FORUM: Uscire dall'omosessualità
fr Max ha detto...
PAce a voi.
E ' sempre con gioia che mi avvicino a questo spazio dove un tempo facevano capolino poche persone e che oggi vedo crescere, fermentare e camminare.
I miei impegni pastorali mi hanno impedito di dare il tempo che questo spazio merita e che io vorrei dargli se potessi.
Comunque cerco di leggere quando posso i commenti e di farmi strumento per chi avesse bisogno di parlare, di condividere e iniziare o consolidare un cammino di fede.
MI sono ripromesso di essere sempre più presente come un tempo in questo spazio per poter accompagnare ed essere presente.
Vi assicuro la mia preghiera incessante per i credenti ma anche per chi è ancora lontano da quell'incontro trasformante e significante che Gesù dona a ciascuno.
Vi abbraccio tutti con un ringraziamento particolare al caro amministratore che nel silenzio continua a gestire con preziosa accortezza e competenza questo spazio.
Un abbraccio a tutti
Fr Max
13 agosto, 2013

I ragazzi gay cercano più di qualunque cosa un padre che s'interessi a loro, un docente che sappia raggiungerli, non uno psicologo che spaccia ideologie nelle scuole. O siamo illuminati noi su questo blog o la scienza è diventata proprio cieca. Lauree in scienze dell'educazione, della formazione, in scienze e tecniche psicologiche e non sappiamo riconoscere nemmeno le basi per lo sviluppo di un pensiero maturo? Se il risultato di Ordini, Albi, Associazioni è questo per me è evidente la necessità di un completo cambio di paradigma.


Da molto non scrivo, ma leggo sempre. Volevo condividere con voi un litigio di ieri tra mio padre e mia madre. Premetto che ho iniziato questo cammino nel 2011 e ad oggi sto sicuramente molto meglio, ma mi devo impegnare per approfondire e arrivare alla radice dei miei problemi.
Ieri mio padre si è lamentato con mia madre per aver messo uno smalto colorato cosa che al momento delle nozze si era ripromessa di non fare, cosa scoperta solo ieri, cosa secondo me assurda. E allora da scherzoso che era si è trasformato poi col solito modo o fai così o sei out nel dire "guarda che tronco" tra il serio e il meno serio, comunque se l'era presa per questa storia. Da cosa nasce cosa e la solita litigata forte, con piagnisteo di mia madre, anzi pianto proprio iniziando dal fatto che nessuno la rispetta, che nessuno la vuole, ecc ecc.
In me, alle solite, è scattato il meccanismo di difesa di mia madre nei confronti di mio padre e l'odio che uno cova da dentro per i modi burberi e bruti che in genere accompagnano queste esternazioni sue. Però avevo paura, paura di dar ragione a mia madre perché darle ragione voleva dire che stavo cadendo nei vecchi schemi, ma diamine ditemi voi se per una cazzata del genere si deve scatenare un finimondo?!?
Così ho cercato di consolarla, non volendo proprio sentirla piangere, ma cercando di rimare equidistante dicendo che tutto quello che possiamo fare io e mio fratello è dare una maggiore mano in casa, perché è vero che non lo facciamo, ma altre questioni bisogna che le risolva lei e suo marito, non noi.
Parte 1

Grazie per la bella testimonianza di come occorre perseverare nel dire di no a certe abitudini che alimentano circoli viziosi negativi e immaturi.
Ci vuol tempo e soprattutto nella preghiera la volontà di saper porre un netto freno a certe dipendenze che si combattono e come.
Non mollare e tieni duro.
E' questa capacità di saper stare nella prova che ti rende un uomo maturo.
Cammino con te
Per l'anonimo del 26 agosto.
Carissimo situazioni come le tue sono molto frequenti nell'ordinario familiare.
E' opportuno ricordare sempre la distinzione del ruolo genitoriale da quello coniugale.
Pertanto è opportuno anche in casa cercare sempre di evitare di entrare nei conflitti conuigali tra marito e moglie, mettendo la giusta distanza che un figlio dovrebbe avere.
Non la mettono loro ? La metti tu!
Come? Cose molto pertiche.
Quando sai di trovarti invischiato in queste situazioni, prendi la distanza dovuta esternando che non sono cose che riguardano te ma la loro vita; qualora ciò non fosse possibile, prendi una distanza fisica, ovvero vai via, allontanati da loro dichiarando anche con la tua scelta di on voler entrare in quel conflitto.
Un abbraccio fraterno
Fr Max

Accogliere il vero coming out è molto più difficile che accettare l'altro come gay, presuppone un ascolto profondo e una disponibilità a mettersi in discussione, parlare col cuore per trovare un equilibrio che giovi a tutti. Io sono stato letteralmente aggredito da mia madre, da mio fratello, da mia nonna e perfino da un componente acquisito per la famiglia. L'unico che mi ha accolto all'inizio è stato mio padre, che guarda caso condivideva con me quel clima ostile. Gli altri erano come belve a cui gli si sta rubando un osso. Mio fratello non accettava nemmeno che io parlassi delle sofferenze che avevo vissuto in famiglia e a scuola, mi ha urlato addosso per giorni, mi ha minacciato e portato ad un episodio di epilessia. Altro che l'accoglienza di cui parla Richard Cohen, il sistema famigliare dopo 20 anni, per quanto disfunzionale, era collaudato e non era disposto a cambiare. Dato che non mi sono smosso dalla mia posizione è stato costretto a cambiare, ma la maggior parte voleva che io restassi quel ragazzino vergognoso, gay.
Uno zio materno, che per anni aveva deciso di non avere più niente a che fare con la sua famiglia d'origine, nelle rare volte che faceva visita portava i due figli (miei cugini) che prendevano a deridermi in quanto gay, frocio, effemminato. Pensiamo a quanto è assurdo/masochistico chiedere di essere accettati, i ragazzi con pulsioni omosessuali dovrebbero chiedere spiegazioni e collaborazione da parte della famiglia e di chi gli ruota attorno, non chiedere di essere sopportati.

Sta di fatto che ho dormito poco per la rabbia verso mio padre e quello che è successo, mentre tristezza verso mia madre. Anche se ho cercato di ragionare molto e sono arrivato alla conclusione che:
- mia madre vorrebbe più aiuto in casa cosa che non le diamo, lei già ansiosa ed esagerata di suo, acutizza il tutto perché frustrata dal lavoro che non vuole, dalla solitudine di amici che non ha (e che non vuole avere) non evade neanche quindi come invece tutti gli altri, dalla collaborazione che vorrebbe principalmente dal marito insieme a coccole o comunque più affetto e presenza e quindi si scarica lamentandosi sempre e ovunque, soprattutto con me e poi anche con mio fratello, cercando sostegno e appiglio che io, anche quando ha ragione, cerco di non darle per paura dei meccanismi madre-figlio triadici;
- mio padre, orfano del padre da subito, spedito in un orfanotrofio, con il culto per la madre e la sua famiglia, un padre che è anche scappato di casa, emigrato e tradito sua moglie, non ha mai avuto un padre vero e lindo e onesto dal quale prendere spunto ed esempio, si ritira nel suo lavoro e nelle sue cose ma di fatto è immaturo ed egoista, pensa a sè, son sicuro che comunque mi vuole bene (almeno lo penso da ora, prima no), ma incapace di dimostrarlo e di essere presente, timido e tallonato dalla moglie che non gliene fa passare una perché insoddisfatta e volente attenzioni che lui non dà, per incapacità proprio caratteriale e per il suo vissuto. Non si apre, dà preferenza agli altri ai suoi parenti e a quelli con cui lavora, in famiglia è poco presente e quando c'è vuole un pò sempre aver ragione, tant'è che fin da piccolo dovevo star attento a come parlavo: con mamma parlavo liberamente, con papà persino la più piccola parola mi poteva esser ritorta contro ed esser foriera di discussioni, litigate e cose varie, come di fatto è stato... persino per i tg, lui anti-berlusconiano io un pò meno, mi è arrivato a dire in un eccesso che lui "non mi voleva" facendomi piangere. Il giorno dopo mi ha chiesto scusa però quasi indirettamente, non guardandomi negli occhi perché si vergognava.
Ora quello che vi chiedo è come fare a stare equidistante da queste cose? Da questi litigi? Se mio padre ha torto non devo per forza giustificarlo, ma come posso trovare un'altra figura maschile positiva ed ispiratrice?
Una cosa che ho letto nei libri di Nicolosi è l'incapacità per un egodistonico di vedere che la sua famiglia è anormale: beh io sono stato con mio fratello a casa di un mio amico, si può dire il migliore, visto che ho solo lui e pochi altri, e la sua famiglia è tutta diversa, si aiutano e si fanno cose che per noi sono impensabili, persino ancora si chiamano "amore". Anche mio padre fa gli auguri a mia madre per l'anniversario, ecc ecc, ma boh, lì è trasparente. Non so se mi sono spiegato.
Grazie per l'attenzione!




Buona visione!


Ho un amico con cui qualche tempo fa ero riuscito ad aprirmi abbastanza ma mai fino a raccontargli dell'abuso subito nell'infanzia. Poi abbiamo avuto meno occasioni di parlare e le mie chiacchierate "introspettive" con lui sono diventare quasi nulle e ridotte ai classici problemi di tutti i giorni. Ora mi rendo conto che forse il parlare con qualcuno di "concreto" nella mia vita dell'abuso subito mi potrebbe dare giovamento nella mia autoterapia permettendomi di condividere questa cosa che ho sempre e solo tenuto dentro di me (a parte parlarne una volta con uno psicologo e con voi tramite messaggi) ma ho paura che da questo si arrivi a parlare delle tendenze omosessuali e scopra che io ho queste tendenze (purtroppo anche da lui mi sento attratto ma succede con quasi tutte le persone, putroppo, con cui cerco di stringere un pò i rapporti)e che si allontani da me o cambi atteggiamento nei miei confronti (per esempio non si vada più a giocare a calcetto insieme, non mi faccia più restare a dormire a casa sua etc). Consigli?

E' un po' come il ragazzo che fa coming out, il padre lo accetta come gay, afferma di volergli bene così com'è. Il ragazzo sente rabbia verso il padre, ritorna da lui e gli dice: "in realtà non volevo che mi convalidassi nella condizione omosessuale, ma che mi accogliessi come tuo figlio maschio, che mi portassi nel mondo degli uomini." Il ragazzo rappresenta il movimento gay che lotta per essere riconosciuto, ma che in realtà nel cuore vorrebbe solo essere amato come parte della stessa sostanza ferita, senza nessuna etichetta.
Per quella che è la mia esperienza a dichiararsi gay oggi sono per lo più ragazzi in cerca di un'identità, gli uomini adulti non s'identificano quasi mai con le loro pulsioni omosessuali, ma anzi le considerano delle emozioni, spesso immature. Anni fa quando iniziai il mio percorso d'introspezione rimasi sorpreso nel constatare che più della metà, in un contesto privato e di condivisione emozionale, rivelava di conoscere le motivazioni legate alla propria condizione, delineandone perfettamente le dinamiche famigliari. E' come se il vero sè spingesse per uscire, obbligando l'essere in un processo riflessivo di recupero del nucleo.
Il movimento LGBT si scioglierà nel momento in cui si sarà superata la divisione tra le persone, ci saremo resi conto di essere tutti parte della stessa Vita. Fratelli in cui si riflette tutta la gamma dei colori in parti diverse, si vedranno gli altri come portatori di aspetti già dentro di sè, non come qualcosa di diverso da temere, ma mezzi per conoscersi sempre più profondamente. Le persone omosessuali sono contenitori di ferite presenti in tutta la società, non relegate in pochi soggetti, chiudere gli occhi e far finta che non esista, oltre ad essere superficiale e vigliacco, significa non cogliere i messaggi dell'anima per la costruzione di un'umanità migliore.

Ciao Michele!Ho letto il tuo post. Volevo solo dirti che è bello che tu condivida la tua storia con noi tramite questo blog. Ecco io non sono bravo ad esprimermi scrivendo!Ma voglio dirti di avere coraggio ad affrontare questa tua condizione e di non avere paura di nulla.Non avere paura dei tuoi pensieri e pulsioni omosessuali. Vedi queste per il momento ci sono,ma tu non considerarle,lottale con l'indifferenza.è difficile!lo so, ma l'importante è non acconsentirle e vedrai come queste pulsioni presto caleranno e giorno dopo giorno fiorirà il vero uomo che sei. Non avere fretta di parlare di queste tue sofferenze con questo tuo amico. Il momento giusto sarà quando arriverà il momento giusto!Caro Michele prova come prima cosa a perdonare te stesso,trova pace in questo tuo cuore ferito è importantissimo!Prova a perdonare il male che ti è stato fatto!questo è il passo veramente difficile!ma non temere e non avere risentimenti!
Caro Michele permettimi di darti un ultimo pensiero e scusami se in qualche modo "offendo" la tua sensibilità perché non è mia intenzione.C'è Qualcuno in questo mondo che Ti ama al di sopra della tua comprensione!Che ascolta ogni tuo grido,che asciuga ogni tua lacrima,che bacia continuamente le tue guance,costui si chiama Gesù.sfoga su di lui i tuoi pensieri,pregalo con amore perché egli non ti deluderà mai!ricordalo perché ti ama infinitamente!
Sono con te
un abbraccio.



CORAGGIO !!!!
Non mollare e non lasciarti vincere dalla paura della chiusura e del giudizio.
Accogli i timori attuali come il passaggio obbligato verso una crescente familiarità che pian piano la tua storia ti chiede.
Confida sempre nel Signore della vita che è Sovrano su ogni paura e continua a dare, ad ascoltare, ad accogliere l'atro con tutti i tuoi limiti!
L'alba nuova è arrivata!
Ti benedico
Fr MAx



oltresistema.blogspot.it
Scusate!

