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Anonimo ha detto...



madre rompi palle e un padre molto assente ma adesso ho una età !!!!! AIUTATEMIIIIIIIIIIIII






Anche una persona che ha attrazione per l'altro sesso può vivere questa attrazione in modo sregolato, ricercando incontri o esperienze degradanti, guardando video porno mentre la moglie e il figlio stanno giocando in salotto.
Si tratta di scoprire che ognuno di noi ha piena dignità e un corpo che deve amare perché è ciò che gli permette di amare ed essere amato in ogni relazione, prima ancora che sessualmente. Tu, come ogni uomo sulla terra, vali molto di più del piacere sessuale che puoi dare o ricevere, a una donna o ad un uomo che sia. Il tuo corpo vale molto di più..tu vali molto di più!! Il tuo corpo è fatto per qualcosa di più bello che per il piacere!!
Riscopri il valore di usare il corpo che hai per amare ed essere amato non sessualmente, sia con persone del tuo sesso che con persone dell'altro sesso. Cerca di coltivare relazioni amicali sincere e profonde sia con uomini che con donne e vedrai che piano piano l'aspetto sessuale troverà la giusta collocazione in queste relazioni. Datti tempo.
Cerca di non cedere al piacere sessuale per un certo periodo proprio per darti il tempo di sviluppare una vita che non ruoti attorno alla ricerca del piacere, ma che si fondi sull'affetto e sul dono. Se cadi.. rialzati senza voltarti e riprendi il cammino. Se pensi che la ricerca ossessiva di piacere sia un ostacolo alla tua maturità di persona in grado di avere relazioni affettive non segnate dall'aspetto prettamente sessuale, metti da parte il piacere.. non si tratta di repressione, si tratta di dare spazio a ciò che fino ad ora hai messo da parte. Prendi tempo per riscoprire il valore e la funzione del tuo corpo.
Confessati, liberati dei pesi che porti dentro..sentiti leggero. La confessione ti permette ogni volta di ricominciare, di consegnare al nostro Padre celeste ciò che ci pesa e ci fa paura..lui non aspetta altro che prenderlo su di sè..lui vuole incontrarti lì dove nessuno vuole, dove ti fai schifo..lui ti aspetta lì, tra ciò che ti fa sentire disprezzato!! Lui desidera più di te tutto questo, quindi se gli dai la possibilità di agire vedrai che verrà in tuo aiuto. Non ti darà la soluzione definitiva ma ti aiuterà a metterti in cammino, a darti gli strumenti, a farti incontrare le persone in grado di aiutarti!! Pensi che aver incontrato qui delle persone come te che soffrono come te ma che hanno deciso di camminare, di crescere, di smettere di soffrire.. sia stato un caso? Non riesci a vedere già in questo una risposta al tuo GRIDO?
Cerca sacerdoti e frati per confessarti, cerca di conoscerne il più possibile..e se trovi una guida in grado di capirti e di darti i giusti strumenti per camminare.. chiedigli se è disponibile per farti da guida spirituale. Raccontarsi ad un'altra persona in grado di capirti, di consigliarti e di farti arrivare la misericordia di Dio dà tantissima forza, fiducia in se stessi e ti permette di ritrovare il senso della vita oltre alla ricerca di un piacere che finisce lì dove si consuma, lasciando il vuoto dietro a sè!! Coraggio..sosteniamoci a vicenda nella preghiera!

Se le vostre pulsioni aumentano, se l'eccitazione vi travolge, se il sesso e i pensieri vi tormentano e sembrano non diminuire.. Non affannatevi! Non rattristatevi! Non turbatevi!
Siete sulla strada giusta! Paragonate queste pulsioni a delle erbacce..sradicarle non è semplice perché hanno messo radici profonde nelle nostre abitudini e in noi stessi! Quando si comincia a sradicarle esse fanno del tutto per rimanere aggrappate e quando le strappiamo via ci danno dolore,paura. Ma non c'è da temere perché al posto di quell erbaccia adesso si è formata una ferita che guarirà presto ma soprattutto in quello stesso punto noi dobbiamo seminare un giglio che altro non è che la gioia di vivere e di essere uomini!Oh ragazzi riempiamo la vita di cose vere,gioiose,luminose,concrete!non nutriamoci di illusioni,di pensieri,di schiavitù,di solitudine. No, tutto ciò non fa parte di una vita vera! Quindi, forza! Non c'è da aver paura!Cosa molto importante: NON DOBBIAMO ARRENDERCI MAI!!cari amici noi valiamo!e tanto!
Un super abbraccio!!








martedì 12 maggio ci sarà un incontro a Milano con Philippe Arino, omosessuale dichiarato, scrittore del libro "omosessualità controcorrente. vivere secondo la chiesa ed essere felici", seguiranno altre tre conferenze in giro per l'Italia. lui è un tipo davvero in gamba e disponibilissimo a rispondere a qualsiasi tipo di domanda, anche personale. l'ho conosciuto a ottobre e già ora viene a Milano su mio invito per un incontro! vi assicuro che se siete un minimo incuriositi vale proprio la pena conoscerlo. a questo link trovate maggiori.
infohttp://www.araigneedudesert.fr/italie-conferences-homosexualite-12-16-mai-2015/
spero il post sia pubblicato presto

Monk


Ciao, dici di sentirti perverso e miserabile. Dici di sforzarti nel pensare alle donne per riuscire ad eccitarti e a fare sesso con loro ma fai "cilecca". Ti faccio una domanda:ma se tu riuscissi ad "andare" con le donne e a soddisfare i desideri che senti ti sentiresti meno perverso e miserabile? Credi che soddisfacendo i tuoi desideri in maniera eterossessuale ti sentiresti felice o appagato?Rifletti su questo amico mio!e non avere paure delle scelte difficili!queste ti porteranno al vero godimento!
un abbraccio!

Sono contento che il tuo percorso stia andando bene ed abbia sentito una sincera forte attrazione per le donne. Hai detto che il rugby ti aiuta molto, hai scelto uno sport non da poco! Stai riuscendo a creare quindi a creare una intimità maschile non sessuale? Avverti disagio negli spogliatoi? purtroppo è una cosa che capita a me quelle poche volte che faccio qualche partita con amici. E il percorso psico-terapeutico come funziona?
Un saluto a tutti
P.S. c'è molta più attività su Facebook.
Seguite i link di questo blog e contattate chi può aggiungervi ai gruppi dedicati.

Saluti e grazie a voi

Amico mio il fatto che riconosci le tue paure,paranoie,pulsioni ecc è un grande passo in avanti! Non ti affannare, non rattristirti per le tue fragilità. Non pensare che il sesso è la soluzione ai tuoi problemi. Sei cosi focalizzato su quest aspetto che senza che te ne accorgi ti paralizzi da te stesso. Tu stesso hai detto che vuoi sentirti libero di amare pienamente una donna, ebbene inizia ad amarti! incomincia da te. Devi imparare ad amarti per poter amare liberamente. Rinuncia alle cose che tu sai e riconosci che ti fanno veramente male. Io anche ero lontano dalla Chiesa e piano piano mi sto riavvicinando. Ti parlo sinceramente Dio non è cieco, non è sordo e ci conosce e ci ama più di quanto possiamo immaginare. Gli ho chiesto aiuto, gli ho chiesto di conoscerlo gli ho chiesto di insegnarmi chi fosse e se veramente mi amava di farmi capire il suo amore. Bene, per vie che solo lui conosce e che io non mi aspettavo mi ha fatto conoscere il suo amore. Credimi è un amore cosi vero,reale immenso che mi ha cambiato la vita. Mi confessai e confessai i miei svariati e lerci peccati che commisi e ancora oggi chiedo a Dio la grazia di resistere alle tentazioni altrimenti da soli saremmo buoni praticamente a nulla. Sai perchè ti senti così attratto dal "pacco" degli altri? Perchè ti danno senso di virilità, quella virilità di cui noi tutti siamo innamorati e che cerchiamo fortemente! è così normale che cerchiamo la virilità!perchè siamo uomini!L'essenza di un uomo è caratterizzata da quegli aspetti che formano la mascolinità,il carattere,il temperamento la corporeità propri dell aspetto maschile. L'omosessualità è quel canale sbagliato che ci allontana dalla nastra natura,la deforma,la rovina,la distrugge,la uccide. Ricercare la mascolinità,la nostra natura non è sbagliato, è il modo per raggiungerla che conta! e l'omosessualita dilania e fa a pezzi completamente cio che siamo:ovvero uomini che hanno voglia di cominciare a vivere e amare realmente!Il sesso è una tra le cose più belle che Dio ha creato, ed è cosi importante che attraverso l'unione di un uomo e una donna nasce una nuova vita. Questo è meraviglioso! Ma la sessualità usata male, e non lo dico per motivi di fede in Dio ma per evidenza e natura,ci porta ad una lacerazione tale dalla quale è molto difficile uscire. Ti accompagno nella preghiera amico mio ma ti chiedo di sostenere anche me con le tue preghiere. Coraggio la vita è bella, anche con le rinunce!anche con le difficoltà!anche con i momenti bui!dopo la tempesta il sole torna sempre!(una frase un po sentita e risentita ma quanto è vera!) :)
un abbraccio


Anche tu rimani nelle mia preghiera. Chiedigli tutto a Dio, e ti farà scoprire chi sei e quanto vali!coraggio!ti auguro il meglio.
un abbraccio

(*) Le menate sull'opportunità del termine lasciano il tempo che trovano... è semplicemente una modalità preferenziale per GODERE... il GODIMENTO non s'attacca certo al termine... va dritto per la sua strada.




