORNO DEL FIGLIO PRODIGO Titolo originale: The Return of the Prodigal Son, 1992. Henri J. M. Nouwen Meditazioni davanti a un quadro di Rembrandt. Per ritrovare il Padre e il padre attraverso una pittura. Vale la pena leggerlo!
- 23 febbraio, 2011
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- Salve a tutti. Ma è possibile che questo problema dell'omosessualità rimanga latente per tanti anni ed emerga proprio in un periodo della vita meno opportuno? Ormai è troppo tardi. Mi sento come chiuso in un angolo... scusate
- 25 febbraio, 2011
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- Anonimo 27 marzo Crea molta confusione tra i giovani (ma anche tra molti adulti, nonchè professionisti) questa nozione del "latente". In pochi sanno quanta paura può creare una convinzione del genere! Nella mia classe spesso sentivo i compagni affermare di temere di essere inconsciamente gay, forse perchè gli era capitato in una situazione di sentirsi attratti dallo stesso stesso. E' facile capire quanto le persone che provano una pulsione di questo tipo si possano spaventare, anche perchè la stragrande maggioranza dei mezzi di comunicazione afferma che omosessuali si nasce e che è una condizione statica, ma in realtà non è così! Uomini e donne eterosessuali fin dalla più tenera età possono provare attrazione omosessuale e viceversa. Se il soggetto è a conoscenza del vero significato dell'omosessualità riesce facilmente a trovare i collegamenti con la propria vita che l'hanno portato a quel tipo di attrazione, viceversa potrebbe fare delle scelte radicali, come l'abbandonare moglie e figli convincendosi di essere sempre stato gay. Non è l'omosessualità che emerge nel periodo meno opportuno, ma il periodo meno opportuno che fa comparire l'omosessualità. Purtroppo spesso si confonde la causa con l'effetto e viceversa. L'individuazione della causa delle cose è un meccanismo fondamentale nella crescita del bambino e anche dell'adulto: il nostro cervello per prima cosa nello studiare un fenomeno ne cerca la causa e purtroppo per "risparmiare energia" spesso si fida di ciò che viene proposto dai genitori, amici o professionisti, mentre bisognerebbe prendere tutto con le pinze, non accettare nulla passivamente, ma elaborare una propria personale visione. La verità è che le persone non si stimano per niente, magari si stimano e pretendono rispetto nel proprio lavoro, nella vita sociale, ma non stimano se stesse, si credono incapaci di comprendersi. E così affidano sempre più il proprio corpo al medico e la propria psiche allo psicologo. Le persone parlano delle proprie malattie fisiche come di qualcosa di esterno a loro, che non le riguarda, una sventura di cui il medico è pagato per occuparsene. Ai medici sta bene che la gente ragioni così, agli psicologi un pò meno, ma alla fine sembra che ne guadagnano tutti. Questo per dire che non esiste nulla di predestinato, latente, nascosto: in ogni istante creiamo la nostra VITA! Anche quando non abbiamo le chiavi per comprenderci è bene agire da osservatori esterni senza voler trarre conclusioni totalizzanti e definitive. Siamo sempre in crescita, anche se spesso (non solo nell'adolescenza) siamo portati a voler fissare un nostro ruolo, una nostra identità che ci permetta di conquistarci uno spazio nella società, nel mondo.
- 25 febbraio, 2011
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- L omosessualità è una difesa talmente grossa, che accompagna un sentimento di vergogna che soffoca la persona ai suoi modi di agire,( vorrei ma non posso, non sono capace, sono stato educato a vivere per gli altri).La latenza non dura solo sei anni come per le persone con uno sviluppo maturo che hanno conosciuto un Padre sano e una madre giusta che hanno reso l individuo indipendente. La nostra latenza è durata trenta, quindici, venti anni, fino a quando non abbiamo conosciuto l età ,matura ci siamo anestetizzati di tanto male come i tossicodipendenti, pensavo proprio a questo ieri, alle persone che mi sono avvicinato e mi hanno fatto tanto male, volevano solo la mia bocca e il mio sedere, e io dopo mi sentivo malissimo, era gentaglia molti di loro persone con famiglia e figli alcuni anche uomini in divisa che schifo!!!!!!! Ragazzi fortuna che la latenza è finita!!!!!!! certo adesso la crescita comporta difficoltà maggiori, che per un adolescente. Bisogna crescere adesso!!!!!!!!!!!!! La mia attrazione per persone in divisa caro Frate Max aiutami a capirla potrebbe essere collegata alla figura di mio padre chiuso, preciso, con poca personalità? capitano ancora momenti che guardo un bel polizziotto o carabiniere, mi colpiscono addirittura quelli più rozzi e maleducati ma come posso scacciare questi pensieri sempre meglio!!!!!! aiutoooooooo
- 26 febbraio, 2011
- fr max ha detto...