Era un giorno di settembre quando dopo l’ennesimo pomeriggio passato tra siti porno gay e masturbazione ho lasciato che il vuoto e la disperazione mi assalissero, senza metterli a tacere come ogni volta. Decisi di dar voce a quello sconforto e a quell’afflizione che cominciavano a segnare la vita che conducevo tra un sito porno e l’altro, in balia di attrazioni omosessuali. Sentii come questo mondo non mi apparteneva, come veniva a scontrarsi con desideri più profondi che invece erano in grado di rasserenarmi e di riempirmi il cuore, a partire dal condividere la vita con una donna e dall’essere padre. Decisi allora di cercare su internet qualche preghiera che potesse esprimere questo malessere e che mi aiutasse innanzi tutto a combattere questi vizi che portavano a chiudermi al mondo, a pensare solo a me, ad essere superficiale nei rapporti, a trattare male le persone che mi stavano vicino. Trovai questa preghiera:
PREGHIERA PER ABBANDONARE UN VIZIO
A Dio, allo Spirito Santo e agli Angeli,
so che qualsiasi vizio nasce dall’intenso desiderio di
ottenere l’amore divino.
Vi prego, aiutatemi a percepire il Vostro amore.
Vi chiedo di eliminare ogni idea, schema,
sensazione e pensiero in grado di scatenare
le mie bramosie.
Guidatemi verso persone, situazioni ed esperienze in grado
di sostenere il mio desiderio di vivere libero/a da qualsiasi
dipendenza.
A Voi rimetto tutti i miei desideri, e chiedo a tutti gli angeli
di circondarmi con la luce della salute e della pace.
Aiutatemi ora e sempre. Amen (segue)

Da quel giorno ho passato notti intere a leggere gli articoli e i commenti del blog, ritrovandomi in molte situazioni, storie, meccanismi, desideri e battaglie. Ho cominciato a riflettere su di me e sulla mia storia, cercando di capire le cause di questa attrazione non desiderata. In realtà nella mia vita ho sempre cercato di capire le cause di questa attrazione e indagandomi avevo già trovato risposte poi confermate. In passato ho cercato di capire la causa di questa attrazione: ogni volta arrivavo a dirmi che in realtà in un altro uomo cercavo più che altro affetto, accettazione, stima, un abbraccio. Tutte cose che sentivo che nella mia vita erano mancate.
Queste conclusioni a cui in 23 anni della mia vita ero arrivato sono state confermate dai libri che dopo quel settembre del 2012 ho deciso di leggere: “Identità di genere” di Nicolosi e “Una strada per il domani” di Aardweg Gerard. Questi due libri mi hanno permesso di rileggere in modo critico la mia storia confermando come il sentirmi lontano dagli altri uomini e la conseguente attrazione per ciò che volevo ma che non riuscivo ad essere (un vero uomo) mi portavano ad erotizzare la figura maschile, a desiderarla. Il sentirmi lontano dagli uomini è sempre dipeso da un rapporto molto superficiale con mio padre, quasi voglia passare emotivamente inosservato e allo stesso tempo essere presente solo con la sua severità e le sue regole. Le regole estreme, i divieti imposti, la mancanza di fiducia e di stima in me, la mancanza di complicità, il non aver mai parlato di cose da uomini con lui, il non essere abbracciato, l’essere considerato come un peso economico mi ha portato a sentirmi non accettato, non amabile, diverso. Questo ha avuto ripercussioni a livello di amicizie maschili, ho sempre trovato più facilità nel diventare amico di ragazzi un po’ emarginati per qualche motivo. Sono sempre stato fuori dal gruppo, sentendomi inadeguato a fare ciò che i ragazzi della mia età facevano. A scuola ero il secchione, all’ora di educazione fisica il nulla: non è che ero solo una frana a giocare a pallone, proprio non ci giocavo e nemmeno venivo considerato assieme a qualcun altro nel fare le squadre. In ogni caso, non voglio fare una lista di cose e stare qui a lamentarmi, vorrei solo sottolineare che questi due libri hanno confermato ciò che avevo capito attraverso un’analisi di me già fatta in passato. Vorrei consigliarvi di leggere in particolare “Una strada per il domani” di Aardweg Gerard perché aiuta molto nell’autoanalisi e dà ottimi consigli pratici...(segue)

- Premetto che la mia attrazione dello stresso stesso in questi 24 anni si è concretizzata in visite a siti porno gay e relativa masturbazione, ma non ho mai avuto rapporti sessuali con altri uomini. In questo anno sono riuscito ad astenermi per lunghi periodi di tempo dalla pornografia e dalla masturbazione e vi assicuro che sono stati periodi di grande crescita come uomo. È in questi periodi che riesco a stare meglio con me stesso, ad avere energia, ad accettare i miei limiti e la mia storia, riesco ad affrontare meglio i problemi, riesco a essere più presente nelle relazioni con gli altri, riesco ad accettare i limiti degli altri e quindi ad amare le persone che ho vicino, ad avere attenzione per loro. È nel momento in cui riesco a sentirmi forte nelle mie debolezze storiche, concedetemi l’espressione, che sento di avere le palle. Nonostante tutto, nei periodi stress è facile ricadere nel vizio che tanto mi gratifica al momento, ma che poi mi lascia vuoto come in quel lontano pomeriggio di settembre di un anno fa. Sono cristiano, quindi in questi casi a salvarmi e a riportarmi sul mio cammino è la costanza nella preghiera e l’accoglienza della misericordia di Dio che mi ama anche quando cado. In ogni caso, è importante saper riconoscere il momento in cui cominciamo ad avvertire il desiderio di navigare in internet per cercare gratificazione. Spesso capita che si comincia a cercare un’immagine, apparentemente in modo innocuo e semplicemente per curiosità, per poi ritrovarsi a navigare nei soliti siti.
-Per quanto riguarda il rapporto con le donne. In questi 24 anni non mi sono mai innamorato di altri uomini, diciamo che possono esserci state infatuazioni e fissazioni, ma mi sono ritrovato più che altro a provare attrazioni, anche forti, per uomini, o meglio modelli di uomo. Innamoramenti veri ci sono stati invece con ragazze. Tre sono stati i più grandi, uno durato anche diverso tempo. Sono uscito con qualche ragazza, ma non sono mai riuscito ad avere una storia con ragazze di cui ero innamorato, di solito perché già coinvolte in altre storie. In ogni caso, so cosa significa innamorarsi di una ragazza, ed è questo quello che voglio, avere una vita insieme, instaurare un rapporto di complicità fondato sull’accoglienza di una reciproca diversità, un rapporto di scoperta e finalizzato a costruire una famiglia insieme. È per questo che considero le mie attrazioni omosessuali indesiderate: vorrebbero farmi cedere a piaceri momentanei e rinunciare a una pienezza e ad un compimento che è per tutta la vita e che sento che mi appartiene.
-La riflessione fatta in questo anno mi ha portato a riconoscere errori fatti dai miei genitori che hanno contribuito a determinare questa mia condizione. La consapevolezza che hanno cercato in ogni caso di darmi quello che potevano, che anche loro hanno i loro limiti, le loro storie e le loro sofferenze mi sta portando verso l’accettazione, anche se per il perdono totale e gratuito ancora sono in cammino. Non posso cambiare le loro storie o pensare di sanare le loro ferite o fargli superare i loro limiti, come non posso recuperare un affetto che non mi è stato dato o che mi è stato dato in modo sbagliato. Vorrei cominciare quindi a mettermi in gioco per primo con loro, dimostrando per primo l’affetto. Mi rendo conto che nel momento in cui lo faccio, anche con un semplice gesto, gli occhi di mio padre si illuminano, non mi respinge. Questo significa che ho solo davanti un uomo che ha paura, che forse è stato ferito e da cui non posso pretendere un affetto che non sa darmi. Per recuperare un rapporto con lui devo essere io a fare il primo passo, anche se di fronte ai suoi soliti atteggiamenti non sempre è facile. ..(segue)

-Mi sono inserito in un gruppo di amici maschi all’università con cui sono stato molto bene soprattutto nel primo periodo, anche se con il tempo si è manifestato qualche vecchio meccanismo di vergogna. In ogni caso il rapporto con loro si è fermato alla superficie e alla giornata o alla serata passata insieme a fare qualcosa piuttosto che a vivere e condividere parti più profondi di noi stessi. Spesso mi rendo conto che devo mettere una maschera con loro, come d’altronde fanno anche loro, e far vedere che andiamo al massimo, che siamo forti e i migliori. Si tratta sicuramente di un atteggiamento tipico di noi maschi, anche se credo di uomini ancora non maturi. Tutti abbiamo delle debolezze e siamo uomini nel momento in cui le accettiamo, abbiamo rapporti veri nel momento in cui le mostriamo e le condividiamo con gli altri. Mi sto rendendo conto che dovrei approfondire altre amicizie maschili che mi danno la possibilità di aprirmi di più nella verità, in cui scoprire il fianco, in cui non devo sempre essere al massimo, facendo finta di essere sempre al top e pronto a fare tutto.
-Molti credono che questo desiderio di cambiare sia repressione, una repressione che trova radici nell’omofobia della nostra società. Per quanto mi riguarda voglio solo uscire da una condizione che è in grado di gratificarmi al momento, ma che non è in grado di rendermi felice. E posso dire questo perché ho vissuto ogni giorno questa insoddisfazione, questa limitazione, questa costrizione di una condizione che fa da padrone alla mia vita e che impedisce di dar voce a desideri molto più profondi che sento nel cuore. Molti omosessuali dicono di seguire il proprio cuore e i propri desideri nella libertà, ebbene io da ragazzo con tali tendenze sento che nel momento in cui ascolto il mio cuore e i miei desideri più profondi non sento di volermi unire ad un uomo, ma di cercare l’amore e la complicità di una donna, di seguire un progetto insieme, sento un desiderio di paternità. Ovviamente, rispetto e mi metto alla pari chi trova felicità e pienezza nella sua condizione di omosessuale.
-Per quanto riguarda invece la mi cristianità. È da un anno che trovo la forza di confessare la masturbazione e quindi un utilizzo del mio corpo come mero strumento di piacere, anche se non ho mai parlato esplicitamente di pornografia né delle mie tendenze omosessuali. Forse non è ancora arrivato il momento giusto per farlo, o forse non ho ancora incontrato la persona giusta con cui confidarmi. Per ora mi limito a parlare di questo con Dio come padre e Gesù come amico, e ovviamente con voi. È fondamentale per me incontrare la misericordia di Dio, un Dio che non mi giudica e che vorrebbe che anche io come Lui bene-dicessi la mia storia e i miei limiti. Forse proprio questa battaglia è necessaria e in grado di rafforzare il desiderio che Dio mi ha dato di avere una moglie ed una famiglia, forse senza tutto questo non avrei mai avvertito questi desideri. È bello sentire di avere e voler dare quell’amore paterno che non mi è stato dato, sento di voler dare ad un figlio complicità, comprensione e fiducia, invitandolo ad avere fiducia nel mondo e negli altri, a non avere paura di darsi, a non risparmiarsi nelle relazioni. ...(segue)

Ringrazio tutti voi che scrivete su questo blog, chi condivide la propria vita, le proprie vittorie e il proprio sconforto, ringrazio A. 27 marzo che da molto tempo scrive in questo blog, dandomi molti spunti di riflessione e motivazione per andare avanti, ringrazio l’amministratore che da tanti anni offre questo spazio in grado di cambiare la vita a molti di noi e Fra Max per la sua guida, i suoi consigli ed il suo sostegno, che da cristiano avverto come fondamentale.
Infine da cristiano vorrei ringraziare Dio per non avermi lasciato vagare da solo senza una meta, per avermi fatto percepire il grande valore di una vita non buttata a caso, vissuta secondo un progetto, non secondo ciò che capita. Continuo ad affidarmi e a fidarmi, cercando di fare mia un po’ della sua misericordia.
Papa Francesco parla sempre di misericordia, di un Dio che come padre è sempre pronto ad accoglierci con le braccia aperte, se decidiamo di andargli incontro. Per la festa di San Francesco, il 4 ottobre, Francesco verrà a visitare la mia terra, sarò lì ad ascoltarlo e cercherò di trarre il massimo dalle parole che vorrà donarci e che trovo ogni volta così importanti per la mia vita e il mio cammino.
Vi ringrazio per l’ascolto, vi assicuro che fare ogni tanto il punto della situazione serve a renderci conto dei grandi passi che facciamo, di cui spesso non siamo consapevoli. Condividere il proprio cammino aiuta ad affrontarlo con maggior serietà e convinzione. Vi abbraccio tutti


Dicevo ... ho detto BASTA! e infatti è una settimana che le tentazioni non si presentano più.
Ora però mi sento veramente strano e triste, come se avessi qualche ferita nell'anima (e secondo me ce l'ho) che mi è ritornata a fare male.
Ho sentito un certo desiderio a ritornare alla situazione problematica che ho vissuto fino a poco tempo fa.
Non so perché: ho pensato che la causa siano il fatto di aver associato all'omosessualità una sorta di mancanza e la paura che con la fine (un giorno ci sarà, ne sono sicuro) della mia omosessualità io possa perdere quel qualcosa che mi manca. Cosa? Un amico? Un'identità che non ho sviluppato da bambino? Non saprei proprio.
Resta il fatto che attualmente sono molto confuso, insicuro, frustrato, non mi va bene niente, mi pesa tornare a scuola, sono stressato. Questi giorni ho anche pianto. Certo ho dei momenti più tranquilli, ma poi mi sento di nuovo male.
Purtroppo ora non riesco ad esprimere bene come mi sento.
Io stesso mi do torto perché so che non dovrei essere così inquieto.
Non so, davvero.
Tuttavia, nonostante ciò, mi pare che la speranza è davvero l'ultima a morire.
Purtroppo sono contraddittorio: se da una parte ho imparato cosa dovrei fare per migliorare il mio rapporto con Dio (pregare, confessarmi, fare la Comunione, fidarmi sempre di Lui) e credo nel messaggio cristiano, dall'altra mi abbatto e non ho fede in Dio come dovrei.
Caro @Anonimo, comunque sia, nonostante il mio comportamento contraddittorio, dico a te e agli altri che la fede mai deve essere persa. Ho imparato questo.
Comunque sia prego e pregate anche voi: se perdiamo la speranza e la fiducia in Dio allora sì che potremmo dirci sconfitti.
Dobbiamo essere forti e coraggiosi e SOPRATTUTTO fare lo sforzo di affidarci a Gesù.
Caro @Anonimo non ti scoraggiare pregherò per te e per tutti quanti e penso anche che tutti dobbiamo pregare per i nostri fratelli e sorelle che hanno questo problema (chi più gravemente chi meno gravemente) e anche per quelli di loro che non ancora vogliono uscirne.
@Anonimo e tutti voi altri, vi saluto e vi do un abbraccio.
Sapete, scrivendo e riflettendo mi sono calmato rispetto a qualche ora fa. :)
Penso che continuerò a leggere e a scrivere su questo blog.
Purtroppo non posso sintetizzare tutto ciò che vorrei dire in un solo post.
Ciao a tutti e mai perdere la speranza! :)
P.S.: Ovviamente se avete qualche consiglio e/o commento per me mi farebbe piacere.
Problema->reazione->soluzione: è questo il meccanismo per selezionare l'umanità. Oggi più che mai il sistema ha schiacciato l'acceleratore su questo processo. Il problema inserito è la dilagante crisi economica, frutto di speculazioni finanziarie per eliminare la sovranità nazionale in favore dell'Unione Europea, un governo centrale. La reazione è l'impoverimento della popolazione, un attacco alla figura del padre-imprenditore che arriva a suicidarsi, agli equilibri della famiglia che si disgrega e la modificazione dei legami fondamentali (madre-figlio) con relativo aumento dell'omosessualità e di altre condizioni ferite. La soluzione è la legittimazione di quelle condizioni emerse all'interno di questo campo: largo ai matrimoni e alle adozioni gay in tutto il mondo. Studiando Nicolosi ho compreso come le persone omosessuali non hanno potuto sviluppare un nucleo dell'identità, hanno reciso il legame con il vero sé connesso alle leggi della natura e quindi sono molto più manipolabili e funzionali al sistema (guarda caso!). Ci sono già partiti che danno la precedenza ai diritti di questi ultimi rispetto alla famiglia naturale. L'obiettivo è quello di eliminare la famiglia, d’introdurre in massa i metodi di fecondazione artificiale così da poter gestire le nascite e creare un sistema sempre più compatto di soldatini. Questo progetto non è voluto dalle maschere della politica quali Obama, Merkel, Hollande (veri e propri traditori del popolo), ma dalla rete che ci sta sotto, da un élite che c'impedisce d'impegnarci davvero per il bene comune e che costantemente plasma le nostre identità per i loro fini come fossimo topi da laboratorio.



E...l' acquilotto spicco' il volo, sapete perche'...?
Mamma 30 Maggio



Comunque sia ti dico che non devi solo sperare che Gesù ti dia una mano, devi averne la certezza. Non avere paura, abbi fiducia, prega e affidati a Lui (anche per intercessione della Madonna che ci vuole bene a tutti). Vedrai che tutto andrà bene.
Fidati tanto di Dio e non te ne pentirai.
Spero tu possa accettare questo mio consiglio.
Ciao.



Ti auguro buona fortuna per il tuo cammino anzi no ... che la Grazia del Signore ti aiuti nel tuo cammino (penso che così vada meglio perchè non è opportuno parlare di fortuna in questo caso). Abbi fede SEMPRE e non ti scoraggiare MAI.
Ciao. :-)
"Ed è il momento che tu cominci a tirare giù questi muri – E’ il momento che tu cominci a ritrovare il contatto con il tuo cuore, la tua vera identità – E’ il momento che tu senta di nuovo i tuoi bisogni, i tuoi desideri – Ed è il momento in cui tu ti guardi allo specchio e cominci a vedere la tua vera identità, chi sei veramente."