Sicuramente la ricerca ossessiva del piacere potrebbe, in qualcuno, determinare altri problemi… ma ciò non significa che certe pratiche sessuali, possano “aiutare” un soggetto con pulsioni egodistoniche a contrastarle, a ridurle, o, se lo desidera, ad aumentarle.
Questa deriva terapeutica dell'omosessualità impastata di religiosità, ripeto, seppur potente (vedi alcolisti anonimi), è solo una delle tante possibilità che ha un soggetto di modificare/ridurre/coartare/far-sparire(ops!) la direzione del proprio investimento libidico.
Il godimento protratto di una pratica, ad esempio la pratica della masturbazione (fino al rischio di diventarne dipendente), potrebbe modificare lo stato sessuale della mente omosessuale/bisessuale/eterosessuale che sia; il cervello è uno e due cose contemporaneamente difficilmente le fa bene.
La tematica religiosa mette dei paletti alla sperimentazione, alla ricerca dell'equilibrio soggettivo e spinge molti soggetti a non sperimentare altro che la “repressione” del dettato religioso, della castità, aggiungendo sofferenza a sofferenza.
L'aspetto spirituale della vita è importante ed ognuno lo interpreta a modo suo.
Noto che nei termini veicoli giudizi di valore, usi dei termini che “puzzano” di meccanismi difensivi più o meno arcaici: sconfiggere, perversione (io lo uso diversamente), riparativo ecc.
Non si sconfigge un bel nulla, ci si accorda con le strutture mentali figlie della storia del nostro sviluppo… e per fare questo bisogna essere liberi, dico: liberi.
“Battersi il petto” allena solo alla repressione (quando riesce) ma non aiuta il soggetto ad interpretarsi e a modulare il cambiamento nella direzione desiderata (egosintonica).
La terapia riparativa è solo il tentativo terapeutico più pubblicizzato, più foraggiato, è ben venga s'intende perché almeno c'è qualcuno che veicola coraggiosamente un diverso sentire, un'alternativa alla perversione dilagante (che ripeto fa meravigliosamente godere!) che vorrebbero far passare per normalità; la normalità è rara, purtroppo esiste… e mi disse una volta un tizio: “fa pure tanto godere… al pari della perversione!”.
Dici bene quando li definisci politicanti, comunque ti posso rassicurare sul fatto che molti psicologi seri se ne fottono allegramente degli interdetti modaioli delle società psicoquacchecosa che vietano di trattare ecc. moltissimi privatamente affrontano le problematiche delle persone stufe delle proprie perversioni e/o orientamenti (anche se egosintonici! Ci sono molti masochisti!), omosessualità inclusa.

Ciao
Dico che mi sento confuso perchè mi sento attratto dalle persone maschi assertivi forti fighi, ecc insomma avete capito e a volte percepisco anche fisicamente una mia confusione: talvolta è causata dalla mia ansia e dalla mia ossessione che sto curando talvolta proprio no. Mi sento perverso.
Sto facendo un profondo cammino di fede e vorrei capire anche come la fede possa aiutare nella guarigione.
Grazie a tutti
giuseppe




Per primo “Oltre l'omosessualità. Ascolto terapeutico e trasformazione” e poi “Identità di genere. Manuale di orientamento”.
Leggendo il forum oggi mi sento di voler dare qualche consiglio che si basa sulla mia esperienza personale.
X Miriam del 15 settembre
Sulla mia esperienza le posso dire che non si può obbligare nessuno a iniziare un percorso di cambiamento tanto profondo, questo deve essere fortemente voluto dalla persona che soffre del problema. Inoltre, scusi se sono diretto, lei essendo la madre è concausa del problema di suo figlio, quindi è la persona meno adatta, nonostante la sua “preparazione e la formazione adeguata”, per aiutarlo in un percorso del genere. Ci vorrebbe vicino a suo figlio una figura maschile di cui lui si fida e che considera autorevole che lo porti a capire e superare la “distorsione” emotiva di cui soffre.
X Anonimo del 18 settembre
Se tu cerchi di contrastare solo i suoi impulsi omosessuali ti posso dire che questa è una lotta persa in partenza. Gli impulsi omosessuali sono solo la parte più esplicita di un vuoto emotivo profondo che ti porti dentro. Per quanto sia doloroso cerca di capirlo, e una volta capito tutto il dolore che ti porti dentro (parlo per esperienza personale) lo puoi superare solo avendo pazienza, perseveranza, sforzandoti di cercare amicizie maschili non sessuali.
X Plafone del 19 ottobre
Non è affatto incredibile che tu dopo essere stato con la tua ragazza ti senta male. Accettare veramente la tua ragazza e il suo amore ti obbliga a rinunciare a quella parte di te che la tua famiglia in qualche modo “ti ha imposto” di diventare se volevi essere meritevole del loro amore.
Inoltre voglio dire a tutti che se una persona è credente è bene che cerchi aiuto nel Signore, però non vorrei che tutto fosse delegato a Lui. Questa può essere una scusa per evitare di guardare in faccia una realtà presente e passata che crea troppo sofferenza.
PER ULTIMO LO VOGLIO DIRE URLANDO E’ SCANDALOSO CHE LA PSICOLOGIA UFFICIALE CI ABBIA ABBANDONATO COSI’, NON PERMETTENDO LA FORMAZIONE SPECIFICA DI PROFESSIONISTI ALLA LUCE DEL SOLE, IN NOME DEL “POLITICAMENTE CORRETTO” E PER RENDERSI LA VITA PIU’ FACILE DI FRONTE ALLE VARIE ASSOCIAZIONI GAY E A TUTTI I GAY FRIENDLY.

Francesco

Cominciamo dall'inizio, padre despota, madre fredda, una separazione di mezzo. Ho sempre avuto la sensazione che di maschio in casa ci voleva essere solo mio padre. Ma la cosa peggiore è lo scredito che mia madre ha dato a mio padre, senza in realtà elaborare la separazione. Tanta ansia nell'infanzia, tanta voglia di approvazione e sostegno disatteso. A dodici anni quella parola, frocio, pronunciata da una ragazzetta, che aveva trovato molto divertente un bambino effeminato che aveva sdegnatamente rifiutato le sue, finte, avances. Un crollo verticale, una paura della gente, una paura abissale di tutto e di tutti, un blocco, una paura mi divora nell'anima da sempre. Un altro episodio emblematico è quello che vede il mio amico d'infanzia che dall'oggi al domani mi consegna le mie scarabattole che avevo lasciato a casa sua. Senza spiegazione. Perché ero diventato scomodo. Io vivo in un paese e strane voci si sono diffuse. Meglio non rischiare. Questo abbandono mi convincerà che la persona più fidata dall'oggi al domani ti può dare il benservito senza spiegazione, perché sono così...non voglio tediarvi con episodi lacrimosi e peraltro non originali. Vado avanti cercando di farmi più piccolo ed invisibile possibile, per essere accettato nonostante il mio handicap, le persone tendenzialmente disprezzano tutto questo, quindi il mio atteggiamento è sempre stato
-ok sono così, ma sono una brava persona, accettami, non darò fastidio. Io fondamentalmente poi sono amico di tutti, e di nessuno, mi è molto difficile prendere una posizione, anche perché forse ho pensieri talmente complicati e ambivalenti che di fatto un mio pensiero definitivo non ce l'ho. E questo non è un caso. Quello che mi ha sempre pesato come un macigno nella parola omosessuale e sinonimi è che ti proietta in una categoria di sub umanità, per come questa viene declinata e per i sentimenti che evoca, da chi la pronuncia, dal disprezzo che viene caricato su questa parola, per il fatto che ti condanna ad una vita in cui avrai un marchio di infamia che farà ribrezzo a ciascuno, e avrai solo il dubbio di come l'interlocutore potrà gestire la cosa, fartelo pesare, essere clemente, tollerante. Sono quasi tutti molto tolleranti, specialmente le donne. ...continua


mi potete chiamare l'anonimo del 29 novembre.


Purtroppo quel libro di Van der Aardweg non si trova, l'ho cercato anch'io. Io ti consiglio i due libri di Nicolosi che ho citato qualche post soptra.