- Per Carlo. Ciao caro , PAce a te. Le pulsioni tendono a fissarsi su un oggetto che tende a diventare il focus dove far confluire tutto il bisogno emotivo dal quale ci si è distaccati (ma solo dal livello razionale) e che resta forte e insistente a livello emotivo profondo. Se una certa tipologia di maschi attizza la pulsione potrebbe collegarsi al fatto che hai bisogno di quell'immagine di sicurezza che la divisa per stereotipo fornisce; quella sicurezza e stabilità che non hai ricevuto nel rapporto con tuo padre chiuso e con poca personalità. Quell'idea però non è solo presente fuori di te ma anche dentro la tua mascolinità danneggiata ( comprendi il termine, nel senso di sofferta!)e che ha bisogno di emergere ed essere sanata attraverso le relazioni, la condivisione e sperimentando che anche tu nelle varie situazioni puoi essere deciso, di prenderti le tue responsabilità, di essere affidabile, etc. I modi rozzi estremizzati che tanto attirano compulsivamente parlano forse di una libertà di esprimerti che forse tu non riesci a concederti fino in fondo con i tuoi pari? Se solo in queste situazioni provassi a entrare in relazioni con queste tiipologie sentiresti scomparire la pulsione, ma mi rendo conto che non puoi metterti a fermare le persone. Allora cresci in esercizi quotidiani di relazione autentica e libera con i maschi; lasciati andare nel condividere quello che senti veramente e non pulsivamente. Ti consiglio poi di leggere "oltre l'omosessualità" di Nicolosi; è molto chiaro su queste dinamiche. Ti benedico Carlo e spero un giorno di poterti incontrare. Ci conosciamo da tanto! Ti benedico Fr MAx
- 26 febbraio, 2011
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- Caro Carlo, se c'è una cosa che ho capito della nostra omosessualità è che, quando proviamo una forte attrazione per qualche ragazzo/uomo, dobbiamo chiederci: - che cos'ha lui che io non ho e di cui sento un forte bisogno? - che cosa vedo in lui di tanto attraente? Nel tuo caso specifico, secondo me (ma ti assicuro che ci assomigliamo tutti in tante cose), l'uomo in divisa rappresenta l'AUTORITA', la FORZA, la SICUREZZA. Tutti aspetti che molto facilmente i nostri padri non sono stati capaci di darci. Sono caratteristiche, queste, che ci mancano e che per questo andiamo a cercare nelle persone che meglio le esprimono. Sei d'accordo? Uno Come Voi
- 26 febbraio, 2011
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- PER FRA MAX Caro fra Max, ti scrivo per chiederti che confini ci sono tra ansia, paura, depressione lieve e, quindi, omosessualità derivata. Sono giunto a un punto della mia vita in cui sono caduto come un pero dentro me stesso e sento tutti questi sentimenti in me: paura, ansia, disistima, paura e incapacità di scegliere mi rendono completamente inerte e indifferente alla vita. Non riesco nemmeno più a pregare come vorrei e mi chiedo in quali di queste pieghe si sia nascosto Dio. Non riesco più a lavorare, ho perso ogni "aggressività" positiva. Alcuni mi dicono che è un problema recente ma dentro di me sento che questa cosa è recente perchè è esplosa con questa forze solo ora ma, in realtà, viene da lontano, da un "male" che è cresciuto in me da tempo e mi impedisce di vivere in verità e libertà. Cosa ne pensi tu?Dovrei rivolgermi alla psicoterapia?da solo non riesco a risolvere questo problema.
- 26 febbraio, 2011
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- Grazie frate Max e grazie uno come voi, quello che mi scrivete lo penso anche io!!!! Frate Max sei uno psicologo dok!!!! spero veramente di incontrarti un giorno come spererei di incontrare tanti di voi!!!! siete angeli ed è un vero miracolo esserci conosciuti!!!! siete le prime persone da quando stò facendo chiarezza con il mio essere VERO, alle quali parlo di me, oltre al mio analista, ma le vostre risposte valgono tanto tanto. E' inutile ripetere che in passato vivevo senza vivere, adesso si tutto mi è chiaro, sono un uomo e sono felice di esserlo!!!!! ma il coraggio di affrontare le situazioni nuove è ancora nascosto dalla vergogna!!!!! ad esercizi e forza di volontà e giuro ne ho tanta devo fare essere la mia vita per come la stò pensando!!!! una donna,dei figli, e dare tanto amore vero alle persone che ho tanto invidiato per rabbia!!!! Abbraccio tutti
- 26 febbraio, 2011
- fr max ha detto...
- Per l'anonimo del 26 febbraio. Ciao carissimo, Pace a te. Grazie di aver teso le tue braccia a questo spazio e in modo particolare a me che ti porto da subito nella mia preghiera. Le cose di cui parli ovvero ansia , paura, disistima etc hanno un terreno comune dove si alimentano e crescono: un cuore che non si ama! Non volersi bene, non accettarsi, non accogliersi, non percepirsi un dono per se e per gli altri, sono gli elementi di questo terreno da cui spuntano piante velenose per la tua vita e il tuo equilibrio. E allora? Ritornare all'origine, a quel Prodigio che sei Tu, che è la tua vita che è il Progetto che tu sei e che sei chiamato a divenire. Il terreno che fa fiorire la tua vita ha bisogno di riscoprire l'essenza della vita, imparando ad estirpare le erbe cattive chiamando per nome il male, l'errore, le ferite e riscoprire la bellezza dell'essere un Progetto Prezioso. Comunque se vedi che le cose da solo non riescono a decollare, chiedi una mano, magari anche al tuo medico di fiducia. Non Lascirti andare. Io ci sono. Ti abbraccio e Benedico Fr Max
- 26 febbraio, 2011
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- Anonimo 27 marzo Ho mollato l'università forse perchè mi sono sentito schiacciato dalla responsabilità e dal carico di lavoro che la mia testa non ha saputo gestire. Ora mia madre è disperata e mio padre vorrebbe parlarmi per capire cosa c'è che non va (se n'è accorto ora?). Io ho fatto presente che la mia vita è sempre stata una continua lotta con me stesso. Perchè non riesco a trovare la felicità in quello che faccio, dato che ho una famiglia con cui potrei condividerne le gioie e i dolori? perchè ho bisogno di avere degli amici per sentirmi accettato nel mondo?
- 27 febbraio, 2011
- fr max ha detto...
- Per anonimo 27 marzo. Carissimo PAce a te. Non è questa l'ultima parola sul tuo dolore attuale. Lo studio è il primo ambito dove vanno a confluire tutte le tensioni. Una pronta soluzione. Apriti. Non chiuderti. Tendi le mani a qualcuno. LAscia entrare l'altro nel tuo dolore e non farti divorare dalla rabbia. Da solo e con le tue elaborazioni mentali, anche se buone, non puoi farcela. In questo cammino la salvezza è Condividere. Scrivimi se hai bisogno. Non Chiuderti. Ti benedico. Fr MAx
- 28 febbraio, 2011
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- 27 Marzo!!!!!! non mollare, adesso che hai un vero scopo continua, essere rinunciatario significa nasconderti nel passato e questo per il tuo percorso di nuova vita non si deve fare assolutamente!!!!!! continua l università è una cosa che ti interessa tanto e poi và di pari passo con il tuo percorso verso l autenticità!!!!! cerca di cominciare anche un tuo percorso psicoanalitico che può servirti come analisi didattica!!!!! cerca di parlare con papà non è mai tardi!!!!! e ricorda dobbiamo sempre meno piangerci addosso!!!!! peccato in italia non esistano comunità terapeutiche per ex omosessuali, questo spazio rendiamolo la nostra comunità!!!!! prego per te a Dio che ti dia tanta forza e rimettiti in discussione nel modo giusto!!!! cerca di sfruttare lo studio di gruppo e gli esami finiranno presto!!!! In bocca al lupo fratellino mio, ti voglio tanto bene!!!!!