La pornografia è un affaraccio (ma va'!) e come tale non mi sembra per niente giusto godere vedendo filmati che ledono la dignità di tutti quelli che sono coinvolti (attori, registi, chi li vede ecc.).
Mi pare invece una cosa giusta, contemporaneamente ad un impegno costante per sradicare questo vizio in noi, pregare per queste persone; chissà: magari lì c'è qualcuno che fa quel lavoro solo per disperazione, non sa come guadagnare soldi eccetera; chissà quante brutte storie ci sono; poveri fratelli e sorelle!
È una bellissima cosa pregare Dio per queste persone, affinché possano tornare sulla retta via, fosse anche solo in punto di morte.
Ok, magari ho detto cose scontate, ma secondo me sono giuste.
Ripeto: secondo me è molto importante pregare per questi poveri fratelli e sorelle nostri e amarli proprio perché sono fratelli e sorelle; certo ... non li conosciamo ma già pregare Dio affinché li aiuti a cambiare strada mi sembra un bel gesto d'amore per loro e magari anche per Dio.
Ciao. :)

A ROBBIE 17,penso che quello che dici non sia scontato.. pensando alle storie di noi che scriviamo e/o leggiamo questo blog, mi rendo conto come dietro a questa condizione che viviamo ci sono tanti drammi, storie di emarginazione, di abbandono, di violenza e di abusi. Molto probabilmente le persone di cui parli hanno vissuto storie analoghe, sono segnate da queste stesse sofferenze e storie drammatiche. Per di più molti contraggono malattie che portano alla morte e i casi di suicidio sono molti. Per questo, penso che sia giusto ricordare nelle preghiere anche loro che stanno al di là dello schermo del computer e che condividono molto spesso l'apparente, illusoria e momentanea gratificazione di chi guarda. Grazie, ciao a voi che scrivete e/ascoltate!
E’ necessario andare all’origine dei temi sociali per evitare di farci la guerra tra di noi, tra quelle persone che hanno come primo valore il bene comune, il desiderio di costruire una civiltà in cui gli individui sono connessi tra loro nel cuore della propria interiorità.

Più che altro ho paura di aver causato sensi di colpa a qualcuno che ha ricadute nella pornografia o qualcosa di simile.
Ho scritto ciò che mi pareva giusto, ma ... non so ... spero di non aver fatto stare male qualcuno di voi che leggete e/o scrivete.
Non saprei, davvero.
Ciao.


Ciao.

Ragazzi ricordiamoci sempre nelle PREGHIERE!Preghiamo l'uno per l'altro!preghiamo per tutti i ragazzi omosessuali!per tutti quelli che si trovano nello scoraggiamento!PREGHIAMO RAGAZZI!!Dio ci ha fatto "sale delle terra"!!!e allora saliamolo questo mondo!Che le nostre preghiere siano come terremoti per tutti i nostri fratelli!terremoti di amore!solo amore!Preghiamo e restiamo fiduciosi!Perchè Dio ascolta!!Ragazzi forza lo dico ancora: PREGHIAMO CON GIOIA E CON IL CUORE APERTO!!Questo significa GODERE!Siamo nati per Godere!!!La vita è fatta per GODERE tutto questo amore che Dio ci dà!!La vita è difficile!a volte dolorosa!!ma è BELLA!
Amici e fratelli miei vi voglio bene!!e che Dio ci Benedica!!ciao! :)

Nei primi mesi di conversione anche se cadevo almeno non guardavo film di sesso, adesso c'è anche questo, che non fa altro che aggiungermi altra malizia e, purtroppo, ne ho già molta!
Forse qualcosa è andato storto quando ho iniziato a convertirmi e a cambiare strada.
Chissà.
Temo di essere caduto in questa fossa proprio per malizia. In fondo la mia è una bella famiglia e molto buona, non ho subito abusi di alcun tipo, insomma: non ho patito cose brutte che avrebbero potuto condurmi all'omosessualità.
Ergo: è solo per malizia che sono piombato giù; effettivamente già ai primi tempi in cui iniziai a masturbarmi provavo attrazioni omosessuali.
Anche se i miei primi tre-quattro anni di vita sono stati davvero "avventurosi".
Procediamo in ordine: sono nato in una località turistica Venezuela (dove, purtroppo, se davanti la spiaggia ci sono locali e hotel a mo' di Copacabana, appena passata la strada ci si ritrova in mezzo alle favelas o quasi), dopo poche settimane, privato della mia madre biologica, sono stato portato in Italia (non so perché e da chi), dopo vicissitudini che non vi racconto ma che hanno avuto come sfondo il commercio di bambini, mi hanno portato in una casa famiglia per bimbi orfani (in quel posto guai a te se ti azzardi a far del male ai bimbi, lì sono amati alla follia) e finalmente a due anni mi hanno adottato LEGALMENTE e ora mi ritrovo in questa bella famiglia dove mi hanno sempre voluto bene, prima ho detto "madre biologica" perché alla fin fine è la donna che mi ha adottato che sento come mia vera mamma, stessa cosa per il mio papà.
Mi chiedo se qualcosa del mio passato possa avere influito su di me.
Effettivamente, come ho detto in un altro commento, sono sempre stato timido, chiuso e permaloso, magari questo ha avuto il suo peso.
Ho anche problemi a sentire e a credere all'Amore di Dio (e questo non credere è abbastanza stupido da parte mia, proprio per la storia che vi ho raccontato).
Tutte le volte che cado mi rendo conto di avere ammutolito la mia coscienza e la mia ragione a favore degli istinti del momento.
Perché faccio così? Chissà cosa sbaglio.
Forse dovrei essere più cattivo e severo con me. Ho pensato di fare questo più volte ma non l'ho mai concretizzato.
Bho ...

Ciao!!perché dici che devi essere più severo e cattivo con te stesso?
Devi imparare ad amarti e ad essere più buono con te stesso.Solo così le pulsioni omosessuali e la libidine caleranno!Amati amico mio!Ama il tuo corpo,la tua mente,la tua anima con sincerità! senza inganni,senza indugi!Ama il tuo essere Uomo!Ama la tua umanità!quando fai ciò sentirai come la lussuria distrugge tutto di te!Dio ti insegna tutte queste cose! Cerca di avere fiducia di Lui!Sei unico e speciale in questo mondo!non esistono altri uguali a te!sei qualcosa di perfetto e meraviglioso!anche se cadi,rialzati!Pensa..se una perla la getti nel lateme essa diventa letame o rimane una perla?Rimane una perla!!da lavare è vero!ma non perde il suo valore!Forza!
Un saluto a tutti!

Queste personalità, dittatori silenziosi, non solo decidono gli equilibri socio-economici delle nazioni, ma grazie allo strumento dei media manipolano la nostra interiorizzazione della realtà, soprattutto attraverso il settore musicale e i tg. Vi siete chiesti come mai con una sincronia perfetta Obama, Merkel, Hollande (i tre vertici dell'Occidente) abbiano messo ai primi posti dei loro governi il matrimonio e le adozioni gay? La dilagante omosessualità è il risultato delle loro azioni ed è una condizione perfettamente in linea con il progetto che vorrebbero realizzare per l'umanità: persone con un nucleo dell'identità fragile e quindi facilmente indirizzabili, possibilità di controllare le nascite, relativa diminuzione della popolazione mondiale e quindi possibilità di controllo totale.

Dite che devo amarmi. Ma come? Come?


Prova a vedere cosa significa per te amare le persone a cui tieni, quali atteggiamenti hai o vorresti avere con loro, le cose che fai o saresti dispsto a fare per loro, quali rinunce o sacrifici sopporteresti.Poi chiediti se tutti questi atteggiamenti li hai nei tuoi confronti. Ho provato a farlo in questo momento con questo post e ho trovato molti spunti di riflessione. Grazie per avermene dato l'occasione!

Però mi chiedo: sarebbe stato davvero TUTTO così bello e innocente, considerando i tempi e le mode che corrono oggi?
Comunque sia mi dispiace aver perso anni preziosi per giocare, scherzare e ... divertirmi (finora mai mi sono davvero divertito, per esempio mai sono tornato a casa stanco, stremato ma allegro per aver giocato una bella e sana partitella a calcetto con gli amici).
Tuttavia ... mi sembra di vedere un lato positivo in questa faccenda: le vostre storie, i vostri cammini di cambiamento mi fanno riflettere, inoltre, semmai mi deciderò a intraprendere SERIAMENTE questo percorso, potrò fare chiarezza su di me e vivere più in pace, non so come spiegarlo.
Comunque ripeto: mi dispiace non aver sfruttato questi anni di giovinezza, magari per certi versi ancora infanzia (bhe sapete la giovinezza in cui sto entrando cioè da 18 a 23-24 anni abbondanti è ben diversa).
Non saprei. Non saprei davvero.

Magari la mia tendenza omosessuale sarà pure dovuta a malizia (questo è ciò che ho pensato spesso), ma ciò non mi impedisce di cambiare via. No?
Devo percorrere seriamente questo cammino di conversione iniziato un anno fa.
Devo imparare cos'è la castità.
Pregate per me.
Ciao. :)
PS: cercate su internet "A te quindicenne e ai tuoi genitori" di padre Giorgio Hoornaert SJ. È un libro sulla castità rivolto ai giovani.
Spero possa aiutarvi.

Che cos è la castità?
Una virtù così bella che per ottenerla costa sacrificio e impegno!
Un modo per viverla è di stare sempre nella gioia! sempre nell'allegria! anche nei momenti di sconforto!
oh cari miei compagni di viaggio, come è dolce il sapore di questa virtù! Ti fa esplodere di vita!Coraggio!anche se si cade si riparte!
La preghiera non manchi!
un abbraccio a tutti! :)

Ciao. Mi spieghi perché uno dei modi per vivere la castità è essere gioiosi?

Come ognuno di voi combatto contro le mie pulsioni omosessuali indesiderate,ho sempre sognato di trovarmi a capo di una famiglia composta da marito, moglie e figli, ma fino a poco tempo fa credevo non fosse possibile perchè convinto di dover accettare per forza lo stile di vita gay un giorno, ma menomale che ho trovato informazioni riguardanti ex gay e tutto il resto che mi hanno aiutato a capire le origini di questa mia omosessualità, infatti è qui che entra in scena il copione comune a molti di noi, cioè quello di essere cresciuto in una famiglia dove un padre è assente o quantomeno poco presente e una madre è ossessiva e protettiva.
Il rapporto con mio padre purtroppo è stato compromesso da vari elementi, prima di tutto era ed è fuori quasi tutto il giorno per lavoro, quindi io passavo molto più tempo con mia madre, poi mamma scoprì che la tradiva con la nostra vicina di casa e questo compromise l'equilibrio della nostra famiglia quando avevo all'incirca 7 anni, litigavano in continuazione, giorno e notte sentivo porte sbattere, parolacce e urla. tutto questo continuò fino ai miei 13 anni, non si sono mai lasciati, ma sei anni di litigi non sono pochi e di conseguenza io cominciai a nutrire una mancanza di fiducia e fratellanza, forse anche un pò di odio nei confronti di mio padre, veder soffrire mia madre mi fece pensare che tutti gli uomini forse erano come lui, e magari io cominciai ad allontanarmi da lui, e dalla figura maschile in generale. All'età di 14 anni tornò il sereno nella mia famiglia, almeno così pensavo fino a quando una notte sentii mio padre parlare al telefono con la sua amante, ancora lei!! non dissi nulla a mia madre, cominciai a soffrire io al posto suo, volevo preservare l'unità familiare, ma nello stesso tempo mi sentivo in colpa, una parte di me si sentiva complice di mio padre, pensai di affrontarlo, ma avevo paura della reazione di quest'uomo che viveva con noi, ma che conoscevo davvero poco.



Nel frattempo il mio rapporto con la fede si era azzerato, cercavo di trovare risposte nel neopaganesimo, una religione che mi faceva sentire accettato, libero, ma ancora non ero felice, una sera ad una festa conobbi una ragazza, mi perdevo nei suoi teneri abbracci, ricordo solo che il giorno dopo mi mancava (tanto per citare una nota canzone), adesso ci stiamo conoscendo, studia lontano da qui, ma presto tornerà da me...finalmente qualcuno mi ha fatto sentire uomo, poi è ritornata la fede, il neopaganesimo ti porta a praticare rituali, spiritismo e stregoneria senza recare danno ad altri, ma che comunque cozzano con l'insegnamento di Dio, infatti un giorno, 3 settimane fa di preciso cominciai ad avvertire qualcosa di strano, mi sentivo sollevato, era come essere avvolti in un abbraccio materno, sapevo bene di cosa si trattava, ma non riuscivo a spiegarlo, cominciai a piangere preso da spasmi, le urla richiamarono l'attenzione dei miei che si spaventarono a morte, scaricai tutto, non riuscivo a parlare, o meglio, le uniche parole che vennero fuori dalla mia bocca furono: "devo andare in chiesa", da lì ho preso a seguire di nuovo la santa messa e sto meglio, su internet leggo di esperienze di ex gay e terapie riparative che mi hanno fatto trovare risposta a molti punti che vi ho elencato sopra, l'erotismo nei confronti degli uomini comincia a calare, anche se ogni tanto viene fuori, ma resisto alle tentazioni e mi concentro sulla preghiera e focalizzo i miei interessi sulla mia ragazza, ignara di quanto mi sta dando!!...sono 3 settimane che non mi masturbo e non guardo video hard, mi sento bene, so che se voglio posso farcela, sto cercando di recuperare i rapporti con mio padre, che ancora sta con mamma e ha smesso di tradirla, è più facile di quanto sembra e riesco perfino a giustificare le sue vecchie debolezze, mi concentro sulle amicizie maschili, fra non molto un compagno di studi mi ospiterà a casa sua, e per me è come uno dei tanti check point che mi daranno il tempo necessario per raggiungere il mio traguardo e diventare l'uomo che ho sempre sognato di essere...ce la faro? consigli?

Penso che ci ci sia molto da imparare piuttosto che da consigliarti! In ogni caso,per quanto riguarda pornografia e masturbazione, la mia opinione è contenuta nel post che ho pubblicato il 26 agosto 2013 che tuttora sostengo pienamente. Il rischio di ricadere è sempre in agguato e colpisce proprio nel momento in cui pensiamo di essere al sicuro. Per quanto mi riguarda, ho imparato che devo sempre essere umile con le conquiste che raggiungo e attribuire il merito alla Grazia di Dio. Mi rendo conto che nulla posso senza la sua Grazia. Spesso mi basta un niente, qualcosa che va storto, qualcosa che non va come mi aspetto, qualche delusione o problema per ritrovarmi nelle vecchie abitudini senza nemmeno rendermi conto. Questo perchè sono centrato su me stesso, sulle mie forze, sui miei stati d'animo invece che su Dio. E' importante vivere con la certezza di essere suoi figli Rimaniamo sempre suo figli e amati, il peccato e l'errore sono altro da noi. Per questo è importante lodarlo ogni giorno per la sua benevolenza e non scordarci mai di ringraziarlo ogni giorno, perchè se riusciamo a perseverare è prima di tutto per la sua Grazia.
Per quanto riguarda la tua relazione spero proprio che vada avanti se senti che sia una ragazza a cui riesci a donarti gratuitamente. In questo, parlo in base alle convinzioni da me maturate, è importante capire che la relazione con una ragazza è uno dei tanti aiuti che possiamo avere in questo cammino, proprio per scoprire la bellezza della diversità della donna. L'importante è che non diventi l'unico motivo, o meglio il motivo centrale alla base del nostro cammino. Cosa faremmo se per caso la relazione dovesse interrompersi per qualche mragione? Motivazioni più profonde è importante che ci siano come quella che dici di voler raggiungere la pienezza di essere uomini, di riconoscerci e maturare come tali. Stiamo uniti, buon cammino!