Io mi domando allora, uno che fosse ferocemente anticlericale, come sono io, materialista, non credente, con una spiccata tendenza al relativismo e che, infine, ritenesse, le persecuzioni contro i cristiani dell'antica Roma, tutto sommato, cosa storicamente giustificabile, come farebbe, QUELL'UNO, a fuoriuscire dall'omosessualità se volesse farlo?
Perchè tutte le testimonianze rapportano questa "uscita", questo "risanamento", anche ad un aiuto cospicuo ricevuto dalla reliqione.
Come fareste con uno che non solo, non accetterebbe le benedizioni di fr. max, ma dialogherebbe con lui "molto malvolentieri"?
Cordialità. GdL

carissimo vorrei dirti che il percorso per modificare riparando l'attrazione indesiderata per il proprio sesso la puoi fare benissimo anche solo con un approccio esclusivamente psicologico, mettendo in atto delle strategie terapeutiche che vadano a colmare quei bisogni interiori di affetto e cameratismo maschile che spesso sono alla base dell'attrazione omosessuale.
Io stesso sto facendo la cosiddetta terapia riparativa da un bravissimo psicologo (che tra l'altro mi è stato suggerito proprio in questo forum) il quale pur essendo cristiano non mi parla mai di religione e fede se non ne parlo io....e ti assicuro che sento in me i risultati e so di tanti altri pazienti che hanno con successo concluso la terapia.
Naturalmente io credo in Dio e so che il suo aiuto sostiene in tutto e anche per un non credente il solo pensare ad un entità che potentemente ti ama e ti aiuta, fa vivere la vita e i suoi problemi con maggior forza e serenità ma tu sei libero di non credere ed io rispetto la tua interiorità.Ribadisco questo percorso puoi farlo anche solo da un punto di vista psicologico pratico...anche se a mio avviso sarebbe più completo come risultato facendolo a stretto contatto con Dio...e mi riferisco a Dio non alla religione che sono due cose diverse!
Spero di aver anche se miseramente risposto...un abbraccio

Penso che avrai letto articoli e saggi a riguardo e conoscerai la figura di Nicolosi. Leggi approfonditamente varie testimonianze che ti aiutino innanzitutto a capire quale sia l'origine delle tue tendenze omosessuali, che nella maggioranza dei casi sono da rintracciare all'interno dell'ambito familiare in particolar modo del cattivo o sbagliato rapporto avuto con la figura paterna. Una volta analizzate tutte le cause, devi innanzitutto iniziare a perdonare coloro che ti hanno fatto del male o che sono state la causa di tal emozioni (padre madre amici etc.) Innanzitutto nell intimo del tuo cuore, e miglior cosa sarebbe parlare con loro, magari dire tutto quello che avresti voluto dire a tuo padre, rimproverarlo anche perche' no, se egli e' stato causa di dolore nella tua infanzia. Dunque analisi delle cause, perdono, anche verso se stessi, visto che sei religioso devi fare una o piu' confessioni fatte bene in cui esprimi tutto cio', se non vuoi farla nella tua parrocchia per paura di giudizi vai altrove, basta farla sinceramente. Poi visto che siamo nell'anno santo, dopo aver fatto una buona confessione cerca di lucrare l'indulgenza. Prega molto, (oltre a Gesu' e Maria, grande e' la potenza di San Giuseppe in questi casi) fai dei piccoli sacrifici, partecipa alla messa, se ci sono chiese vicino a te che danno la comunione sotto le due specie (corpo e sangue) vai qualche volta, il sangue di Cristo lava ogni ferita. Confrontati spesso con altri uomini, non aver paura di loro, perche' sono come te. Fai sport. Coraggio, il cammino e' lungo e faticoso, ma prima si comincia meglio e'.
Per l'altro non credente ha risposto l utente sopra, anche se, come si suol dire, provare a mettere in discussioni le proprie convinzioni non nuoce, prova ad entrare in una chiesa e stare un attimo in preghiera, a partecipare alla messa, o meglio sarebbe confessarti. Tentar non nuoce, al massimo tornerai alle tue convinzioni.

mi sono accorto che spesso quando provo ad instaurare delle amicizie maschili un pò più profonde, quando parlo ad altri dell'affetto (normale) che nutro nei loro confronti ho delle erezioni (indesideratissime). Come faccio a creare dei sani rapporti di amicizia così? come faccio a trasformare l'attrazione sessuale che provo in amore fraterno? Come distinguo tra cosa posso fare che sia "sana intimità" e cosa non posso fare per non rischiare di aumentare questa attrazione? avete dei consigli? grazie


ti ringrazio delle tue belle parole, ma ti ricordo che oltre che un feroce anticristiano io sono anche uno scettico ed un relativista, quindi non credo molto a pretese "leggi naturali", relativamente all'uomo, disgiunte da convenzioni sociali. E poi, sarà, ma in questo sito leggo troppi riferimenti al cristianesimo: in una parola, avverto troppo l'odore del cristianesimo (che è, per me, un odore insoppoprtabile).
Quindi con uno come me gli psicologi del Narth avrebbero ben pochi agganci per intavolare ipotetici percorsi riparativi.
Cordialità. GdL

In breve: se siete cristiani o, pur non essendo tali, credete che i valori e le tradizioni del cristianesimo (o da esso direttamente derivati) siano punti di riferimento imprescindibili e insuperabili, allora io vi dico SI, potete tentare la terapia riparative e forse potrete riuscire a "scavare oscure e profonde prigioni al vizio", come dicono i massoni (da loro c'è molto da imparare: ve lo dice uno che ne conosce diversi).
Ma se siete atei o agnostici e non credete nemmeno che i valori e le tradizioni del cristianesimo, siano la massima espressione dello spirito umano (perchè avete, ad es. una concezione relativistica del mondo), allora io vi dico NO: cercatevi uno psicologo non nicolosiano, di quelli che aderiscono alla teoria maggioritaria della natura non patologica dell'omosessualità (è facile trovarli, sono l'abbondante maggioranza) e lavorate per accettarla la vostra omosessualità, senza pensare di uscirne.
Saluti. GdL
Infine, se aderite ad un'altra religione, bisognerà vedere caso per caso; se siete musulmani, ad es., non vi preoccupate, ci penseranno gli iman e la sharia a togliervi dalla testa le tentazioni omosessuali.

Vi dico che sono due cose che non c'entrano nulla insieme, certo un cristiano può trarre beneficio dalla sua fede, tutto qui.
La Terapia Riparativa cerca solo, nel limite del possibile, di "riparare" appunto il danno emotivo che ognuno di noi ha subito nell'infanzia, cosa che a parole sembra semplice ma nei fatti è un percorso molto doloroso, ma se si riesce a completare allora ci si ricongiunge con il proprio vero IO. E comunque la Terapia Riparativa non considera affatto l'omosessualità una malattia mentale, ma una grande carenza di esigenze emotive non appagate.
Per Francesco del 12 Dicembre, mi puoi dare il nome e numero del tuo terapista ? questa è la mia email: scooter70@virgilio.it
Grazie Tante.

portatemi allora la testimonianza di un ateo, anticlericale e che abbia una visione relativistica del mondo (nel senso che ritenga i valori della società occidentale, tra cui la percezione che si ha dell'omosessualità, come un fatto transuente e mutevole).
Non mi basta la testimonianza di uno avverso a Dio e alle sue chiese, ma che, parimenti, ritenga vera la famosa frase di Nietzsche. "Tutto ciò che giudichiamo immorale, in qualche tempo o in qualche luogo è stato morale".
Poi è un fatto che quasi tutti i post presenti in questo blog ricollegano la riuscita delle terapie riparative ad un percorso di fede. Sono rari quelli che ne prescindono.
E' pure un fatto che quasi tutti i siti che sostengono le terapie sono di impronta cristiana.
Non c'entreranno nulla, in teoria, le terapie con la religione, ma "di fatto" finiscono con l'entrarci e, come si dice: "I fatti sono argomenti testardi".
Cordialità. GdL


Per dimostrare che le terapie riparative non sono collegate ad alcuna motivazione "ideologica" (e quindi riferibile a "sovrastrutture culturali") bisogna trovare dei pazienti, che abbiano intrapreso una delle terapie in questione, i quali, non solo NON siano credenti, ma che ideologicamente ritengano la morale elaborata, sotto l'influsso del cristianesimo, dal mondo occidentale dalla fine della tarda antichità in poi (da quel furfante di costantino, per intederci), non già la "morale" per eccellenza, ma solo una delle tante etiche che le varie civiltà hanno creato, nel corso della storia.
Questo elemento è fondamentale, perchè ci sono state culture che hanno avuto una ben diversa considerazione dell'omosessualità rispetto a quella occidentale di derivazione cristiana.
Si pensi a società, come quella polinesiana, di certe tribù amerindie, (sopratutto PRIMA del contatto con i bianchi), oppure quella degli antichi celti e (per quanto riguarda l'omosessualità attiva) quella greco-romana (almeno, per quest'ultima, come confermato dagli studiosi più accreditati: K. Dover, M. Foucault, E. Cantarella; anche se pochi, modestissimi e semisconosciuti autori dell'area ultracattolica, non sono d'accordo, ma io stesso ho potuto constatare la pochezza è la parzialità delle loro tesi storiografiche e sono pronto a discuterne).
Dovreste, a mio modesto avviso, produrre la testimonianza di alcuni "pazienti" delle terapie in argomento, in cui non sia assolutamente ravvisabile una motivazione di carattere culturale-ideologico.
Cordialità e buon anno. GdL