- 28 febbraio, 2011
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- sempre per te 27 marzo!!!! non ti annoiare dei vecchi racconti che la psicoanalisi racconta all università!!!!!! adesso la psicologia ha bisogno di una ventata di nuovo, di ritrattare le speranze che molti ci hanno negato nella cura dell omosessualità, per rendere noi disperati di voler cambiare, persone impossibilitate all ascolto. Adesso è tempo nuovo, nota Nicolosi e altri, e tutte le critiche che ci fanno, molti tuoi colleghi di università avrebbero voglia di pensarla come noi ma hanno paura di essere zittiti da chi regna l ambiente. Il tempo è il nostro, datti da fare e non demordere mai!!!!!! un bacio
- 01 marzo, 2011
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- salve ragazzi... vi leggo spesso. il mio problema è la masturbazione... non riesco a vincere questa droga... qualcuno di voi ci è riuscito? se è si, come? è veramente difficile... sto facendo passi da gigante da solo, però questo proprio non riesco a combatterlo.... aspetto vostre risposte. vi abbraccio!!!!
- 01 marzo, 2011
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- vi lascio il mio indirizzo per chi volesse contattarmi danstronger@live.it Carlo mi piacerebbe scambiare 4 chiacchere con te.. se ti va!!
- 01 marzo, 2011
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- Dan, penso per mia esperierza, abbandonare pensieri omosessuali indesiderati, significa smetterla di fantasticare con pensieri omosessuali. La masturbazione è la droga del omosessualità egodistonica, una ne tira un altra.Cerca di diventare Padre di te stesso, dettati delle regole sulle cose che non ti piacciono, l importante è essere forti. Dici che hai fatto grossi progressi non sò a che punto eri, ma la masturbazione è l anestesia dell egodistonico. Nel momento in cui comincerai ad anestetizzarti meno, i progressi saranno veramente enormi, comincerai a guardare il mondo con occhi diversi. Ripeto ti rispondo riferendomi alla mia esperienza. Io ho fatto in analisi una profonda elaborazione del lutto, e la stò ancora continuando.Elaborando il passato e le mie ferite ho pianto e sono stato pieno di rabbia per le persone che mi avevano fatto del male, quel male ho capito poi con il tempo che era l unico modo in cui avevo ricevuto il "bene", ovviamente nel modo sbagliato dalle persone a me più vicine, madre insicura e iperprotettiva, padre impersonale, le mie fantasie omosessuali ricadeveno sempre con le persone che con la ragione erano quelle che si allontanavano dal mio essere, il bene per mè non doveva esistere mi nutrivo del male, di gente che mi ha solo sfruttato sessualmente, gente chiusa, senza personalità, non ho mai consumato una birra con loro era solo dieci minuti di sesso schifoso.E' una bella rinascita per chi la desidera ma bisona lavorare duramente!!!!!! In bocca al lupo!!!! basta con il passato, pensiamo al presente e costruiamoci un buon futuro
- 02 marzo, 2011
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- ciao mi presento sn ben e dv compiere 18 anni da molti anni a questa parte so di essere bisex.. O cercato di pensare k nn era vero molte che nn era naturale ma alla fine lo accettato ed e finita ...ora l'anno scorso nel mese di aprile o conoscito un ragazzo di 16 annia dir poco fantastico di cui me ne sn innamorato subito e nn so piu k fare a lui o confessato k sn bisex e la presa bene quello k nn gli o dtt k e lui k amo gli o inventato di volero un altro nostro amico.. E lui ci a creduto. Ora vi kiedo un aiuto nn voglio piu essere geloso di lui soffrire per lui voglio essere normale etero nn voglio essere gay e una condanna... Vi prego mi aiuti=( lo amo talmente tanto...
- 02 marzo, 2011
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- Ciao Dan, senti, purtroppo non ho tempo di scriverti molto stasera perché devo uscire. Però anch'io mi sono trovato ad affrontare la mia battaglia contro la masturbazione. Io ero proprio malato. Se ti può bastare, leggi il mio post risalente al 16 gennaio 2011. Lì sono entrato nei dettagli della mia esperienza. Forse ti può servire. Con l'aiuto di Dio, puoi farcela. Ma consideralo una lotta contro un demone. In bocca al lupo. Uno Come Voi
- 02 marzo, 2011
- Eracle ha detto...
- X Dan: per vincere la masturbazione devi pregare spesso, molto e con fede il Santo Rosario (con me ha funzionato e continuo a recitarlo sempre), è una preghiera potentissima che mi ha fatto conquistare e mantenere un grande auto-dominio.
- 02 marzo, 2011
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- x carlo grazie per avermi incoraggiato... mi è piaciuta la frase "Cerca di diventare Padre di te stesso", si hai ragione...con buona volontà c'è la farò..anzi c e la faremo!! x Uno Come Voi e x Eracle io non sono proprio credente... già da un anno ho smesso di venerare e pregare un dio. in seguito a troppe ingiustizie che ci sono a questo mondo... troppe domande che non hanno risposte...kmq vi ringrazio per l augurio...
- 05 marzo, 2011
- Mamma 30 maggio ha detto...
- Molte volte chiediamo a Dio: "Perché?", invece di chiedergli: "Per che cosa? "A quale scopo?".
- 05 marzo, 2011
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- Anonimo 27 marzo X DAN Le risposte alle domande devi trovarle tu, mica puoi pretendere che te le regali Dio, che poi è un Dio creato dalla società in cui vivi. Studia varie religioni e scopri ciò che la tua anima sente appartenerle perchè solo così puoi trovare ciò che cerchi. Siccome non trovi delle spiegazioni affermi che Dio non esiste, ma probabilmente non vuoi davvero delle risposte ed usi il non trovarle come scusa per alimentare e dare causa esterna al tuo pessimismo. Ti dico questo perchè per me è stato così.
- 05 marzo, 2011
- fr max ha detto...