Certo che ce la fai!Ricorda tu sei il padrone delle tue scelte e delle tue azioni. Questa sofferenza offrila a Dio! anche la situazione familiare,tutti i tuoi dispiaceri,tutte le tue inettitudini, dai tutto a Dio!e anche se cadi Lui sarà sempre vicino a te per dirti : Coraggio figlio mio!Io ti amo e ti amerò per sempre!Io nn ti lascerò mai!
Nelle scelte e nelle tentazioni affidati a Gesù!fidati di Lui e con Lui sorpasserai le più violente tempeste!
Coraggio!non aspettare!
un abbraccio

sono l'anonimo del 22 novembre.Mi chiedi perché uno dei modi per vivere la castità è essere gioiosi.
Ecco la risposta è che la castità rende GIOIOSI. Chi è GIOIOSO (nel vero significato della parola)significa che fra le molte virtù è anche casto. Essere casto non significa non avere rapporti sessuali, gli sposi, dunque entrambi i coniugi, sono chiamati alla castità per esempio, questo significa che entrambi nei loro rapporti intimi devono essere aperti alla vita senza inutili lussurie,giochi erotici o quant' altro. Quando ciò avviene il sesso diventa qualcosa di Bellissimo e puro che unisce due corpi in un'unica carne, Marito e Moglie diventano La Carne per generarne una terza: un'altra vita! :)

FARE DELLE SCELTE - Hermann Hesse
“Tutti noi ci troviamo spesso a dover scegliere.
Tutta la nostra vita è caratterizzata dalle scelte che abbiamo fatto e sarà segnata da quelle che faremo.
Allora, poiché dalle scelte che opereremo dipenderà il nostro futuro e la nostra felicità, sarà, forse, opportuno cominciare a porci il problema di come si debba operare una scelta. Così come quando, in montagna, ci si trova davanti ad un bivio, è necessario, per poter decidere la strada da prendere, conoscere la propria meta e alcune nozioni basilari di topografia,
allo stesso modo, nella nostra vita, prima di effettuare una scelta, dobbiamo capire ciò che vogliamo realmente, le conseguenze e i rischi con cui dovremmo misurarci.
Per capire cosa realmente vogliamo, dobbiamo fare silenzio dentro di noi. Dobbiamo imparare ad ascoltare il nostro cuore.
Purtroppo, oggi, riusciamo, difficilmente, a ritagliarci un momento per comprendere se stiamo agendo trascinati dalla rumorosa realtà, che ci circonda, o se abbiamo preservato il nostro io da questa frenesia dilagante.
Talvolta, infatti, ci troviamo ad agire non perché questo sia il nostro volere, ma per seguire degli amici, delle mode, senza aver ben riflettuto su ciò che stiamo per fare.
Perciò, attenzione a non lasciare atrofizzare la propria coscienza e a mantenere sempre vivo quel dialogo interiore che ci permette di capire se ciò che stiamo compiendo è giusto o sbagliato.
Se così opereremo le nostre scelte e se sapremo perseverare nel nostro obiettivo, nulla ci potrà impedire di raggiungere la meta.
C’è una virtù che amo molto, l’unica. Si chiama tenacia.
Delle molte virtù di cui leggiamo nei libri e di cui sentiamo parlare i maestri, non so che farmene. E d’altro canto tutte le virtù che l’uomo si è inventato potrebbero essere raccolte sotto un’unica denominazione: virtù significa obbedienza. Solo che c’è da chiedersi a chi si obbedisce. Anche la tenacia è obbedienza. Ma mentre tutte le altre virtù, tanto amate e lodate, sono obbedienza a leggi imposte da uomini, la tenacia invece non si inchina a queste leggi. Chi è tenace obbedisce infatti ad un’altra legge, una legge particolare, assolutamente sacra, la legge che ha in se stesso, il “tener fede a se stesso”.”
Dio vi benedica
Fr Max

mi rivolgo a te come rappresentante della Chiesa, anche se so che sei solo un umile frate, ma sei l’unico qui che si interessa di noi invisibili…perdonami quindi se le mie frasi ti potranno suonare un po’ dure, non è niente di personale anzi…
Ma perché tu possa davvero aiutare le persone come noi è bene che tu abbia ben chiare alcune cose oltre ai documenti ufficiali su questo tema
Dapprima alcune premesse:
per quanto mi riguarda non pretenderò MAI e nemmeno lo vorrei mai, che la Chiesa si pieghi su questo argomento e riconosca le unioni omosessuali perché andrebbe contro la Parola DI Dio (Antico e Nuovo Testamento) che sull’argomento mi sembra molto chiara aldilà delle forzature che qualcuno ha tentato di fare
La Parola di Dio ci rivela anche chi è Dio e riprendendo le parole di Giovanni, dichiara molto sinteticamente che Dio è Amore…
Infine come ben saprai ogni persona ha la sua storia personale, con il proprio vissuto, le proprie ferite e la propria coscienza.
E questa è la mia storia…
Io non ho mai messo piede in un locale gay, nemmeno per sbaglio e non per finto “puritanesimo” ma perché non mi è mai interessato e non mi interessa ma di certo non mi metterò a puntare il dito su coloro che invece sono assidui frequentatori..
Non ho mai guardato film o immagini pornografiche per il semplice motivo che non ne traggo nessun piacere anzi mi procurano piuttosto un profondo fastidio interiore, un po’ come quando ci si imbatte in un grosso insetto peloso, tipo un ragno o uno scarafaggio, una blatta che so…
Perché ti dico queste cose? perché molti purtroppo pensano che il disturbo omosessuale sia qualcosa che riguardi la sfera sessuale, di conseguenza molti sono perciò anche convinti che il più grande problema degli omosessuali sia la castità, per questo anche i documenti ufficiali della Chiesa e devo dire con una certa pedanteria, non fanno che ribadire il medesimo concetto, ovvero l’assoluta immoralità dell’atto omosessuale, distinguendolo però dal comportamento omosessuale che resta in ogni caso “intrinsecamente disordinato”.
Detto questo io ti parlo da donna e certamente il problema della castità sarà più sentito per un uomo, in ogni caso sono certa e saprai anche tu, che nemmeno per gli uomini sia unicamente una questione di sessualità deviata, di ricerca di piaceri sessuali malsani, insomma di depravazione tout court…quest’ultima infatti è qualcosa che riguarda non solo gli omosessuali ma anche molti etero…
Quello della castità non è il tormento su cui si deve scontrare colui che ha pulsioni omosessuali, l’atto sessuale infatti è solo il compimento di un percorso molto più complesso e tortuoso, che attraverso la sfera psichica passa principalmente per non dire esclusivamente nella sfera affettiva per installarcisi come una pianta dalle lunghe radici, …Come credente ritengo poi possibile che la sfera spirituale venga anche coinvolta, in alcuni casi anche marcatamente, di certo, si sa il maligno attacca la fortezza là dove ci sono delle crepe o dove le mura sono più basse.. ma su questo argomento tu ne saprai molto più di me…

Mi dispiace caro fra’ Max, ma non è questione di tenacia o di forza o di carattere, sì anche, ma è riduttivo pensare che l’orientamento omosessuale è questione solo di forza di volontà, non siamo macchine e tanto meno soldati, abbiamo un problema di affettività ferita, abbiamo dei blocchi emotivi potentissimi che ci impediscono di “innamorarci” di persone dell’altro sesso…con questo non voglio dire che non si possa cambiare, altrimenti avrei sbagliato forum, ma che certamente non se ne esce con la semplice buona volontà, e se uno pensa che questa basti, si tenga pronto a doversi presto ricredere…
In ultimo noi dobbiamo combattere contro le Potenze, i troni e le dominazioni e soprattutto quel leone ruggente che si aggira e non aspetta altro che il momento migliore per sbranarci, ma questi rischiano di avere la meglio su di noi, e non perché abbiamo ceduto o ci siamo rammolliti nella preghiera (e può capitare) ma soprattutto perché siamo stati lasciati SOLI, chiusi nel nostro armadio, insieme a tutti cocci della nostra vita fatta di silenzio e di emarginazione, ma soprattutto di incomprensione totale spesso anche da parte di chi dovrebbe saper curare le anime come il Maestro ha insegnato..e con quella famosa medicina potentissima che si chiama AMORE, sì anche noi omosessuali o ex omosessuali o omosessuali pentiti ne avremo tanto bisogno…più ancora delle preghiere di liberazione, degli esorcismi e dei sermoni..

E' vero! NON E' SOLO QUESTIONE DI VOLONTA'! DICIAMOLO NOI, CON FORZA!
E' una battaglia di carne e sangue... una lotta terribile contro la propria volontà di agire nel Bene.
Io so cosa intendi...
Davvero, dobbiamo lottare insieme affinchè la Chiesa possa gridare con forza, senza paura che c'è speranza anche per noi!
Credimi, ASM, ci sono tanti sacerdoti che si fanno in quattro per noi, che dietro le quinte ci assistono... il mio padre spirituale mi è stato mandato dal cielo e fa tantissimo per me.
Credimi... ci sono anche gruppi e associazioni che assistono specificamente persone con pulsioni omosessuali. Purtroppo è vero, i fumi di Satana si sono infiltrati nella Chiesa e c'è confusione, dispersione, paura e la Chiesa talvolta non grida con forza come dovrebbe, ma chi fa c'è...
Se hai bisogno chiedi e cercherò di darti indicazioni.
Ti abbraccio in Gesù!

Conosco questo blog da molto tempo, da quando nel 2008 ho deciso di intraprendere il mio cammino di cambiamento. Ho scritto diversi post, poi c'è stato un periodo in cui sono stato completamente assorbito da altre faccende della mia vita e non ho continuato a seguire la vita di questo bellissimo spazio web.
Da quando ho cominciato il mio percorso ci sono stati molti cambiamenti, per cui anche se la strada è lunga vi dico di non scoraggiarvi perchè il cambiamento è assolutamente possibile. Nel 2010 mi ero innamorato di una ragazza che purtroppo non ricambiava; nonostante il dispiacere, però, ho vissuto a testa alta quel rifiuto, che non mi ha ferito (al contrario di tutte le esperienze omosessuali, reali o virtuali). Tutt'oggi io e quella ragazza siamo buoni amici e non è poco.
Come dicevo, dopo quel rifiuto ci sono stati diversi episodi nella mia vita che mi hanno destabilizzato, e senza accorgermene mi ritrovo a fruire di nuovo di pornografia e chat gay, per fortuna senza mai desiderare incontri diretti, sapendo per esperienza che non mi avrebbero giovato. Col passare dei mesi questa cattiva abitudine si consolida: come avessi i paraocchi ogni volta che sento desiderio di provare piacere sessuale mi connetto ai soliti siti e finisco per masturbarmi. Solo negli ultimi giorni mi sono posto realmente il problema di cosa diamine stessi combinando nella mia vita, di quanto questo comportamento non mi porti a niente di buono. Per cui pochi minuti fa ho cancellato i profili che avevo creato su alcuni siti e provo ad astenermi. So che sarà dura e forse fallirò, ma se non provo fallisco di sicuro.
Ho deciso di scrivere un post per confrontarmi con voi, con la vostra esperienza soprattutto nella masturbazione, che per me sembra essere uno degli ultimi fili che mi lega al mondo omosessuale.
Vi mando un grande e caloroso abbraccio di incoraggiamento,
Blukover

So esattamente cosa vuol dire quello che provi, io ora ho conosciuto una ragazza, ed è grazie a quello che provo per lei che non sento più l'esigenza di ricorrere a masturbazione o pornografia, dalle quali mi astengo con successo e grazie a dio da circa due mesi.
Se riesco meglio di qualcun altro in tutto ciò è dovuto magari al fatto che per fortuna la mia vita omosessuale non è stata molto movimentata, ho avuto solo 3 rapporti tra i 19 e i 21 anni che come esperienze non sono state neppure piacevolissime.
Io ho scoperto che si può cambiare da pochissimo, mi sto impegnando tanto, la preghiera mi aiuta molto, la storia d'amore che vivo pure riesce a dare il suo bel contributo, grazie ad essa infatti mi sento più maschio, perché la mia ragazza non fa che dirmi quanto mi trova UOMO. Adesso mi trovo al punto in cui (da poco più di una settimana), l'attrazione verso gli uomini è calata notevolmente, il livello è minimo, ma non credo di riuscire ancora ad avere un rapporto completo con la mia ragazza...un po' di volontà e spero di riuscire a diventare quello che vorrei essere.
Quando stai per cadere in vecchie abitudini, ti consiglio di pensare a quello che vorrai diventare, alla famiglia che vorrai ecc...e ti domanderai "ne vale la pena?"
vedrai come sarai capace di spegnere la tentazione.

Per questo, dopo aver fatto il possibile da solo, cercando in Dio forza e luce, mi sono reso conto che mi serviva qualcosa in più. Mi sono reso conto che da solo più di quello che avevo fatto non riuscivo a fare. Ho capito che dovevo mettermi in gioco, dovevo scoprire il fianco e aprirmi con qualcuno che potesse aiutarmi, qualcuno attraverso cui Dio potesse raggiungermi ed operare quanto da solo non potevo. Per questo, è da un po' di settimane che mi sono rivolto ad un frate per poter essere aiutato. Ho scelto di fare il salto nel buio che da tanto tempo volevo fare senza aver trovato fino ad allora il coraggio. Il confronto è cominciato da poco e piano piano mi sto aprendo per poter scendere alla radice del problema. Si tratta di un atto di fiducia e di speranza che mi riempie di gioia! Chiediamo aiuto, perchè tutto da soli non possiamo fare! Dio ci parla e ci aiuta anche attraverso le persone che ci fa incontrare nel nostro cammino. Ognuno di noi abbia il coraggio e l'umiltà di cercare e di bussare! Vi saluto e vi abbraccio

Ciao a tutti! Volevo condividere con voi la mia storia, sperando che possa servire da spunto di riflessione e confronto. Sono un ragazzo di poco più di 20 anni e da un po' di tempo faccio i conti con queste pulsioni omosessuali indesiderate. Sono cresciuto in una famiglia ed in un clima famigliare che potrei definire tranquillo e sereno. Tuttavia a partire dai 10 anni ho avuto un po' di problemi ad integrarmi nel mondo maschile, a sentirmi alla pari con gli altri ragazzini. Questo comunque non mi importava e continuavo a vivere tranquillamente la mia vita, nell'affetto della mia famiglia e passando più tempo con le bambine piuttosto che con i bambini. Quando poi sono entrato nella fase di adolescenza, credo che questo distacco dal mondo maschile abbia causato le mie attrazioni omosessuali. Non mi sentivo molto integrato nel mondo maschile, eppure mi sentivo lo stesso un uomo e mi piacevano le ragazzine. Timido ed estremamente sensibile ho continuato sulla mia strada, reputandomi comunque un eterosessuale per quanto avessi sporadicamente pulsioni omosessuali che talvolta realizzavo con l'atto della masturbazione. Dopo la realizzazione dell'atto ritornavo in me, pensando che per quanto mi fosse piaciuta quella fantasia non riuscivo ad immaginare la mia vita con un uomo e non mi sono mai innamorato di ragazzi. Quelle pulsioni andavano contro la mia idea di un futuro in cui mi vedevo padre di famiglia, con una moglie e dei figli. Eppure erano lì e ogni tanto riemergevano, ma continuavo ad ignorarle. Non ricordo bene di aver avuto molto accanto mio padre in quel periodo cruciale dello sviluppo sessuale. Lui è sempre stato molto affettuoso nei miei confronti, però crescendo credo si sia distaccato un po'. Non so se per colpa mia, sua o se ci sia stato un motivo particolare. Però non voglio fare di questo una colpa, ha sempre fatto del suo meglio per me.
Per alcuni anni, durante il liceo, fui innamorato di una compagna di scuola, e con lei mi fidanzai anche, nonostante la nostra storia durò poco. Ero davvero innamorato però e soffrii tanto. In quel periodo le pulsioni erano passate in secondo piano e non avevano importanza.
Il mio declino più grave, la mia caduta (le chiamo così, quei cedimenti alle pulsioni) più grave la ebbi quando a 18 anni mi affacciai al mondo della pornografia. Iniziai a vedere video eterosessuali, ma la curiosità era troppo forte e mi spinse verso quel mondo che mi ero sempre proibito di considerare: l'omosessualità. Partì quindi un circolo vizioso e cominciai a fare uso di quel tipo di pornografia. Non ero mai soddisfatto, sempre alla ricerca dei video più promiscui, più improbabili. Mi feci quindi delle domande e con grande sofferenza dovetti ammettere a me stesso di essere omosessuale. Le attrazioni che avevo avuto fino a quel momento per il sesso femminile erano state sempre lievi, per quanto la mia unica ragazza mi attraesse davvero fisicamente e avrei voluto fare l'amore con lei. In quel periodo di buio quelle attrazioni eterosessuali erano pressocchè scomparse e mi rimaneva solo di accettare la mia omosessualità. Fu una cosa difficile ed estremamente dolorosa, avrei dovuto rinunciare a quello che avevo sempre progettato, desiderato, che mi avrebbe reso felice. Ero molto credente ed ovviamente tutto ciò andava contro i principi di Dio e della Chiesa. Cercai di farmene una ragione: ero nato così, Dio mi aveva fatto così e mi avrebbe voluto bene lo stesso. Eppure non ce la facevo, una parte di me era lì a ribellarsi a quella condanna. Per me lo era, una condanna.