E' vero questo sito è di impronta Cristiana, ma questo non invalida (per chi non è credente) in nessun modo il messaggio che vuole divulgare.
Tu fai un discorso di moralità-immoralità Cristiana ecc. e parecchi seguono questa motivazione, ma bisogna stare attenti, perché nell'ambito di una personalità nevrotica (come può essere quella omosessuale) il delegare tutto a Dio può essere un modo per non vedere in faccia quel dolore dentro di noi di "Annullamento-Abbandono" che è la causa di tutto, e che per tutti riprovarlo equivale a guardare la morte in faccia. E' questa la "scorciatoia" alla quale possono cadere in molti.
Io penso naturalmente, essendo Cattolico, che a Dio tutto è possibile, ma sono altrettanto convinto che siamo noi per primi a dover affrontare il problema per quanto ne siamo capaci.
Io di testimonianza di posso portare solo la mia. Io non ho mai fatto un discorso di moralità, ma so che da quando ho iniziato ha capire cosa non è andato nel verso giusto nella mia crescita, piano piano sto cercando di maturare (con grande dolore) e gli istinti omosessuali che prima mi dominavano sono quasi spariti. Questo mi fa sentire che mi sto ricongiungendo piano piano con in mio vero Io. Non centra niente la moralità o l'immoralità.
Cordiali saluti.

Nessuno nega che l'omosessualità sia sempre esistita, e anzi in alcune civiltà chi era omosessuale era tenuto in grande considerazione.
La Terapia Riparativa spiega il perché dell'omosessualità (motivazioni che già in gran parte dava Freud), teoria che è valida sia per chi è felicemente gay sia per chi non accetta questa condizione. Poi sta ad ognuno di noi voler seguire questo percorso, che non è affatto obbligatorio, e non è affatto una passeggiata. Infatti la terapia "Riparativa" non è indirizzata a chi è in pace con se stesso essendo gay, ma a chi pur avendo impulsi omosessuali non si riconosce in questa condizione. Certo alcuni saranno spinti a non accettare la loro omosessualità per motivi sociali-religiosi, ma c'è una moltitudine di gente che sente nel suo io più profondo che la condizione gay non è quello che gli appartiene.
Una cosa è certa però, che la psicologia moderna sta commettendo una grande ingiustizia. Per seguire l'ideologia moderna del Politicamente Corretto ossia il voler mettere i propri desideri come stendardo della verità, ha abbandonato tutti noi che sentiamo che l'essere gay non è il nostro disegno di vita, perché per loro ormai nell'omosessualità non c'è più niente che non va, e la nostra sofferenza e solo omofobia interiorizzata. Che grandi stupidi. L'altra grande ingiustizia che già fanno i paesi così detti "moderni" è permettere l'adozione a coppie gay, negando così il diritto al bambino di avere un padre e una madre, tanto nel relativismo di oggi nessuna figura genitoriale è importante, il bambino può avere due padri, tre mamme ecc. tanto "l'amore è amore". Non si tiene così in nessun conto che l'amore del padre è molto diverso dall'amore di una madre (tutto per genetica) in quanto uno è padre (maschio) e l'altra e madre (femmina) e che entrambe le figure sono essenziali.
Di questa importanza ne sappiamo qualcosa noi con impulsi omosessuali, cresciuti in famiglie in cui questo equilibrio è stato alterato.

Non necessariamente una contraddizione per produrre i suoi effetti deve essere riconosciuta a livello conscio.
Mi dispiace, ma la testimonianza di coloro in cui non sia ravvisabile una motivazione di carattere ideologico e culturale, sarebbe proprio necessaria, per poter provare che, in alcuni, la condizione di gay è insopportabile, a prescindere da fattori socio-culturali.
Il fatto è, che, trovare nel mondo occidentale uno che sia totalmente alieno dalla cultura e dalla civiltà cristiane, è obiettivamente una cosa difficile.
E purtroppo tale situazione ha cause storiche (io sono uno studioso di storia, ho una visione storica dei fatti e cerco sempre spiegazioni storiche di essi, anche quando attengono alla sfera personale), a partire da quel maledetto mascalzone, assassino, delinquente di costantino (che, come avrete capito, è la mia "bestia nera").
Costantino, infatti, pose i presupposti perchè il cristianesimo compenetrasse lo stato e società; cosa che il cristianesimo fece assai bene anche grazie ad una politica di intolleranza e persecuzioni verso chi non era cristiano.
In quanto all'adozione da parte degli omosessuali (ma NON riguardo alle unioni civili) io sono perplesso. Gli omosessuali hanno la fortuna di porre in essere un rapporto sessuale sterile, finalizzato al puro piacere, e, nonostante ciò, vanno a cercarsi i figli? Con le valanghe di problemi, per TUTTE le parti in causa, che ciò comporta?
Cordialità. GdL


Sono felice di vedere che hai abbandonato le idee esoteriche e nel tuo messaggio ancora una volta centri il cuore del problema... quello che ho capito anch'io è che noi dobbiamo smetterla di creare scontro. Basta mettere nel mondo le verità e questa distrugge da sola le menzogne, come il bene distrugge il male. Contattami che volevo sentire il tuo parere su una questione.. Sai chi sono. A presto spero.

Non so cosa hai letto perchè non scrivo più da molto tempo. Avevo scritto le mie ultime considerazioni, ma non sono state approvate perchè non erano compatibili con questo blog. Comunque non le avresti condivise, le avresti lette con un tono paterno ;-)
Proprio in questi giorni ripensavo a quando ci siamo incontrati al parco in quel pomeriggio gelido, mi tornano in mente quegli alberi immensi nel cuore della città e noi così piccoli a parlare, parlare, parlare... E intanto due anime andavano oltre, oltre quel bisogno di tradurre coordinate esistenziali da dogmi religiosi.
E' stato bello conoscerti!


In piu volevo comunicarvi una mia scoperta, che mi ha dato speranza e risultati. Io sono bisessuale con problemi anche di indentificazione di genere. Ma ho scoperto un interruttore nel mio cervello, quando mi capita una situazione in cui mi sento uomo al 100% ( capita una rissa, gioco a basket con amici e segno molti punti ecc ecc), all apparire di questa sensazione viscerale "maschile" compare paradossalmente l interesse per l altro sesso ! Ma intendo una questione instantanea ! È successa purtroppo una rissa da poco, e come ho affermato il mio posto nel mondo da uomo vero, che non ha paura di nessuno, incredibilmente ho visto tutte le donne piu attraenti ( inclusa la mia ragazza ), come se sentissi che avevo energia maschile da dargli !!! Il mio non e assolutamente un invito a fare a botte ( mi ci sono trovato non era voluto ) , ma a sviluppare la propria consapevolezza maschile in maniera sana ( lo sport ad esempio ). È incredibile quello che sperimento, tra alti e bassi, ed è la prova che la sessualita umana è fluida e segue degli schemi che non conosciamo. Detto questo vi faccio una domanda: comd vedete la vostra immagine allo specchio? Distante oppure vostra, attraente o svilente? Anche lavorare sulla mia immagine mi sta dando dei frutti. Rendiamoci conto che il cambiamento è sicuramente possibile anche senza religione in quanto la sessualita e i meccanismi psicologici non derivano da una presenza divina, ma sicuramente la fede ha una forza e un influenza molto forte su chi crede. Quindi anche se non credete non scoraggiatevi !!! Un abbraccio a tutti. Forza !!!



ho recentemente pubblicato una lettera aperta agli omosessuali dove racconto la mia esperienza di vita e i passi avanti fatti. Spero possa aiutare qualcuno! Il blog è josephmarlin.blogspot.it

Trovate un bravo psicoterapeuta e fatevi seguire da lui, perchè le ferite emotive di cui parliamo in questo forum sono troppo profonde e c'è bisogno di un aiuto esterno. Uno da solo può capire i motivi di un suo modo di essere, ma non è la conoscenza del perchè delle cose che cambia le persone, ma le esperienze. Per questo motivo la comprensione deve essere seguita da una crescita emotiva che può avvenire solo attraverso il transfert con un terapeuta maschio. È molto difficile uscirne da soli.....
QUINDI CORAGGIO E ROMPETE OGNI INDUGIO E FATEVI SEGUIRE DA UN TERAPEUTA CHE SIA BRAVO PERÒ.


sono un ragazzo 30 enne di Milano che come voi vive quotidianamente la sua battaglia..è una dura lotta con se stessi ed è difficilissimo essere compresi come vorremmo da chi ci circonda...recentemente la mia vita si è stravolta e mi sono innamorato perdutamente di una donna e tutto di me si è acceso e questo mi ha sconvolto..dopo due anni intensissimi la storia è finita e io sono caduto in un baratro piuttosto brutto e solo ora inizio ad essere piu sereno..ma c'è speranza ragazzi, dobbiamo crederci e avere fede anche se si cade e come si cade..quello che per me è fondamentale è la condivisone..scrivetemi su alex0012@yahoo.it confrontiamoci, usciamo, aiutamoci in questa battaglia, non siamo soli..questa sarà la nostra forza..Un abbraccio a tutti!