- Per Dan Ciao carissimo e PAce a te. Grazie per aver trovato in questo spazio una nuova possibilità alle tue difficoltà. Sul problema della masturbazione compulsiva non aggiungo nulla ai molteplici interventi fatti dagli altri del blog, tuttavia deve farti riflettere però quanto la questione che hai proposto sia diffusa oggi. Ovvviamente c'è da dire che la tua storia essndo unica come quella di ciascuno avrà delle sue specifiche motivazioni che ti portano all'uso ricorrente della masturbazione. Allora si tratta di approfondire quelle. Dunque ti suggerirei di parlare piùdi te e di quello che ti fa star male. Certo è che l'Uomo è un essere relazionale; la masturbazione invece è un atto do profondo isolamento!!!! Se vuoi scrivimi in privato sarò lieto di ascoltaerti (byronmp@libero.it). Mi spiace molto che ti sia allontanato da Dio....mano male però che Lui e fedele e non si allontana mai da te. Ti abbraccio fraternamente Fr MAx Perl 'anonimo del 2 marzo. Caio carissimo. Grazie del tuo intervento anche se breve. Spero che tu riesca a parlarci un po' più di te. Rispetto alla bisessualità ti consiglio di non ragionare con categorie di questo tipo. Alla tua età e con una storia dolorosa alle spalle è facile vivere tempi di confusione e disorietamento. Per cui cerca di affidarti in TODO a qualcuno, Ti abbraccio forte. Fr Max
- 06 marzo, 2011
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- Anonimo 27 marzo Oggi sono veramente felice :-D Ho pulito il mio laghetto e comprato un pesciolino rosso per far compagnia a quello che già avevo... Mi sento molto bimbo e mi piace ahahah Buona settimana a tutti gli amici del forum
- 06 marzo, 2011
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- Ragazzi vorrei chiedere ad uno di voi che ha superato il problema, o che pian piano lo sta facendo, se è possibile privatamente parlarne...vi prego :(
- 07 marzo, 2011
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- Per anonimo 7 marzo, caro amico per quanto mi riguarda non è il superamento di un problema, ma il raggiungimento coraggioso di essere la persona che sei e già un tempo pensavi di essere, ma senza il coraggio di poterlo diventare. La cosa che mi è mancata e, penso sia mancata a quasi tutti noi e un edipo risolto nel modo giusto. Mi sono informato tantissimo e negli ultimi tempi non per vantarmi ne so forse quanto psicologi e anche di più, a parte l analisi personale ma anche le letture psicoanalitiche contano ormai più di 30 testi. Lacan è il mio psicoanalista preferito è molto vicino a Freud fino a un certo periodo se ne distacca verso i 50 anni. L edipo per Freud e per Lacan e il periodo della identificazione sessuale, Lacan spiega molto bene parlando dell edipo e parla dell importanza del Padre per il bambino verso i 5 o 6 anni di età, a questa età dovrebbe finire la fase simbiotica tra madre e bambino, e il padre dovrebbe cercare di separare il bambino dalla madre facendogli capire che la madre è la compagna del padre e non l amante del bambino. Se la separazione non avviene perchè la madre è inadeguata e il padre debole, il piccolo potrebbe pensare che anche la madre ha un fallo e che quindi lui è come la madre, a volte vedendo il padre troppo assente ne diventa un quasi amante premuroso, l amerà a tal punto che per il futuro giovane sarà difficile amare un altra donna che non sia sua madre. Caro mio bisogna darci dentro tra psicoanalisi e ad aprirsi a nuove conoscenze reali, cominciare a vivere senza sentimenti di vergogna rifiorendo nella sincerità di se stessi.
- 07 marzo, 2011
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- ciao a tutti..mi chiamo emilio è la prima volta che scrivo su questo blog..con il computer sono molto scarso e non so neanche se questo messaggio verrà pubblicato..ho letto molte storie di ragazzi che come me stanno vivendo situazioni difficilissime!la prima volta che ho letto tutte queste storie ho pianto come un disperato..xkè alla fine è questo che sono!un disperato!ho 20 anni e sono 4 anni che lotto con tutte le forze che mi restano per estirpare questo morbo che mi sta distruggendo!logicamente non ne ho mai parlato con qualcuno.Non ce la faccio piu a piangere,a chiedermi chi sono,che sono,cosa ne sarà di me.tutta questa sofferenza mi ha avvicinato molto a dio e devo dire che mi sta aiutando moltissimo..credo proprio che le ultime forze che mi rimangono me le sta dando Lui!non ho mai avuto rapporti sessuali con persone del mio stesso sesso,anche se ne ho avuto la possibilità..mi sono sempre opposto con forza a queste pulsioni ma il desiderio sessuale ultimamente è cosi forte che non so per quanto tempo potrò resistere.Ho un disperato bisogno di aiuto..vedo tutto cosi incerto e buio.l unica certezza che ho è che voglio uscire da questa condizione!sogno di diventare un Uomo fiducioso delle mie certezze,con una donna che mi ama e che io ami piu di me,voglio diventare un padre speciale e avere una vita normale!!non so se qualcuno leggerà questo messaggio..vorrei sapere solo se qualcuno puo darmi numeri telefonici o informazioni su qualche associazione che tratta questo tipo di problemi..ciao e grazie a tutti!
- 08 marzo, 2011
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- Anonimo 27 marzo Qualche giorno fa ho visto un film sull'omosessualità incredibilmente coerente alla realtà. I registi mi stupiscono sempre più per la loro incredibile capacità analitica. Il protagonista era un ragazzo omosessuale che aveva perso il padre da bambino e da quel momento "faceva coppia" con la madre, si sottolineava che sembravano 2 amanti più che madre e figlio. Lui amava ed odiava nello stesso tempo la madre dalla quale non riusciva a separarsi e nello stesso tempo aveva una relazione con un uomo più grande. La madre accettava le relazioni omosessuali del figlio, ma non voleva separarsene e faceva di tutto affinchè le restasse sempre accanto. Inoltre il figlio aveva crisi epilettiche ed era descritto come fortemente disturbato nel corpo e nella psiche. Nei film si può dire la realtà sull'omosessualità, mentre nelle discussioni televisive è severamente vietato?
- 08 marzo, 2011
- fr max ha detto...