Pregai a lungo e tanto perchè Dio mi liberasse, perchè mi aiutasse e mi rendesse un VERO UOMO, come Lui stesso ci ha creati. "Perchè", pensavo, "Dio non mi trasforma di nuovo in eterosessuale? Sarebbe la sua volontà, sarebbe seguire la sua via!". Non lo faceva. Non rispondeva alle mie preghiere, rimaneva muto, in silenzio. Ero completamente solo e non ero mai sceso così in basso. Quei video mi tormentavano, erano una droga. Mi chiedevo se essere omosessuale significasse proprio quello che stavo vivendo. Pensavo che avrei passato la mia vita così. Cominciai a cercare su internet modi per "guarire dall'omosessualità", quasi fosse una malattia. Lo era, la mia, una malattia. Incappai in siti improbabili e pratiche improbabili, lessi di scuole di riorientamento basate su pratiche quali mostrare foto di donne nude, impedire il contatto interumano tra uomini e cose simili. Mi sembrò una cosa assurda. Poi capitai su questo blog, grazie a Dio! Cominciai a leggere le teorie di Nicolosi e più andavo avanti più mi riconoscevo. Ero quel bambino immaturo, a disagio tra gli uomini, che non si sentiva all'altezza, la cui unica reazione possibile di fronte ad un mondo che non gli apparteneva e che desiderava era l'attrazione sessuale. Questo blog mi aveva fornito un'alternativa, mi aveva fornito una speranza, risposte sensate a quelle pulsioni indesiderate.
Cominciai il mio percorso di guarigione, era bellissimo! Avevo ritrovato di nuovo me stesso e cominciavo ad amarmi nuovamente, ad amare la vita e chi mi stava attorno. Cominciai poi l'università e mi innamorai di una collega: era di nuovo l'Amore sincero e vero, quello che avevo sperimentato in passato e che mi faceva sentire Uomo. Non fui corrisposto ed ebbi una piccola delusione. Caddi di nuovo, per pochissimo tempo, nella pratica della pornografia. Tuttavia mi rialzai ed andai avanti. Continuo ad andare avanti tutt'ora, sebbene abbia alti e bassi. Non ho sconfitto definitivamente queste attrazioni, ho dei momenti bui in cui mi perdo completamente.
Ho capito di provare attrazione verso quegli uomini sicuri di sè, spavaldi, a proprio agio con la loro sessualità e virilità, che si amano ed amano i propri amici, li trattano come fratelli, li considerano alla pari.
Questo è proprio quello che non vedo in me: virilità, amor proprio, sicurezza e sintonia col proprio corpo e con la sessualità.
Ho incontrato nel corso di questi anni degli amici fantastici, uomini, eterosessuali. Conoscono molto di me, eccetto questa mia debolezza. Essere trattati alla pari, spronati, gli abbracci sinceri e le attività svolte insieme a loro mi fanno sentire bene. Eppure a volte sento l'attrazione verso alcuni di loro, quando sono un po' giù di morale e magari fanno qualcosa che mi mette a disagio perchè è un'ostentazione della loro virilità ed io mi sento inadatto, uno schifo.
Volevo dire anche che mi sono allontanto dalla Chiesa e da Dio. Credo che in fondo qualcosa di più esista, in questa vita... Però per motivi personali voglio ritenermi una persona libera e priva di condizionamenti. Voglio sperimentare la vita e capire cosa mi fa bene e cosa mi fa male. E le attrazioni omosessuali, che Dio esista o meno, a me fanno male, non rappresentano quello che voglio essere e mi allontanano dalla mia vera essenza.

Non giudico le persone omosessuali. Se vivono bene, fanno bene a continuare ad esserlo! Credo che la vita vada vissuta facendo ciò che fa stare bene, è una sola... Per me l'omosessualità, ed evidentemente per tutti quelli che seguono questo blog, è qualcosa di logorante, qualcosa che demolisce il corpo e lo spirito. Per cui facciamoci forza ed andiamo avanti nel nostro percorso... Riprendiamoci la nostra essenza di Uomini, Uomini Veri!
Vorrei essere un Uomo, in tutto quello che la parola significa. Vorrei poter essere a mio agio con me stesso, con gli altri uomini, per sempre. Vorrei ad esempio andare in palestra e non avere paura di fare la doccia lì, caso mai mi venga un'erezione!
Abbracciare un uomo fraternamente e sentirne l'affetto sincero è una cosa bellissima. Sono riuscito a provare questa sensazione e dà molto di più che un abbraccio impacciato, a disagio, con quel briciolo di attrazione fisica che da fastidio...
Mi rendo conto in maniera evidente, che queste attrazioni per me sono logoranti, quando mando un messaggio ad un amico e nel scrivergli "ti voglio bene" provo un'eccitazione perversa. Si può provare qualcosa di così subdolo per parole così belle? Lo stesso mi capitava con gli abbracci ed i momenti in cui c'era più intimità e confidenza. Fortunatamente mi capita sempre meno. Scrivere "ti voglio bene" sentendolo veramente col cuore e non con il disagio dell'attrazione è una sensazione molto positiva.
Spero di riuscire a sentire sempre più col cuore e meno col disagio e la vergogna. Purtroppo è una cosa non troppo semplice, è più facile abbandonarsi alla reazione di attrazione che non valutare veramente i sentimenti in quel momento. Misti al disagio e alla vergogna mi capita di provare anche odio, per le persone che mi attraggono. Odio perchè sono così sicuri di loro, così virili e naturalmente integrati nella loro natura di Uomini che provo invidia. Chissà se un giorno questo mio cammino finirà definitivamente, se incontrerò la mia Lei, se sarò felice. Porto avanti questo cammino più per me stesso che per perseguire un obiettivo. Che io mi fidanzi, mi sposi, abbia una famiglia non posso darlo per scontato. Magari non succederà mai. Però voglio vivere da Uomo, per lo meno, per me stesso! Perchè mi fa stare bene.
Spero di aver arricchito un po' la vostra vita. Buon cammino a tutti. Non sprechiamo la nostra vita, non nascondiamo dietro l'inadeguatezza, facciamoci coraggio e viviamo da Uomini.
Un abbraccio!

Email: uomo.libero.in.rinascita@hotmail.it
Facebook: mi chiamo James Wanderer, é un profilo fittizio. La foto profilo é quella con tre sassi impilati uno sopra l'altro.
Ogni sera credo di poter controllare questi account.
Un saluto a tutti!


Ho un enorme bisogno di chiarezza, anche riguardo al fatto di incamminarsi, di "ripararsi": cosa bisogna fare in concreto? Conoscere ragazze? Mettersi insieme ad una di esse? (Domanda per me molto importante quella sul mettersi insieme), Negare e nascondere questa tendenza e sforzarsi di essere normali?(Schietti schietti: Smettere di masturbarsi pensando agli uomini e sforzarsi di farlo con le donne? Quando ci si sente attratti da un uomo nella vita di tutti i giorni, cercare di cancellare questa situazione e sforzarsi di trovare qualcosa di bello nel seno di una donna? Perchè è di questo che stiamo parlando...). Voglio diventare una persona che appunto, molto concretamente, non avrà paura di avere rapporti sessuali con sua moglie/fidanzata perchè sente di provare attrazione verso un uomo dalle braccia gonfie, ed è serena.
Vi prego di aiutare un povero ragazzo dalle idee confuse che cerca di non perdere tutto ciò che c' è di bello nella sua età, che ha bisogno di sentirsi parlare concretamente, di un sostegno o di una parola, vi ringrazio già tutti dall' inizio. Che Dio mi e soprattutto ci aiuti tutti... :)
Marco
P.S.: I miei genitori sanno di questa mia condizione e la accettano senza problemi, se credete sia meglio una conversazione privata questo è il mio indirizzo mail ( che spero non sia usato per inopportuni scopi):
marco.gaz97@gmail.com

sei molto giovane e la confusione che provi è più che comprensibile. Come tu stesso hai giustamente fatto presente, hai bisogno di chiarezza e questo è un percorso non troppo breve, che non si può liquidare velocemente.
Innanzitutto voglio dirti che il percorso che noi stiamo facendo non è quello di "reprimere" gli impulsi verso gli uomini e di "forzarli" verso le donne: questo sarebbe quanto di più sbagliato. Il cammino che noi di questo blog è soprattutto volto alla comprensione della radice delle nostre pulsioni e alla ricerca di un nuovo modo di relazionarci con noi stessi e con gli altri, di riappropriarci della nostra identità.
Tu hai evidenziato un aspetto che ci accomuna un po' tutti: il desiderio di costruire in futuro una famiglia con una moglie e dei figli e senti che una vita con un altro uomo "non farebbe per te".
Quello che con un po' di tempo ti consiglio di fare è cercare di capire cosa c'è alla radice delle tue pulsioni omosessuali (n.b. non sempre sono riconoscibili a prima vista e non sempre riguardano il rapporto con i genitori). Per mia esperienza ti dico che il desiderio omosessuale può nascere ad esempio da un senso di inadeguatezza nei confronti dei coetanei dello stesso sesso, un po' come se tu non ti sentissi all'altezza e invidiassi le loro caratteristiche più mascoline (fisicità, muscoli ecc.) Ci possono essere tantissimi aspetti da prendere in considerazione. Tieni conto che alla tua età è tutto un po' più vorticoso e che spesso le pulsioni omosessuali sono solo una parentesi prima dell'instaurarsi della sessualità adulta. Una volta che avrai capito cosa c'è di così misterioso negli uomini che ti attirano, potresti ad esempio cercare di relazionarti con loro in maniera diversa, alla ricerca di quell'amicizia profonda e sincera, che ti appaga in maniera non erotica. Pensaci: puoi provare attrazione per un amico fraterno? certo che no!
Con le ragazze.. lì non c'è da forzare la mano. Quando il bisogno di affermazione della tua mascolinità sarà appagato in maniera genuina verrà da sè. Ti consiglio in questa fase di evitare di fare il "cicisbeo" ovvero l'amico confidente perchè come diceva max pezzali "la regola dell'amico non sbaglia mai: se sei amico di una donna non ci combinerai mai niente.." Se lo vorrai, imparerai invece a corteggiarle, ad avere un atteggiamento da uomo.
Spero di esserti stato d'aiuto e che questo blog ti potrà aiutare nella ricerca della tua verità.
Un forte abbraccio!

Sono James Wanderer su facebook, email uomo.libero.in.rinascita@hotmail.it
Scusate per l'insistenza.
Buon cammino a tutti!



Da piccolo mi piaceva vestirmi da femminuccia e dicevo apertamente che volevo nascere femmina. Al sentire ciò, i grandi sorridevano, ma non capivo il perché, erano gli anni della scuola materna. A un compagnetto vicino di casa, proponevo di giocare a marito e moglie (la moglie logicamente la facevo io) con lo scopo di baciarlo sulle labbra, come vedevo fare in televisione o ai fidanzati del quartiere. Quanto mi piaceva fare ciò! Al compagno invece no, fin quando non arrivò a dirmi che così non voleva giocarvi più. Allora, giocando da solo, baciavo il muro, immaginando di farlo con un uomo più grande di me. Questo gioco mi piaceva tantissimo e lo continuai anche alle elementari e sperando di tradurlo nella realtà un giorno. Negli anni delle elementari non mi vestii più in quel modo e non dissi più quella cosa, e ciò per vergogna, perché sentivo parlare i miei compagni e capivo che non era cosa normale.
In quinta elementare successe un fatto. Una sera con i compagni del quartiere si giocava a nascondino, in una campagna ai margini del quartiere. In un attimo ci ritrovammo a convergere tutti insieme in un punto dove c’erano due di noi che facevano sesso. Il più grande (di terza media) sodomizzava l’altro (di quinta). Erano l’uno sopra l’altro ed io non capivo minimamente ciò che stava avvenendo. Chiesi a un altro e mi disse che X stava inculando Y e che si faceva così. Non so cosa provavo interiormente, o emozione o altro, vedevo che quello di sotto soffriva e quello sdraiato di sopra godeva, noi commentavamo. A un certo punto quello di sopra si alzò ed io gli vidi il pene: lungo, grosso e col pelo, al contrario del mio; d'altronde lui era di terza media ed io di quinta. Era la prima volta che vedevo il pene di un’altra persona e per giunta di quelle dimensioni. Da quel giorno in poi, cominciammo a prendere in giro il nostro compagno (quello di quinta), non risparmiandoci di dirgli frocio. Anch’io glielo dissi, immaginate, e ne sono tutt’oggi pentito.
Dopo quell’episodio, nei miei pensieri erotici, oltre al bacio ci fu il rapporto anale (io il passivo logicamente), ma dicevo a me stesso che non l’avrei mai fatto, altrimenti sarei stato preso in giro come il mio compagno. Nel periodo delle medie, infatti, altri compagni del quartiere m’invitarono a partecipare a un ritrovo che facevano la sera in un posto, dove si sodomizzavano vicendevolmente. Io avevo una voglia matta di parteciparvi, ma dissi che non volevo. In un’altra occasione, uno di loro più grande di me mi disse che se avevo vergogna dinanzi a tutti potevo andare da solo con lui e subito. Immaginate il mio desiderio, ma rifiutai. (Continua)