Mi fa piacere sapere che ti ricordi ancora di quell'incontro di quattro anni fa.
Il messaggio a cui hai replicato non è il mio.
Mi farebbe piacere rivederti, il 16 aprile sono dalle tue parti, contattami su FB.
Alberto


Complimenti, la tua "Lettera aperta agli omosessuali" è commovente, si percepisce tutto il dolore sofferto e quanto coraggio ci sia voluto per affrontare la verità che c'era dietro le tue attrazioni omosessuali, che poi è la verità che accomuna tutti noi.
Il percorso non è facile e la fortuna sta nel trovare un ottimo terapeuta. Tu Joseph l'hai trovato, e che anch'io ho avuto la fortuna di trovarne uno eccellente.
Mi congratulo con te per aver scelto di diventare psicologo e poter dare a chi lo richiede la possibilità di capire che c'è un altra strada oltre la frase "sei così e basta". Purtroppo la società di oggi che si crede "illuminata", ai ragazzi che combattono con le loro pulsioni omosessuali, non fa altro che lanciare il messaggio ottuso e politicamente corretto del "ti devi accettare per come sei, non c'è niente che non va in te, l'amore è amore"




Concordo su ciò che dici, uno non può cambiare da un momento all'altro. E' una strada lunga e faticosa, ma fattibile.
Per il secondo anonimo del 15 aprile
Lo stai rilevando tu stesso il problema. Periodo di forte stress, paura ossessiva di essere omosessuale, che più è grande più ti cristallizza in questa posizione.
Per tutti e due se accettate un consiglio, vi dico di farsi seguire da un buon terapeuta maschio (questioni economiche permettendo), questo perché il potere del transfert che istaura un terapeuta col il suo cliente è l'arma più potente per i nostri tipi di problemi. Alla base ci sono ferite emotive che non si guariscono con la comprensione di ciò che è accaduto, ma guariscono avendo una relazione di confronto, e anche di scontro all'inizio, con un altro uomo, in questo caso il terapeuta, parlo per esperienza personale. Bisogna volerlo veramente, e riuscire a ripercorrere i vari momenti di abbandono/annullamento sofferti da bambino e piangerne il lutto per i desideri o bisogni non appagati dai propri genitori. Bisogna però accettare di soffrire se si sceglie questa strada, e il vero superamento di tutto ciò avviene attraverso il transfert con il terapeuta, come dicevo prima.
Comunque coraggio e non fatevi abbattere se ne può uscire.


é un bel po' che non mi faccio sentire, ma ho sempre i minuti contati.
Spero di postare presto qualcosa sul mio percorso, ma intanto mi premeva dare una risposta all'anonimo del 15 aprile: concordo pienamente con Paolo Verdini e, avendo io stesso sofferto di Disturbo Ossessivo, raccomando di gran lunga la Terapia Breve Strategica di Giorgio Nardone: è molto, molto efficace e in tempi brevi porta allo sblocco dei pensieri intrusivi disturbanti. Ci sono affiliati in tutta Italia, trovi un elenco nel sito del Centro di Terapia Strategica. L'unico consiglio che mi sento di darti è di scrivere preventivamente a Giorgio Nardone raccontando il tuo problema e chiedendo indicazione sul terapeuta più indicato nella tua zona, poichè mi è capitato che rivolgendomi a psicologi troppo giovani e freschi di specializzazione non ho avuto miglioramenti: una persona con più esperienza è sicuramente più capace.
Non entro nel merito degli esercizi che ti verranno dati se sceglierai questo approccio (a volte bizzarri, ma utilissimi!), per ora ti consiglio semplicemente di stare tranquillo e non dare troppo peso a questi pensieri. Concediti dei momenti di relax e piacere con persone che ti fanno stare bene o semplicemente con qualche hobby.
Spero tu ci faccia sapere come va.
Un abbraccio a tutti!

Sono l'anonimo del 15 aprile, vi ringrazio per l'interesse che avete avuto nei miei confronti spero che come dite voi si tratti di doc omosessuale in effetti ho anche altri tipi di pensieri che mi assillano, volevo chiedervi se a voi capita di avere pensieri violenti, a me capita di averli con le persone che amo, mi capita anche che i pensieri omosessuali nei confronti di una persona si trasformino i pensieri violenti, ad esempio ieri ero con un mio amico al bar ed ero un po in ansia ho cominciato ad avere prima pensieri omosessuali nei suoi confronti e poi questi si sono trasformati in violenti. Cosa ne pensate? Vi saluto

vi chiedo se qualcuno ha letto libri di Aardweg.
Purtroppo non sono più in commercio ma mi piacerebbe approfondire: sostiene in poche parole che un vero cammino di fede cioè di uscita da se stessi aiuti moltissimo.
Qualcuno mi potrebbe prestare uno dei suoi testi?

mi piacerebbe confrontarmi con qualcuno che è in terapia con qualche psicoterapeuta che pratica la terapia riparativa; grazie mille ragazzi io sono vivo in lombardia.


tu stai facendo un percorso di psicoterapia? ti andrebbe di fare due parole? Sento il bisogno di confrontarmi con qualcuno che ha già un po' di "esperienza", ho chiesto info al NARTH su uno psicoterapeuta e me ne hanno indicato uno, sono combattuto se contattarlo o meno, ho paura di fare la scelta sbagliata; se vorrai mi farebbe piacere parlare con te. Grazie


ciao, anche io sto facendo un percorso di terapia riparativa a Milano, se ti posso essere di aiuto conta anche su di me!
Un abbraccio



Ciao, se ti senti scrivimi tu la mail che ti scrivo poi io in privato...grazie Francesco

Sono un ragazzo di 20 anni,ho un problema che da sempre mi affligge...!quando guardo un uomo o una donna non provo nulla,solo in rari casi ho avuto delle pulsioni etero e omo! la cosa che mi fa più male è che quando mi masturbo i miei pensieri sono sempre o quasi omosessuali rivolti a ragazzi molto mascolini eterosessuali!secondo voi quale potrebbe essere il problema?possibili soluzioni?grazie a tutti!Buona giornata!

- quali farmaci vengono prescritti solitamente nel corso della terapia di che trattasi?
- quanto dura in media una terapia di riconversione?
Grazie per le risposte che potrete darmi.

Io sto facendo un percorso psicanalitico e non si usa nessun farmaco particolare. Nel mio caso ho preso qualche ansiolitico perchè più venivano fuori le ferite che avevo dentro e più aumentava l'ansia.
Inoltre chiamarla terapia di "riconversione" è sbagliato e fuorviante. Qui non si riconverte niente, ma si affrontano le ferite emotive che ognuno di noi ha dentro, tecnicamente credo si chiami "ferita narcisista", l'omosessualità è solo un sotto prodotto di questa ferita. Comunque per rispondere alla tua domanda credo che la durata sia soggettiva, ma che la media di una terapia sia circa 3 anni.
x anonimo del 31 agosto
Il problema che hai tu è il più classico, ed è dovuto ad un rapporto alterato con i tuoi genitori. L'unica soluzione possibile è la terapia di psicoanalisi (con un terapeuta maschio) che ti posso assicurare che se hai il coraggio di affrontare tutto quello che hai dentro funziona alla grande. Nessuno ce la può fare veramente da solo. Se accetti un mio accorato consiglio iniziala al più presto, sei giocane, non sprecare la tua vita. Un abbraccio.



Se ci voglio altri tipi di farmaci io non lo so, io ti posso parlare della mia esperienza e ti posso dire che sta dando ottimi risultati. Comunque non devi confondere l'omosessualità indesiderata con le psicosi.
X anonimo del 20 settembre
Sinceramente darti consigli specifici senza conoscerti non mi sembra corretto e giusto.
Ti posso dire che nelle verie diocesi ci sono molti psicologi che esercitano gratuitamente.
Una cosa te la voglio consigliare però, inizia con leggere questi due libri di Joseph Nicolosi:
"Oltre l'omosessualità. Ascolto terapeutico e trasformazione" e dopo
"Identità di genere. Manuale di orientamento"
Con questi due libri avrai un idea diche cosa sto parlando e qual è il percorso che bisogna fare.
Un in bocca al lupo.

scusa se ti rispondo solo adesso. Ti lascio la mia email lieto di potermi confrontare con te che stai seguendo un percorso psicoterapico "riparativo". solders1987@virgilio.it

Io lavoro in un ospedale e in un reparto psichiatrico (per giunta) e so per esperienza quotidiana cosè una "terapia"! se quella cui si fa riferimento in questa sede, non è una terapia, ditelo esplicitamente, perbacco! Dategli una diversa definzione.



In Toscana non ne ho idea, però per rimanere nei confini nazionali e per non dovere usare l'inglese penso che potresti sempre rivolgerti al Gruppo Lot.
Buona fortuna!