- Per Emilio. Ciao Carissimo, Pace a te. Ben venuto in questo spazio dove spero tu possa iniziare a non sentirti più solo. Sei molto giovane e hai tante possibilità di camminare e scoprire il Progetto Meraviglioso che è la tua vita e come questa può essere vissuta in pienezza. Dunque cerca di star sereno anche se immagino che l'ansia e la paura siano tante. Innanzitutto non devi allarmarti troppo. Il fatto che tu sia riuscito anche a non cedere a relazioni omosessuali parla di una volontà ferma di fare qualcosa. Questo spazio ti offre la possibilità di condividere la tua storia così da poter consegnare le tue paure e scoprirti non più solo. Per il cammino da fare occorre conoscere meglio la tua storia. Anche se simile, ognuno ne ha una. Allora se vuoi da parte mia hai la piena disponibilità ad ascoltarti. Se vuoi puoi scrivermi in privato (byronmp@libero.it). Io sono un frate francescano che da un bel po' di tempo vive in questo spazio e cerca di offrire il proprio ascolto a chi tende le mani. Dunque ci sono. Sulle associazioni che potrebbero darti una mano ce ne sono ma ti ripeto è bene parlarne un attimino meglio. La mia premura è adesso rassicurarti, rincuorarti e garantirti la mia vicinanza umana e nella preghiera. Non avere paura. Rafforza le motivazioni che ti spingono a voler iniziare un cammino di libertà. Questo è già tanto ed è importante per iniziare. TI abbraccio forte Emilio e ti Benedico. Ci sono!! Fr MAx
- 08 marzo, 2011
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- All'Anonimo del 7 marzo che ha chiesto di potermi scrivere privatamente. Ciao. Non ho nessun problema a darti la mia email. Ne avevo creata una apposta per questo blog. È: unocomevoi@gmail.com Non so se sarò in grado di aiutarti, però posso garantirti che si può uscire dalla schiavitù della masturbazione e degli impulsi sessuali in genere. Ti dico subito che non credo che questo si possa fare senza l'aiuto di Dio... è talmente difficile... per me è stato davvero come uscire dalla droga o dall'alcolismo. Non saprei con che altro paragonarlo. Però adesso mi sento libero e sereno. È ovvio che non è una cosa che racconto fuori di qua, dove bisogna essere machi, smaliziati e uomini di esperienza, e dove la castità viene vista alla stregua della sfigataggine. Però io, quelle catene, non le voglio più. Ti dico ancora un'altra cosa: all'inizio sembra un'impresa disperata, tanto che ti viene da pensare "ma io, un'intera vita così, non la reggo!", poi, però, man mano che perseveri, il demone che ti tiene in pugno è costretto a mollare la presa e si indebolisce. Devi solo resistere agli attacchi più violenti, che sono quelli della prima fase e che ti colpiscono nella mente tanto quanto nel corpo. La preghiera aiuta davvero tanto. Non lo crederesti! Confermo quello che ha scritto anche un altro ragazzo del blog, e cioè che il Rosario dà grossi risultati in questa battaglia. Non l'avevo mai detto prima perché non volevo sembrare troppo fanatico, ma è proprio così. Bisogna solo essere costanti perché prende molto tempo... Se vuoi io ci sono. Tieni solo conto che sono uno scrittore lento. Abbi pazienza, poi ti risponderò. :-) Ciao Uno Come Voi
- 08 marzo, 2011
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- PER FR MAX ciao sono emilio.sono stato contentissimo di leggere la tua risposta!non ci speravo!prima di tutto voglio dirti grazie per le tue parole!spero presto di contattarti in privato.inizio nel dirti che nella mia vita sono stato una persona piuttosto determinata ed è stata questa determinazione che non mi ha fatto cedere a quelle tentazioni cosi forti!ho iniziato a capire di essere gay intorno ai 16 anni..ma non davo peso a questa cosa..tra me e me pensavo che era impossibile che fossi "diverso".con il tempo pero la cosa peggiorava e non sentivo piu l attrazzione per le ragazze o meglio mi sentivo impaurito ad allacciare una relazione con loro perche poi temevo che non sarei riuscito a fare l amore.da quel periodo non sono piu andato con una ragazza.giorno per giorno mi sentivo sempre piu perso e attratto dai ragazzi.ho conosciuto un ragazzo per un periodo ma mi sono allontanato quando ho capito che stavo per cedere nel fare sesso con lui..per un bel po ho tenuto il suo numero, e la tentazione di richiamarlo era cosi forte che entravo in una crisi che mi faceceva letteralmente impazzire!ma non l ho chiamato piu e cancellai il suo numero.è tantissimo tempo che prego Dio di darmi una mano per uscire da questo inferno!credo molto in Lui ma forse è lui che non crede in me.Io penso che nella vita non si nasce omosessuali ma sono le situazioni che ci circondano a portarci verso la strada sbagliata.. i miei genitori per esempio hanno divorziato quando ero piccolo e mio padre l ho perso quasi di vista.Per me fu un trauma all inizio.quando ero piccolo lo amavo in maniera spropositata poi cominciai ad odiarlo ed ora provo pura indifferenza.credo che il passato ora sta riemergendo,ed io dunque vado alla ricerca di quella parte maschile che mi è sempre mancata..questa cosa mi spaventa in un modo quasi indescrivibile! caro fr max in soldoni questa è la mia storia..spero di avere una tua risposta..ti abbraccio forte a te e tutte le persone di questo importantissimo blog!ciao da Emilio
- 09 marzo, 2011
- fr max ha detto...
- Per Emilio. Grazie carissimo della tua disponibilità a consegnarti nella tua vulnerabilità. Scrivimi quando vuoi in privato. Per il resto accolgo le tue fatiche e valorizzo la tua forza e la capacità di fermarti e non andare oltre la spinta delle pulsioni...non è da tutti e ciò ti rende merito anche perchè non va ad aggiungersi ad altre tensioni che inevitabilmente ne scaturirebbero. La storia difficile con tuo padre avrà segnato il tuo cammino ma stai sereno perchè camminando lungo il sentiero della guarigione del cuore, scoprirai un modo nuovo di guardare alle tue ferite e alla tua storia. Un appunto, a un certo punto scrivi : è tantissimo tempo che prego Dio di darmi una mano per uscire da questo inferno!credo molto in Lui ma forse è lui che non crede in me Non credo che sia molto esatta questa tua affermazione. Se c'è uno che non smette mai di scommettere su di te è proprio lui, Dio. Pensa alla Parabola del Figliol prodigo e all'Amore di questo Padre che non cessa di sperare che prima o poi il figlio torni a casa e quando lo vede tornare da lontano, gli corre incontro e senza chiedergli nulla lo abbraccia e fa festa con lui. Dio è sempre un passo prima di te, perchè è tuo Padre. Aspetto tue nuove. Ti abbraccio forte e ti benedico. Fr Max
- 09 marzo, 2011
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- Ciao a tutti..vengo spesso su questo sito per leggere i vostri commenti e anche gli articoli degli esperti con tutti i loro consigli...anche io ho avuto una storia abbastanza difficile..ma ieri forse si è aperto qualcosa nel mio cuore.. Ho preso un diario e ho iniziato a scrivere questa domanda: Cosa cerchi negli altri ragazzi ? e ho iniziato a scrivere le risposte (tante !) : la bellezza fisica, la mascolinità, l'essere sportivi e vincenti,l'essere sicuri di sè,e altre cose....poi ho iniziato a domandarmi : ti piacerebbe avere un amico forte fisicamente ? si' mi piacerebbe. Ma se un ragazzo non fosse muscoloso ma avesse un fisico esile e gracile, tu rinunci all'amicizia solo per questo ?? e qui è dura rispondere...ma mi sono fatto coraggio (contro la mia volontà) e ho risposto : NO, anche se fosse esile sarebbe lo stesso mio amico. Poi ho continuato : ti piacerebbe avere un amico sportivo e vincente ? si' mi piacerebbe. Ma se un ragazzo non avesse mai fatto sport, non fosse atletico, non può essere tuo amico per questo ? Ho risposto: no, sarebbe mio amico lo stesso.....e cosi' ho applicato questo metodo con la mascolinità /non mascolinità, vestirsi alla moda /non alla moda, essere sicuri di sè /essere timidi, avere una bella faccia /essere brutti......alla fine mi sono accorto che rispondendo ogni volta ''mi piacerebbe che fosse cosi', ma se non lo è va bene lo stesso''....il mio cuore si libera, riesco ad amare di più, riesco ad amare l'altro anche se non è perfetto.....perchè alla fin fine ''mascolinità,bellezza, successo, simpatia,ecc'' sono tutti idoli, sono ostacoli all'amore vero , che è quello senza condizioni....