Alle superiori m’integrai anche abbastanza bene tra il gruppo dei maschi, superandomi un po’ evidentemente; si scherzava, si studiava insieme, si usciva ecc., io, però nascondevo la forte attrazione che avevo per molti di loro. Ce n’era uno di statura bassa, ma con un bel fisico e che a detta degli altri era anche super dotato sessualmente. Anch’io me ne ero accorto guardandolo in costume al mare. Si diceva anche che aveva un’abitudine: sfogarsi con gli uomini in assenza di donne. Passammo insieme la visita militare e nella pensione dove pernottammo una notte, feci in modo di non capitare nella camera con lui, nonostante ne avessi tanto desiderio.
La masturbazione l’ho cominciata mentre ero al secondo anno delle superiori. Ne sentivo parlare, ma non so cos’era. La scoprii in seguito a un’eiaculazione spontanea durante la lettura di una rivista pornografica e pensai che poteva essere ciò di cui i miei compagni spesso parlavano. Misi in azione la mano come vedevo fare loro quando scherzavano e cominciai la pratica che dura fino ad oggi.
Prima d’iniziare l’Università, durante le vacanze estive, ebbi modo di conoscere un giovane, ospite e collega universitario di mio cugino. Me ne innamorai pazzamente! Negli anni delle superiori avevo preso due cotte per due ragazze, ma questa in confronto a quelle era superiore. Oltre ad essere simpatico fisicamente, era soprattutto di carattere molto mite, sembrava l’amico che attendevo da sempre. In quei giorni facemmo delle lunghe chiacchierate e nacque come un’amicizia. Iniziata l’Università, anche se eravamo in facoltà diverse, ci incontravamo spesso sul pullman e a casa di mio cugino. Quando gli parlavo, mi veniva un forte imbarazzo, dovevo nascondere in ogni modo ciò che provavo per lui. Poi separarmene ogni volta era un martirio! Dopo anni di sofferenza, superai il problema tagliando completamente con lui ogni rapporto. Credetemi, mi sentii rinascere! (Continua)

Vi parlo dei primi rapporti sessuali. Nella casa in affitto suddetta, un anno vi fu un giovane, di bell’aspetto e desiderato da molte ragazze, era però un po’ effeminato. Da subito mostrò delle attenzioni per me, io ricambiavo e s’instaurò un legame affettivo molto forte. Non tardammo ad avere un rapporto sessuale (il primo in assoluto per me) e poi anche altri, dove io purtroppo dovevo fare la parte attiva, ma sapevo adattarmi. Mi stancai molto presto di questa relazione o meglio desideravo forse averne anche altre contemporaneamente. Di fatto il rapporto entrò in crisi. Prima mi distaccai io da lui, e godevo però al pensare che lui fosse ancora legato a me. Quando però si distaccò anche lui, solo Dio sa quanto e per quanto tempo soffrii, fino a sentirmi anche male fisicamente.
Per stare meglio dovetti cambiare casa. Nella nuova vi trovai un giovane, mio coetaneo, con cui instaurammo subito confidenza e dialogo. Mi sembrava mandato da Dio, ma si dimostrò tutt’altro. Quando gli confidai delle mie tendenze, cominciò a mettermi le mani addosso. Approfittava dell’assenza degli altri a casa e nonostante non volessi, quando ero giù di morale, cedevo facilmente. Non nascondo che mi meravigliavo, perché era un etero. Si vede forse che dinanzi alla “carne” spesso non si guarda se sia di uomo o di donna; quando si è affamati, si mangia ciò che c’è e non si fanno storie.
L’ultima esperienza di questo tipo l’ho fatta pochi anni fa con un collega di lavoro. E’ similare alla penultima che ho descritto e perciò non ve ne parlo. (Continua)


Riprendo l’argomento della masturbazione. Da qualche anno quella ossessiva, quella cioè che nasce dai disagi interiori, è quasi scomparsa. E’ rimasta quella, diciamo, sporadica e per lo più legata al tempo del risveglio della natura (primavera). Questa è serena, l’atto dura poco (al contrario di quella), l’oggetto dei miei pensieri sono solo donne ed è bellissimo! Dopo l’orgasmo mi sento bene con me stesso, felice, come natura vuole. Quel tipo invece mi faceva stare malissimo, sia durante sia dopo. A volte faccio la prova a cominciare l’atto pensando di proposito a un uomo, magari a uno dei tanti miei ex “amanti” (io questa volta attivo, anche per rivincita!), e non riesco ad andare avanti, credetemi; penso invece a una donna ed è bellissimo! Può darsi che scomparirà anche questo tipo di masturbazione, ma ho i miei dubbi. Per troppo tempo ho sofferto, questo tipo è segno di risurrezione, almeno al momento!
Il racconto dettagliato della mia esperienza è servito prima di tutto a me, perché ho fatto maggiore chiarezza sulle mie vicissitudini. Forse ho aiutato anche qualcuno di voi. Vi ringrazio per l’attenzione. Più avanti vorrei confrontarmi con voi su due cose che ho in mente. Per oggi mi fermo qui. Vi mando un caro saluto.


il Tic è una cosa nervosa, un collegamento con l'omosessualità è una cosa molto difficile. Comunque ci sono delle tecniche per toglierlo. Per prima cosa, evita di sforzarti di non farlo: più cerchi di controllarlo più ti viene. Poi prova così: ogni volta che ti viene di farlo, fallo cinque volte! in più, cinque volte al giorno, fallo cinque volte! Vedrai che alla fine arriverai a saturazione!
A presto!




Libero da questi vizi ho la possibilità di affrontare con più lucidità e consapevolezza le ferite e i meccanismi che generano in me le pulsioni che mi impediscono di vivere con pienezza il mio essere uomo. Quindi mettetevi in cerca di persone e realtà che possano aiutarvi nella vostra lotta, essere in relazione con qualcuno che vi capisce e vi consiglia aiuta a non perdere di vista la scelta di crescita che abbiamo fatto. Se credete di potervi fidare di qualcuno che ritenete possa aiutarvi, fatelo senza pensarci due volte e per chi crede,pregate che il Signore vi faccia incontrare nel vostro cammino persone in grado di aiutarvi. Il giorno STESSO in cui nella disperazione ho pregato il Signore perchè venisse in mio aiuto attraverso qualcuno, ho conosciuto proprio il frate che un anno dopo è diventato punto di riferimento e guida in questo cammino, scoprendo che quella preghiera era stata ascoltata da Dio e che quell'anno di attesa era servito a prepararmi ad accogliere questo cammino. Dio Padre vuole con tutto il cuore che le nostre pulsioni diventino occasione di crescita, di miglioramento per vivere una vita piena. Quindi, chiedete da figli aiuto a Lui e Lui troverà il modo di aiutarvi, nel rispetto dei tempi ognuno. Con me è stato così. Un abbraccio fraterno a tutti



puoi essere più chiaro ?
vivere la vita così come viene ? anche da omosessuale ? quando saremo in punto di morte che ricordi avremo ? di non aver mai fatto nulla, di non aver provato mai l'amore ?!, io dopo tanta sofferenza, sono andato dalla psichiatra e psicoterapeuta, l'orientamento non si può cambiare, eterosessuali al 100% non sarete mai, provate a farvi aiutare da gente con conoscenze mediche, con tutto rispetto per frati ecc,
saluti


Ero piccolissimo e mia madre mise in atto il suo progetto: castrarmi. Volevo indietro il mio pene, come potevo vivere senza? Chiesi a mio padre di intervenire. Questi si è comportato da bambino pauroso. Conoscendo bene mia madre ha pensato: se non castra suo figlio, castra me, perciò meglio lui. Morte sua, vita mia.
Così è cominciata la mia erranza alla ricerca di qualcuno disposto a regalarmi il suo pene. Di uno per vivere ne avevo bisogno. Giustamente nessuno poteva castrarsi e regalarmi il suo. Come si suol dire: a ognuno il suo.
Dopo tanti anni, considerando che mia madre non me lo ridava e mio padre non interveniva e gli altri uomini non potevano darmi quello loro, ho messo in moto una strategia per riaverlo: farmelo ricrescere. Non pensavo si potesse fare, invece è possibile. E così, infatti, ho fatto e le conseguenze positive sono state le seguenti: gli altri uomini sono stati lasciati in pace ed io finalmente ho finito di soffrire. Quelle negative, invece, sono state queste: mia madre ha tentato di ricastrarmi e mio padre l’ha appoggiata. A me, nel frattempo, non solo è ricresciuto un bel pene, ma ho visto anche che dalle mani dei miei genitori scivolo come un’anguilla. Né loro riescono a farmi del male né io riesco a concederglielo, per la forza tratta dal mio nuovo pene.
Benedetto pene! Quant’è importante averlo! Come ha fatto bene Dio le cose!

Mi potresti dare la tua esperienza di psicoterapia? Come si lavora? Come ti trovi? Anche io vorrei usufruirne, ma ho sempre avuto parecchi timori.
Grazie

riky martin vi sembra poco maschile ? (psicologicamente intendo) io credo ci si possa reprimere bene o condurre una doppia vita (quello che sto facendo) quando o rapporti con la mia compagna non provo niente e mì fa un po' schifo... cosa potrei fare ?

I motivi per cui nasce sono molto diversi, ma tutti in ogni caso hanno a che fare con l’autostima. Quando questa diminuisce, è più facile che scatti l’omosessualità. Quando la persona è ben “schermata”, non c’è rischio che inizi l’omosessualità. Tra poca autostima e omosessualità c’è stretta parentela. Appena scompare l’una, appare l’altra.
Secondo me tu dovresti iniziare il tuo percorso di recupero della tua mascolinità perduta o assottigliata. Diventare un uomo, insomma.



E' la prima volta che mi affaccio su questo blog, ed è la prima volta che lascio un mio commento su un blog.
Ho quasi 37 anni e sono sposato da 5 con due piccoli e dolcissimi bambini.
La mia storia è simile a tante che leggo qui. Vorrei tanto potermi confrontare con qualcuno di voi, perchè vivo un periodo di grande difficoltà. Ho già affrontato in passato la mia "omosessualità ma pur avendo affrontato un periodo di "terapia" ho poi abbandonato il percorso perchè mi sembrava di essere ad un punto morto. Adesso la problematica è riemersa più forte e ho voglia di parlare con qualcuno che stia passando le stesse cose.
La mia mail è frasulp@gmail.com.
Ciao!


Un problema che ha ulteriormente aggravato la situazione, è stato la nascita del mio secondo fratello (io sono il primogenito). Fino all’età di tre anni ero il reuccio della casa. Quando è nato mio fratello, il mondo mi è crollato addosso. Che fine stavo per fare, visto che le attenzioni si erano spostate verso di lui? Forse anche per questo mi sono legato ancora di più a mia madre. Chi meglio della mamma poteva assicurarmi la vita, nonostante avevo un forte nemico in casa? Ancor oggi, devo essere sincero, come guardo il mio secondo fratello, non guardo l’ultimo (siamo in tre). L’uno, il mio avversario; l’altro, un fratello normale, un amico. Esternamente penso, però, che non appaia nulla; c’è un buon rapporto tra tutti e tre.
Ti porto ora un esempio, uno dei più banali, del carattere castrante di mia madre. Per motivi di lavoro, abito fuori e raggiungo i miei per un fine settimana, ogni mese. Mia madre sa bene che alcune cose da mangiare a me non piacciono o mi fanno male. Ebbene, a tavola c’è sempre qualcosa di queste, e siccome vanno bene per lei, devono andare bene anche per me. Sono costretto così a mettere da parte quelle cose e a mangiarne altre. Quando riparto, mi dà sempre qualcosa, in modo da evitare di cucinare almeno per qualche giorno. Tra le cose che mi dà c’è puntualmente ciò che non mangio e perciò, una volta arrivato, sono costretto a buttarlo.
Fino a qualche tempo fa, mi piaceva stare al telefono con lei e parlare a lungo del più e del meno. Quando ho scoperto che questo era un modo da parte mia per voler rientrare nel suo grembo, e da parte sua di continuare a castrarmi, ho tagliato netto. Ormai, quando ci sentiamo, le nostre conversazioni non durano più di un minuto. Taglio corto e chiudo il discorso. Oltretutto i miei fratelli fanno così. Prima mi meravigliavo di loro e li giudicavo come poco affezionati ai genitori. La verità era, invece, che i miei fratelli avevano con loro un rapporto normale. Ero io che tendevo a ridiventare bambino e a voler ritrovare la sicurezza nel beato grembo di mia madre. Questa, da parte sua, non cercava (e non cerca) altro e la festa era fatta. (Prima parte)

In conclusione ti dico, fratello carissimo, che l’omosessualità è da combattere su tutti i fronti. Combattere le cause principali come le secondarie, non arrendersi mai o, dopo che ci si è un po’ arresi, ricominciare a combattere con calma e pazienza. E’ un cammino di crescita che porta alla libertà e alla serenità.


(Continua)

A tutto ciò si è aggiunto lo scherno e le prese in giro dei miei coetanei che non mi volevano mai far giocare con loro e che ci prendeva sempre più gusto nello schernirmi. Per tutto il periodo delle elementari ho passato perciò un periodo di bisessualità. Ero eccitato dalle bambine quanto dai bambini, alla vista del loro organo. Il problema si è manifestato alle medie quando mi reso conto che, nell'atto della masturbazione, ero più eccitato a pensare al vecchio gioco coi maschietti piuttosto che con le femminucce. Tuttavia la bissessualita permaneva, seppure con una nota più tendente all'omosessualità. Mi innamoravo delle mie coetanee. La scoperta della pornografia è stata una disfatta, e tutte le mie attenzioni si sono così rivolte verso il fallo, e non più sulla vagina. La masturbazione compulsiva era la regola. (Continua)

Ora però mi si prospetta la sfida più grande. Affrontare gli altri, quella comunità degli ego che temo oltre ogni modo e che non mi ha mai accettato..anzi, che mi ha solo schernito. Ogni loro derisione, ogni rifiuto erano come se mi girassero il dito in una ferita d'arma da fuoco. Non faceva altro che ingrandire la ferita narcisista..era come se mi dicessero:"Tu non sei come noi".
Un'ultima cosa, sempre rivolta a te Ramo d'ulivo..mi sono chiesto se non abbiamo madri clone, anche la mia fa lo stesso scherzetto del cibo :)
Perciò ti chiedo:
- sono sulla buona strada?
- tu sei riuscito a guarire completamente?
- quanto è durato il tuo percorso?
Grazie di ascoltarmi. È bello trovare qualcuno che capisca e condivida quello che si ha in mente.