Ciao. Non si diventa omosessuali a 33 anni, evidentemente hai dei conflitti interiori che prima erano latenti ed ora invece stanno venendo fuori. Vai da un bravo psicoterapeuta che sappia fare chiarezza su quello che hai dentro e sul tuo vissuto. Non avere paura. La cosa peggiore è cercare di ignorare questi pulsioni perché stai certo che prima o poi ritornano. Questi conflitti irrisolti non si superano ignorandoli ma affrontando il dolore che ognuno di noi ha dentro. Un in bocca al lupo.




Io posso ti raccontare la mia esperienza.
Sono cattolico, ma se qualcuno ti dice soltanto di pregare vuol dire che non capisce nulla della nostra situazione.
Mi dispiace che tu non abbia trovato uno psicologo nella tua zona perché è soltanto col confronto (transfert) con un altro uomo, che non solo ti spiega i vari meccanismi che sono dietro le attrazioni omosessuali, ma che attraverso di lui ti fa ritrovare il vero te stesso eterosessuale. Io cosi ci sono riuscito tra le tante lacrime versate per una condizione di isolamento subita da bambino che non avevo mai capito.
Quindi l'unico consiglio che mi sento di darti è di trovare lo psicologo giusto e poi di non lasciarti travolgere dallo sconforto.
Un in bocca al lupo.

Se si digita "terapia riparativa" su internet escono fuori solo articoli che condannano questo approccio all'omosessualitá, non si ci si capisce niente. Sono troppo confuso, io proveró comunque a fare qualche ricerca ma é come brancolare nel buio! Se qualcuno ha qualche informazione, mi faccia sapere per favore.

Lascia stare internet, prova rivolgerti alla diocesi di qualche chiesa grande ti sapranno indicare qualcuno. Tieni a mente che la fede può aiutare, se uno ce l'ha, però qui si parla di un percorso di crescita psicologico personale anche doloroso, il solo pregare non basta, ci vuole impegno e pazienza.





http://wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/1102008130#h=8:0-10:416

Io ho provato a dirgli che ci sono persone che sono uscite da questa condizione, perché molto spesso questa situazione ha radici nell´infanzia e le persone che ne soffrono hanno avuto dei vissuti in passato molto simili. Ma lui non mi ha ascoltato, questo sacerdote ha continuato ad andare avanti, che non dovevo disperare comunque.
Io ho mandato anche varie email a contatti che trovo su internet, tipo Luca di Tolve, associazioni come Narth sia in inglese che in italiano, e chi piú ne ha piú ne metta. Ma nessuno mi dá una risposta. Sará vero allora che devo rimanere cosí e non cambierá mai niente? Scusate se ripropongo sempre lo stesso problema, ma mi trovo disperato e non so proprio piú che fare!

https://www.facebook.com/chiaraluca.alessioeva
AMICI SU FACEBOOK NOVEMBRE 2016
ChiaraLucaAlessioEva vi suggeriranno nuovi amici su Facebook
E' un link che ho trovato sulla homepage del blog SIPUO' CAMBIARE

non arrenderti mai perchè c'è speranza e tu puoi cambiare se lo desideri...evidentemente è una prova per saggiare la tua volontà e se insisti vedrai che sarai premiato! Io ti consiglio di riscrivere al narth italia per l'indirizzo di un terapeuta nella tua zona...chissà che fosse la volta buona.
Inoltre io a Luca di Tolve ho telefonato e ho parlato proprio con lui chiamando al num. che trovi in questa pagina:
http://www.gruppolot.it/wp/seminari/
Inoltre come da link, sta per cominciare un seminario tenuto dal suo gruppo nel caso volessi parteciparvi.
Un abbraccio pieno di incoraggiamento.

grazie mille

Ho scritto anche nella pagina facebook che mi era stata consigliata qualche post fa, spero che qualcuno sappia darmi qualche contatto.

Prova anke ad andare su questo link:
https://www.jw.org/it/cosa-dice-la-Bibbia/famiglia/ragazzi/chiedono/omosessualit%C3%A0-%C3%A8-sbagliata/#?insight[search_id]=8faf982f-a759-4483-b2b0-d2db7cf3fbe2&insight[search_result_index]=3

Molti psicologi americani membri del NARTH fanno terapie telefoniche via skype / a distanza.
Trovi dei contatti qui http://www.brothersroad.org/resources/counselors/


Da tanto non frequento questo forum, è venuto il momento di un aggiornamento! Riguardando indietro, a volte, non riesco a credere a come si è dispiegata la mia vita. Da adolescente con crisi di panico, chiuso in sé stesso e ripiegato sui propri problemi, a uomo di 30 anni sposato e felice. Devo dire che il mio percorso di crescita è stato lungo, a volte incerto, non certo poco faticoso, ma mi ha permesso, credo, di diventare una persona migliore. L'attrazione per persone dello stesso sesso, è stata per me la grande occasione di crescita verso l'età adulta. L'egoismo e la superbia, che devo dire ancora sperimento ma che cerco di tenere a bada, combinate con altri fattori, mi avevano distaccato dal mondo maschile, al quale tanto volevo appartenere. Tanto da desiderare sessualmente tutto quello che volevo essere: un uomo sicuro di se, stimato e ammirato dagli altri. Il ragazzo di cui ero innamorato era proprio cosi. Dopo una grande crisi dove sono stato scosso "fino alle fondamenta" ho provato a ricostruire su basi sicure, la salvezza è stata una semolice e banale amicizia maschile : un amico eterosessuale che, a conoscenza dei miei lati oscuri, mi è stato comunque amico, conducendomi per mano in quel mondo dal quella ero distaccato e verso il quale erto tremendamente attratto. Questa è stata un'esperienza fondante, qui mi sono sentito finalmente Uomo. Anche mi fossi portato a letto tutti gli uomini di questo mondo non mi sarei comunque sentito così. Da questa amicizia ho imparato una cosa semplice e per me sconvolgente, cioè che gli altri uomini sono come me, fratelli in questo mondo a volte difficile, compagni nella lotta alla conquista della nostra mascolinità e di un posto per noi. Quando ora approccio con il genere maschile non ho maschere, o filtri, sono spontaneo, sicuro, sono uno di noi. Oltretutto sono stato anche tanto amato dalla mia attuale moglie, che ha avuto tanta pazienza e mi ha sopportato nei periodi difficili. Ora però siamo felicemente sposato e abbiamo una figlia stupenda, frutto di una vita sessuale e affettiva più che soddisfacente! A chi sta per approcciare a questo splendido percorso di crescita auguro di trovare delle sane amicizie maschili con cui diventare uomini e una Donna come la mia che con la sua tenerezza vi faccia venire voglia di proteggerla e di essere per lei l'uomo della sua vita!
Marco Newman



Ho parlato di semplice amicizia perché era proprio cosi: si passava del bel tempo assieme, senza parlare di problemi vari, soprattutto i miei. Il mio aprirmi con questa persona sulla mia condizione è stato solo uno spot, una comunicazione. Eravamo amici di infanzia, ma ci siamo riavvicinati verso i 22-23 anni diventando migliori amici. Poi una sera ero un po' in ansia ( all'epoca soffrivo ancora di crisi di panico) e lui mi chiese cosa avessi... Lì è stata l'occasione per raccontare un po' di me, ma poi tutto come prima! Non era una relazione di aiuto ma di amici alla pari... Poco parlare e tanto ridere :-)
Marco newman

X l'anonimo 9 gennaio.
Il fatto ke come fratello carnale gli sei vicino è una grande cosa specie dal momento ke nn hai alcuna attrazione x lo stesso sesso. Chiedi se è giusto il suo desiderio di cambiare... Kiediti: "Io vorrei essere come lui?" Basta ke uno si guarda allo specchio x capire ke nn è progettato x stare sessualmente con i propri simili e ke l'omosessualità sia una deviazione ke porta sentimenti e stati d'animo devastanti (ti posso assicurare). Stai vicino a tuo fratello. Queste tendenze nn sono altro ke il sintomo di ferite psicologike complesse e antiche riconducibili all'infanzia. Tuo fratello ha bisogno di qualcuno ke lo sappia ascoltare e lo rassicuri e ke lo aiuti a uscirne e lo porti x mano nel mondo maskile (quello x cui è attratto), non di qualcuno ke gli dica: "Vai bene anke così...". Troverai interessanti i testi di Nicolosi se vai sul sito del blog li trovi. X altre info kiedi pure. Ciao


https://www.jw.org/it/cosa-dice-la-Bibbia/famiglia/ragazzi/chiedono/omosessualit%C3%A0-%C3%A8-sbagliata/#?insight[search_id]=aeacd69e-890a-47a1-9168-b0b939b7d1f0&insight[search_result_index]=3
X quello ke posso sono a tua disposizione sul blog.
Ciao





Stò cadendo in depressione, ma non trovo nessuno che mi aiuti.