- 10 marzo, 2011
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- Ciao a tutti sono emilio.un saluto particolare anke a te fr max!giorno per giorno mi rendo sempre piu conto che questo blog è davvero importante!non so il perchè ,ma in questi giorni che vi sto scrivendo mi sento meglio..quanto spero che ognuno di noi possa realizzare i propri sogni e non soffrire piu per questo male che ci logora e ci marcisce!!quando si dice: "Non tutti i mali vengono per nuocere"...io penso che questo male ci da la possibilità di avvicinarci a dio..che ci plasma e ci modifica come lui vorebbe e come noi vorremmo..Cioè in un certo senso noi siamo persone alle quali è stata data la possibilita di assaporare e VIVERE il vero senso della vita!purtroppo attraverso la sofferenza!!.. e quello che dobbiamo fare è cogliere questo "SENSO" e accogliere dio dentro di noi..Quante volte ho pensato:"se dio mi vuole cosi bene,perche mi fa soffrire cosi tanto!"quante volte me la sono presa con lui!piano piano sto capendo che ho SBAGLIATO io nei suoi confronti, lui per me e per noi ha davvero qualcosa da parte!qualcosa di speciale!qualcosa di inimmaginabile!sto pregando diversamente in questi giorni..puo sembrare banale ma appena finisco di pregare mi sento diverso,quasi fortificato..secondo me è questo il modo in cui dio ci dimostra che ci è vicino,che ci aiuta in questa battaglia..non si fa vedere ma nel cuore si fa sentire..dobbiamo imparare a non dubitare di lui,lo dico io che moltissime volte ho dubitato sulla sua esistenza..ogni volta che dubitiamo di lui è come se azzerassimo tutto il lavoro che lui, giorno per giorno poco per volta,costruisce e fa dentro di noi!!volevo rispondere anche all ANONIMO DEL 10 MARZO e dire che è verissimo quello che dici..le persone che tu definisci "vincenti,forti"spesso si rivelano deludenti,vuote,deboli..non voglio fare assolutamente di tutta l erba un fascio, ma avvolte l apparenza ci allontana dalle persone che veramente valgono qualcosa e dal vero volersi bene,dall amore,che come dici non ha condizioni.ora vi saluto e vi abbraccio forte tutti!
- 11 marzo, 2011
- Mamma 30 maggio ha detto...
- Condivido queste due frasi corte, ma molto significative, tratte da una presentazione di Encourage (gruppo di sostegno per genitori di Courage): La genesi dell´omosessualitá "Se il tema della separazione, rottura, diffidenza, mancanza di soddisfazione penetra nel rapporto primario con i genitori, la desolazione penetrerá nel piú profondo della sua anima e della sua identitá." "Dio é l´amore del bacio di nostra madre e il forte e caldo abbraccio di nostro padre."
- 11 marzo, 2011
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- Ciao a tutti, sono la mamma di un ragazzo di 19 anni. Non so cosa gli stia succedendo da qualche anno a questa parte. Lui, stando a quel che mi dice e che mi risulta, ha solo avuto storie d'amore e di coinvolgimento fisico con delle ragazze e mai con dei ragazzi. Eppure mi dice di essere gay, di sentirsi atratto dai ragazzi. Lui non ha avuto i problemi che purtroppo hanno avuto gli altri ragazzi; è sempre stato al centro dei miei interessi e di quelli di suo padre con il quale ha sempre avuto uno splendido rapporto. E' forte, bello ed intelligente, pieno di amicizie e di interessi. Crede in Dio. Ed è anche per questo che non riesco a capire cosa gli succede, il perchè di tanta sofferenza. E' possibile che quando era un ragazzino (con uno o due chili di troppo) si sia sentito, per tale motivo, inadeguato alle ragazze. E' possibile che qualcuno lo abbia ferito in tal senso? Ed ancora possibile che una sciocchzza simile possa condizionargli la vita e portarlo ad una sicura sofferenza. I ragazzi che lo attraggono sono tutti uguali: magrissimi. Chiedo a Padre Max di pregare per lui ed a chi vorrà di aiutarmi a capire. Non so cosa fare per aiutarlo ad amarsi. Mamma del 15 Marzo 2011
- 15 marzo, 2011
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- Cara mamma 15 marzo,se tuo figlio in qualche tappa dello sviluppo, non si è accettato per come era, questa potrebbe essere senza dubbio una rinuncia ad essere quello che è, cioè un ragazzo, se da ragazzino guardava le ragazzine ma loro non lo filavano ciò gli ha sicuramente indebolito l autostima. Per quanto riguarda me, io fino a 16 anni ero grassottello e invidiavo i miei amici che avevano ragazzine, poi una estaTE DEI 17 ANNI DECISI DI MANGIARE SOLO ENORMI ZUPPIERE DI FRUTTA E DIMAGRII TANTO, DIVENTAI CARINO, LA PRIMA RAGAZZA L HO AVUTA A 19 ANNI,ma la mia autostima era distrutta da amici e famiglia che mi nutrivano di sola incertezza verso il mio essere. Dopo la prima ragazza sono stato nel giro di un un paio di anni con altre 3 ragazze dalle quali mi facevo sempre lasciare in quanto ero pieno di sentimenti di inferiorità, devo tornare presto a casa, mamma è sola, tante scuse che mi facevano chiudere in mè stesso senza mai lasciarmi andarwe come avrei voluto. Il tempo trascorreva giornate senza vita, tanta solitudine, amici come con i quali avevo il terrore di parlare di mè, fu allora che cominciai a masturbarmi nevroticamente, ad avere incontri con uomini conosciuti così per caso a telefono, e li mi facevo umiliare con enormi sensi di colpa. Poi tutto cambia nel momento in cui ti rendi conto che la vita è un premio, ma recuperare il passato è tosta!!! adesso è tanto tempo che ho realizzato chi sono, e sicuramente sono io, bisogna continuare nella realtà!!!!!! baci ed è una cosa stupenda quella che tuo figlio ti ha detto chi è!!!! adesso deve solo capire se è felice della sua sessualità!!!!