Non è mai facile guardarsi dentro, soprattutto quando ci sono macigni che pesano e che soffocano l'anima.
Perciò, quando un uomo stringe i pugni e decide di farlo, anche solo contro tutti, è già un grande Uomo, che ha vinto la sfida più dura che potesse trovarsi davanti.
Anche se non sono la persona adatta a darti i consigli che tu cerchi, e non posso nemmeno capire sulla mia pelle quello che tu hai vissuto, voglio esprimerti tutta la mia stima per quello che sei riuscito a fare!
Come donna ti sono vicina e ti appoggio pienamente nel tuo faticoso lavoro di "distacco" dalla figura materna.
Hai ragione nel mostrare insofferenza verso quegli atteggiamenti che hanno controllato, mortificato
o, peggio ancora, represso la tua personalità, ed è ora che le donne (mamme e non!)capiscano che questo è il modo più sbagliato di relazionarsi con gli uomini!
Avverto con allarme e profondo dolore il danno che purtroppo tante mamme, inconsapevolmente, fanno ai loro figli, ed avendo per natura le frequenze dell'animo femminile, so anche cosa si nasconde dietro a tanti atteggiamenti "castranti" e "opprimenti" (e, credimi, sono dinamiche che non avvengono solo nella relazione madre-figlio...).
Questo è il motivo per cui sento un peso sempre più grande di riuscire un giorno, in qualche modo, ad aiutare tante donne in un percorso "riabilitativo", che permetta loro di ritrovare se stesse e di approcciarsi al genere maschile senza quelle istintive barriere di auto-difesa e auto-protezione che fanno tanto male e tanti danni attorno.
Sono convinta che c'è un male "generazionale" che uomini e donne si trasmettono a vicenda, e che ha bisogno di essere interrotto con la potenza della Verità.
In questo terribile vortice in cui tutti siamo, nello stesso tempo, vittime e carnefici, c'è bisogno di uomini e donne rigenerati, che abbiano il coraggio di gridare basta e di vincere il male con il Bene.
Non arrestarti in questo cammino che hai intrapreso, perché hai afferrato già tante cose che non erano per nulla ovvie e scontate. Magari anche tua madre ha bisogno di capire quello che ora stai realizzando, per il suo bene personale, oltre che per il tuo!
Sono con te! Un abbraccio ;)

Sei decisamente sulla buona strada. Riguardo a tua madre, continua il netto distacco. Non ti curare della genesi dei suoi problemi (rapporto con suo padre ecc.), sono fatti suoi che a te non riguardano, tu pensa a te stesso. Non ti curare nemmeno di ricuperare il rapporto con tuo padre. Il ricupero verrà da sé (se avverrà), ma è fatica inutile impegnarsi in tal senso. In sintesi, non sprecare le tue energie in altro; impiegale tutte su di te, nello studio di te stesso ecc.
Scrivi che adesso ti toccherà la sfida di affrontare gli altri ecc. La cosa che ti dirò, io l’ho capita dopo tanti anni, tu però potresti capirla anche molto prima, ed è questa: non devi essere tu ad offrontare gli altri, devono essere gli altri ad affrontare te, se vogliono e se ci riusciranno! Perché tu (come tutti) sei una roccia! Gli altri dinanzi a te devono farsela addosso al solo guardarti. Perciò non sprecare energie nemmeno in tal senso. Inutili sono le scelte di inserirsi in nuove comitive, gruppi e altro, sperando di risolvere il problema col solo stare con gli altri ecc. Non perdere tempo. Ripeto, gli altri (vecchi amici, conoscenti, coetanei, adulti, comitive, gruppi, io che ti scrivo, genitori, parenti vari…) al solo avvicinarsi a te devono farsela addosso.
Mi chiedi se sono completamente guarito. Direi di sì. Certo, sto sempre in guardia perché potrebbe da un momento all’altro diminuire anche di poco la mia autostima, con le relative conseguenze. Ma ultimamente ho trovato altre strade interiori capaci di tenerla costantemente alta, e in alcuni momenti anche altissima.
Mi chiedi quant’è durato il mio percorso. Molti anni, considera che ne ho 45 e la guarigione quasi totale è iniziata circa due, tre anni fa, forse quattro, non ricordo. Prima con alti e bassi e poi via via sempre più stabile. Considera, però, che io ho fatto l’errore di andare in cerca dell’anima gemella maschile per tanti e tanti anni. Ciò ha ritardato moltissimo il mio percorso. Come ho scritto tempo fa, i segni grossi di guarigione sono arrivati quasi tutti in una volta in seguito alla rinuncia ad avere anime gemelle maschili, e quindi in seguito all’autonomia completa da tutti.
Oggi mi faccio tante risate, quando vedo gli altri farsela addosso. La parola “autonomia” è una santa parola! Io la griderei da un capo all’altro del mondo. Se tu eviterai l’errore di dipendere dagli altri, sicuramente di tempo ne guadagnerai molto, ci spero.

Grazie dei consigli ramo d'ulivo. Il fatto della dipendenza dagli altri purtroppo l'ho già focalizzata. Ho invano cercato me stesso e attenzioni fuori. Ho incentrato tutta la mia vita sul cercare approvazione e qualcuno da cui ricevere attenzioni, dentro e fuori casa. Diciamo che con l'affrontare gli "altri" intendo proprio questo: fregarmene del loro pensiero, fregarmene del loro scherno, poterli affrontare in una situazione di parità e indipendenza. Appartenere ad un gruppo non mi interessa molto, è la sensazione di libertà individuale a muovere il mio lavoro, alzarmi la mattina e sentirmi integro e felice di essere me stesso. Quando da piccolo venivo schernito piangevo, ora evito di farmi prendere in giro facendo il bravo ragazzo collaborativo, sempre col sorriso, sempre sulla difensiva. E quanto diventa amaro questo sorriso!
È qui che mi blocco, non so come fare perché di loro ho paura, una paura enorme. Temo quel dolore che scaturisce dalle loro parole e che mi pietrifica, mi autoescludo dal mondo per questo terrore e non so dove sbattere la testa. È come girare con una gabbia sempre addosso che ti lascia intravedere il mondo ma non te lo fa toccare.



Non so, forse Dio mi avrà premiato, perché quando ho cominciato a star bene, ho iniziato a vedere Dio nei piccoli e man mano nei grandi miglioramenti. Questi erano dei regali che ricevevo da lui quotidianamente. Mi stupivo e lo ringraziavo. Ho quindi tirato le somme e ho cominciato a pensare: Dio ha permesso l’omosessualità nella mia vita perché, superandola, io sperimentassi la sua forza e la sua bontà nei miei confronti.
Un tempo odiavo (e bisogna odiarla) l’omosessualità. Oggi, sicuramente perché è cosa passata, la amo come una sorella, come una vecchia amica. E’ grazie a lei che ho scoperto e conosciuto Dio. E’ stata, cioè, preziosa per la mia fede.

Per me un periodo di alti e bassi, la pulsione è calata drasticamente rispetto a prima dell'inizio questo percorso introspettivo. La masturbazione compulsiva è un brutto ricordo, segno che qualcosa si sta muovendo. Prima chiedevo cosa fosse quel vuoto che sentivo sempre dentro e che non riuscivo a colmare. Ora lo so, paradossalmente a me stesso manca me stesso, manca la mia sessualità, manca il mio essere uomo. Nasciamo per essere uomini e ci viene impedito, e rimane un grosso buco nella nostra anima. E paradossalmente sono spinto a combattere questo vuoto proprio con il comportamento in questione. La consapevolezza dell'esistenza del vuoto permette di capire che il modo in cui ci si sta cercando è quello sbagliato e cerco di non lasciarmi mai andare alla tentazione, e il bello è che ci riesco, ripromettendo mi che un giorno quello ad accitarmi sarò proprio io, e non il primo che incrocio sul viale. Tuttavia devo unire i puntini del puzzle.
Per aiutarmi a capire ho sintetizzato in qualcosa di meno astratto e più concreto la genesi dell'omosessualità secondo il
NARTH (che aiuta a ragionare); lo scrivo perché credo possa essere utile magari aiuterà coloro che non ha ben realizzato la dinamica illustrata dal dottor Nicolosi. Paragoniamo la nostra vera essenza ad un automobile. Quando nasciamo ci viene regalata l'automobile. Nostra madre ce la dona, volente o nolente. Arriva un certo punto in cui desideriamo di guidarla. Se però nostra madre non ce la lascia tirar fuori dal garage o nostro padre non ci insegna a guidarla l'auto resta lì nella rimessa, e noi è come se non ce l'avessimo, ci scordiamo di averla. Iniziamo ad adorare coloro che ce l'hanno e desideriamo essere come loro. Ma non lo siamo, in più magari ci sfottono perché non ce l'abbiamo perciò iniziamo ad odiarli e a invidiarli, (come la volpe e l'uva), a temere il loro giudizio (perché ci riporta alla realtà e alla vecchia ferita), ma desideriamo comunque intensamente essere come loro. L'automobile è la nostra sessualità, il nostro pene, quello che ci permette di essere maschietti completi. Senza macchina siamo appiedati in un mondo di automobilisti. È una sintesi della sintesi.
Tornando a me. Una cosa non capisco, non capisco come. Nel senso la scenografia è chiara, nel mio caso una madre che smorza la mia possibilità di sfogare la pulsione con i "canali ordinari", cioè facendo il maschietto, eccitandomi perciò del mio personalissimo organo. Mio padre che la asseconda pur di non ritornare lui l'oggetto della castrazione. È come un problema di matematica di cui conosci i dati e il risultato, ma non il procedimento. Se qualcuno di voi lo conosce mi sarebbe molto d'aiuto : ) grazie in anticipo e buona notte


Vai avanti! Nel percorso in questione non bisogna andare alla garibaldina, ma alla certosina. E da ciò che scrivi e dai toni che usi, sembra che tu abbia già questo modo di operare. Questo modo di essere ti aiuterà molto.
Dici di avere i dati, di conoscere il risultato, ma chiedi del procedimento. Ti dico ciò che penso. Ogni uomo è un mondo a sé, e il procedimento di uno può essere diverso da quello di un altro. Vedo che hai tra le mani ottimi strumenti, devi solo operare. Guarda dentro di te, il tuo procedimento è molto buono. Quando ti accorgerai che qualcosa di esso non va, lo ritoccherai. E’ comunque un lavoro di molta pazienza ed è questa che sarà premiata. Ne vedrai di belle e proverai molte soddisfazioni. Ti saluto.



io ho avuto pareri molto positivi sul dott. Roberto Marchesini a Milano, soprattutto perchè affronta il problema in maniera efficace e concreta, senza perdersi nei meandri della psicanalisi, ormai superati.
Un caro incoraggiamento a te e a tutti,
B.


P.s:tanto per sapermi regolare quando prende in media a seduto uno psicologo come Marchesi?grazie


Ciao Carissimo, Pace a te!
Per avere notizie del dott Marchesini scrivi al NARTH Italia e ti risponderà probabilmente lui.
Un abbraccio a te e a tutti quelli del Forum.
Fr Max

Il dottor Marchesini cmq riceve nella zona di Milano. Anche io, pur non conoscendolo di persona, mi sento vivamente di consigliartelo. Ho letto due suoi libri (Identità di genere e Quello che gli uomini non dicono) che, poco per volta, mi hanno aiutato a comprendere molto di me stesso. Ti abbraccio. Tante benedizioni



Grazie per il tuo contributo al forum e per l'interesse che dimostri per il nostro blog. Siamo anche su Facebook, il link si trova in alto a destra sulla homepage del blog. Un carissimo saluto!


premetto che non sono credende ma vorrei comunque cercare di prendere le redini della mia vita. Come tutti gli omosessuali, anchio ho problemi con il controllo della masturbazione e della pornografia. Anchio mi porto delle ferite molto profonde di cui ho difficoltà a parlare... mi consigliate qualche esperto LAICO che possa aiutarmi? Scusate ma le cazzate dei preti su maria e i gesù che mi guariscono non riesco a digerirle... ma al contempo vorrei essere un altro, perchè sono integrato, non sono uno sfigato e quindi non voglio accettarmi come "omosessuale" e fingere di essere felice come fanno gli altri. Se volete consigliarmi di convertirmi perderete tempo, se potete aiutarmi postate qui chi può aiutarmi. Ciao

Chi ha vissuto la condizione trans o omo e ha avuto la possibilità d'indagarla fino alla fine della tana del Bianconiglio sa che il mondo in cui viviamo è un'illusione e le identità sono create con lo stampino, secondo le necessità del sistema.
L'omosessualità in natura deriva dalla gerarchizzazione dei membri maschi del branco. Sono tutti in costellazione psichica: gli attivi godono nel sottomettere i rivali di territorio o i maschi che devono restare in posizione di gregari, i passivi adorano il maschio alpha e si annullano in modo tale da dare al branco una compostezza. E' la gerarchia che l'Elite vuole anche per la società umana!!!
La mia non è un'interpretazione psicologica, ma un'analisi biologica, l'hanno dedotto dall'osservazione delle dinamiche del branco nei lupi e nei gorilla. E osservando l'uomo ho constatato essere anche per lui così. Il punto è che l'uomo è un'altra cosa, non è nè un lupo nè un gorilla!!! Nonostante la propaganda darwiniana. Le ideologie che l'elite finanzia e inserisce nei libri di testo sono funzionali ad un piano di dominio sull'uomo: così come in passato ha usato le religioni per dividere ed irretire, oggi usa lo scientismo per far credere che l'uomo non è altro che un ammasso di cellule. E' ridicolo che la religione e la scienza si fanno la guerra quando lavorano per lo stesso padrone.
Io credo che nel futuro l'elite vuole che tutti siano omosessuali e ci sta riuscendo. Basta togliere il territorio esterno ai maschi rendendo la possibilità di confrontarsi e fare impresa sempre più difficile e frustrante e per il lesbismo basta togliere la possibilità di avere un nido sicuro, di modo che l'istinto della maternità viene soffocato e la femmina è spinta all'esterno. L'uomo e la donna si incontreranno in uno spazio non proprio: le nazioni occidentali stanno sprofondando nel debito, si parla già di vendere spiagge, monumenti e intere città. Chi possiede il debito sta arrivando a spingere affinchè la proprietà privata non esista più.

Ognuno cercherà nell'altro sè stesso, il proprio Io idealizzato. Vogliono impostare una società narcisistica, priva di un senso profondo della Vita, votata al consumo e al divertimento/sballo quindi facilmente controllabile e manipolabile. E poi c'è tutta la questione di rendere sterile l'umanità di modo da iniziare il progetto di eugenetica, in cui i bambini saranno concepiti, selezionati e parte dell'Elite fin dalla loro nascita: è la ricerca del suddito perfetto.
Ecco di cosa è parte la questione omosessuale, iniziamo ad aprire gli occhi!!!
Per me è assurdo e addirittura dannoso che ci siano psicologi che vogliono aiutare ragazzi omosessuali fissandoli ancora più nell'analisi delle dinamiche della propria famiglia o sulle loro difficoltà d'interazione. Noi abbiamo bisogno di Verità, sete di un sapere che scardina e libera. Il patriottismo cristiano è la solita minestra di manipolazione della coscienza. Oggi nel 2014 chi non se ne accorge è perchè in malafede, vuole mantenere la sua posizione.

dici: "...non voglio accettarmi come omosessuale e fingere...". Bravo! Ti trovi nella direzione giusta. Ciò è un gran vantaggio per la tua crescita. Vedi, cerca, leggi, datti da fare. Ci sono tanti aiuti in giro, datti da fare. Chi può aiutarti più di ogni altro, però, sei tu stesso, le tue forze, il tuo coraggio, la tua caparbietà. Dai toni che usi, s'intravede il tuo carattere caparbio. Con questo modo di essere andrai più velocemente verso la risoluzione dei tuoi problemi. Io do del beato a chi ha questo carattere. Perciò cerca, comincia... Ti saluto.



Il rischio è che l'Elite finanzi questi ultimi perchè più adatti alla conformazione sociale desiderata, ossia alla spersonalizzazione, all'allontanamento dal proprio nucleo e da un mondo di armonia. Non è questione di accuratezza negli studi, è questione di potere, di gestione/controllo delle masse nel prossimo futuro. Il sistema arriverà ad affermare le cose più assurde, contro ogni evidenza logica, non perchè le crede corrette, ma perchè le considera funzionali all'impero oligarchico.

Il cammino di chi non é credente é forse da un lato più difficile perché manca l'idea del sostegno di un Dio che ama ed aiuta, dall'altro però é forse più autentico e meno forzato (senza sminuire il cammino e le intenzioni dei credenti) perché non sei vincolato da credenze religiose, sensi di colpa ed obblighi morali (ancora una volta mi scuso con i credenti, però una parte di voi magari é spinto più da una direttiva religiosa e morale che da un vero desiderio di cambiamento, per questo risulta difficile e in alcuni casi non porta alla desiderata "guarigione"). Potresti contattare narth italia e chiedere loro informazioni su psicologi preparati, oppure potresti trovare uno psicologo aperto di mente con cui lavorare insieme, basandovi sugli scritti di nicolosi. Compra dei libri, sicuramente ti aiuteranno ad avere una visione più precisa della situazione.
Buona fortuna!
Volevo ringraziare Ramo D'Ulivo per la sua testimonianza precisa e dettagliata, mi ha fatto molto piacere leggerla.
Non sono un vero e proprio credente, ma conta poco. É bello vedere tante persone che, come me, ricercano la propria veritá non ingoiando pillole preconfezionate da altri.
Mi piacciono la carica di A. 27 Marzo e le sue teorie! Un abbraccio, fratello.
Un saluto a tutti.