Purtroppo non ci sono molti psicologi in Italia che "osano" andare contro corrente. E pensare che i fondatori della psicologia erano tutti convinti che l'omosessualità fosse una dev....... (oops! non si può dire) del normale sviluppo psichico della persona. In bocca al lupo!
Qualcuno è riuscito a superare le proprie tendenze?



Ciao. Leggo solo ora il tuo post (e gli altri: ho conosciuto il blog solo oggi) e se hai ancora necessità mi puoi scrivere a teodoro-di-ferme@tiscali.it e ti dò le indicazioni per contattare un buon terapeuta vicino a Firenze.
Un saluto a tutti.
Teodoro di Ferme


come tutti voi anche io ho sperimentato attrazione per lo stesso sesso a partire dall'adolescenza. Ero attratto anche dalle ragazze, in particolar modo una di cui mi ero follemente innamorato. Tralasciando il fatto che lei non abbia mai ricambiato (e alle volte deriso) sapevo che vivere due tipi di attrazione contemporaneamente era disfunzionale alle persone e all'essere umano in generale. Volevo una risposta, volevo capire. E mentre l'una si indeboliva, l'altra prendeva sempre più forza. Mentre tentavo di donare attenzioni a ragazze sensibili e profonde come me (con scarso tentativo), il lato desideroso e curioso di conoscere il mondo maschile veniva fuori. La voglia di far parte di quei quattro cafoni della mia classe era sempre più forte. Ma come poteva un ragazzo sensibile, empatico, artistico e altruista fare squadra con un gruppo di sempliciotti? E' li che è nata l'omosessualità. E' li che il mio me stesso più profondo ha iniziato a sentirsi niente difronte al "niente" (pensandoci adesso a distanza di anni). Ma quel niente all'epoca era tutto. Era tutto quello che desideravo oltre ai videogiochi, al cellulare, al pc... era quello che il mio me stesso più nascosto voleva. Volevo amore, l'amore mai esistito di mio padre. L'affetto mai avuto da un uomo totalmente assente sul piano emotivo. Mai un sorriso, mai una carezza, mai una connessione tra di noi. Non mi vergogno affatto di dirlo: lo odiavo terribilmente. Mi metteva un senso di inadeguatezza e agitazione.
Amavo terribilmente il modo in cui gli altri socializzavano tra loro. Amavo terribilmente il loro modo di mettersi le mani addosso e picchiarsi, spintonarsi e viversi. Volevo anche io entrare in quel club privato di cui loro già facevano parte perché "in lista". Allora mi sono detto: se non sono in lista, sono disposto a pagare caro per entrare in questo privè esclusivo. Sono disposto a tirar fuori tutto il coraggio del mondo per poter farne parte. E se il buttafuori mi negherà l'accesso? riproverò.

Ora ho 25 anni, non ho mai avuto rapporti di nessun tipo con nessuno (nemmeno ragazze), mai un bacio, mai una carezza... Questo perché sto cercando in tutti i modi di trovare una persona del mio stesso sesso capace di scambiare puro amore fraterno con me. Voglio sentirmi pieno zeppo di amore, di amici eterosessuali che mi considerino, che mi chiamino ad uscire con loro, che mi diano quello che mio padre non mi ha mai dato. Vorrei davvero capire come fare per connettermi a qualcuno senza essere deriso. Il mondo di oggi fa pena non per la propaganda gay o per l'uso sfrenato del sesso. Fa schifo perché non possono esistere amori veri, puri, sinceri. Non può esistere un uomo sensibile cerca amicizia. Se uscissi li fuori a dire a tutti che "cerco un amico" la società mi darebbe del pazzo. Non sono pazzo, sto solo facendo milioni di tentativi per avere ciò che io non ho avuto nell'infanzia più remota rispetto agli altri eterosessuali. Vorrei qualcuno che capisse che per me socializzare non è facile, legare con il branco nemmeno. Se potessi trovare tutto questo sarebbe solo più facile. Nel frattempo un pò di tentazioni ci sono state, abusando della pornografia come mezzo per rispecchiarmi in quegli uomini eterosessuali dalle superdoti fittizie. Un misto tra ammirazione ed erotizzazione... ma questa è solo robaccia, robaccia a cui dire basta. Perché quello che si può "inventare" sul set di un porno è micidiale e distrugge gli uomini. Non esiste nulla di quella roba, è tutta finzione. Ne tantomeno i vostri coetanei maschi possono millantare performance del genere. Non lasciatevi ingannare da quello che c'è dietro. SIATE ALTRO, SIATE PIU' FORTI. Guardatevi allo specchio per le milioni di altre "doti" che possedete e ringraziate il creato per avervele date. Non sentitevi mai più inferiori agli altri. Noi non dobbiamo mai più dubitare delle nostre caratteristiche e qualità. Siamo tutti sulla stessa barca, perciò abbiamo tutti dei lati oscuri, del lati no, delle debolezze. TUTTI, nessuno escluso. Io sono artistico, io sono sensibile e da oggi in poi mi prometto di rispettare quello che sono e come sono. Scelgo di amarmi. Di amare me e chi c'è dietro questa splendida opera (che sia Dio per i credenti, o altro per i non credenti). Di ringraziarlo. Dobbiamo cercare di andare oltre la tentazione, vedendo dietro quella tentazione il marcio che si nasconde. Ora a voi chiedo consiglio: come posso smettere di socializzare con le ragazze e avvicinarmi ai miei amici maschi? In ogni contesto, in ogni situazione mi viene più facile e rassicurante legare con ragazze. Ma questo non mi fa crescere, mi fa avvertire di più la sconfitta. Sono stufo delle donne e dei loro pettegolezzi, stufo di amiche che ti usano come confidente personale. Stufo di fare squadra con le ragazze.
Un abbraccio a tutti
Da quando ero bambino ho avuto questa tendenza, e in gioventù fino all'età di 24 anni sono entrato in questo mondo, a volte sembrava che avrei realizzato i miei desideri e le mie ricerche ma tutto è diventato un miraggio, non ho trovato quello che stavo cercando.
Dall'età di 7 anni ero immerso in un ambiente cattolico molto religioso e spirituale nella mia famiglia, quindi Dio era sempre presente nella mia vita fino ad oggi.
Quando mi sono innamorato della masturbazione, della pornografia, delle chiacchiere; Mi sentivo molto male dopo, perché secondo la mia fede era un peccato grave e offendeva gravemente Dio. Anche così, ha continuato a cadere perché erano già abitudini radicate e non avevo abbastanza timore di Dio. Stavo sempre cercando con urgenza la confessione con un prete in ogni chiesa, anche se era molto frequente.
Poi, in un attimo, ero più lontano da Dio che in qualsiasi altro momento da una persona che all'inizio sembrava essere la cosa migliore della mia vita, ma in seguito cominciò a sembrare una menzogna. Anche se ho cercato di cercare Dio chiedendo perdono per allontanarmi da Lui, quella situazione era abbastanza forte e mi stavo lasciando dominare totalmente da quello.
Nella parte accademica dell'università non avevo i risultati che mi aspettavo dopo anni di sforzi e sofferenze, questo mi stava tormentando. Così in quel momento ho iniziato a sentire molto la presenza e l'azione di Dio nella mia vita perché non potevo fare nient'altro.
Dopo di ciò, non potevo essere lo stesso, è stato qualcosa che mi ha segnato molto. Ho cambiato radicalmente la mia vita. Mi sono allontanato da tutte le persone legate alla mia vita precedente, in particolare quelle che potrebbero portarmi direttamente o indirettamente a seguire la tendenza omosessuale ed eliminare il mio account Facebook. Non sapevo molto bene cosa dovevo fare, so solo che dovevo cambiare totalmente la mia vita. Poi ho iniziato a pregare molto, chiedere perdono a Dio, ringraziarlo, chiedergli di guarirmi e liberarmi da tutte le cose cattive, e fare lo sforzo di non offenderLo di più a tutti i costi.
L'esperienza vissuta durante il ritiro mi ha dato una grande paura di offendere Dio, quindi anche se era quasi impossibile, non cadevo nella masturbazione, nella pornografia, nelle chat, ecc. Ho lasciato la televisione e i film che, sebbene fossero comuni e attuali, quando c'era un personaggio maschile, rischiavo di permettere la tendenza omosessuale nei miei pensieri. Quando ho pensato a quel tipo oa uno sguardo, li ho respinti immediatamente ed energicamente con la preghiera.
Il tempo passava e le cose diventavano difficili, peggio di prima, nella parte accademica dovevo abbassare molto la testa, imparare la virtù dell'umiltà e, in un modo molto speciale, avere fiducia in Dio. Un trauma della mia infanzia, che spiegherò in seguito, ha avuto molto da fare in questa situazione come negli altri. Non avevo altra scelta che rendermi come un bambino indifeso, nelle mani di mio papà Dios, a imitazione di Gesù Bambino.
Fidati di Lui, così non avrebbe capito, e nonostante le difficoltà che sembravano peggiorare. Questo è durato due anni e mezzo, e in quell'ultimo mezzo anno qualcosa di molto strano ha cominciato ad accadere per me. Almeno l'idea di essere un uomo mi è venuta in mente e questo stava cercando di prendermi completamente cura di me. Sebbene fosse di buon senso, lo sapevo, non me la sentivo.
Era una situazione molto complicata per me, che non poteva adattarsi, in quel momento provavo qualsiasi cosa, a meno che non fossi un uomo, mi sentivo davvero una persona molto debole e indifesa, molto ferita, come un bambino piccolo. Quando ho avuto l'idea di essere un uomo, è durato un giorno e poi l'ho respinto perché lo ritenevo un peso insopportabile e incomprensibile per me. Questo stesso evento si è verificato un paio di volte circa ogni 3 o 4 settimane. E ha sempre finito per scartarlo.
Ogni volta che questi eventi sono diventati più forti, ho iniziato a sentire e ad avere alcune piccole visioni che il Sacro Cuore di Gesù ne è stato l'autore. Si consultava costantemente nella Parola di Dio e mi diceva molto spesso che dovevo perdonare, amarmi e amarmi. Ho dovuto accettare che Dio mi aveva già perdonato, accettare e sentire che mi amava e mi perdonava, amava me stesso (il mio corpo e chi sono in quanto tale) che è indispensabile.