- 15 marzo, 2011
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- Anonimo 27 marzo X Mamma 15 marzo Ti riporto le parole di Worthen: "Il desiderio sessuale si fissa su ciò che era già stato il centro d’interesse della vita del bambino (magrezza degli altri): l’invidia viene erotizzata." Quando ero iscritto a siti di incontri gay notavo che molti cercavano partner più piccoli per recuperare una parte del loro passato in cui sono stati feriti. L'età dei ragazzi a cui si sente attratto corrisponde più o meno a quella che aveva quando veniva deriso per il peso?
- 15 marzo, 2011
- fr max ha detto...
- Per LA mamma del 15 marzo. Ciao carissima madre. Pace a te. La confusione di tuo figlio potrebbe derivare da tante cose anche se apparentemente non riscontri nulla di anormale come tu dici. Si tratta di capire cosa sia accaduto nel suo cuore e soprattutto come in lui tutto questo sia risuonato. Gia il fatto di non aver avuto una serena relazione col proprio corpo dice molto della sofferenza e delle difficoltà che può aver incontrato nelle relazioni , comprese quelle maschili. Sarebbe prezioso se riuscissi ad avvicinarlo a questo spazio e a fargli leggere un po' di questi interventi. Poi ricorda che se lui volesse parlare o scrivere io sono a disposizione (byronmp@libero.it). Prego per lui e per te e ricorda che ci sono. Un abbraccio Fr MAx
- 16 marzo, 2011
- Mamma 30 maggio ha detto...
- X mamma 15 marzo Se posso esserti d´aiuto puoi scrivermi a questo indirizzo corri.lola@hotmail.com
- 16 marzo, 2011
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- Anonimo 27 marzo X Carlo non mi ricordo se avevi lasciato il tuo indirizzo email, se puoi potresti scriverlo? vorrei poterti scrivere in privato. Ciao
- 16 marzo, 2011
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- caro 27 marzo, fratellino mio, la mail la uso pochissimo, e a volte dal lavoro, quindi non c è tanta riservatezza!!!!! se vuoi ti lascio un mio cell e se dovessi trovarlo spento mi lasci un messaggio va bene? parlarsi è sempre più bello no????? fammi sapere!!!!
- 16 marzo, 2011
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- Grazie di cuore a tutti. Farò tesoro di ogni consiglio e di ogni considerazione. Con voi sono sicura di essere capita. A mio figlio ho accennato dell'esistenza di questo forum e della terapia riparativa del Dr. Joseph Nicolosi. Devo però trovare il momento giusto per farlo avvicinare alle vostre testimonianze nel modo migliore. Ma lo farò. Per mè è stato come bere acqua alla sorgente scoprire l'esistenza sia del forum che della teoria riparativa. Prima, davanti alle convinzioni di mio figlio (genetica dell'omosessualità) - che nel mio intimo capivo che erano prive di fondamento - ero comunque disarmata... ora non lo sono più... e neanche lui lo sarà. A Carlo dico che cercherò di capire se è felice della sua sessualità. Penso però che non lo sia.... Sai.. lui una volta tra le lacrime mi ha detto di non sentirsi in grado di proteggere una donna ...e che è lui ad aver bisogno di essere protetto...dice di non sentirsi forte abbastanza per una donna, per una famiglia... Ad anonimo 27 marzo dico che lui, fino ad oggi, è stato attratto solo da coetanei... e che oggi - come ieri - è veramente un bel ragazzo e lui lo sa... Secondo te... come posso fargli capire che un sentimento da bambino per cose ormai inesistenti non può rovinargli la vita? A volte mi sento una ricattatrice perchè so che lui ci vuole molto bene e che tiene in considerazione le cose che io e suo padre gli diciamo (suo padre non è a conoscenza di questo aspetto..mio figlio si sentirebbe a disagio) e ne approfitto. Prima che lui partisse per gli studi ho trovato un foglietto dove lui accanto a nomi maschili aveva disegnato un cuore. Abbiamo parlato a lungo, l'ho implorato di non buttarsi in situazioni sbagliate e gli ho fatto presente che è ancora troppo giovane per decidere cose così particolari ed importanti e di darsi ancora del tempo.. Mi ha risposto "Ti bastano 4 anni?" ... Ho risposto di sì, ma dentro di me pensavo....che... se "mi" concedeva questi anni di riflessione significava che avevo buone speranze e che forse nemmeno lui era convinto della sua sessualità.... . A Frate Max, che ringrazio per le preghiere, dico che a volte mi sembra che mio figlio confonda la sua bontà per debolezza e che sia convinto di cose sbagliate. Lui che ha tanto senso critico, in merito alla sua sessualità utilizza stereotipi comuni e frasi da programmi televisivi... A volte mi sembra che lui voglia punirsi.... non so spiegare questa sensazione...come se lui si voglia punire per tutti i doni che il Signore gli Ha dato e che lui riconosce di avere... Nel momento in cui gli dirò del forum, gli darò il Suo indirizzo di posta elettronica. A mamma 30 maggio dico che mi organizzerò con un nuovo indirizzo di posta elettronica in modo da non aver problemi sul lavoro e La contatterò..