Caro Papa, quando parla della moneta come "sterco del demonio", gradiremmo andasse un po' più in profondità della questione: la moneta ad emissione a debito così come il prestino con interessi che porta le banche delle dinastie a diventare il centro del mondo, sono condannate dallo stesso Gesù. Se non può combattere apertamente, rifletta sul senso di tenere i cristiani in un limbo perenne, di caricarli di croci sempre più grandi senza minimamente compiere passi nella direzione del Regno dei Cieli.
La verità è che le religioni sono state create per dividere, per manipolare la coscienza. Non giungono mai al nucleo di alcuna questione perchè la facciata buona è completamente ininfluente, serve ad attrarre le anime come mosche al miele per poi collassarle in emozioni di bassissima vibrazione quali vergogna, pentimento, sottomissione (in ginocchio, mio colpa mia grandissima colpa). E poi ci si chiede come mai la percentuale più alta di omosessualità sia presente nella Chiesa? In una struttura gerarchica il maschio alla base della piramide non può che essere omosessuale. La lobby gay in Vaticano nasce da qui ed funzionale al nuovo ordine mondiale, in cui un'elite illuminata dal vertice comanda sul gregge.
Io credo sempre più che il cristianesimo, come le altre religioni, sia in realtà il culto di satana, di quegli dei feroci dell'antico testamento che oggi vengono identificati con gli ufo. La pedofilia dilagante nel clero è troppo simile ai sacrifici di fanciulli che venivano compiuti dai culti precedenti per poter essere solo un caso. E' come se stessero donando energia di anti-luce, di sofferenza a creature di altre dimensioni. I simboli demoniaci nei quadri di ogni chiesa e i rituali delle messe secondo me servono ad indurre i preti a compiere determinati atti.
L'Umanità non deve liberarsi da questa gabbia che lei stessa proietta e contribuisce ad alimentare, deve crearsi, rinascere da sè e ce la farà!


La scusa che danno ai burattini per veicolare queste assurdità è che il mondo è sovrappopolato e quindi è necessario ridurre la popolazione. Pubblicità gay in ogni città, invasione delle scuole da parte dell'ideologia gender, leggi contro la libertà di espressione (omofobia) ecc.
Sarà interessante quanto drammatico vedere sorgere le nuove associazioni che supereranno l'ideologia gay: l'inno all'essere neutro! Non più maschio nè femmina, nè etero nè gay nè trans nè bisex. In un futuro non lontano questi stati saranno considerati dannosi per il bene comune perchè forniscono comunque un'identità. I vari finanziamenti e appoggi vogliono arrivare a passi digeribili al suddito perfetto, perso in sè stesso, tagliare quell'orribile cordone ombelicale con gli istinti biologici che portano poi alla strutturazione di una psiche. Se si taglia quel primordiale collegamento, l'elite ha libero accesso a plasmare l'umanità nella forma più adatta.
Il divide et impera deve raggiungere l'anima, non basta più la falsa divisione politica del destra e sinistra, lo sfaldamento della famiglia accreditato dal divorzio breve, la creazione di diverse religioni, l'obbiettivo è arrivare all'anima dell'individuo. Sconnettere psiche e corpo, isolarlo facendo la guerra alle varie forme di aggregazione (famiglia e chiesa in primis). Quando sarà totalmente solo e perso gli faranno credere di essere Dio, mentre sarà la batteria di satana.
A chi sta bene ok, a me non piace questa cosa! Alla fine l'umanità esploderà, verrà completamente soggiogata alla volontà di una ristretta fascia di coscienza che, tra l'altro, la vuole schiava. Spero solo di non essere travolto da questo inferno.


non bisogna solo “appurare e analizzare”, bisogna poi lavorarci sopra e lavorare su se stessi. Non t’impegnare a combattere l’attrazione fisica, perché è battaglia persa in partenza. La diminuzione e scomparsa dell’attrazione è conseguenza del lavoro che farai a monte. Verrà da sé, naturalmente. Non ti preoccupare. Le energie, perciò, concentrale tutte là. Ci vuole, però, del tempo. Non scompaiono dall’oggi al domani. Non ti scoraggiare. Ce la puoi fare!


Vi segnalo questo articolo sul rischio AIDS negli omosessuali. Secondo l'OMS il rischio è 19 volte maggiore per gli omosessuali!! Non so a voi, ma a me questa cosa fa accapponare la pelle!
http://www.corriere.it/salute/14_luglio_11/aids-pillola-preventiva-gay-nuove-linee-guida-dell-oms-33136d40-08dc-11e4-89ec-c067e3a232ce.shtml

Ma soprattutto, e qui si arriva alla follia, come ci si spiega una Chiesa che da 2000 anni invoca il Regno del Padre sulla Terra e il cui massimo rappresentante non fa una parola sul signoraggio bancario e benedice i semi ogm della Monsanto? I più fedeli dicono che non poteva fare altro dato che lo tenevano in scacco con la questione della pedofilia dilagante nel clero e con lo scandalo dello Ior. Ma ragazzi di cosa stiamo parlando? Cioè se essere cristiano significa essere immischiato in questi compromessi si capisce perchè il Regno del Padre sembra allontanarsi sempre più! E' una truffa, delle più meschine! In questi anni ho frequentato l'ambiente religioso in cerca di aiuto, ero distrutto psicologicamente ed emotivamente, in cerca di una casa, di un popolo orientato al Bene, pensavo si trattasse di questo. Dio ci salvi dalla religione! Luoghi e persone tetri, oscuri, di un mistero demoniaco.

Ci tengo a dire ad un parroco che ho conosciuto tempo fa, ma che è troppo impegnato per poter mantenere un contatto anche solo epistolare con me (U_u), che la Chiesa non sta per essere distrutta, la Chiesa non è mai esistita. Sta per essere sostituita dai suoi committenti perchè è talmente arretrata che non è più in grado di svolgere bene il suo compito di ingabbiamento e manipolazione della coscienza. La New Age è la stessa cosa del cristianesimo, ebraismo, islamismo, solo che agisce ad un livello di manipolazione molto più profondo e quindi è più adatta al controllo dello spirito, è in linea con i tempi.
Se ero un ragazzino solo, perso, fragile e la società è davvero quell'ente che si prodiga per il Bene comune perchè era disposta a darmi tutto (per programmarmi: psicologi e preti) eccetto ciò che davvero mi avrebbe aiutato? Bastava un uomo dotato di un minimo d'istinto paterno. Come mai è stata disincentivata ogni figura di sano maschile nell'educazione famigliare e sociale? Meglio un maschile violento (e poi da colpevolizzare) che un maschile che vada a formare la Patria (oggi detto paese) ?!
L'omosessualizzazione viene da qui, oggi viene fatta accettare perchè in realtà è stata creata da quello stesso sistema. E' l'illusione di essere adulto (non perenne adolescente), avere un territorio (paese non Patria), parte di un popolo (non gente), di essere aperti alla Vita (semi ogm), di essere liberi (dinastie dei Rockfeller, Rotchild).
E ora, grandi luminari, convincetemi che è solo una questione di pene e ano, paragonabile alle preferenze di gusti alimentari.

Voglio bene alle vostre difficoltà, così dolorose ma oggi così vere, specchio del mio dolore e di quello del mondo che abito.
Voglio crescere, trasformare quest'energia e farvi dono un domani di un sorriso, simbolo del Bene che vi ho sempre voluto per avermi donato la Vita.


grazie di cuore per condividere le tue riflessioni.
Sono molto interessanti, dimostrano una grande apertura di coscienza.
Anche per me "l'omosessualità" mi è servita per iniziare un percorso di risveglio interiore.
E' difficile, spesso ho l'impressione di perdermi.
E leggere scritti come quelli che tu posti, mi è molto d'aiuto per ritrovare la via.
Spero che continuerai a scrivere.
Grazie
:)
A.

Vi prego aiutatemi sono pieno di odio per i miei genitori e fra qualche giorno avrò un colloquio con una psicoterapeuta del NARTH. Vorrei parlare con qualcuno di voi, sono disperato, ho paura di dover vivere tutta la vita in castità oppure diventare uno di quelli che dice che gay si nasce per nascondere a me stesso la mia trsistezza e solitudine. Lasciatemi i vostri contatti.






Ecco ragazzi era un po che non visitavo il blog! Voglio dire questo: che LA VITA è TROPPO BELLA. Soffriamo?piangiamo?ci disperiamo?eppure nel dolore la vita ti sorprende! Parlo a tutti, credenti o non credenti..Ognuno di noi vuole la pace nella sua vita!vuole regolarità,ordine,felicità,profumo,allegria,comprensione,umanità,intelligenza e nel nostro caso virilità,mascolinità,sicurezza,forza!Sappiamo bene cosa significa omosessualità:l'omosessualità è tutto ciò che distrugge le cose che ho appena detto. Ragazzi cos'è il sesso?cos'è il piacere?Cosa significa essere uomo?cosa significa essere maschio? cosa significa appartenere a questo sesso?Ragazzi a tutte queste domande ci sono risposte che si trovano piano ,piano; combattendo,lottando,ma anche sorridendo!Voglio dire che anche io ho impulsi omosessuali,capisco quello che sentite,ciò che provate perchè lo vivo a mia volta.. voglio dire questo: non c è cosa più bella nel riscoprirsi veri!nel conoscersi!che valiamo!che non siamo lo schifo che pensiamo!Fate esplodere il vero che è in voi!il bene che è in voi!Non fatevi schiacciare dall'amarezza!cadete?non fa niente!Rialzatevi!ricadete?non fa niente!Rimettetevi di nuovo in piedi! Siate come dei cavalieri perchè la vita è una lotta!e dobbiamo fare del tutto per vincere!perchè vincere si può!si può!non ascoltate chi vi scoraggia, andate avanti come treni!e nei momenti bui è proprio lì che dovete affilare le vostre armi e tenere ancora piu duro!Tutti!lo ripeto!Credenti e non!L'omosessualità è la strada che distrugge un uomo!lo schianta,lo dilania,lo corrode.Non abbiate paura di lottare le cose che realmente corrodono!Anche i vostri brutti pensieri,domateli!siate voi a prendere in mano la vostra vita!non le passioni!non i vizi!Abbiamo una testa che Dio ci ha donato!usiamola perchè la vera ragione ci libera e ci porta alla verità.Chi crede nel Signore confidi nel Suo amoroso sostegno!Perchè Dio non abbandona mai!Egli non è un bugiardo!Egli è L'Amoroso Signore che brucia di un amore così vivo per noi che se ne fossimo a conoscenza piangeremmo di gioia!Ma anche chi non crede combatta per la sua umanità!per la felicità altrui e propria!Anche il più incallito degli atei è una stella luminosa se si adopera nel bene e nell'Amore!
Dio ci benedica di cuore!
Vi abbraccio tutti!ciao!!



Ciao!




no, non è vero che cambiare è impossibile. Te lo dice uno che ha creduto tante volte la stessa cosa e che si è dovuto ricredere. Cambiare è possibile, e come! La natura umana ha tante risorse nascoste, tra cui quelle specifiche per lottare le tendenze omosessuali. Immergiti in questo percorso duro, ma stupendo. Vedrai che ti arriveranno a poggiare a terra.
Solo per vincere il presente scoraggiamento, pensa che le tue tendenze attuali, nonostante ti fanno soffrire da matti, sono quelle che ti mantengono in vita. Nelle tue condizioni, senze le suddette tendenze, saresti già morto. Ti porto un paragone.
Non so se ti è capitato di vedere, in alcune zone dove il vento spira fortissimo e solo da un lato, alberi le cui chiome sono estese tutte in una direzione (effetto phono-capelli). Questi alberi si sono semplicemente adattati per non morire. Non ce l’avrebbero fatta a sopravvivere se non prendendo quella piega. E’ uguale! L’omosessualità è una piega storta che la nostra ricca natura umana ha preso per mantenersi in vita. Io di tanto in tanto ringrazio Dio, sai? Nelle condizioni familiari/sociali/psicologiche in cui mi trovavo, senza l’omosessualità oggi non sarei qui a scrivere. Questo solo per vincere l’attuale scoraggiamento. Ringrazia perciò la tua omosessualità e poi lottala perché deve morire. E’ subentrata in te per aiutarti a vivere, ma se permane ti uccide. Prima che ti uccide lei, falla fuori tu. Ha svolto il suo compito e ha fatto il suo tempo, ora deve andare via. E siccome da sola via non va mai, la devi buttar fuori tu. Non ci perdere tempo.






premetto che non voglio sembrare saccente ma questa lotta, benchè possa essere fatta anche da soli, è sicuramente meno difficile quando la si fa con un terapeuta professionista molto competente. Diversi terapeuti che operano negli Stati Uniti offrono terapia via Skype o consulenze via telefono a pazienti in tutto il mondo. Io per esempio sono un paziente di Joseph Nicolosi (e sono orgoglioso di esserlo),e vivo in Lombardia. Richard Cohen e Cristopher Doyle della International Healing Foundation di Washington fanno anche terapia via skype con pazienti in tutto il mondo. Lo stesso Bobby Morgan dal Texas e anche diversi altri. Sul sito People Can Change sono indicati diversi terapeuti che fanno terapia via skype.
Di nuovo, non voglio sembrare saccente o antipatico, ma qualcuno di voi ha pensato di puntare sul miglioramento del proprio inglese, e poi, di entrare in terapia con queste persone? Ripeto, non voglio insegnare niente a nessuno ma forse non tutti sanno che sia possibile fare terapia anche a distanza.
Un in bocca al lupo a tutti!



P.S : alla faccia dell'ordine degli Psicologi della Lombardia!

Ora mi chiedo... la fine della chiesa è veramente così inaspettata come molti preti fanno credere o è una fine programmata, di cui lei stessa era sempre stata a conoscenza? Alla sua origine aveva realmente un progetto differente da quello massonico? Come mai non è mai riuscita a proteggere e a diffondere le grandi scoperte frutto dell'anima umana, quali l'energia libera di Tesla, la moneta libera dall'usura di Auriti e la nuova medicina di Hamer? Scoperte che avrebbero potuto far avvicinare l'umanità al Creatore e svincolarla dai manipolatori?
Chiedo all'amministratore del forum di permettere anche queste discussioni, che stimolano ad una riflessione attiva e smorzano un po' il collasso vittimistico.



sono un ragazzo di 26 anni, vorrei conoscere qualcuno che è riuscito a liberarsi da queste pulsioni omosessuali indesiderate, sento il bisogno di confrontarmi con voi..la sola fede non è sufficiente..grazie a tutti

sono un ragazzo di 26 anni, vorrei conoscere qualcuno che è riuscito a liberarsi da queste pulsioni omosessuali indesiderate, sento il bisogno di confrontarmi con voi..la sola fede non è sufficiente..grazie a tutti


hai detto bene: le pulsioni omosessuali sono indesiderate.
Desidero farti gli auguri per il tuo percorso di crescita e di liberazione dalla terribile schiavitù che è l'omosessualità.




Per anonimo del 31 ottobre: rivolgiti a questo indirizzo: narth.italia@gmail.com Ti daranno le inicazioni di cui hai bisogno. Tieni presente, però, che non esistono molti terapeuti riparativi per cui è possibile che non ce ne siano nella tua zona. Potrebbe essere necessario spostarti. Un abbraccio anche a te

hai detto bene... La sola fede NON BASTA. E' un percorso attivo e di sfida con se stessi. Io non sono credente, ma mi sono messo in gioco e ne sto vedendo i risultati... Saluti











ti scrivo per dirti di non disperare, perchè a qualsiasi età, è sempre possibile cambiare. L'importante, in prima battuta è non avere fretta e non darsi obiettivi esagerati: è fondamentale suddividere il cambiamento in piccolissimi passi!Gradualità deve essere la tua parola d'ordine!
Ti linko un video sulla timidezza che potrebbe esserti utile
http://youtu.be/beRrtfL6yfE
tieni duro e stai sereno!