Mi vergogno un po' a chiederlo però avrei tanto bisogno di un bravo psicologo che mi possa aiutare a guarire da questo male che mi affligge. Ho 20 anni e non voglio sprecare la mia vita. Conoscete qualcuno? Magari qualcuno esperto di terapie riparative a Roma?!? Ho provato a cercare online ma non ci capisco nulla!

anch'io ne sono uscito ,sono sposato una figlia e nonno coraggio a tutti



2 cercare di interiorizzare l amore della persona che hai in parte
3 affidarsi ad un bravo psicoterapeuta
4 riscoprire quello che puo fare bene alla psiche che non e' altro che un percorso di fede
5 instaurare relazioni amichevoli con maschi cercando la condivisone



prima di avere rapporti con quella che e' diventata mia moglie ne ho parlato apertamente...mi ha accetto mi ha voluto bene.....e.a forza di dai l'amore e l'accettazione di sé e' arrivata - e 'qui il punto-
se sei con una donna e' perché le vuoi bene o no?
prova con un confessore . un frate che ti possa capire ..io ho trovato un religioso..psicoterapeuta del seminario, ma mi sono approcciato con uno spirito laico . la fede e' arrivata dopo alla risoluzione dei problemi :coraggio non disperare.....il figlio pero' non risolve


Puoi leggere omosessualita' e speranza di g van den aardweg
poi intraprendere un percorso sportivo -vedi tennis nuoto- con un amico a cui sei affettivamente legato.Questo permette di superare la paura di spogliatoio e docce. Il meglio sarebbe uno sport di gruppo
Per quanto riguarda il percorso psicologico , solo se sei veramente alla frutta si inzia , altrimenti si trovano mille motivazioni per aspettare. Come vicinanza di mando il mio cell 349 8780428 se hai bisogno


https://liberidaossessioni.it/doc-omosessuale-sintomi/

Vi prego di continuare a tener viva questa pagina, su Facebook non risponde nessuno! dateci un po di speranza a chi è riuscito a stare meglio, spiegandoci come ha fatto!!! il nostro dolore è atroce.
fate i nomi dei terapeuti, ma non i soliti Marchesini ecc veniamo da tutte le regioni!


1 volercene uscire
2 comprendere la rabbia ,di un vissuto famigliare deficitario appropriarsi delle emozioni
3 percorso terapeutico
4 possibilmente percorso di fede
5 rapporti di amicizia e di sport con altri maschi

Qualcuno di voi ha notizie aggiornate di fr. Max? Sapete come è possibile contattarlo, dato che la mail che aveva dato qui non funziona?
Grazie
Andrea




E' davvero molto tempo che non scrivo su questo forum.
La mia vita procede fra alti e bassi, legati anche a altri aspetti problematici che si vanno a sommare con le questioni della sessualità, dato che non siamo fatti a compartimenti stagni, ma nella nostra psiche è tutto collegato.
Magari racconterò nel dettaglio i miei cambiamenti a mano a mano, per oggi mi premeva raccontare un episodio che mi è successo pochi minuti fa.
Ho avuto uno scontro con mio padre. Lui è un uomo piuttosto problematico, ipercritico (guarda un po'), pessimista e tendente all'irascibilità. Ovviamente questi sono i lati negativi del suo carattere, ma ne ha anche di positivi, bene inteso. Fatto sta che io poco fa l'ho contraddetto (lui vuole sempre avere ragione) sollevando dei dubbi su quanto sosteneva lui e lui si è infuriato. Ogni volta che succede così mi sento amareggiato, perché io sono un bravo figlio e penso di non meritare di ricevere certi comportamenti. Io gli do costantemente motivi di essere orgoglioso, ma lui è avido di complimenti. Ci provo a migliorare il nostro rapporto e negli ultimi anni ci sono stati molti passi avanti, ma mi sembra di lavorare a senso unico, lui fa davvero poco per venirmi incontro. Non so se accettare che lui è come è e probabilmente non sarà mai il padre che avrei voluto. Tutte le aspettative deluse non fanno altro che rendermi sempre più frustrato. Da un lato vorrei che lui fosse più felice perché ora che sta invecchiando conduce una vita vuota.
Che ne pensate? Avete mai avuto situazioni simili?
Grazie di cuore a chi mi risponderà.
Un caro abbraccio a tutti!


grazie mille della risposta. Alla fine l'episodio è rimasto circoscritto e si è risolto da sè, nel senso che la rabbia e la frustrazione sono svanite. Credo più che altro che certe dinamiche risveglino sentimenti antichi e radicati dentro di noi, per cui non è l'episodio in sè a darci fastidio, ma tutto il corollario di ricordi e bisogni inespressi che spesso hanno radice nell'infanzia.
Allo stesso tempo mi sto accorgendo che risolvere problematiche che non riguardano direttamente la sessualità può comunque migliorare l'autostima e di riflesso indebolire il desiderio omosessuale.
Un caro abbraccio a tutti!



In Italia esistono sicuramente psicologi e psichiatri che potrebbero farci uscire ma nessuno si fa avanti a parte i soli 3 ...
Sulla pagina facebook ripetete gli articoli di anni passati...ma qui abbiamo bisogno di medici che ci aiutano. Le testimonianze americane ci servono a poco! Fate nomi e cognomi regione per regione...
La verità è che se la nostra anima ha deciso così ...di essere attratta dagli uomini non guarirà e noi staremo una vita a sperare di liberarsi da una cosa che non ha soluzione.


Leggo con molta compassione questi commenti. Quanto vorrei parlare con voi di persona!
Anche io ho vissuto queste difficili esperienze e ho deciso, da qualche anno, di dedicare gran parte del mio tempo e tutto me stesso alla ricerca e allo studio dell'omosessualità. Ho studiato attentamente gran parte della letteratura scientifica e psicologica sull'argomento, dal diciannovesimo secolo a Nicolosi, ma sono lontano dall'affermare di avere elaborato qualche completa teoria personale. Sono convinto che anche voi amiate come me la verità, e specialmente oggi le imprecisioni e le falsità che si dicono riguardo a questo argomento lasciano perplessi.
Ebbene, se avete piacere di aiutarmi nella ricerca, c'è una cosa utilissima che potete fare: scrivete alla mia mail personale neweely@gmail.com e raccontatemi qualcosa, qualcosa che può essere interessante. Certo, una biografia con la descrizione di come si siano sviluppate le tendenze omosessuali sarebbe il massimo, ma se non ve la sentite scrivetemi per qualsiasi motivo, anche solo per confrontarci. Sembra poco, ma, credetemi, per me è molto importante e mi darebbe materiale vero su cui lavorare e indagare.
Confido in voi perché so che desiderate come me andare fino in fondo!
Elia

P.S mi dispiace che su questo forum non ha più scritto nessuno per diversi mesi sarebbe bello che fosse più attivo. Spero che il mio commento sia stato pubblicato, scusate per la lunghezza.
Si può Cambiare

Per Federix: puoi raccontarci cosa ti turba ultimamente sarebbe un grande aiuto per molti, inoltre sarebbe bello come diceva elia poterci vedere di persona un giorno, io sono a Milano, per chi volesse contattarmi la mia mail è ilgiovaneholden39@gmail.com.
Un caro saluto a tutti

Chi ti risponde è un giovane uomo che ha attraversato le stesse 'avventure' che racconti.
Ti assicuro che ti aspetta un luminoso futuro oltre il tunnel nero in cui ti trovi in questo momento, anche se ti sembra impossibile e persino inammissibile, ora come ora.
Stanne certo: se VORRAI uscirne, ne uscirai trionfante, rinnovato e rafforzato!
Non sei solo, sappilo.
Ti abbraccio fraternamente
Dedè
PS. Non ho competenze psicologiche nè mediche, tuttavia se può esserti utile un confronto, scrivimi pure a fabbricamore@gmail.com