- 16 marzo, 2011
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- ciao a tutti..guardando questi messaggi e molte storie dove si sente molta sofferenza volevo solo poter dire che essa si puo combattere e di non lasciarsi mai andare!!questa sofferenza io la sto combattendo con Dio!!non voglio essere pesante su questo argomento..che è cosi delicato e cosi importante!Voglio dire pero che con la vera preghiera si possono affrontare tutte la cose negative che la vita ci riserva e uscirne sempre vincitori!..a tal proposito volevo scrivere uno dei tanti messaggi che la Madonna, a MEDJUGORIE nelle sue apparizioni, ci ha dato(spero che possa essere d aiuto per molti) : "Cari figli,oggi vi invito ad offrire le vostre croci e le vostre sofferenze per le mie intenzioni.Figlioli,io sono vostra Madre e desidero aiutarvi chiedendo per voi la grzia presso Dio.Figlioli,offrite le vostre sofferenze come dono a Dio perche diventino un bellissimo fiore di gioia.Perciò,figlioli,PREGATE per poter capire che la sofferenza può diventare gioia,e la croce la via della gioia." questo messaggio quando lo lessi mi toccò dentro e mi è stato molto d aiuto. non credevo molto in Dio ma da quando ho iniziato a pregare Lui si sta facendo sentire nel cuore e mi aiuta!nella preghiera bisogna insistere a lungo!perche all inizio non sarà per niente facile!!parlo cosi non per sentito dire ma perche l ho vissuto su me stesso.A tutti voglio dire Coraggio!!Mai arrendersi!e a "MAMMA DEL 15 MARZO" e "MAMMA 30 MAGGIO" voglio esprimere tutta la mia stima,e dire loro di continuare a combattere per i loro figli in modo che essi possano accorgersi quale è la loro VERA vita!
- 16 marzo, 2011
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- Carissimo Frate Max!!!! penso sia una cosa giusta cominciare un rapporto linguistico, per alcuni di noi darò il mio telefono a 27 marzo se è daccordo,per sentirci, e per essere compagni di crescita per quello che stiamo realmente diventando"noi stessi, senza più aver vergogna di noi" spero di ricevere anche una tua telefonata o messaggio, avere una tua amicizia non può fare che bene. Viva Dio e grazie
- 16 marzo, 2011
- fr max ha detto...
- Per Carlo. Grazie carissimo per la tua disponibilità a fare un altro passo...vedrai che ti farà bene. Come possiamo contattarci. Scrivimi sulla mail così ci scambiamo i numeri di tel ok (byronmp@libero.it). ti benedico fr Max
- 16 marzo, 2011
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- Anonimo 27 marzo Propongo di iscriverci sul gruppo facebook, anche con un diminutivo non per forza col nome e cognome, così possiamo scriverci in modo un pò più personale. Ci si può cancellare comunque in qualsiasi momento. Per me è arduo trovare amici maschi perchè essendo cresciuti con esperienze diverse dalle mie è difficile confrontarmici a livello emozionale. Inoltre sento l'esigenza di parlare del mio passato affinchè l'altra persona mi possa conoscere veramente. L'omettere un passato così "particolare" mi fa sentire come se in un certo senso mentissi. Ciao fratellone Carlo :-)
- 17 marzo, 2011
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- Ok Frate max al più presto ti invierò il mio numero di cellulare sulla tua mail, e così sarò felice di parlare con te: Ventisette Marzo lo dico solo per te che veramente è come ti conoscessi da tempo, invia una tua mail a frate Max e fatti dare il mio numero, ok????? aprirsi ad una amicizia vera aiuta tantissimo!!!!! bacione. poi cì sentiremo in blog e per telefono la mail dopo la risposta di frate Max non la userò più!!!!! in quanto al lavoro usiamo il compiuter in trè persone!!!! il telefono è il mio e non ho niente da nascondere
- 17 marzo, 2011
- fr max ha detto...
- Per carlo. Carissimo, Grazie ancora per lo scambio che abbiamo avuto telefonicamente. Ci tengo a condividerlo sul Blog perchè è bene valorizzare i passi che vengono fatti. Arrivare a rompere anche il muro mediatico è un grande passo, segno di un desiderio di camminare seriamente, guardando in faccia le proprie paure. Ogni incontro poi è un Dono inatesso, ricco di novità inaspettate, come ti ho già detto. Sono veramente felice di questo incontro. Il cuore mi si riempie di gratitudine al Signore quando ascolto le storie di tanti come te, condite di paure e scoraggiamenti all'inizio e poi, nel tempo, cogliere dei piccoli segni che hanno il sapore delle piccole vittorie. Sono fiero di te. Continua così. Adesso poi non sei solo; camminiamo insieme!!! Ti abbraccio e forza! Fr MAx
- 18 marzo, 2011
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- Grazie frate Max, anche per me sentirti mi ha reso felice, ma ascoltami, penso che un passato insicuro e di identità indecisa, passa solo nel momento in cui fai mente locale al fatto che la vita bisogna viverla nel modo migliore, e non sprecarla per il fatto che un tempo non ti accettavi per "la bella persona che già eri", io ho capito che vivere significa essere me stesso senza più nascondermi in una persona che non ero io, usare questo spazio non soltanto per scriversi ma anche per parlare è importantissimo, tramite il linguaggio la persona rinasce, come un bambino che a quasi un anno di vita comincia a dire paroline, adesso non siamo più neonati oltre la mentalizzazione è importante la parola!!!!! grazie e saluto a tutti gli amici del blog
- 18 marzo, 2011
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- Per la Mamma del 15 Marzo. Cara Mamma, non ti conosco ma il tuo richiamo di aiuto mi ha toccato il cuore e mi sento vicino a te e alla tua famiglia. Di fronte a questa situazione che ti sembra sfuggirti di mano, c'è qualcosa che puoi fare per tuo figlio: pregare ogni giorno il rosario. La Madonna dice che con la preghiera e il digiuno anche le guerre si possono fermare. Figuriamoci se non ti permetterà di aiutare tuo figlio. Alcuni di noi sono usciti dalla schiavitù di questi impulsi sessuali con l'aiuto del rosario. ...e continuiamo a recitarlo ogni giorno. Ti costerà sacrificio e ti sembrerà di non vedere risultati. Magari passeranno anche degli anni... ma vedrai che, al momento buono, interverrà un aiuto dal cielo inspiegabile che sistemerà le cose. È come se intercedessi tu per tuo figlio. Dio non farà cadere nel nulla la tua preghiera d'amore per tuo figlio. Vedrai! Uno Come Voi
- 18 marzo, 2011
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